giovedì 31 gennaio 2013

bisogna pregare San Sisto....!!!

E chi è? Direte voi...beh nel calendario ci sono ben 5 san Sisto:

San Sisto II e compagni Papa e martiri
San Sisto di Reims Vescovo
San Sisto I Papa
San Sisto III Papa
San Sisto IV Papa

E allora? ....Non vi preoccupate, voi pregateli tutti e 5!
Gli angeli hanno volato attorno a noi lì dove eravamo...e la speranza è grande!
Abbiate pazienza...e vedremo!
Eh sì pare un messaggio di dun dun dun duun qui radio Londra:
"La torta è nel forno e si sta cuocendo" No non si sta preparando un nuovo sbarco in Normandia...centra San Sisto in qualche modo e tutti gli angeli che mi avete inviato, tutte le vostre preghiere...teniamo duro!
Mannaggia mica posso dirvi nulla ora come ora!
Ora vado a nanna schiantata emozionalmente, molto contenta ma con un gran mal di testa! Oreste ha tenuto duro fino ad ora ma ha pure l'influenza ed è già nel suo lettino...domani mi tolgono pure sta palletta che ho sulla mano...poi m'ho da riposare un pochino vero?!






mercoledì 30 gennaio 2013

La bellezza degli angeli

Il veggente scienziato Swidenborg diceva che Beato Angelico era il solo ad essersi avvcinato alla bellezza reale degli angeli e ai colori e magnificenza dei loro abiti...lui li aveva visti dal vero! Ma anche le descrizioni che fa Lorna corrispondono... E allora, angeli dai vestiti meravigliosi...venite con noi domani!

Shekhinah...la Presenza...la Manifestazione

domani 31 Gennaio, è un giorno speciale, vi dirò poi perchè...non ora, può essere così speciale che, per ora, non posso dirvi nulla... ma sarà speciale! E così, il suo "essere speciale" ha iniziato a manifestarsi con questa immagine. Cercavo un'immagine da mettere in questo post e...guardate che ho trovato?!? Questa è la copertina di un cd che non conosco che si intitola Shekhinah, la Manifestazione dello Spirito, la Sua Presenza...ma vi accorgete che assomiglia straordinariamente al logo della nostra associazione!!! Allora quella "strana figuretta femminile" quella specie di "Angelo con le braccia o le ali  alzate" quella "strana immagine" che, al tempo in cui creammo il logo molti di voi definirono in tanti modi, e che è ricavata da un cerchio nel grano... ora...mi si spiega!

Per favore, voi tutti che siete in qualche modo legati a questo sito e blog pellegrino, voi soci dell'associazione o anche lettori "casuali" domani 31 gennaio, mandate verso l'Associazione, verso i nostri progetti, tutta la luce che potete. Come direbbe Lorna Byrne, mandate i vostri angeli e "i nostri angeli custodi" permetteranno a tutta questa miriade di angeli di entrare. Abbiate fede, cose grandi si stanno preparando, bisogna solo avere fede che accadano. Bisogna sognare in grande, non perchè noi piccolini possiamo farlo, ma perchè il sogno non è nostro, noi prestiamo le nostre vite, e questo è stato così fin dall'inizio, fin da quando mi prestai a scrivere una guida...io che mai avevo scritto nulla di pubblicabile. E non fu per interesse, non perchè "era di moda", non perchè miravo a chissà che fondi ottenibili (ora sarei ricca se fosse stato per questo ed invece non lo sono per niente) e nemmeno perchè credessi che qualcuno l'avrebbe seguita..ma perchè sentivo che dovevo farlo, così come la Casa Editrice che si lanciava in un'impresa non certa avendo fede su una "che forse era pazza". Se ora scrivo in questo blog, se migliaia di pellegrini hanno seguito questa piccola guida, se tante profonde amicizie sono nate è solo perchè siamo parte di un Sogno Grande. Per cui, abbiate fede e, domani, pensate in grande, mandate luce a questo sogno, pregateci sopra se lo fate. Poi vi dirò....Grazie!

ps (da Wikipedia) significato della parola Shekhinah
La parola Shekhinah (leggi: sce-chi-nà ) è una traslitterazione del sostantivo ebraico femminile singolare שכינה , reso talvolta dagli omofoni Shechinah, Shekina, Shechina, Schechinah. La sua etimologia è connessa al verbo לשכון (lishkhon; radice ש-כ-נ, ShKN), in italiano dimorare, e può essere resa letteralmente come "dimora", "abitazione":

