giovedì 28 febbraio 2013

Bologna si...avvicina!

giornata per me di grandi preparativi...ma anche di incertezze internet...i miei vicini, che hanno la connessione wifi a cui mi appoggio perchè per pochi metri io non la posso beccare direttamente, hanno chiuso il contatto e non vi sto a spiegare tutti i problemi che ho per vedere se posso connettermi direttamente in altro modo per cui, oggi, per ora, potrebbe essere l'ultimo giorno che sono connessa...che guaio, io faccio tutto con internet! Per cui oggi devo risolvere la cosa!
Detto questo, vi ricordo "Il pranzo condiviso" all' Assemblea dell'Associazione a Bologna (io mi darò alla cucina domani mattina perchè parto per Bologna nel pomeriggio di domani...per essere là presto ad aspettarvi). Non c'è bisogno che facciate grandi cose, se ognuno porta cose da mangiare o bere per almeno 3 persone, 1 sta per lei/lui le altre  2 parti per gli altri e...così, avremo un grande banchetto per tutti!
Ieri sono stata a trovare Marisa a Roma e l'ho trovata meglio dell'altra volta, le stanno ancora facendo esami, l'ultimo ieri, e speriamo che da quest'ultimo ci possa essere il via libera per mandarla a casa dove una lunga riabilitazione la potrà rimettere in piedi. Ieri ci siamo fatte pure la più assurda partita di burraco della storia. Anzi, l'abbiamo definita la partita "più noiosa" mai fatta. Io se sto un mese a non gicare un gioco a carte mi dimentico le regole, non sono comunque una gran giocatrice, Marisa aveva difficoltà a reggere le carte e...il letto non era un gran tavolo. In più le carte non uscivano e il gioco stagnava...insomma, ad un certo punto abbiamo fatto basta e ci siamo messe a parlare, a sognare di viaggi insieme (meglio!).
Vi lascio...vado a vedere di fare le tantissime cose che devo fare per Bologna e per il "problema internet" ciaoooo

martedì 26 febbraio 2013

La nuova credenziale...creare serenamente...e Etty Hillesum

sono andata fino a Città di Castello guidando in una sorta di tranche, è fisico il dolore che provo per quello che sta accadendo o che potrebbe accadere in Italia...ma lì mi attendeva la Tipografia, Valeriano, il dolce grafico che con grande professinalità e infinita pazienza si è messo con me davanti al suo grande computer professionale a creare la nuova credenziale che contiene anche il Cammino di San Benedetto. Mi ha fatto bene, veramente è stato terapeutico lavorare con una persona così. Lì c'è sempre un'atmosfera serena, e ti si distendono le sinapsi agrovigliate del cervello. Lui dice, spingendo la freccetta qua e là sullo schermo: "Faciamo così, poi ci mettiamo questo e spostiamo di qua e tiriamo su..." e lo dice con dolcezza e io, mi rilasso, mi sento "coccolata creativamente" e anche Domenico il suo socio e gli altri che lavorano lì sono carini e paiono tutti rilassati...insomma sono bravi e tanto cari. E poi vado sempre via di lì con fasci di libri perchè, dopo averli stampati, a loro rimangono sempre copie che si possono prendere e, fra tutti, è stato bellissimo infilare nella borsa uno sulla cara, carissima Etty. Gli ho dato un'occhiata mentre aspettavo la bozza di stampa e, ora, non trovo più la stupenda sua frase che mi aveva colpito tantissimo...mi sa che domani in treno verso Roma, vado a trovare Marisa, leggerò questo libro...se lei, Etty, vedeva il "sole" in un campo di concentramento e lo spandeva in giro, forse posso anch'io tirarmi su da questo stato di spossamento depresso da paura per un futuro fosco...
ora sono stanchissima, ieri notte non ho quasi dormito, bella vero la nuova credenziale?! Sarà pronta a metà marzo e poi, per un pò, chi fa il cammino di Francesco o di Michele continuerà a ricevere la "vecchia" fino a che non finisco quelle che ho, mentre chi fa quello di San Benedetto riceverà subito la nuova...ho molti in lista d'attesa...che stanchezza!!!

Qualcuno ha parlato della Repubblica di Weimer...

...sono andata a letto tardissimo e non dormivo, mi sono svegliata credendo che tutto fosse stato un sogno...ma non lo era, era un incubo vero...
...qualcuno ieri alla TV pareva dar voce a quello che mi sento dentro...ma nessuno lo ascoltava fra: trionfalismi, cauti ripensamenti, sensi di colpa e sfrontatagine da buffoni...L'"inascoltato"  ricordava come ascese Hitler...copio qui come la super stringata wikipedia parla delle ragioni della caduta della "Repubblica di Weimer" e come...l'Europa, il Mondo piombò nel buio...Dio non voglia! Ma la mia paura è questa....e i servizi segreti dormiranno?!

Ragioni del fallimento della Repubblica di Weimar L'individuazione delle ragioni per le quali la Repubblica di Weimar sia crollata in maniera così catastrofica a favore della dittatura nazista è ancora oggi oggetto di molti dibattiti. Da un lato Hitler divenne Reichskanzler in modo legale attraverso i meccanismi impostati dalla costituzione e la NSDAP aveva guadagnato la maggioranza relativa dei seggi nelle due elezioni del 1932. D'altra parte Hitler venne nominato Reichskanzler in un momento in cui il supporto al "movimento" si era dimostrato insufficiente per prendere il potere.

Molti tentativi sono stati fatti dagli studiosi per dare varie motivazioni e, a seconda delle opinioni politiche individuali, un'analisi può dare più enfasi a una ragione specifica piuttosto che a un'altra. La situazione è complicata dal fatto che durante la cosiddetta guerra fredda l'analisi storica fu offuscata dai tentativi di giustificare una certa ideologia[senza fonte].
Risulta solamente frutto di una ipotesi sostenere che il nazismo poteva essere evitato se non fossero state prese certe decisioni. Per esempio, un'interessante speculazione di questo tipo si chiede quali risultati avrebbe conseguito la NSDAP nelle consultazioni elettorali del 1933 se Hitler non avesse avuto il vantaggio di essere già al governo.
Si può comunque affermare che nessuna ragione, da sola, è sufficiente per spiegare l'ascesa del nazismo, ed è dunque più opportuno, probabilmente, parlare di una serie di concause. I tentativi più comunemente utilizzati si possono raggruppare in tre correnti principali di seguito sviluppate: ragioni economiche, istituzionali e personali.

Problemi economici
La Repubblica di Weimar ebbe alcuni tra i più gravi problemi economici mai sperimentati nella storia di una democrazia occidentale. L'iperinflazione rampante, la massiccia disoccupazione e il grave abbassamento della qualità della vita, confrontati con il periodo precedente alla prima guerra mondiale, furono i fattori principali del collasso. Con la grande depressione degli anni trenta, le istituzioni della Repubblica in quanto tali vennero incolpate da molti per i problemi economici; questo è evidente nei risultati elettorali, dove i partiti politici che volevano lo smantellamento completo della Repubblica, sia a destra che a sinistra dell'arco costituzionale, resero impossibile la formazione di una maggioranza stabile in parlamento.
In questo contesto, il Trattato di Versailles era considerato dal popolo tedesco come un documento punitivo e degradante, che costringeva la nazione a cedere aree ricche di risorse e a pagare somme enormi a titolo di riparazione di guerra. Queste riparazioni punitive non solo danneggiarono pesantemente l'economia tedesca, ma causarono anche grande costernazione e risentimento da parte della popolazione.
Oggi molti storici concordano che molti industriali identificarono la Repubblica con i sindacati e i socialdemocratici, poiché furono questi che stabilirono le concessioni sociali del 1918 e del 1919. Ma anche se alcuni videro Hitler come un mezzo per abolirle, la Repubblica era instabile ancor prima che certi industriali iniziassero ad appoggiare Hitler. A parte ciò, anche chi sostenne la nomina di Hitler non voleva il nazismo nella sua interezza e considerava Hitler solo come una soluzione temporanea nella propria ricerca dell'abolizione della Repubblica. Certamente, il supporto dell'industria non è sufficiente da solo a spiegare l'appoggio a Hitler da parte di consistenti fette della popolazione, che comprendevano molti operai che si erano allontanati dai partiti di sinistra.
Problemi istituzionali
Viene comunemente accettato che la costituzione del 1919 aveva una serie di debolezze fondamentali, che resero l'instaurazione di una dittatura troppo facile. Che una costituzione differente avrebbe potuto evitare il Terzo Reich è però discutibile; in ogni caso, la costituzione del 1949 (il Grundgesetz) riconobbe queste critiche e può essere vista come una risposta forte a quelle pecche.
L'istituzione del Reichspräsident veniva frequentemente vista come un surrogato, un tentativo di rimpiazzare l'Imperatore ("Ersatzkaiser", sostituto Imperatore), che aveva abdicato nel 1918, con un'istituzione similarmente forte e autoritaria. Questo risulta molto evidente nell'articolo 48 della costituzione, che dava al Presidente il potere di "fare tutti i passi necessari" se "l'ordine pubblico e la sicurezza fossero state seriamente disturbati o in pericolo". Anche se era inteso solo come clausola d'emergenza, questo articolo venne usato anche in anni precedenti al 1933 per emanare decreti senza il supporto del parlamento e rese la Gleichschaltung più facile. Per esempio, il Decreto dell'incendio del Reichstag venne emanato in base all'articolo 48.
L'uso della rappresentanza proporzionale, senza alcun sistema di sbarramento, significava che ogni partito con un minimo di supporto era in grado di ottenere l'ingresso nel Reichstag, il parlamento della Repubblica. Questo portò a un grande numero di piccoli partiti, alcuni dei quali avevano un'ideologia estremista; creò anche una necessità di coalizione con tali partiti, evidenziata dal fatto che nessuno era in grado di ottenere una maggioranza completa.

