venerdì 6 aprile 2012

la piccola vita del piccolo Tenzin



...domani è il giorno del silenzio, dell'attesa e del passaggio e, credo, sia il momento di raccontare, come posso, la storia di Tenzin per coloro che hanno conosciuto i suoi genitori e anche per chi non li ha mai incontrati. Poche ore fa ho parlato con Eugenia e le ho chiesto se potevo scrivere un post sulla loro storia e mi ha detto di sì...lei sta scrivendo e potrà meglio raccontare tutto quello che ha vissuto in questi mesi, questa è la sua storia come posso raccontarla io...



Eugenia e Gendun sono conosciuti dai pellegrini, chi è venuto ai "Capodanni pellegrini" li ricorda e, tante volte ho parlato di loro, di come si sono conosciuti a Dharamsala in un lebbrosario: lui monaco tibetano medico, lei una volontaria tosta che curava i lebbrosi per la strada, quelli che non sono voluti nemmeno nei lebbrosari. Si innamorarono e si sposarono, lui è ancora monaco in un modo molto speciale e ora vivono qui con il loro bellissimo bimbo Gemjang e lui cura con i suoi massaggi favolosi e tante altre forme di cura, da loro è nato "S.O.S Tibet" e in Tibet hanno fondato una scuola e stanno costruendo un ospedale. Queste sono le premesse alla storia di Tenzin. Nove mesi fa, o poco più, Eugenia rimane incinta nuovamente ed è una festa per tutti quelli che li conoscono, la gravidanza procede bene e loro sono felicissimi. Al quinto mese, però, attraverso una ecografia di routine, si scopre che il bimbo ha una malformazione al cuore tale che non potrà respirare una volta nato...non ricordo il nome scientifico, ma il bimbo non potrà vivere e bimbi come lui operati e rioperati, al massimo vivono due anni di torture inutili...i medici vogliono fare abortire Eugenia, insistono, oggi mi raccontava della pressione incredibile che hanno fatto su di lei perchè acconsentisse all'aborto, ma Eugenia e Gendun credono che la vita e la morte debbano fare il loro corso e si oppongono. Il bimbo nella pancia è vitalissimo, Eugenia manda luce, e la gravidanza va avanti. Quindici giorni fa, più o meno, Tenzin viene al mondo, parto velocissimo e normalissimo, non ho ancora visto le foto ma mi hanno detto che era bellissimo e non stento a crederlo pensando al suo fratellone quando era neonato. Ma ora, i medici che la volevano fare abortire, vogliono a tutti i costi che sia operato, come se tutto, sempre, dovesse passare per dei ferri e per la loro decisione...Eugenia lo allatta per tre giorni e mi raccontava dell'immensa dolcezza di quei momenti, del rapporto intimissimo con il suo bimbo. Poi peggiora, fra le ire dei medici che lo vogliono portare a Roma nonostante due cardiologi abbiano detto che non è operabile...così Eugenia deve combattere ancora a suon di avocato contro una freddezza e un legalismo che si ferma solo davanti ad altre leggi, e che sarebbe accaduto se non avessero avuto di fronte una guerriera come lei?!...Poi, però, la vita fa il suo corso e una settimana fa questa piccola creatura, questa grande anima (Eugenia e Gendun hanno sempre sentito che era una creatura speciale) ritorna in cielo. All'sms di Eugenia che lo annunciava, in mezzo ad un mare di biancospini toscani, mentre camminavo, le ho risposto "Alleluya il tuo angelo ora sarà sempre con te."


E' una bella storia, pare strano dire così, e solo nell'aldilà sapremo il perchè di tutto ciò... bello è come questi due genitori speciali l'hanno vissuta, fra pianti, sorrisi e preghiere, vuoto e pieno, incredulità e fede...con tanti amici che pregavano per loro e per il bimbo, il nostro amico fra Ambrogio ne ha parlato in un'omelia dolcissima dedicandogli la Messa, ma tanti altri mandavano pensieri da lontano tenendo l'anima fissa su quel bellissimo bimbo. La sorella di Eugenia, che stava con Gemjang in questi giorni di andirivieni dall'ospedale, mi diceva: "Ora capisco che questa è una coppia speciale, lo capisco anche dagli amici che ha attorno, siete tutti speciali" intendendo che il nostro modo di vedere la vita e la morte è speciale e non segue di certo le leggi di uno Stato e di una medicina che ha perso il senso del sacro sia della vita, che della morte...Ad Eugenia oggi le dicevo: "Scrivi tutto, servirà ad altri..." Lei lo sta facendo, ha scritto tutto il tempo da quando ha avuto la notizia a quando, venerdì, lo hanno cremato, un mucchiettino di cenere lasciata qui sulla Terra da un angelo. Ora stanno partendo per Dharamsala, credo che sia una scelta giustissima, porteranno la storia di questo piccolo Tenzin al Dalai Lama...anche lui Tenzin.



E allora questa è proprio la storia di un giorno così in cui pare che tutto sia compiuto nella morte di un corpo, nell'attesa dell'oltre dove la morte non esiste...



Le leggi di uno Stato che si reputa Cristiano non lo sanno, dubito che lo sappia la stessa Chiesa che fa di tutto perchè non esista un testamento biologico o che tuonava sul corpo della povera e ora felice Eluana...quando in una notte di luna mi arrivò l'sms di un caro amico: "Eluana è finalmente andata in cielo fra luna e stelle"io risposi come ad Eugenia: "Alleluya" perchè finito il calvario c'è solo la Luce...e io lo credo.



Ciao Tenzin arrivederci in cielo!



1 commento:

Luciano ha detto...

Ciao Angela, sono colpito da questa storia, ma ogni vita è un dono e dobbiamo accettarla, chi siamo noi per decidere chi deve vivere e chi deve morire....