martedì 29 gennaio 2013

La nostra Marisotta

Sono appena tornata da una Roma in "piena primavera"...un caldo!! Così caldo che nella camera di terapia sub-intensiva dove è Marisa lei, che sta vicino alla finestra, stava con la finestra aperta! L'ho trovata bene, molto meglio di quando la vidi in agosto per l'altra operazione, ed erano passati molti più giorni dall'operazione. Il colorito è bello e oggi le hanno tolto i punti e la cicatrice è proprio ben rimarginata e sottile. Non si era fatta tosare tutta e così è un "mezzo moicano" soltanto. Sì, non si alza ancora e le sue gambine magre, fasciate in calze speciali anti trombosi bianche, paiono quelle di un ballerino di danza classica perchè i muscoli pellegrini sono sempre lì, mi ha fatto vedere che le muove bene così come il resto del corpo. Ha iniziato a mangiare e io le ho portato "Cose di Terra Santa" quello che beveva e mangiava camminando: succo di melograno e albicocche secche...non quelle meravigliose bananine che raccoglievamo sotto i banani lasciate lì dopo la raccolta, dolcissime...il potassio glielo danno con una flebo...sarebbero meglio le banane...ma ci saranno in futuro! Abbiamo parlato di cammini e quando mi hanno madato via, si può stare solo un'ora dalle 13.45 alle 14.45 lei mi ha detto: "Io voglio fare altri cammini..." E io le ho risposto: "Certoooo ti tengo il posto per il meditativo di ottobre verso Monte Sant'Angelo perchè lo devi guidare tu, non si discute!" e ho aggiunto: "Nel post metto foto tue della Terra Santa." E lei: "E sì, sì ero più bellina ovvia" (leggere con accento toscano)

Allora se volete andarla a trovarla colà (sarete costì) perchè lei è al Gemelli, bellina, bellina (da Termini prendere la metro A direzione Battistini scendere a Valle Aurelia e, da lì, prendere il treno per Viterbo, sempre con lo stesso biglietto, e scendere dopo poche fermate a "Gemelli") lei è al  10° piano (percorso blu dall'ingresso) in Neurochirurgia alla fine del reparto in una stanza di sub-intensiva. Ci si può andare anche di sera dalla 20 alle 21...io ve l'ho detto!
le foto: 1 il mio ri-battesimo nel Giordano..ci pensavo oggi, all'ospedale le hanno messo un camicione simile, che bel momento, eravamo così commosse! Non ho quella del suo ri-battesimo, l'ha lei...( essere battezzata nel Giordano dall'amica, compagna pellegrina è una gran cosa!) e così, da allora, lei è Marisa Miriam e io Angela Maria Maddalena.
2 Riposo sotto uno sparuto alberello lungo l'assolata statale 90 verso Gerico (mentre lei leggeva io mi curavo una mostruosa vescica sotto il piede che lì, "cucii" da tutti i lati)
3 Marisa sulla statale 90...che non finiva mai!

lunedì 28 gennaio 2013

il ritrovamento del Codex Calixtinus e...i miei giorni bellunesi

clicca qui : >> serata "Di qui passò Francesco" a Belluno

Ah che bello passare due giorni con i cari amici bellunesi! Tutto è stato bellissimo!!! La loro accoglienza, la serata di presentazione del filmato del "Di qui passò Francesco" del 2007 dei carissimi Giovanni e Guido, ciclisti provetti che poi, l'anno scorso, sono arrivati a Monte Sant'Angelo. Il loro filmato ben costruito e divertente, pieno anche di "comparse" tipo: Chiara e Francesco,che li "seguivano" nel cammino...ci hanno lavorato proprio tantissimo con tanta fantasia e creatività. La sala era piena e tutti erano molto attenti e interessati. Poi la domenica sul Cansiglio dove il profumo dei boschi e della neve mi ha fatto "tornare a casa", in montagna! E nel paese natale di Oriano e della sua cara moglie Gianna, Tambre (anche Gianna come suo marito è una geniale creativa che fa bracciali e collane con materiali di recupero che divengono delle vere gioie, dicevo, fuori Tambre la "Casa del libro" una casetta tutta di legno fatta come una pila di libri, con la stacionata di matite, il cancello ad occhiali, il sentierino a gomme e il comignolo a stilografica...una "follia" che mi piacerebbe abitare. Poi a pranzo da Guido, un pranzo lungo e piacevole con tanti bei discorsi fra amici, proprio come un giorno di festa (ho poi ricordato dopo che era sant'Angela e così ho avuto pure una festa d'onomastico imprevista).
Io credo di essere proprio una "povera ricchissima" il Cammino mi ha regalato tantissimi amici speciali sparsi qua e là nella nostra Italia, all'estero e pure oltre oceano e sono grata al Cielo di questo! Domani vado a Roma a trovare Marisa (sono diventata una abitué della stazione di Assisi alle 6.00) da suo marito ho saputo che si sta riprendendo bene e che mangia normalmente e parla normalmente, insomma si sta riprendendo molto bene! Evviva!
Ah, dimenticavo! Aprite il youtube che mi ha fatto scoprire Oriano...è proprio una sorpresa pellegrina!  