L'SPD, avendo costruito quella che viene definita "Democrazia Contrattata", tentava di non scontentare nessuna delle componenti di questo contratto formale, riducendosi a un'amministrazione senza svolte o prese di posizioni decisive, e suscitando di conseguenza l'ostilità delle fazioni più estremiste: i conservatori, che vedevano nell'SPD socialista un fallimento, e i socialisti stessi, alcuni dei quali si divisero dal partito per creare il KPD, nel 1919 protagonista, poco dopo, del biennio di conflitti sociali ispirati anche all' esperienza sovietica e che diedero adito ai Frei Corps, le future SS, di imporre l'ordine pubblico con l'uso della forza.
Il Reichstag poteva rimuovere il Reichskanzler dal suo ufficio anche se non era in grado di accordarsi su un successore. Questo voto di sfiducia "distruttivo" portò a molti Cancellieri in rapida successione e aggiunse un altro fattore di instabilità politica alla Repubblica. Come risultato, il Grundgesetz del 1949 stabilì che un Cancelliere poteva essere dimesso dal Parlamento solo se un successore veniva eletto contestualmente; il cosiddetto voto costruttivo di sfiducia.
La costituzione prevedeva che in caso di dimissioni o morte del Presidente, il Reichskanzler (Cancelliere) ne avrebbe assunto l'ufficio (e, soprattutto, ne avrebbe avuto i poteri) fino all'elezione di un nuovo Presidente. Questo permise a Hitler di unire di fatto gli uffici di Reichskanzler e Reichspräsident dopo la morte di Hindenburg nel 1934. Comunque, per quell'epoca, l'impianto della futura dittatura si stava già radicando, e questa clausola non può quindi essere considerata, da sola, come unica causa dell'affermazione del potere del nazismo.

Visioni personalistiche
Alcuni storici preferiscono spostare lo sguardo analitico dai grandi eventi, ricercando piuttosto le cause dell'ascesa del nazismo negli individui e nelle decisioni che presero.
Per esempio, la politica economica di Brüning nel 1930-1933 è stata oggetto di un ampio dibattito. Si può affermare che essa abbia portato molti a identificare la Repubblica con i tagli alla spesa sociale e a un'economia estremamente liberale. Diversa è la questione della esistenza di possibili alternative a questa politica nell'epoca in cui la grande depressione aveva raggiunto il pieno impatto.
Un'altra focalizzazione è su Paul von Hindenburg, che divenne Reichspräsident nel 1925. Egli era certamente rappresentativo del vecchio e autoritario Impero del 1871, ed è difficile etichettarlo come un democratico che sosteneva la Repubblica del 1919. Hindenburg era molto anziano, avendo passato gli 80 anni d'età negli anni trenta, e ciò fa sorgere dei dubbi sulla sua lucidità. Egli non fu, comunque, un nazista. Ci si può chiedere se un presidente differente, con solide convinzioni democratiche avrebbe permesso al Parlamento di essere così evidentemente raggirato con l'uso dei decreti permesso dall'articolo 48; più specificamente, un presidente diverso, avrebbe firmato il Decreto dell'incendio del Reichstag? Si è anche speculato sul perché Hindenburg abbia nominato Hitler come Reichskanzler il 30 gennaio 1933; dopo tutto, Hindenburg attese un giorno e mezzo prima di prendere la decisione. Alcuni ritengono che, se Hitler non fosse divenuto Cancelliere, nei mesi seguenti sarebbe continuato il calo di voti che la NSDAP aveva registrato, per la prima volta, nelle elezioni del novembre 1932.

ps...solo l'arte visse un grandissimo momento...il quadro che ho riportato qui è di George Grosz, uno di loro, si intitola "I ladri" ...poi, con Hitler , molti di loro finirono in campo di concentramento...
Ps del Ps il quadro è di Otto Dix...sono molto allucinata ma è un quadro che, è vero, si addice molto

lunedì 25 febbraio 2013

bersi il cervello...e la luna piena sta a guardare

perchè gli italiani, una bella fetta, se lo sono bevuto! O no? Ma veramente c'è chi ha creduto, che crede ancora a Berlusconi? Gli italiani si sono venduti l'anima per qualche euro dell'Imu? Davvero quell'ometto può smulinare le coscienze così? Scusatemi ma Mussolini era più dignitoso! E la gente lo credeva, il dittatore, come "la bella fetta d'italiani" ha creduto all'ometto! Dio come mi vergogno rispetto al resto del mondo! E, Dio mio, come mi fa paura una nazione che o vota per protesta o vota perchè beve tutto quello che viene detto da un buffone che ci ha rovinati per ben 20 anni!
E poi, l'altra fetta che non si è bevuta il cervello non sarà rappresentata...non ho più voglia di vivere qui, sono seria, ho voglia di andarmene devo solo superare "l'angoscia da scatoloni" e il problema: "Dove metto i gatti"...e poi potrei andare a pulire pavimenti da qualche altra parte.
Stanno dicendo che la manovra vincente è stata quella della restituzione dell'Imu e stanno dicendo che la gente...."Ha bisogno di liquidità"...Faust, qualcuno ha detto l'altro giorno, vendette l'anima per l'immortalità non per qualche euro, Signore mio...per la promessa di trenta denari...si vende tutto!

...per pensare a cose belle!

...perchè la Tv, le notizie elettorali, mi deprimono...parliamo della nostra ASSEMBLEA A BOLOGNA
Quello che segue sono info che riguardono coloro che dormono a Bologna il 2 Marzo ma anche chi volesse cenare con noi quella sera (Vi pregherei se restate a cena di farmelo sapere...stiamo prenotando per 30 persone ma vorrei sapere se siamo di più)

Chi rimane a Bologna la notte del 2 marzo dormirà all’ :
OSTELLO SAN SISTO
(AIG) Ostello della Gioventù
Via Viadagola 5-14, 40127 Bologna
WWW.OSTELLOBOLOGNA.IT

Quanto spenderemo

Abbiamo camere tutte per noi a cinque letti e il prezzo di 15,50 + 0,50 di tassa di soggiorno = 16.00 perché: molto gentilmente l’ostello AIG bolognese non ci fa pagare la tessera, come avviene per un accordo con gli ostelli AIG dell’Umbria presenti sul nostro cammino, accordo preso a suo tempo per cui presentando la credenziale non si paga la tessera, essendo noi pellegrini-soci di Francesco e solo in questo speciale caso dell’Assemblea, ci viene riconosciuta questa agevolazione e il prezzo è pure sceso perché siamo in più di 15, siamo un gruppo. Il prezzo comprende: notte, lenzuola (e ovviamente le coperte! Non portate il sacco a pelo) e colazione NON L’ASCIUGAMANO che, o ve lo portate con voi, o lo noleggiate lì per il costo di 2 euro.

DOVE E’ L’OSTELLO
(ci andremo insieme…comunque)

L'ostello si trova in Via Viadagola 5, quartiere San Donato, nella prima periferia a nord-est di Bologna, in direzione Granarolo.
Siamo a 5 chilometri circa dal centro storico e dalla stazione FS, e a circa 3 chilometri dal polo fieristico
BUS: Linea 93 da Piazza dei Martiri (o anche da Via Irnerio) tutti i giorni fino alle 20:00, linea 21/B dopo le 20:00 (ultima corsa 0.40) dai portici di fronte alla stazione centrale dei treni (attraversando la strada). Il tempo di percorrenza di circa 15-20 minuti, per il 93, un pò di più per il 21/B che fa un giro più lungo. Per entrambi gli autobus la fermata in cui scendere, si chiama "San Sisto" situata di fronte all'ostello, sull’ altro lato della strada. E’consigliabile acquistare il biglietto prima di salire , al costo di .1,20 (1ora) perché queste linee non sono provviste di macchinetta per biglietti a bordo. In ostello invece troverete sia vendita di biglietti che orari prestampati

PER LA CENA del 2 Marzo
Il caro pellegrino Francesco di Bologna sta prenotando per noi in una pizzeria del centro di Bologna ipotizzando che possano cenare lì non solo chi dorme a Bologna ma anche coloro che hanno il treno tardi, si sta prenotando per le 19.00 per questo.


Lucio...sempre con noi

ieri sera, ovviamente sempre in un orario non buono, c'è stato uno Speciale Tg1 veramente bello su Lucio Dalla...ho provato a riguardarlo in internet e, magari, scaricarlo ma non ci sto riuscendo. Quello che per le vie di Bologna gli amici dicevano è: "Non se ne è andato è come se fosse sempre qui, è qui!..." Ed è una cosa che sento anch'io...è qui come un angelo, io lo sento così e il quadretto che vedete e che è nel mio angolino ufficio è un mio "fotomontaggio" di una bellissima immagine di Lucio con le ali che il "Corriere della Sera" pubblicò in occasione del suo funerale a cui ho messo sotto un bel cielo...sta lì, nel mio angolino incasinato, e ogni tanto, lo guardo e il suo sorriso mi scalda il cuore.
Tutto il servizio era bellissimo ma mi ha pure colpito tanto quando il suo grande amico frate domenicano ha detto che Lucio diceva che era un "fun di san Francesco" mi è balzato il cuore a questa frase perchè quante volte mi sono definita anch'io una fun di Francesco!!!
Sarà bellissimo il concerto del 4 Marzo a Bologna, mi dispiace solo che...sarò sola, Oreste non può rimanere e non avevo voglia di essere "sola in mezzo alla folla" ma di condividere questi momenti...fu molto triste andare al funerale da sola...e non è bello sentirsi soli in mezzo alla gente...così a volte mi sentivo a Londra, circondata da 11 milioni di persone...è molto più facile essere da soli in campagna, in montagna o anche nel silenzio della mia casa-eremo in cui sto giornate intere senza vedere nessuno; quando si è fisicamente soli!
Metto qui anche una bellissima sua versione live di 4 Marzo 1943...festeggeremo i suo 70 anni perchè Lucio vive!

domenica 24 febbraio 2013

Per pietààààà non votatelo!

arrivato dall'amico Francesco, molto bello...è del 2008 e vale ancora....ma si può?!?

scrutatori per bisogno...che ricordi!