venerdì 25 gennaio 2013

il "Giorno della Memoria" ...smemorata



Domenica, il 27 il "giorno della Memoria" sarò a Belluno e allora questo post "ricorrente", nel senso che tutti gli anni voglio ricordare i non ricordati morti nei campi di sterminio, lo scrivo oggi.
Sì, se navigate in internet trovate siti su gli altri, i non ebrei, morti nei campi ma poi, i media, la Tv, parlano solo degli ebrei dimenticando tutti gli altri discriminati e uccisi.
Io sono della generazione che ha letto il "Diario di Anna Frank" a scuola, che si è commossa per quella coetanea, con cui io mi ero identificata cercando di immaginare cosa avrei fatto io se mi fossi trovata nelle sue condizioni. Poi, quando nel '90 ritornando da un lungo viaggio verso Londra che allora era "casa" per me, mi fermai ad Amsterdam e con spirito di pellegrinaggio andai a visitare il luogo dove Anna era stata nascosta e aveva scritto quel libro che aveva segnato la mia vita di adolescente. Ci ho pianto fra quei muri e se ne parlo ora è perchè voglio riaffemare che non sono certo fra quelli che negano l'olocausto ma trovo vergognoso che non si ricordino anche gli altri. Fu in Primiero, quando vivevo là, che una mostra creata dai Testimoni di Geova mi aprì gli occhi sui loro milioni di morti, ma, che io sappia, nessuno ha mai fatto mostre su: gli omosessuali (forse perchè il Papa li definisce contro la "giustizia e la pace"? Mah) , i disabili, i Rom e i Sinti...esseri umani di serie B?!? Non so, e poi, perchè non si dice pubblicamente che i musulmani protessero e nascosero gli ebrei un pò in tutta Europa? L'ho scoperto attraverso il libro "Fino a che le stelle saranno in cielo" di cui vi ho già in parte parlato, romanzo sì, ma che si basa su una Storia vera che nessuno dice, perchè non si fa leggere questo libro alle nuove generazioni?...e quanto ce ne sarebbe bisogno!!
Allora per me è così, come non sono andata a Gerusalemme al museo della Shoah perchè troppo avevo visto in Palestina, troppo avevo udito da testimoni più che attendibili, non palestinesi e neppure musulmani ma pacifisti e quasi tutti cristiani suore e preti compresi che lì vivevano, su quello che avviene in Palestina che, come tecniche e come sistematicità di persecuzione assomiglia troppo a quello che in nazisti fecero subire agli ebrei, (solo il vescovo Bettazzi ebbe il coraggio di dire questo ad un incontro ad Assisi per i  "primi fatti di Gaza" suscitando un rumoreggiare della platea e l'uscita dalla sala degli ebrei presenti)  così, con il più grande rispetto per gli ebrei perseguitati, torturati ed uccisi, il mio pensiero, la mia "Memoria" va ai dimenticati.

Quello che potete leggere qui sotto è estratto da due siti molto interssanti...andate a leggerli se volete!

Quanti civili non-ebrei furono assassinati durante la Seconda Guerra Mondiale?
E' impossibile stabilire il numero esatto: tuttavia la cifra generalmente riconosciuta si aggira sui 5.000.000. Tra i gruppi assassinati e perseguitati dai nazisti e dai loro collaboratori, vi erano: zingari, serbi, membri dell’intellighenzia polacca, oppositori della resistenza di tutte le nazionalità, tedeschi oppositori del nazismo, omosessuali, testimoni di Geova, delinquenti abituali, slavi, malati di mente, disabili e "asociali", come, ad esempio, mendicanti, vagabondi e venditori ambulanti.
http://www.triangoloviola.it/index2.html

Omosessuali
Nella Germania nazista l’omosessualità era considerata una malattia, ed era accomunata alla disabilità fisica o mentale. Le persone appartenenti a questa categoria erano bollate come “asociali” e, se considerate non recuperabili alla cosiddetta normalità, alla “vita produttiva” e in “armonia con la società circostante”, erano destinate ad essere eliminate.
La persecuzione degli omosessuali iniziò poche settimane dopo la presa del potere da parte di Hitler, nel gennaio 1933, e divenne di anno in anno più dura, fino a giungere, a guerra iniziata, alla deportazione di migliaia di persone nei campi di concentramento: nei dodici anni in cui il nazismo fu al potere in Germania, furono emanati circa venti provvedimenti legislativi, ordini segreti e leggi speciali contro gli omosessuali, la più nota delle quali fu l’inasprimento dell’articolo 175 del codice penale tedesco, che da quel momento previde pene molto dure per chi commetteva “atti omosessuali”.
In una prima fase, che durò all’incirca fino al 1935, furono vietate le istituzioni e le associazioni omosessuali legate ai movimenti libertari di riforma sessuale della Repubblica di Weimar (la prima fase democratica della nazione tedesca, instaurata al termine della prima guerra mondiale e conclusasi di fatto con l’ascesa al potere di Hitler), e avvennero numerose aggressioni ai danni di omosessuali, dei loro club e luoghi di incontro.
Nel 1936 fu creato un ente amministrativo speciale e dedicato al “problema” dell’omosessualità: “l’ufficio del Reich per la lotta all’omosessualità e all’aborto”, e di qui fino allo scoppio della guerra si verificò un’impennata di arresti e vessazioni ai loro danni. Furono presi di mira anche i preti cattolici sospettati di omosessualità.
Ma la persecuzione organizzata iniziò nel 1939, con lo scoppio della guerra, quando fu legalizzata formalmente la deportazione degli omosessuali nei campi di concentramento, aumentò esponenzialmente la violenza fisica e fu introdotta la pena capitale nei “casi di particolare gravità”; si assistette inoltre a un intensificarsi dei tentativi di legalizzare la sterilizzazione forzata (una pratica criminale applicata nel regime nazista su disabili fisici e mentali e persone di etnia Rom e Sinti, in un progetto denominato Aktion T4).
Tra il ’33 e il ’45, circa sessantamila persone omosessuali furono giudicate “colpevoli” dai tribunali tedeschi, oltre diecimila delle quali furono internate nei campi di concentramento;

Rom e Sinti
La diffusa ostilità e pregiudizio presenti in diverse società europee nei confronti delle persone di etnia Rom e Sinti si tradusse, nella Germania nazista, in una vera e propria persecuzione. Sebbene meno sistematico di quello perpetrato ai danni degli ebrei, il tentativo di sterminio di Rom e Sinti fu molto simile ad esso in quanto a modalità.
Queste popolazioni erano infatti considerate di “razza non ariana”, e chi vi apparteneva era tacciato di essere socialmente pericoloso, accusato di “asocialità” e di comportamenti devianti.
Rom e Sinti furono discriminati e colpiti, al pari degli ebrei, dalla legislazione razzista tedesca (le leggi di Norimberga) e, in una prima fase, furono addirittura inclusi nel criminale piano di sterilizzazione messo in atto dal nazismo (Aktion T4) e rivolto alle persone con disabilità fisiche e mentali. Questo piano mirava, nella visione nazista dell’immaginaria superiorità del popolo tedesco, alla preservazione delle qualità “migliori” dei tedeschi attraverso l’eliminazione delle persone portatrici di geni considerati “degenerati”.
La polizia tedesca (Gestapo), sin dall’avvento del nazismo nel 1933, ebbe incarico di schedare le persone di queste etnie: decine di migliaia di persone furono identificate, una documentazione che diverrà poi utile agli esecutori delle deportazioni, che iniziarono all’inizio degli anni ’40.
Nel 1936 i nazisti crearono un organismo e una burocrazia appositamente dedicati al “problema”, “La centrale del Reich per la lotta contro la nocività degli zingari”: come avvenne per gli ebrei, fu promulgata un’accurata – per quanto arbitraria e scientificamente infondata – normativa, per individuare gli appartenenti alla cosiddetta “razza zingara”. Erano considerati tali, i figli di “zingari”, i figli di una coppia mista (definiti “mischlinge”, mezzosangue) e anche coloro che avevano un solo nonno “zingaro”. Ma l’individuazione di un criterio discriminatorio era più complessa di quanto non fosse per gli ebrei, in quanto Rom e Sinti, nelle loro migrazioni, usano adattarsi al credo religioso delle popolazioni ospitanti; moltissimi in Europa erano dunque diventati cristiani...
http://www.ucei.it/giornodellamemoria/?cat=5&pag=1&subpag=12


giovedì 24 gennaio 2013

Bernardino e la Romita

ho ricevuto la lettera dalla Romita che Bernardino spedisce tutti gli anni...quest'anno è veramente stupenda e speciale per cui, fra breve, sul sito ci sarà una pagina permanente dedicata alla Romita dove potrete leggerla e, magari, mettere messaggi sulla Romita  o foto o vostre testimonianze sul vostro tempo lì, che potrete spedire ad Oriano come spedite i vostri diari. Oriano sta preparando la pagina che verrà proprio bella.
Se un silenzio lugubre copre "Cerbaiolo" e le sue vicende, se quella porta è chiusa e un "Luogo di Dio" sta là...un ammasso di belle pietre e nulla più, lo stesso non deve accadere alla Romita che è bella e vegeta, piena del suo grande Spirito di sempre. Ho telefonato a Bernardino per chiedergli se potevo pubblicare sul sito la lettera e lui ne è stato contentissimo e mi ha detto: "I pellegrini che passano di qui lasciano frasi ma non il loro email e così non posso mandarla direttamente." Tanto abbiamo parlato e tanto mi ha detto. Il nostro Bernardino è la roccia di sempre!
Estrapolo solo una frase che trovo molto vera dalla complessa e profonda lettera, io la definirei un motto:
Per ribellarsi ci vuole coraggio e
per avere coraggio ci vuole amore...