ne parlano tutti TG, i seggi sono pieni di chi ha bisogno di questo lavoro più che precario...e così, come il vestitino della Caselli al Festival ha fatto partire una ridda di ricordi, così mi è venuta in mente la Giannina, la mamma, segretaria di seggio...per bisogno. Ora fa scalpore perchè i numeri sono alti, allora forse erano meno, ma di certo la mamma lo faceva per bisogno e quei pochi soldi andavano ad accumularsi con pochi altri per quel "maledetto mutuo" che la faceva tanto penare. Io mi stimavo molto, avevo e, in fondo ho ancora, un grande rispetto per lo Stato e lei, per qualche giorno, era un suo funzionario! Lo faceva con il "dadone" il caro, carissimo marito della "dada" questa figura di zia acquisita che ha segnato tutta la mia infanzia, vicini di casa, quando nacqui e, per sempre, amici e molto di più, parenti acquisiti. Il dadone lavorava in banca ma era stato pure carabiniere, veniva dall'alta Toscana, dalle colline del pistoiese mentre la dada, dal Molise, dai paesi di origine albanese e...mi cantava le ninna nanne in quella strana lingua. Il dadone, presidente di seggio, chiamava sempre la mamma come segretaria...sapeva dei nostri magri denari, e so che si divertivano molto al seggio mentre noi, mio fratello ed io, nei giorni elettorali andavamo a mangiare dalla dada; loro mangiavano panini al seggio. Fu così che la mamma mi raccontò divertitissima di una elettrice di nome Rosa Culetto...che quando votò fu chiamata dal dadone, dal suo forte accento toscano, con il "Vota Culetto Rosa"...dopo so che è divenuta quasi una barzelletta che è circolata dappertutto ma, so per certo, che esiste davvero, o esisteva, una donna dal nome tanto infelice! Questo avveniva a Ravenna mentre, a Bologna, la zia Giorgina faceva la rappresentanti di lista...o Dio per la DC!! La zia era un pò fanatica...poverina in effetti il suo orgoglio al seggio era comprensibile, aveva una gamba sciancata dovuta alla lussazione all'anca di nascita che nel 1915 non si curava e una lieve poliomelite sulla stessa gamba che la faceva zoppicare sempre di più invecchiando e aveva dovuto abbandonare il suo lavoro al Municipio di Bologna, di cui era molto orgogliosa, durante la guerra quando, per i terribili bombardamenti di Bologna, l'intera famiglia si era trasferita in collina, a Castiglione dei Pepoli, dove mia mamma insegnava disegno nelle medie...lei non voleva partire, il suo lavoro le piaceva e avrebbe rischiato la vita pur di non perderlo ma da sola non poteva restare e così perdette il posto che, dopo la guerra non era più disponibile. Così si era rassegnata a lavorare nella cappelleria di famiglia, questa era l'orgoglio dell'altra zia, la Renata, ma a lei non era mai piaciuto...ma che poteva fare? Così, quella fascia al braccio con lo scudo crociato era un "essere pubblica" e fare una cosa da sola. Lo capisco solo ora ma quanto la criticavamo! Un ricordo ancora precedente risale a quando mio papà era morente e io fui trasferita a casa dei nonni e delle zie a Bologna, avevo 7 anni. Un giorno trovai vicino a dei bidoni del "rusco" le immondizie, tante riviste impilate. Io fin da quando ho imparato a leggere sono stata un'avida lettrice con grande rispetto per tutta la carta con caratteri sopra, così portai a casa una manciata di riviste. Non potete immaginare l'orrore della Giorgina! Erano riviste comuniste! Di sicuro del vicino che era un membro del PCI e da cui andavo a giocare tutti i giorni visto che la figlia era mia compagna di scuola e buona amica...ora, il dubbio è se la mia zia DC veramente credesse che "i comunisti mangiano i bambini" ricordate che siamo negli anni '50 e questo si diceva, forse non lo credeva visto che mi si lasciava andare a giocare in una casa dove nessuno ha mai osato darmi nemmeno un morsicino...però il dubbio doveva averlo. Per fortuna la mamma mi faceva il "controcanto" visto che mio papà aveva tanti amici del PCI e perchè aveva una mente molto ma molto più aperta di tutta la sua famiglia, cosa che mi ha fatto sempre  pensare di aver "scelto la sorella giusta" per venire al mondo. Così, con la mamma, tutta la vita abbiamo riso del fanatismo di sua sorella più grande. Povera Giorgina, spero proprio che dove sta le sue gambe la facciano correre e che non abbia più bisogno di una fascia al braccio per sentirsi qualcuno. Ora piove tanto...speriamo che la gente vada a votare lo stesso, dicono che almeno in Lombardia e Lazio le presenze al seggio sta mattina sono state molto superiori a quelle delle precedenti politiche...speriamo! 

...che Dio ci protegga!


L'articolo che segue l'ho copiato dal sito www.ildialogo.org e...parafrasando la "suor Angela" televisiva mi viene solo da dire: "Che Dio ci protegga!"...vostra Angela non suor



Relationem: l'ombra dell'anticristo in Vaticano

RELATIONEM, è questo il nome del dossier che i tre cardinali (Julian Herranz Casado, Jozef Tomko e Salvatore De Giorgi), incaricati dal Papa di indagare a 360° sulle lotte intestine e diaboliche all'interno della Curia (sfociate poi nel caso Vatileaks), hanno consegnato nei giorni scorsi allo stesso Benedetto XVI. Un dossier di 300 pagine in cui sono contenute prove inquietanti, interviste, intercettazioni, lettere autografe, ammissioni, giuramenti e quant'altro, sugli scandali avvenuti all'interno dell'istituzione vaticana. Ieri ed oggi, sul quotidiano La Repubblica, Concita De Gregorio ha pubblicato due articoli approfonditi da cui emerge un'inquietante verità, ovvero che dietro a queste lotte intestine si nascondono i motivi per cui Benedetto XVI ha rassegnato le proprie dimissioni, lasciando certi problemi al proprio successore.

Non è remota l'ipotesi che il Papa possa sciogliere il segreto su questo dossier. Vecchi cardinali, che non voteranno all'elezione del prossimo Pontefice, lasciano importanti testimonianze e da quel che si evince dal documento si mette in risalto la non osservanza del sesto comandamento (Non commettere atti impuri) e del settimo (Non rubare). Nel primo caso si fa riferimento agli atroci scandali di pedofilia e ricatti sessuali compiuti da preti con le omissioni di cardinali, vescovi ed arcivescovi, con tanto di orge messe in atto in alcune ville alle periferie di Roma. Nel secondo si evidenzia quanto accaduto all'interno dello Ior, la banca vaticana, da cui era stato espulso l'ex presidente Gotti Tedeschi. A quest'ultimo era stato proibito l'accesso ai conti correnti neri, mai visitati da nessuno, ad eccezione del cardinal Bertone (Camerlengo) e del direttore generale Paolo Cipriani. Conti che oggi “RELATIONEM” potrebbe svelare e i cui proprietari potrebbero essere boss mafiosi come Riina, Provenzano o terroristi e narcotrafficanti e che potrebbero contenere all'interno soldi provenienti dal riciclaggio di denaro sporco, dalla droga, dalla corruzione politica, tangenti ed altri peccati contro lo Spirito Santo.



Non è un caso se nelle ultime omelie il Papa ha puntato il dito contro i peccati degli uomini di chiesa, evidenziando le divisioni interne. Del resto Benedetto XVI è l'unico, assieme ai tre cardinali, a conoscere i reali contenuti del dossier RELATIONEM e non sarebbe uno scandalo se da questi prendesse spunto per denunciare le nefandezze presenti all'interno del Vaticano. Del resto c'è chi sostiene che potrebbe consegnare il documento anche ai 117 cardinali che da qui a breve dovranno eleggere il nuovo Pontefice.

Nei documenti contenuti nel dossier potrebbero anche esserci dei riferimenti sullo scandalo dei 229 milioni di euro, transitati in uscita dall'Apsa (cioè l'ente economico più importante dello Stato Vaticano assieme allo Ior) verso dei conti londinesi negli ultimi tre anni, scoperti dalla Procura di Roma. Ci potrebbero essere le prove di come i fondi raccolti con l'8 per mille italiano (circa un miliardo di euro) sparisca dentro le casse dello Ior per poi confluire all'estero. Sarebbe la prova della più grande evasione fiscale di tutti i tempi, mai denunciata da alcun Governo, rimasta sempre impunita ingannando la fede di tanti cittadini italiani.

Noi di ANTIMAFIAduemila sono anni che denunciamo i crimini del Vaticano e del riciclaggio di denaro sporco che è transitato all'interno dello Ior. Abbiamo riportato la testimonianza di un figlio di un mafioso, Massimo Ciancimino, che ha accompagnato dentro le mura del Vaticano presso l'Istituto Opere Religiose (la banca del Vaticano) il padre, don Vito Ciancimino, a consegnare miliardi di lire. Abbiamo riportato la testimonianza di Vincenzo Calcara che ha raccontato di aver consegnato direttamente nelle mani di un grande prelato, ben 10 miliardi di lire appartenenti alla famiglia mafiosa di Francesco Messina Denaro, padre dell'attuale capomafia Matteo Messina Denaro. Un fatto, per quanto incredibile ritenuto verosimile in sede giudiziaria dal giudice Mario Almerighi che ha assolto con formula piena, «il fatto non sussiste», il collaboratore di giustizia Vincenzo Calcara dall’accusa di calunnia aggravata.

Scandali senza fine che si sommano continuamente come l'ultimo che riguarda il cardinale Usa Roger Mahony, ex arcivescovo di Los Angeles recentemente punito dal suo successore per aver coperto decine e decine di casi di abusi sessuali su minori. Anche lui è tra i 117 elettori chiamati a scegliere il nuovo Papa. Come si può permettere che un Cardinale che abbia agito contro l'applicazione del sesto comandamento, e che non può più esercitare le proprie funzioni, possa avere il diritto di voto al conclave?

E' l'ennesima contraddizione di una chiesa corrotta e profondamente in crisi.

Noi abbiamo a lungo sperato che Benedetto XVI facesse pulizia di tante nefandezze. Purtroppo non vi è riuscito, cadendo anch'egli nella debolezza e nella stanchezza annunciando le dimissioni ma ha comunque avuto il coraggio di far emergere alcuni dei lati più oscuri. Per ripulire il Vaticano e rendere giustizia alla fede di tanti credenti forse non può bastare la volontà di pochi. Ma un giorno, per chi è credente come noi, ci sarà la Giustizia Divina.



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antimafiaduemila.com



...votare ad Assisi...

...ho scelto il momento buono per salire ad Assisi a votare e, quando sono uscita dal seggio, uno sprazzo di sole ha contrastato le nubi, ora piove una pioggia gelida anche se non fa freddo...deve essere una nube ramenga venuta dal nord che è sotto la neve!
Prima di andare alle scuole elementari dove votano gli assisani ho fatto due passi. Poca gente in giro, famigliole che andavano a votare, due gruppi di turisti che, si spera, domani votino a casa loro, uno svolazzare di veli di clarisse felici di uscire per la breve passeggiata fino al seggio...chissà che voteranno? Fino a qualche tempo fa, mi è stato detto, che per le elezioni comunali c'era un gran cambiare di residenza nei conventi per cui la popolazione assisana aumentava improvvisamente, ora pare non più, forse è per la carenza di vocazioni? Chissà! Fuori da Assisi conosco un convento di clarisse che...voteranno a sinistra, sono clarisse speciali! Ma Assisi era prima un feudo della DC e ora di Berlusconi...Se è vero quello che dicono i giornali che in Italia 1 casa su 5 è della Chiesa, ad Assisi credo che siamo 1 a 1 se non a favore della Chiesa mentre le famiglie entro alle mura sono 200, quasi tutti anziani,  più noi extra moena....dopo aver votato sono andata a mangiarmi un bel cornetto nella migliore pasticceria della città: "Sensi" ed era piena...non ero la sola che si era regalata dolcezza post elettorale! Lì due clarisse che tutte sorridenti acquistavano un cabaret di cornetti, immagino per le consorelle restate in convento. Sono ritornata alla macchina pensando alle mafie che si stanno comperando pezzo a pezzo questa "Città Santa" e l'Umbria...che voteranno loro? Perchè se le varie mafie si stanno infiltrando ovunque qui, in una regione tranquilla e in "odor di santità" hanno campo libero e, qua e là, se ne intuiscono i segni, i piccoli segnali. E ci sono fior di inchieste in atto. Mah!
Ho votato, il mio DIRITTO-DOVERE l'ho fatto votando come ho detto nel post precedente, quello che mi lascia sconcertata è il titolo di prima pagina su "il Fatto Quotidiano":  "Decidono gli indecisi" è spaventevole! E ancora di più mi spaventa chi potrebbe non andare a votare...è un DIRITTO-DOVERE!!! In Conclave non possiamo esserci (ah come mi fa piacere che Bertone lanci strali contro la stampa e che si sentano accerchiati...altro che "voler influenzare i cardinali" sono tutti i vari scandali che non sono più, per fortuna, nascondibili!) ma per il Governo italiano ci dobbiamo pensare noi ed è inammissibile non votare...mah!
Un abbraccio dalla città che si dichiara "Città della Pace"...dove si arriva con le bandiere della Pace, dove si incontrano le Religioni del mondo....una piccola "città fantasma" con tanti conventi, pochi bambini e un grande nome...la città di Chiara e Francesco, e che loro ci proteggano!

sabato 23 febbraio 2013

...il silenzio del sabato...

a me piace molto il silenzio del Sabato Santo perchè c'è quella sospensione nell'aria, quel silenzio delle campane, che preannuncia qualcosa di molto grande e perchè profuma degli oli che le Marie stanno preparando...il "silenzio di questo sabato" mi piace molto meno! Ero all'edicola a comperare il giornale...sono stata "convertita" e leggo "Il fatto quotidiano" e uno vicino a me fa: "Ah che bello oggi non si parla di politica!" al che ho risposto: "Sì, sì basta che domani si voti bene!..." e la replica è stata: "Cara signora comunque si voti si vota male..." Ecco, siccome io spero ancora, non credo che sia così... e così io voterò:
che sta per CAMERA "Rivoluzione Civile" perchè voglio vedere al parlamento facce giovani di persone impegnate (andate a vedere le liste di candidati sul loro sito e ve ne renderete conto) SENATO "Sinistra Ecologia Libertà" perchè al senato è giusto fare blocco e perchè Vendola mi piace.
Sul giornale appena comperato ho poi trovato una lista di "promesse lettorali" di molti personaggio conosciuti e ho con piacere scoperto che Moni Ovada voterà come me..e molti altri: don Andrea Gallo, Roberto Faenza, Fiorella Mannoia...voteranno "Rivoluzione civile" e Pd al Senato, don Andrea veramente vota Sel a tutti e due, bene!
Qui di seguito metto un articolo su gli F35 ricordandovi che solo "Rivoluzione Civile" ha detto NO al loro acquisto...possibile che l'Italia sia sempre la più fessa?!

EsteroF-35: Pentagono sospende tutti i voli per 'problemi' al motore


08:37 23 FEB 2013

(AGI) - Washington, 23 feb. - Nuovi guai per il programma del caccia multiruolo Usa F-35, di cui l'Italia intende acquistare 90 esemplari. Il Pentagono ha sospeso tutti i voli degli esemplari finora realizzati dopo che in un'ispezione di routine e' emersa una 'frattura' in una delle pale della turbina del reattore. Un segnale preoccupante perche' potenzialmente nell'eventualita' di una rottura e il conseguente distacco della pala, il pezzo potrebbe distruggere il motore del jet. I responsabili del programma F-35, realizzato da Lockheed Martin in collaborazione con le aziende dei Paesi che acquisteranno il jet (per l'Italia Alenia Aermacchi), hanno fatto sapere di aver avviato una verifica con la societa' costruttrice del motore, la Pratt & Whitney.
Per l'F-35 si tratta della seconda sospensione dei voli dopo che a gennaio la sonda per il rifornimento in volo si era staccata poco prima del decollo su un esemplare della versione per i Marines, F-35 B (a decollo corto e atterraggio verticale), di cui l'Italia dovrebbe acquistarne 30 per la Marina. Gli F-35 B vennero messi a terra per circa un mese.
La portavoce dell'ufficio del Pentagono che segue lo sviluppo del programma, Kyra Hawn, ha riferito che l'incrinatura nella pala e' stata trovata su un F-35 A (versione convenzionale di cui all'Aeronautica italiana arriveranno 60 esemplari) nella base di Edwards in California il 19 febbario. La pala 'criccata' del motore F135 sara' inviata all'impianto Pratt & Whitney di Middletown in Connecticut per ulteriori valutazioni.
Ad oggi, l'Italia ha materialmente ordinato 3 velivoli e si appresta a firmare il contratto per altri 3: il primo F-35 A uscira' dagli impianti di Cameri in Piemonte entro il 2015 ed entrera' in servizio l'anno dopo. (AGI) .



e per ridere...a denti stretti...

perchè haimè Crozza ci piglia sempre, ecco una parte della puntata di ieri sera di "Crozza nel Paese delle Meraviglie" ...mamma mia come siamo messi male!...pensiamolo domani nel "gabbiotto" elettorale perchè dopo queste elezioni...ci sono quelle del Papa e la linea è sempre quella...IL POTERE

domani quando andiamo a votare...

teniamo presente quanto segue! Che mi è stato mandato da un amico e che trovo estremamente interessante e chiarificatore delle tecniche di persuasione che i media utilizzano sulla nostra pelle!

Noam Chomsky, “ecco 10 modi per capire tutte le menzogne che ci dicono”


Noam Chomsky, padre della creatività del linguaggio, definito dal New York Times “il più grande intellettuale vivente”, spiega attraverso dieci regole come sia possibile mistificare la realtà.
La necessaria premessa è che i più grandi mezzi di comunicazione sono nelle mani dei grandi potentati economico-finanziari, interessati a filtrare solo determinati messaggi.

1) La strategia della distrazione, fondamentale, per le grandi lobby di potere, al fine di mantenere l’attenzione del pubblico concentrata su argomenti poco importanti, così da portare il comune cittadino ad interessarsi a fatti in realtà insignificanti. Per esempio, l’esasperata concentrazione su alcuni fatti di cronaca (Bruno Vespa é un maestro).

2) Il principio del problema-soluzione-problema: si inventa a tavolino un problema, per causare una certa reazione da parte del pubblico, con lo scopo che sia questo il mandante delle misure che si desiderano far accettare. Un esempio? Mettere in ansia la popolazione dando risalto all’esistenza di epidemie, come la febbre aviaria creando ingiustificato allarmismo, con l’obiettivo di vendere farmaci che altrimenti resterebbero inutilizzati.

3) La strategia della gradualità. Per far accettare una misura inaccettabile, basta applicarla gradualmente, a contagocce, per anni consecutivi. E’ in questo modo che condizioni socio-economiche radicalmente nuove (neoliberismo) furono imposte durante i decenni degli anni 80 e 90: stato minimo, privatizzazioni, precarietà, flessibilità, disoccupazione in massa, salari che non garantivano più redditi dignitosi, tanti cambiamenti che avrebbero provocato una rivoluzione se fossero stati applicati in una sola volta.

4) La strategia del differimento. Un altro modo per far accettare una decisione impopolare è quella di presentarla come “dolorosa e necessaria”, ottenendo l’accettazione pubblica, al momento, per un’applicazione futura. Parlare continuamente dello spread per far accettare le “necessarie” misure di austerità come se non esistesse una politica economica diversa.

5) Rivolgersi al pubblico come se si parlasse ad un bambino. Più si cerca di ingannare lo spettatore, più si tende ad usare un tono infantile. Per esempio, diversi programmi delle trasmissioni generaliste. Il motivo? Se qualcuno si rivolge ad una persona come se avesse 12 anni, in base alla suggestionabilità, lei tenderà ad una risposta probabilmente sprovvista di senso critico, come un bambino di 12 anni appunto.

6) Puntare sull’aspetto emotivo molto più che sulla riflessione. L’emozione, infatti, spesso manda in tilt la parte razionale dell’individuo, rendendolo più facilmente influenzabile.

7) Mantenere il pubblico nell’ignoranza e nella mediocrità. Pochi, per esempio, conoscono cosa sia il gruppo di Bilderberg e la Commissione Trilaterale. E molti continueranno ad ignorarlo, a meno che non si rivolgano direttamente ad Internet.

8) Imporre modelli di comportamento. Controllare individui omologati é molto più facile che gestire individui pensanti. I modelli imposti dalla pubblicità sono funzionali a questo progetto.

9) L’autocolpevolizzazione. Si tende, in pratica, a far credere all’individuo che egli stesso sia l’unica causa dei propri insuccessi e della propria disgrazia. Così invece di suscitare la ribellione contro un sistema economico che l’ha ridotto ai margini, l’individuo si sottostima, si svaluta e addirittura, si autoflagella. I giovani, per esempio, che non trovano lavoro sono stati definiti di volta in volta, “sfigati”, choosy”, bamboccioni”. In pratica, é colpa loro se non trovano lavoro, non del sistema.

10) I media puntano a conoscere gli individui (mediante sondaggi, studi comportamentali, operazioni di feed back scientificamente programmate senza che l’utente-lettore-spettatore ne sappia nulla) più di quanto essi stessi si conoscano, e questo significa che, nella maggior parte dei casi, il sistema esercita un gran potere sul pubblico, maggiore di quello che lo stesso cittadino esercita su sé stesso.