Comunity Building a Torino






mi è arrivato questo annuncio dalla lontana Bali dove Sabine e Francesco e altri hanno un centro dove fanno, fra l'altro, Comunity Building che è quel metodo per cui ho tradotto 330 pagine l'inverno passato, il libro di Scott Peck che tanto mi era piaciuto...mi piacerebbe andarci ma Torino è lontana e...le mie finanze non me lo permettono e mi sa che rimanderò questa esperienza a questa estate quando Sabine, che è psicologa e che applica questo metodo, farà un seminario vicino a Foligno dove stanno aprendo un centro. Mi piacerebbe farlo perchè, come diceva anche lei, un conto e leggere di cosa si tratta e un'altro è vivere la cosa e, credetemi, traducendo il libro me ne sono resa conto. Metto questo annuncio sul blog perchè magari c'è qualcuno di voi in zona che potrebbe essere interessato...se ci andate poi mi dite come è andata, vero?

L’ESPERIENZA DEL COMMUNITY BUILDING
Seminario intensivo, 22-23-24 marzo 2013, Cecchi Point

Il seminario propone un’esperienza intensiva di gruppo della durata di due giorni e mezzo, nel corso dei quali i partecipanti sperimenteranno la “costruzione della comunità autentica” secondo l’approccio teorizzato e sperimentato a lungo da Scott Peck, psichiatra e pacifista statunitense, autore di The road less travelled (1978) e The different drum: community making and peace (1987) , pubblicati in italiano da Frassinelli con i titoli Voglia di bene e Vivere di pace. Secondo questo modello si definisce comunità qualsiasi gruppo di due o più persone che imparando ad accettare, trascendere e infine onorare le differenze individuali di età, sesso, razza, religione, ideologia, diventa in grado di comunicare apertamente e efficacemente e di lavorare alla realizzazione di un comune obiettivo.
Svolgimento e scopo del seminario:
L’esperienza proposta si svolgerà seduti in cerchio seguendo determinate regole di comunicazione e di ascolto di sé e dell’altro, impareremo a parlare in prima persona,a riscoprire il valore del silenzio e del poter scegliere il silenzio come via comunicativa, in uno spazio protetto che crea i presupposti affinché i punti di vista, i valori, le esperienze, e le diversità di ogni singolo partecipante non siano ostacoli all’incontro ma una risorsa per trovare un punto comune sul quale fondare in itinere il processo decisionale e comunicativo.
A chi è rivolto?
Questo lavoro è rivolto a chi desidera esplorare e migliorare la qualità della propria comunicazione interpersonale (in ambito personale, familiare, lavorativo, sociale) e può fornire utili strumenti nella risoluzione dei conflitti. Non occorrono requisiti particolari per partecipare, l'attività è costituita da una costante interazione di gruppo prevalentemente verbale e statica nella forma dell’essere seduti in cerchio ma il seminario coinvolge i partecipanti non solo sul piano mentale ma anche su quello fisico (ma non è necessario venire in tuta da ginnastica) per la necessità di ascoltare il proprio corpo e le emozioni che vi si originano e che ci guidano.
Il Community Building non si propone di essere una pratica di psicoterapia, né un gruppo di ascolto/aiuto psicologico comunemente inteso, ma crescita personale, catarsi, autoscoperta e apertura spirituale possono costituire “i doni della comunità”.
Il numero dei partecipanti al cerchio adatto per questo tipo di esperienza intensiva e di circa 25 persone, di qualsiasi età, provenienza sociale, credo e passione, accomunati però dallo stesso intento di mettersi in gioco per sperimentare lo spirito comunitario.
Facilitazione:
Il workshop è condotto da due facilitatori esperti, che accompagneranno il gruppo nel processo di costruzione della comunità:
Sandra Parolin:
psicologa e arte terapeuta, esperta in conduzione di gruppi basati sulla pratica del Cerchio. Nel 1997 ha completato la sua formazione come facilitatore di C.B. presso la Foundation for Community Encouragement in U.S.A e sotto la guida di Rusty Myers con il quale ha facilitato numerose esperienze di Community Building in Italia. Ha approfondito l'integrazione tra la psicologia occidentale e le tecniche di consapevolezza delle religioni e filosofie orientali in particolare di quella buddhista.
Giuliana Petrini:
praticante da anni del Cerchio con il metodo Community Building, fautrice della sua diffusione in Italia come strumento di educazione alla pace. Dal 1999 conduce seminari di Community Building assieme a Sandra Parolin, con la quale ha fondato l'Associazione Community Building Italia.