...e dopo aver letto e meditato tutto ciò...a me viene da urlare, penso a quello che l'altro giorno il grande don Achille mi diceva alla mia domanda-riflessione: "Ma come è possibile che qualcuno voglia ancora votare Berlusconi?!" mi rispondeva : "E' terribile ma la maggioranza della gente ha la Tv sempre accesa, anche quando mangia, su Mediaset e si bevono tutto quello che dice anche inconsciamente..."
PER FAVORE ANDIAMO A VOTARE CON SALE IN ZUCCA!





venerdì 22 febbraio 2013

Scambi di lettere con Betlemme

quello che segue è uno scambio di lettere che Flavio Lotti ha inviato attraverso le sue lettere circolari, lo trovo molto interessante perchè dà voce a tanti dubbi e perplessità di tanti in questo momento. Flavio Lotti è sposato con una signora palestinese e come "Tavola della Pace" tanto ha fatto e fa per la situazione in Terra Santa, buona lettura!

Lettera di una suora di Betlemme.


“Caro Flavio, convincimi. Perché dovrei votare Rivoluzione Civile?”


Ciao Flavio,
io sarò una dei tanti italiani che voteranno all’estero, (lista per Asia – Africa – Oceania) visto che vivo e lavoro a Betlemme. Sono sicura che lo conosci. Ci siamo visti e parlati più volte ma tu non ti ricorderai di me e non lo pretendo nemmeno.
Ti ho sempre seguito, anche quando venivi qui, anche quando c’erano le marce Betlemme-Gerusalemme.
Visto che mi dai la possibilità di scriverti… eccomi a te! Forse non arriverai in fondo alla mia mail. Ne sono sicura, ma almeno ho l’illusione di essere ascoltata da un futuro politico e anche questo aiuta la mente e il cuore a scaricarsi. Un modo di dialogare anche questo!
Dicono che le suore non si devono occupare di politica, ma credo che il Vangelo è politica e quindi, mi interesso anche di questo (non che sia un’esperta).
C’è una cosa che mi fa dubitare dei politici: che parlano, che promettono e poi lì in quello che si chiama Parlamento le cose cambiano! Uno sembra non essere più quello che era. Lo vedo io, nel mio piccolo, quando sei suora “semplice” fai le lotte per questo o per quello e poi, quando vai un po’ più su nella scala gerarchica sembra che ci si dimentichi di chi si era e a volte si fa l’esatto contrario di quello per cui si lottava! È così!
Flavio non credo più ai politici! Cerco e voglio ancora credere alla politica, quella fatta per il bene comune, anche se... mi chiedo se si sa il significato della parola “comune”, sembra che sia più chiara quella di “personale”.
Non so cosa voterò! E credo che tanti italiani siano sulla mia stessa barca.
Votassi anche Rivoluzione Civile, cosa cambia, quando il PDL e il PD avranno la maggioranza dei voti? E le alleanze fatte in campagna elettorale, si dissolvono poi quando ci si trova dentro, perché, lo scopo dell’alleanza era quella di entrare in un partito forte per ottenere voti e poi uscirne il più presto possibile.
Ho ricevuto oggi il depliant di Bersani che fa “campagna” per gli italiani all’estero! Il nostro voto sembra contare parecchio visto che “riceveranno dei seggi”!
Se ti devo dire la verità quando ho cominciato a ricevere le “tue” email che dicevano che saresti entrato in politica, mi sono detta “ecco un altro che si perde”! Ma è anche vero che le cose si cambiano quando si è dentro! Ma che forza avrete voi nuovo e “piccolo” partito, di cambiare le cose?
E poi, il tuo discorso sul tuo stipendio di parlamentare. In questo sono parecchio incazzata. Mi sarei aspettata che tu dicessi che ti batti per ridurre questo stipendio! Certo lo usi per ragioni importanti quali la pace (ne so qualcosa vivendo qui), ma... lo riceverai! E penso a mio fratello che pur lavorando 8 ore al giorno riesce a portare a casa solo 500 Euro al mese, perché la fabbrica non ha soldi per pagarlo, pur avendo lavoro, ma non c’è moneta che gira e le banche non fanno più prestiti. Ebbene lui ha un mutuo da pagare, una figlia che studia ancora e la moglie che, non trova lavoro dopo aver perso il suo.
Tu credi che il discorso della pace interessa a mio fratello? Interessa a tantissimi, e credo tu conosca i numeri meglio di me, italiani che vivono peggio di mio fratello perdendo la loro dignità? Non so se conosci le cucine popolari di Padova: sono strapiene di italiani! A loro Flavio non interessa il discorso pace! Anche se la pace è importante! Anche se mi sto battendo per la pace, come posso qui!
La tua campagna per gli F35 mi piaceva! Ci credevo! Ho firmato! Ma.... cos’e cambiato Flavio! Cosa bisogna che succeda perché ci siano uomini che davvero lavorano per il bene degli italiani, di tutti gli italiani e di chi vive nel nostro paese!
Ti ripeto Flavio, non so cosa voterò. Forse farò astensione! Non è de-responsabilità! No! Credo, come ti dicevo nella Politica! È che... la nostra è una politica a doppia faccia! E mi fermo se no andrei troppo avanti!
Abbiamo bisogno di Politici Veri!
Se sei arrivato alla fine, ti ringrazio!
Come dice il mio “capo” qui in Ospedale “convincimi per dare il voto a Rivoluzione Civile” perché lo pensavo come alternativa ma....... non so!
Buona Fortuna!
Ciao
Sr. Giovanna
                                                                       febbraio 2013

La risposta di Flavio Lotti

Cara Giovanna,
ieri sera mia moglie mi ha fatto notare la tua lettera. E questa mattina, prima di ogni altra cosa ho deciso di leggerla e di risponderti.
Ti ringrazio molto di avermi scritto e di averlo fatto con il cuore di chi ama e la rabbia di chi sta perdendo ogni speranza.
Mi dispiace di non poterti rispondere guardandoti negli occhi perché tutto sarebbe più facile e immediato. Ma sono certo che tu riuscirai lo stesso a vedere cosa c’è dietro a queste mie parole.
Mentre la guerra la fanno in pochi (militari professionisti), la pace si fa solo con l’impegno di tutti. Così è per la politica in cui io credo. La vera politica è quella che facciamo tutti i giorni quando ci occupiamo degli altri. Poi c’è l’altra politica, quella di chi sta nelle istituzioni, vicino ai luoghi dove si decide ma molto lontano ai luoghi dove sono i problemi. Hai ragione, il Vangelo è politica come la vita di tutti coloro che lo vogliono seguire.
Cara Giovanna, quello che dici dei politici, di chi sale nella scala del potere e si trasforma è verissimo. L’ho toccato con mano anch’io durante tutta la mia. Da quando 17enne ho deciso di non fare il soldato e ho iniziato il mio impegno per la pace ho avuto diversi compagni di strada che una volta entrati in Parlamento (salvo lodevoli eccezioni) si sono trasformati. Non erano più loro. Inseguivano altre logiche.
Anche se non voglio dire che sono tutti uguali (perché sarebbe ingiusto) molti hanno fatto quella brutta fine. E infatti oggi non ci sono più. Non li vedi più, non li ritrovi più per le strade dell’impegno e del cambiamento. Si sono riempiti dell’IO e si sono dimenticati del NOI.
Visto che hai letto le mie lettere precedenti, non ripeterò le cose già dette. Ti voglio aggiungere solo questo.
Rivoluzione Civile non è un partito, è una scommessa. È il tentativo di aprire le porte del Parlamento a un gruppo di persone (in gran parte della società civile responsabile) che non ne può più di assistere allo spettacolo indecente che è sotto gli occhi di tutti. Soprattutto davanti a così tante sofferenze e ingiustizie. Per questo ho accettato questa nuova sfida.
Ti dico francamente che non mi interessano tutti quei discorsi sulle alleanze politiche. I partiti, tutti i partiti, di destra, di centro e di sinistra, grandi e piccoli, sono in crisi profonda. Sono ormai parte del problema. Ci vorrà del tempo perché le cose cambino. Nel frattempo però la gente che sta male è sempre di più e il nostro paese continua a precipitare in un abisso buio e angosciante.
Per questo ho deciso di gettarmi in questa nuova sfida. Anche se mi tremano le gambe per la responsabilità. Perché di fronte a quello che sta succedendo (e che succederà) ho sentito il dovere di assumermi una responsabilità in più. In passato avevo sempre respinto queste proposte. Ma oggi è diverso.
La forza di Rivoluzione Civile in Parlamento non sarà la forza di un piccolo partito ma di un gruppo di persone che vuole dare corpo a un’altra politica, attenta alla vita reale delle persone e dei popoli, attenta agli ultimi, a chi è in sofferenza e a tutta quella “società civile responsabile” che tutti i giorni vive nel cuore dei problemi cercando di risolverli. Per quello che può.
Certo che mi batterò per la riduzione degli stipendi e dei privilegi dei parlamentari e di tutta la casta politica e burocratica. Sarà uno dei miei/nostri primi impegni. Ma fino a quando quello stipendio sarà erogato non voglio che resti nelle mie tasche e nemmeno in quelle di un partito. Il maltolto deve essere restituito subito alla collettività. E in particolare a chi lavora con generosità e gratuità per dare difendere e promuovere il bene comune. Mi dispiace molto per tuo fratello e la sua famiglia. Anche nella mia famiglia ci sono gli stessi problemi. So che questo è il primo dramma a cui dobbiamo rispondere. Che pace c’è in una famiglia costretta in questa situazione?
La pace non è solo il contrario della guerra. La pace non c’è dove non viene rispettata la dignità delle persone e dove non vengono riconosciuti i loro diritti fondamentali. Il primo nemico della pace è l’indifferenza ma il secondo è la povertà frutto dell’ingiustizia e delle disuguaglianze.
La storia degli F35 è molto lunga ma ti posso assicurare che –purtroppo e sottolineo purtroppo- solo Rivoluzione Civile ha preso l’impegno di battersi fino in fondo, insieme al movimento per la pace, per la cancellazione di questo che io considero un crimine contro la povera gente. Prima ancora che uno strumento di morte.
Cara Giovanna, io e Noi abbiamo bisogno del tuo voto. Perché entreremo in Parlamento solo se Rivoluzione Civile supererà la soglia del 4%. Ma ti dico di più. Non abbiamo bisogno solo del tuo voto. Abbiamo bisogno del tuo aiuto per convincere tante altre persone. E delle tue preghiere perché in tanti ritrovino la fiducia e la speranza che gli hanno rubato. Mia sorella, suora di clausura, sarà contenta di sapere che ci sei anche tu!
Abbiamo bisogno di Politici Veri! Si. Abbiamo soprattutto bisogno di Persone Vere, capaci di servire, di unire e di cambiare. Ciascuno di noi può fare la differenza. Lo sai anche tu, altrimenti non faresti quello che stai facendo.
Grazie ancora per il tempo che hai usato per scrivermi. Non è stato invano.
"Abbiamo conquistato il cielo come gli uccelli
 e il mare come i pesci, 
ma dobbiamo imparare di nuovo il semplice gesto di camminare sulla terra come fratelli e sorelle." Martin Luther King
Fammi sapere….
Buona giornata
Flavio Lotti

La replica di Suor Giovanna

Carissimo Flavio, Ti ringrazio della tua “inaspettata” e-mail!
Ero convinta che non avrei ricevuto risposta.
Grazie di cuore.
Ho letto e sento tanta speranza in te e voglia di lottare e cambiare le cose! Mi commuove questo.
La speranza è uno degli aspetti che in questa terra o la perdi o cresce. E a me è capitata che sto crescendo nonostante tutto.
Voglio credere Flavio, in un mondo diverso, in una politica diversa. Nel mio ufficio ho parecchie scritte e una di queste è: “We won’t be really free until we chase after our dreams”.
Voglio sognare che sia possibile anche a livello politico.
Ho inviato la tua risposta alla mia meravigliosa famiglia (è numerosa) spero tu non me ne voglia. Mi pareva bello condividere quanto mi hai detto e chissà.......
Pregherò per te e per voi tutti perché il Signore vi doni la SAPIENZA di Salomone!
A presto e buona fortuna.
Ciao
Sr. Giovanna







giovedì 21 febbraio 2013

i sognatori e gli utopisti...la mia lista

oggi, andando in macchina, pensavo a questa cosa del sogno e dell'utopia...mi guardavo intorno e pensavo al piattume alla rassegnazione, al qualunquismo, alla mancanza di ideali che sembra permeare il mondo e mi sono detta: "Ma chi sono i sognatori, gli utopisti dell'umanità che sono importanti per te?" E mi è venuto in mente di fare questo gioco con voi, un gioco che è più di un gioco, è il compilare la propria lista e poi leggersela quando si ha voglia di mollare, quando si pensa che chi ci vuole far andare in una direzione senz'anima, senza ideale possa avere la meglio. La lista qui sotto è compilata in ordine sparso, non di merito se non per i primi nomi, così, come mi venivano alla mente. Sono persone che si sono giocate e si giocano la vita per i loro ideali e questo  ha portato altri a fare lo stesso. Persone di livelli diversissimi, di ambiti ancora più diversi, persone di ieri e di oggi e, alla fine, mi ci sono messa pure io. "Ah che presuntuosa egocentrica che sei!" Direte voi. No, non è così, credo che ognuno di noi se almeno una volta ha fatto qualche cosa dettata dal sogno e dall'utopia possa mettersi in fondo alla lista. Fa bene vedere il proprio nome presente, almeno a me dà forza, mi fa pensare che se tutte queste persone hanno combattuto per i loro sogni e, molti, ci hanno pure lasciato la pelle, posso farlo anch'io.
Allora, vi chiedo se volete, di compilare le vostre liste, di non essere solo passivi lettori della mia, poi, possiamo metterle insieme e vi prometto che le metteremo nel sito, una voce della "Gioiosa Romita". E' un modo per combattere il piattume e per ringraziare tutti coloro che ci hanno regalato la grandezza, il coraggio, la bellezza, la forza che ci permette di andare avanti e non lasciarci schiacciare.
GLI UTOPISTI SOGNATORI CHE PER ME HANNO CAMBIATO IL MONDO IN MEGLIO

Gesù
Maria Maddalena
Siddharta Gautama Buddha
San Francesco di Assisi
San Benedetto da Norcia
Santa Hildegarde di Bingen
Master Eckhart
Margherita Porete
Angela da Foligno
San Giovanni della Croce
Santa Teresa d’Avila
Gandhi
Che Guevara
Beato Angelico
Rama Krishna
Piero della Francesca
Martin Luther King
Gli anonimi costruttori di cattedrali
Madre Teresa
Michelangelo
Galileo Galilei
Jalal al-Din Rumi
Tommaso Moro
Thomas Bechet
Giordano Bruno
Leonardo da Vinci
Thomas Merton
Gustav Jung
Beethoven
Mozart
Dalai Lama
Van Gogh
Etty Hilesum
Pablo Neruda
Padre Giovanni Vannucci
Fabrizio De André
Lucio Dalla
Maria Montessori
don Milani
Rudolf Steiner
Rainer Maria Rilke
padre Alex Zanotelli
don Andrea Gallo
don Luigi Ciotti
Jean Yves Leloup
padre Ireneo Forgiarini
don Achille Rossi
Raimon Panikkar
padre Bernardino
padre Giancarlo Bregantini
don Puglisi
il mio papà Angelo
mio zio Roberto
io Angela

La forza dell'utopia...

Oriano ce l'ha fatta a scaricare il bel documentario sulla Romita di Cesi che è andato in onda su Rai 2! Oriano è un dolcissimo pignolo e dice che non è di "buona qualità dell'immagine" ma è il massimo che è riuscito a fare...a me pare che vada benissimo e così questo servizio è ora fisso nella pagina della "Gioiosa Romita" sul sito, pagina che è in lavorazione dove, ben presto, ci sarà modo di mettere le vostre testimonianze.
Mi ha colpito molto in questo documentario quello che dice fra Bernardino su come la Romita sia risorta per la "forza dell'utopia" sono così convinta che sia sempre così!!! Sono "i sognatori che fanno" che mandano avanti il mondo, sono quelli che tutti considerano degli "utopisti"  che "girano la ruota del Darma e del vero progresso dell'umanità" e...loro, i sognatori e gli utopisti, sono sempre i più contrastati dalle forze della stagnazione del "si è sempre fatto così" delle regole fisse, di quelle regole che, nate da una spinta grande divengono poi, se non attualizzate, i peggiori freni alla continuazione, all'ampliamento, alla vita di quel messaggio che le regole stesse incarnavano...se non fosse così Bernardino non dovrebbe viversi tutti i contrasti pesanti a cui è sottoposto dai suoi confratelli.
Un giorno un fraticello mi disse: "Francesco era un purosangue, noi siamo dei brocchi, abbiamo bisogno di regole per questo..." Mannaggia, se proprio non riuscite a sognare come faceva Francesco, se proprio avete bisogno dei vostri binari sicuri, almeno lasciate che chi sogna lo continui a fare!
Ma Bernardino sogna ancora, nulla può fermare il suo sognare, e la Romita sta lì come "pietra viva sognata" per noi, per i pellegrini, per tutti coloro che cercano e sognano, per chi in Francesco sente una spinta per la propria vita, ora, in questo mondo, nel 2013, lì c'è una vera oasi francescana dove prendere ossigeno per il corpo e l'anima e da cui ripartire più forti!
Andate a vedere il servizio e....Oriano ed io ci aspettiamo una "pioggia di testimonianze" da aggiungere a questa pagina della "Gioiosa Romita" per quelli che stanno preparandosi a raggiungere quel luogo a piedi, a cavallo o in bicicletta o, persino, in macchina visto che la strada è messa molto meglio ora. I pellegrini dovrebbero sentire questo dovere: "Preparare la strada per gli altri che verranno" Io l'ho fatto con la guida e continuo a farlo al massimo che posso, e Oriano e gli altri cari pellegrini volontari dell'associaszione che a loro modo aiutano il cammino lo stanno facendo in tanti preziosissimi modi...aiutate anche voi il Cammino e questo luogo speciale che è la Romita!

attenti alle banche armate!

quello che segue è un articolo tratto dal sito "Il Dialogo"...firmato da illustri pacifisti...se penso come ha reagito Vespa quando è stato tirato fuori l'argomento della nuova direzione dello Ior a "Porta a Porta"!...buona lettura
. “Rammarico e disagio per la nomina del nuovo presidente dello IOR”


Comunicato stampa dei direttori delle riviste che promuovono la Campagna di pressione alle “banche armate”

di p. Efrem Tresoldi - p. Mario Menin - p. Alex Zanotelli

“Ci ha stupito e ci rammarica la decisione di affidare la nuova presidenza dello IOR all’avvocato Ernst von Freyberg, presidente della Voss Schiffswerft und Maschinenfabrik una società di Amburgo attiva nella cantieristica navale civile e militare”. Lo affermano p. Efrem Tresoldi (direttore di Nigrizia), p. Mario Menin (direttore di Missione Oggi) e p. Alex Zanotelli (direttore di Mosaico di pace), le tre riviste promotrici della Campagna di pressione alle “banche armate” che dal 2000 svolge un attento monitoraggio delle operazioni di finanziamento e di sostegno al commercio di armamenti da parte degli istituti di credito.
“La scelta di nominare al vertice dell’Istituto per le Opere di Religione (IOR) il presidente di un’azienda produttrice di navi anche militari, ci appare lontana da quanto affermato da Benedetto XVI nel suo primo messaggio per la Giornata mondiale della pace (1 gennaio 2006) in cui evidenziava «con rammarico i dati di un aumento preoccupante delle spese militari e del sempre prospero commercio delle armi, mentre ristagna nella palude di una quasi generale indifferenza il processo politico e giuridico messo in atto dalla Comunità Internazionale per rinsaldare il cammino del disarmo»” – notano i direttori delle tre riviste.
“La nomina, dopo diversi mesi, del nuovo presidente dello IOR in un momento come questo nel quale papa Benedetto XVI ha pubblicamente annunciato la sua rinuncia al ministero petrino, ci appare come una pesante ipoteca per il suo successore: anche la conferma, in questo delicato momento, dell’incarico agli altri quattro membri del Consiglio di Sovrintendenza dello IOR, ci sembra inopportuna per favorire quel rinnovamento dell’Istituto per le Opere di Religione tanto auspicato da ampi settori del mondo cattolico e non solo”.
“Ci auguriamo inoltre che la Santa Sede decida di interrompere ogni legame con la Deutsche Bank Italia, l’istituto bancario che fino al recente blocco da parte della Banca d'Italia ha gestito il sistema bancomat all'interno del Vaticano. La Deutsche Bank, infatti, è l'istituto di credito che più di ogni altro ha offerto servizi alle industrie militari italiane per esportazioni di armamenti incassandone cospicui compensi di intermediazione: solo nell’ultimo quinquennio queste operazioni ammontano ad oltre 3 miliardi di euro che fanno di Deutsche Bank la banca più armata d’Italia. E va segnalato che, a differenza di tutte le banche italiane e di gran parte di quelle estere operative nel settore militare, Deutsche Bank non ha mai definito una direttiva rigorosa e trasparente riguardo ai servizi finanziari che offre alle industrie militari e alle esportazioni di armamenti”.
“Sentiamo oggi più che mai attuale, nel suo cinquantesimo anniversario, l’Enciclica Pacem in terris (11 aprile 1963) in cui papa Giovanni XXIII affermava che «giustizia, saggezza e umanità domandano che venga arrestata la corsa agli armamenti»” – conclude la nota dei tre direttori.