Data e luogo Venerdi 22 Marzo 18:15 - 21 Sabato 23 Marzo 9:30 -18:00 Domenica 24 Marzo 9:30 – 17:00 CECCHI POINT, via Cecchi 17 Torino. Salone espositivo delle Officine Creative (ven 22) Palazzina Educativa (sab 23 e dom 24).
È necessario partecipare all’intero percorso. Ai partecipanti, prima del corso verrà consegato del materiale di approfondimento che servirà come preparazione al seminario. La puntualità è davvero importante, in particolare venerdì vi consigliamo di arrivare 15 minuti in anticipo per facilitare operazioni di registrazione e affini. Donazioni e sostenibilità del seminario:
I partecipanti al seminario sono invitati ad una donazione volta a coprire i costi del seminario. Tenendo conto che il numero ideale di partecipanti e di 25 persone e che i costi base del seminario sono (I due pranzi, il compenso dei facilitatori ed un contributo per la gestione degli spazi). L'indicazione per una donazione minima per partecipante è di 40 € Questa cifra è contenuta grazie alla generosa donazione di 350€ elargita dall'associazione Community Building Italia a sostegno di questa iniziativa. Chi vorrà e potrà donare somme maggiori sosterrà la realizzazione di una prima serie di incontri di formazione per facilitatori di Community Building indirizzato ai giovani desiderosi di diffondere e sperimentare tale pratica.
Cibo e condivisione:
La partecipazione collettiva al pranzo del sabato e della domenica, che avverrà all’interno del ristorante del Cecchi Point non è da leggersi come categorica, ma è stata inclusa all’interno della logistica del workshop e dunque contabilizzata come parte di esso perchè momento importante di condivisione tra i partecipanti che fa parte dell’esperienza. Il menù sarà vegetariano, chi dovesse avere particolari esigenze alimentari è pregato di segnalarle agli organizzatori. I partecipanti sono invitati a portare cibi e bevande da condividere durante le pause del seminario.
Iscrizioni:
 per info e iscrizioni contattare Martino al 349-8237196 e alla mail martinonoce@yahoo.it Per esigenze organizzative le iscrizioni dovranno pervenire entro il 22 febbraio! Se vuoi puoi anche dare un occhiata al blog http://communitybuildingitalia.blogspot.it/
A proposito del Cecchi Point Il Cecchi Point è un HUB multiculturale e sede delle officine creative e della ciclofficina popolare Per maggiori informazioni consulta il sito http://www.cecchipoint.it/

mercoledì 23 gennaio 2013

ce l'ho con gli italiani!!...e qualche ultima notizia di Marisa

prima di tutto le ultime brevi notizie di Marisa. Che sono poche perchè sta attraversando la fase post operatoria e, se anche tutto è andato bene, la ripresa non può essere immediata, sono in contatto con la sua famiglia e oggi mi dicevano che sono riusciti a parlare un pochino con lei, come mi diceva una pellegrina medico, l'operazione è stata grossa e i primi giorni sono lenti ma va tutto bene.
E passiamo al perchè, come Mafalda, ce l'ho con gli italiani fatta eccezione di quelli di buona volontà, che ci sono ma, a volte scollegati fra loro.
Ho passato un'intera giornata assai faticosa per aiutare ad iniziare a concretizzare il progetto di una accoglienza pellegrina sul percorso "Di qui passò Francesco", non vi dico dove ma è uno di quei paesi che un 10.000 pellegrini li hanno già visti passare e...parlando con qualcuno del paese, lui mi ha detto: "E sì...passano a centinaia...stiamo pensando che si potrebbe pensare di fare un'accoglienza...." PENSANDO CHE SI POTREBBE PENSARE?!?!
Sono 10 anni dal mio cammino personale sui sentieri che nessuno aveva ancora pensato di collegare in un cammino, lo saranno a maggio, e sono 9 anni a maggio che esiste la guida che ha tracciato il percorso...e "Ci stanno pensando?!?!" Sapeste quanto a volte, come oggi, sono stufa di ripetere le stesse cose!! Sapeste come sono stufa di aver portato "l'oro" con un cammino e vedere che devo convincere(?!?) la gente a "scavarlo come se dovessero fare un piacere a me!! Anzi, manco a scavarlo, a raccoglierlo!!!
Allora vedi un paese con potenzialità che se fosse in Spagna sarebbe un fiorire di iniziative per i pellegrini..."Ah ma quello è Santiago!!" Mi si dice...come se il territorio su cui passa il Cammino di Santiago fino a quando negli anni '80 non è sorto il "Nuovo cammino di Santiago", quello dei giorni nostri, non fosse stato un territorio di emigrazione con paesi con "le ragnatele in bocca"...poi mi si dice: "Ah ma tu parli di Assisi (?!?)" Ecco a voi l'ultima perla di Assisi che mi è arrivata ieri via email da un pellegrino scout che ho ospitato varie volte all'"ostello che fu":

"...Invece un mesetto fa, un clan (ossia, un gruppo di ragazzi scout tra i 17 e 23 anni) di Pesaro, ha voluto far un'esperienza particolare sempre ad Assisi, avendo addosso solo una coperta acqua e pane, si sono aggirati per il paese fiduciosi che qualcheduno gli aprisse la porta.. ma invece, come t'immagini, nessuno li ha ospitati, e questi ragazzi hanno passato la nottata sotto un olivo.. a Gennaio!!"