p. Efrem Tresoldi (Direttore di Nigrizia)

p. Mario Menin (Direttore di Missione Oggi)

p. Alex Zanotelli (Direttore di Mosaico di pace)

20 febbraio 2013

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La Campagna di pressione alle “banche armate”

Nel dicembre del 1999, alla vigilia del Grande Giubileo della Chiesa cattolica e dell’ampia mobilitazione della coalizione internazionale Jubelee 2000 per chiedere la cancellazione del debito estero dei paesi del Sud del mondo, le riviste Missione Oggi, Mosaico di pace e Nigrizia hanno promosso la Campagna di pressione alle “banche armate”. La campagna ha inteso rilanciare due istanze evidenziando – da un lato – le parole di papa Giovanni Paolo II che nell’indire il Giubileo aveva richiamato “specialmente i paesi ricchi e il settore privato ad assumere la propria responsabilità per un modello di economia al servizio di ogni persona” e – dall’altro – il peso del cosiddetto “debito odioso”, cioè di quella parte di debito che era stato contratto da diversi dittatori di paesi del Sud del mondo per rifornirsi di armamenti utilizzati dagli eserciti per reprimere, e in vari casi anche per sopprimere, intere popolazioni.
Nell’intento di favorire un ripensamento dei criteri di gestione dei risparmi da parte dei consumatori e per promuovere un controllo attivo dei cittadini sulle operazioni di esportazione di armi la campagna ha invitato le associazioni ed i correntisti ad interpellare le proprie banche in merito ai servizi da esse offerti alla produzione e al commercio di armi. Rendendo pubblica la tabella annuale del Ministero del Tesoro relativa alle operazioni autorizzate agli istituti di credito relative alle esportazioni italiane di armamenti, le tre riviste hanno quindi invitato i propri lettori a scrivere alla direzione generale della propria banca per chiedere trasparenza e, nello specifico, di “confermare o smentire per iscritto il coinvolgimento dell’istituto bancario – attraverso finanziamenti o il semplice appoggio – in operazioni di esportazione di armi”, sollecitando inoltre la banca “a un nuovo orientamento più attento alla redistribuzione del credito a favore dell’economia sociale e delle fasce più povere della popolazione”.
Nel corso di questi tredici anni, le tre riviste hanno ripetutamente stimolato gli Istituti di credito italiani ed esteri ad assumere criteri rigorosi e trasparenti sul finanziamento all’industria militare e i servizi che le banche offrono al commercio di armamenti e hanno monitorato e reso pubbliche le diverse direttive emanate dagli Istituti di Credito in questa materia.

Tutte le informazioni sono disponibili sul sito: www.banchearmate.org
www.peacelink.it


«Il Dialogo - Periodico di Monteforte Irpino»
Prima Pagina/Home Page: www.ildialogo.org
Direttore Responsabile: Giovanni Sarubbi







mercoledì 20 febbraio 2013

una bella sorpresa di oggi...un pellegrino di Santiago doc candidato!

Stavo andando alla posta quando ho visto un banchetto di "Rivoluzione Civile", confesso che non sapevo ancora chi fosse il candidato per questa zona dell'Umbria ed è stata una gran bella soprpresa scoprire che è Carlo Cianetti! Bello parlare un pò con lui sta mattina! Ci conoscemmo parlando di cammini e dell'Ostello qui ad Assisi e mi è piaciuto subito, non ci vuole molto a capire come è una persona ed entrare in sintonia con pochi discorsi. Lo votai per il comune e lo rivoterò a queste elezioni...e fanno 3! Nel senso che sono già 3 persone che rispetto e che voglio vedere al parlamento che si sono candidati con "Rivoluzione Civile": Lui, Flavio Lotti e Gabriella Stramaccioni appogiata da "Libera"....ma io sono ignorante e sono sicura che ce ne sono tante di più di persone che valgono in questa lista...mi informerò per uscire da questa ignoranza ma già questi 3 mi bastano ad di là di Antonio Ingroia che mi piace (anche se mi fa morir dal ridere come lo prende in giro Crozza, la satira è sacra e, quando è intelligente, è sempre buona).
In questo periodo pre-elettorale una cosa che mi fa arrabbiare, me lo ha detto anche un gran caro amico, è il discorso delle sinistre che si sente in giro: "Se voti Rivoluzione Civile è come dare un voto alle destre...bisogna fare blocco!" Che non è vero, sarebbe come votare per paura e, invece, io credo che dobbiamo mettere al parlamento persone che abbiano la voglia e la forza di fare proposte nuove, che siano veramente pacifisti, e non dicano cose del tipo: "Compreremo meno F 35 ma...ci dobbiamo difendere." Come ha detto Bersani in Tv facendomi cadere le p... che non ho. Insomma deve essere un voto ottimista, non per paura.
Se qualcuno trova strano che su un "blog pellegrino" faccia "politica"...beh io credo che se siamo ancora in democrazia, e fino a quando non si verrà messi in galera o sul rogo per come la si pensa, il voto sia una cosa pubblica e, per quel che mi riguarda, potrei votare anche senza il "baracchino" attorno perchè il voto ritengo debba essere l'espressione di quello che si è, si fa e si pensa. Il giorno che in Italia non fosse più così...io me ne andrei, sono cittadina del mondo, felice di essere italiana ma prontissima ad abbandonare un popolo che si dovesse distruggere totalmente da solo...e credo che dal Cielo mio zio Roberto prof. di filosofia messo al muro dai nazi-fascisti per le sue idee a 25 anni sorriderebbe...è stato il "mio eroe" e tutta la mia vita mi sono confrontata con la domanda: "Riusciresti ad essere come lui?" Ora non è più la stessa situazione, allora dovevano liberare il mondo dalla pazzia e farlo dall'interno ora, in tempo di "democrazia",... mi domando come qualcuno possa continuare a votare per Berlusconi...ma, il giorno che gli italiani dovessero impazzire totalmente, me ne andrei...non mi farei ammazzare per l'imbecillità generale e non mi sentirei per niente vigliacca.  E dopo questa digressione su uno "scenario che spero non debba mai accadere" credo che avesse ragione Bisio nel suo intervento al Festival di Sanremo...chi mettiamo al governo è lo specchio di come siamo, uno per uno, e sono proprio contenta, almeno per una volta, di andare a votare senza "chiudermi il naso" e votare chi ritengo il meno peggio ma aver fiducia in chi voto.
Molto probabilmente venerdì darò una mano a Cianetti con un tavolino ad Assisi e così non ci saranno definitivamente più dubbi su con chi mi schiero, evviva!

Confesso, io prendo le scale mobili!

...qualche volte salgo e scendo contemporaneamente per sentirmi meno in colpa...ma, se mi capitasse una cosa così, prenderei di certo le scale e ci giocherei! E' geniale (ho trovato questo youtube sulla news letter di Luca Giannotti) ma poi vorrei lo scivolo per scendere io ci sono sempre andata scema per gli scivoli, da bambina ho consumato un sacco di mutande e...mi piacciono ancora un sacco!

La giornata pesante di Asterix e Obelix

ieri sono andata a trovare al Gemelli Marisa perchè...è ancora lì. E devo dirvi che mi sono un pò avvilita, Marisa si prese durante l'operazione una bronco-polmonite pare virale e...non se ne va. Ha ancora la febbre e le fanno una quantità di esami. Povera cucciola! E'avvilta e tutta stranita e, così, non può tornare ad Arezzo dove dovrebbe comminciare una terapia di riabilitazione. Al Gemelli la curano bene ma non sono attrezzati nel reparto per la riabilitazione e così è confinata in un letto. Continuate a mandare i vostri angeli da lei perchè è così avvilita! Solo un momento ha flebilmente riso parlando al telefono al caro don Achille che mi aveva chiamato, dicendogli: "Achì mi sento come Asterix con una scure in testa..." Chissà come le è venuto in mente Asterix?! Così, dopo ci abbiamo riso sopra e le ho detto: "Beh se tu sei Asterix io sono Obelix...e cosa darei per avere la pozione magica che rende fortissimi da darti!" Sono partita per tornare a casa con pensieri tristi nella testa e nel cuore e, arrivati fra Foligno e Spello, il treno si è fermato nel buio in campagna perchè aveva investito una donna. Che sensazione orribile pensare che il treno le fosse passato sopra! Si è suicidata...povero essere, chissà cosa aveva nel cuore per compiere un gesto così, per voler morire così orribilmente. Le reazioni nel treno erano le più varie...le prime persino di disappunto e i telefonini hanno comminciato ad essere usati con frasi del tipo: "Capitano tutte a me...arrivo in ritardo." o "Accidenti, potrebbero fare un paio di foto e farci ripartire."...Non so, forse è brutalmente perchè non avevo fretta ma per me, invece, il tempo si è fermato, sospeso in quel buio della campagna come se il nostro fosse un treno fantasma e tutti noi fossimo parte di uno strano spettacolo, un gioco di ruolo mentre sui binari c'era un essere maciullato e la voce registrata continuava a ripartire dicendo che si prende una multa se non si ha un biglietto, chiusi dentro ad attendere fra la vita e la morte...poi, dopo due ore e mezzo siamo ripartiti, ci hanno fatto arrivare fino a Spello dove c'era un treno che attendeva e...abbiamo atteso ancora per partire in orario! Le follie delle ferrovie dello stato...
A casa ho fatto una doccia lunghissima per lavarmi via tutto il dolore che si respira in un ospedale, sui binari nel buio, per riscaldarmi il corpo e il cuore. E mi veniva in mente quello che si diceva l'altro giorno sui miei post...che qualcuno dice che io suono disperata perchè, spesso, parlo della morte come un ritorno a Casa...non è così, vi assicuro, direi che per me è proprio il contrario, è più un pensare alla "follia della vita" a come questo nostro crederci eterni sia pura follia...nella lunga attesa ne ho parlato con un altro passeggero e mi sono meravigliata una volta di più di come le stesse cose possano essere interpretate in modi totalmente opposti, si parlava di chi ha esperienze di pre-morte e lui diceva: "Non sono cristiane (?!) perchè uno che ritorna non ha più Fede..." Io non capivo e lui ha precisato: "Chi non sa cosa c'è dopo ha Fede chi ha certezze di quello che c'è nell'oltre non può avere Fede perchè è certo e non è giusto." Strano vero? Che sta per: se non sai sei in una giusta condizione di fede se sai, sei...fuori dal gioco...mah!
Ho dormito male...nel dormiveglia tornava l'immagine che non ho visto di quella povera donna che ora, lo so per Fede, sta bene, è tornata a Casa...credo che la vita vada giocata fino in fondo e che non ci sia nulla che possa valere la pena di interromperla prima della sua conclusione, anche se a volte ci ho pensato anch'io...e chi non lo ha fatto? Ma mi fa un'immensa tenerezza chi non ce la fa, chi è così avvilito da non voler più vivere, e sono per Fede totalmente certa che sono i più amati da Dio come dice De Andrè nella spelendida canzone per Tenco...strana la vita, strana la morte...un grande "gioco di ruoli" di un treno che viaggia nel buio del nostro non sapere nulla dove ci arabattiamo, preoccupiamo, "danniamo" magari senza mai guardare dal finestrino, senza mai accorgerci che siamo in viaggio su un treno da cui scenderemo alla nostra stazione nel giusto momento che a noi parà forse in anticipo o in ritardo...un tempo visto sempre come "ingiusto" per quelli che restano sul treno che riparte e che, se ci hanno voluto bene, rimarranno attoniti a guardare quel seggiolino lasciato vuoto...
A quel signore dicevo: "Io ho il senso dell'avventura, del viaggio, anche la morte mi pare un viaggio a sorpresa che non ho paura di fare, anzi, ne sono curiosa..." Ma poi, chissà se sarà vero?! Chissà se al "momento buono" avrò paura? Ora no, ora non ho paura, mi gioco la vita per quel che posso e credo che farò lo stesso con la morte...credo, non so, ci provo, ma c'è un'alternativa? Se ci fosse forse proverei anche quella...guardo dal finestrino, non credo che tutto sia confinato in questo vagone a volte bello e a volte sporco e puzzolente coi vetri sudici e rigati e i compagni di viaggio a volte simpatici e a volte insopportabili...il treno va e io ci sono sopra, vorrei scendere con uno zainetto leggero sulle spalle, i bauli li vorrei lasciare sul treno...faccio e rifaccio lo zaino e poco è essenziale ma ancora tanto devo scartare...vorrei poi girarmi e fare ciao con la mano a chi è ancora sul treno e varcare la porta della stazione, leggera e di buon passo...vorrei, chissà?!