Questa è l' Assisi dei fraticelli e delle sorelline, dei conventi semi vuoti che ti ospitano solo se paghi e che Francesco lo lascerebbero fuori sotto un ulivo a gennaio se bussasse alla loro porta, del 90% di seconde case chiuse che nessuno affitta o vende, di botteghe che vendono tutti le stesse cose e che non ce la fanno...dei luoghi svenduti alle mafie...(a loro si vende e si affitta) la Terra di Francesco e di Chiara...."AHHHH MA E' ASSISI..." Mi si dice!
Allora, sono incazzata nera (nel magnifico calendario che mi è stato regalato Mafalda è indignata...ma credo che sia piuttosto incazzata quanto me). Incazzata non solo con i politici...sarebbe troppo facile, incazzata con la gente che non si dà una mossa, che aspetta che tutto gli venga dall'alto (attenzione l'ultima volta che "l'aiuto" è venuto dall'alto l'Italia si è beccata una dittatura!) Incazzata perchè questo cammino ha fatto fare soldi a chi ha capito che è un ottima forma di turismo...gli altri..."ci stanno pensando..." incazzata perchè racconto a tutti: "La guida sta uscendo in inglese...capite!!!! Ci sentite!!!!" NO non si sente, non si capisce...
Poi parlando con una persona di questa sordità questo mi dice, si parlava di Sansepolcro e dei suoi Tesori d'arte con la T maiuscola (il paese dove sono stata non è Sansepolcro ma gli è vicino) "Pensa che ho letto che in Germania hanno fatto un museo in una miniera...pensa, una miniera! E questa ha staccato più biglietti degli Ufizi!" Sì ma quella miniera mica è sul mare magnifico della Sardegna...mi è venuto da pensare! Noi no, in Sardegna si bloccano i sentieri! Ma poi parliamo dello spread con la Germania!!! Anche quella loro miniera che fa soldi turistici stiamo pagando!!!
E allora ce l'ho con gli italiani che non si "reinventano la vita" politici e non, anzi, sta sera ce l'ho con i non perchè PORCA MISERIA questa porca miseria la vogliamo noi e non è solo colpa dei politici corrotti, di chi non paga le tasse, della crisi e di quel dannato spread è COLPA anche di chi non si rimbocca le maniche, di chi non coglie le occasioni al volo, di chi con nulla, perchè anche con nulla si può fare, non inventa, non è creativo, non si accoda ad un SOGNO se non riesce a farne uno suo.
Io il mio sogno ve l'ho regalato, non ho mai chiesto un centesimo per far parte del SOGNO MIO ma se voi non ne "approfittate" io che posso fare?! Capitemi, non credo che il Cammino, qualsiasi cammino, possa cambiare le sorti di una nazione, ma di SOGNI e di SOGNATORI che fanno, in giro ce ne sono. Tanti piccoli sogni di cui questo è uno che ha già mosso, parlo solo delle credenziali spedite dal 2006 (mentre la guida c'è dal 2004) ma molti di più hanno fatto il cammino, 10800 persone di tutto il mondo di cui, una grossa parte, non sarebbe mai passata da paesi che il Cammino attraversa. Sta sera sono stufa e amareggiata, spero che questa persona che sta sognando  il suo sogno legato al cammino ce la faccia, io ho speso un mio giorno a "pompare ossigeno" sul suo fuocherello...gli altri "Ci stanno pensando su" Mah!!!

martedì 22 gennaio 2013

cercasi kangoo ...di nuovo

in realtà l'ho ancora cercato poco ma ora, in vista dei cammini meditativi e non solo, il kangoo...possibilmente verde e a metano (le priorità sono  a metano e possibilmente verde) è divenuto una neccessità...la "Somarella" è viva e vegeta ma, la poverina è vecchietta e non so per quanto potrà continuare a far fatiche. Perchè a metano è ovvio, perchè Kangoo, perchè è un'ottima macchina-furgoncino, perchè verde, perchè le scritte in giallo dell'associazione sarebbero sul loro sfondo naturale visto che i nostri colori sono verde e giallo.
Oggi parto alla riscossa dei venditori di auto usate, ovviamente deve essere usato...l'Associazione mica lo vuole nuovo! Sento che la "somarella" piange sommessamente...sarà sempre nei nostri cuori così bruttina ma brava, anzi, piuttosto che farla morire a tempo debito metterò un annuncio per chi volesse...i suoi pezzi, quando c'era ancora la "perfetta letizia" trovai un biglietto sul vetro di qualcuno che mi chiedeva se la vendevo per i suoi pezzi...allora lo buttai via...la Somarella vibrava tutta dalla paura, ma ora magari anche lei è contenta di servire per trapianti...è una macchina così rara! Vedremo....