lunedì 18 febbraio 2013

Mafalda e otto e mezzo e la Gruber

sono molto, ma molto arrabbiata per come la Lilli Gruber e l'altro giornalista hanno condotto l'intervista ad Antonio Ingroia...e, credetemi, non è perchè il mio voto lo darò a "Rivoluzione civile" è stata una intervista indecente, con domande volte a mettere in imbarazzo e, alcune, a togliere voti...sistematicamente...ma perchè Ingroia, se sarà eletto, dovrebbe essere imbarazzato ad incontrare Napolitano? E' mai stato imbarazzato Napolitano con Berlusconi o viceversa? Veramente basso giornalismo e molto di parte e lei non l'ho mai sentita intervistare così nemmeno Berlusconi...che vuole dire una domanda del tipo: "Lei è cattolico praticante?" l'ha mai chiesto a Berlusconi o a tutti quelli che vanno al "Family day"  e sono pluri divorziati e con varie famiglie contemporaneamente? Tutto il tono dell'intervista era volto a minare non a far chiarire le politiche e i programmi. Ma di che mi meraviglio, la nostra informazione è penosa e poco si salva..."Che tempo che fa", "Ballarò", "Report" e che altro? Veramente "Qualunque cosa voi facciate della vostra televisione..." la potremmo buttare dalla finestra, che ne dite?

Abbiamo lavorato per...voi/noi!

Nella cucina della "sede operativa" dell'Associazione, leggi la casa dove io abito, si è piacevolmente lavorato per l'incontro di Bologna. E' sempre bellissimo passare ore con amici così che condividono lo stesso sogno! Abbiamo messo tutto a punto e Teresa ed Eugenio avevano pure già preparato le frecce da appendere per strada per dirigere il pellegrini-soci verso il luogo d'incontro.
All'ostello della gioventù saremo, per ora, ben 18 a dormire e sarà...un pò come essere in Cammino! Siamo tutti contenti per questo bell'incontro che metterà insieme nuovamente pellegrini e amici.
Ah! Se qualcuno volesse rimanere fino al concerto per Lucio Dalla  il 4 sera e, di conseguenza, volesse dormire a Bologna anche la notte  del 3 e del 4 marzo me lo facesse sapere presto che così estendo la prenotazione all'ostello!

domenica 17 febbraio 2013

La Giosa Romita...sul sito!

Tanti di voi mi hanno chiesto: "Che succede alla Romita? Che succede di fra Bernardino?" Ecco, da oggi sul sito c'è un pulsante che si chiama "La gioiosa Romita"  su cui troverete la splendida lettera che lui ha scritto su quello che gli è successo. E' una lettera dove c'è tutta la sua vita, la sua forza e il suo dolore, la gioia e la speranza, la solitudine, l'abbandono e la ripresa di un frate che non molla, per amore, solo per amore...nessuna acrimonia e tanto, ma tanto AMORE. Starà sul sito permanentemente perchè tanti la devono leggere e, possibilmente, far circolare perchè è veramente una pagina francescana. Per ora, abbiamo messo le foto che sia io che Oriano, che ha curato la pagina magnificamente, avevamo ma siete invitati a mandare ad Oriano le vostre e non solo, le vostre  testimonianze sul vostro soggiorno lì, le parole che volete far giungere a fra Bernardino pubblicamente. Facciamogli sentire quanto siamo vicini a lui e alla sua missione, a lui e a quel luogo che non chiude le porte...per AMORE, soltanto per amore.

la Lucianina nazionale...il monologo sull'amore

e se ve lo eravate perso come è accaduto a me...ascoltate questo monologo della Litizzetto...troppo bello e vero!

una candidata di Ingroia...la lettera a lei di don Ciotti


Senza commenti...semplicemente perchè leggiate


Chi è:
Gabriella Stramaccioni,
nata nel 1961 a Roma. Maratoneta, protagonista di battaglie sociali nelle borgate e in giro per il mondo a portare messaggi di pace. Da Villa Gordiani – il quartiere dove è cresciuta – alle baraccopoli di Nairobi, dalle piste europee di atletica alle marce di Bagdad contro l’embargo. Alla fine degli Anni Ottanta veste la maglia azzurra alle Universiadi di Zagabria. Nel 1994 è al fianco di don Luigi Ciotti per fondare Libera, fino a diventarne nel 1998 la coordinatrice nazionale. Prima presidente donna di una federazione del comitato olimpico italiano e ideatrice della Best Woman, la gara più femminile del calendario nazionale. Volontaria nei bracci del carcere di Rebibbia, fra i profughi di Valona, a Sarajevo subito dopo i bombardamenti.
Passione sportiva e passione civile, lotta al doping e lotta alle mafie. Una vita di corsa per un’altra Italia.

non riusciendo  a copiare la lettera di don Luigi Ciotti a Gabriella vi invito   ad aprire e leggere qui sotto

http://www.rivoluzionecivile.it/wp-content/uploads/2013/02/LuigiperGabriella.jpg

sabato 16 febbraio 2013

...quanti ricordi!!

ieri sera la Litizzetto al Festival ha indossato il vestito della Caselli anni '60, vestito che ora appare orrendo ma che era lo "stile castigato" dell'epoca e così sono partiti i ricordi e ho ritrovato questa foto che dietro ha scritto: Verrucchio, io e Riccardo 19/5/66 ovvero avevo 14 anni, per millesimo 15 e il mio primo amore, Riccardo, ne aveva 15 quasi 16. Il mio vestitino, di cui andavo molto fiera, era di Lanerossi Vicenza, color carta da zucchero, così si diceva (nessuno sa più che lo zucchero veniva venduto dai droghieri in coni di carta di quel colore),  con il colletto e i polsini di pizzo nero fatti da mia zia Giorgina...come mi sentivo elegante! Notate le scarpine! Mia mamma, vedova e insegnante non di ruolo, faceva i salti mortali con i soldi, sempre con grande dignità percui nessuno sapeva che eravamo poveri...comperava la stoffa per i vestiti a rate e pagava, sempre a rate, la sartina Giuditta che, a volte, ci pigliava, altre faceva disastri. Quel vestitino però era venuto bene...io ero innamoratissima e, la domenica, si facevano gite tipo questa, con la 600 del papà di Riccardo, il suo papà, sua mamma e quel rompiscatole del mio fratellino Roberto di 9 anni che poi, il lunedì, raccontava la gita nelle sue cronache a scuola dicendo: Ieri siamo andati...io, l'Angela il suo ragazzo Riccardo, il suo papà, e sua mamma...la mamma non cistava ed è rimasta a casa." Cosa che ci ha sempre fatto ridere perchè uno si immaginava nostra mamma che tentava di infilarsi nella 600 e che poi, sconsolata, rimaneva a casa perchè non ci stava . Al papà di Riccardo piacevo molto perchè gli ricordavo una sua fidanzatina polacca, lui ci immaginava sposati...folle idea perchè un primo amore adolescenziale è...adolescenziale e, allora, si era castissimi...solo un'infintà di baci...e lui mi lasciò l'estate dopo perchè io ero...troppo casta...ma a me proprio non veniva in mente nulla di più...che quella consunzione da baci...che però mi piacevano un sacco, il primo fu a 14 anni e qualche giorno ascoltando a casa mia il 45 giri di "Mr tambourine man " dei Beatles che, dopo, fu tutto rigato dalla mia mano tremabonda dall'emozione...la puntina l'aveva grattato tutto! Poi...non smettemmo più, sia con i Beatles che con i baci! Il papà era un ufficiale polacco che aveva incontrato la moglie a Ravenna durante la guerra e...era rimasto qui. Come mi stimavo degli occhi verdi e del cognome da nobile slavo del mio amore! E poi ero l'unica a scuola che aveva il ragazzo che, pure, possedeva un motorino! Mi veniva a prendere a scuola e io uscivo un metro sul suolo invidiata da tutte, truccata di verde con i pastelli ad olio che mi sfregavo sulle palpebre inabissata sotto il banco.
Insomma tutto ciò sa di medioevo...veramente un altro mondo...ah io mi sentivo grassa, mannaggia fossi ora grassa così!!