Gaber..che canta Gaber...sempre meglio

ho guardato il programma sul 3 dedicato a lui...e non mi è piaciuto...è difficile cantare le canzoni di un gigante come lui, è sempre difficile, è come sentire le canzoni di De Andrè o di Dalla cantate da qualcun'altro, solo Paty Smith e Marcorè ci sono riusciti a creare loro stessi, con i testi e la loro personalità, qualcosa di nuovo che non fosse un tentativo di scimmiottare o anche solo di ripetere le magie di Gaber. Così ho sentito il bisogno di andarmi a sentire gli originali...ed ho poi ascoltato monologhi bellissimi di Gaber. Al tempo in cui compose shampoo lo vidi in teatro a Ravenna, fantastico! Buon ascolto!

lunedì 21 gennaio 2013

L'operazione è andata bene...alleluya!!

ho appena sentito la figlia di Marisa, l'operazione è stata più breve di quanto avevano previsto e pare proprio che questa volta siano riusciti a togliere definitivamente e completamente la palla dalla testa di  Marisa! Ora la tengono sedata e sta in terapia intensiva e domani vedono se mandarla su al piano. Buona notte Marisa! Il tuo angioletto è con te, gli altri mi sa che si stiano riposando...di sicuro ce ne era una folla in quella sala operatoria! Continuerò a tenervi aggiornati nei prossimi giorni...ora tutto sembra più facile e sono serena perchè... sento che la mia cara compagna di cammino anche questa montagna l'ha scalata e nessun dirupo l'ha tirata giù...grazie a tutti voi che l'avete pensata in queste ore!

Marisa la operano oggi

Marisa sta entrando in sala operatoria...ho trovato questa foto che è anche sulla guida "Con le ali ai piedi". Fu un momento importante per noi, sono le nostre mani, quella di Marisa è quella in basso, vicino ad un'impronta di un antico pellegrino nella grotta di San Michele a Monte Sant'Angelo esattamente delle dimensioni delle nostre mani...mi appoggio a quelle rocce e la penso, e che gli angeli tutti siano con lei!

Pensando a Marisa


ho sentito Marisa ieri sera e non sapeva ancora se la operano oggi pomeriggio o giovedì, che attesa interminabile per lei! Siamo d'accordo che telefonerò alla sua famiglia sull'una quando si saprà definitivamente se Marisa sarà operata, nell'attesa sono andata a vedermi che santo è oggi e ho trovato che oggi vengono ricordate due Cristiana amiche e consorelle di Chiara, l'altra volta era stata operata il giorno del Perdono di Assisi e questa coincidenza aveva fatto piacere a Marisa...siamo sempre nel mondo francescano! Mentre giovedì sarebbe San Francesco di Sales che è un altro grandissimo. Insomma si può dire: "Non so più a che santo votarmi"...pensiamo a Marisa!


Beata Cristiana di Assisi

Nel Martirologio Francescano la persona di Cristiana è confusa con quella di un'altra damianita, Cristiana di Cristiano di Paride a lei contemporanea, ma forse più giovane. Il testo del processo di canonizzazione di s. Chiara permette di distinguerle. Fra Mariano da Firenze la chiamò Cristina.
Appartenne alla famiglia di uno dei consorti della cattedrale, Suppo di Bernardo, che nel 1165 rese una testimonianza insieme con Offreduccio, nonno di Chiara, con cui Cristiana abitò, in Assisi, nella medesima casa (e ciò indurrebbe a ritenerla parente). Poté narrare de visu et de auditu qualche particolare intorno al desueto uscio della fuga dalla casa paterna (Processo, XIII, 1, p. 482), come pure intorno alla vendita dei beni che la santa non volle dare ai parenti per non defraudare i poveri (ibid., 11, p. 483). Cristiana fu forse la fondatrice del monastero di damianite a Carpello in quel di Foligno (1217); si chiuse in San Damiano nel 1220 e fu presente a varie guarigioni prodigiose operate dalla badessa. Il suo nome figura nel discusso documento del 1238. Nel 1241 per ordine di s. Chiara convocò le monache all'orazione mentre Assisi era assediata da Vitale (Processo, p. 483). Avendo deposto il 24 novembre 1253, si deve assegnare la morte di Cristiana posteriormente a questa data. Il Martirologio Francescano la commemora il 21 gennaio.

l'altra Beata Cristiana di Assisi
Da non confondere con l'omonima figlia di Bernardo, a lei contemporanea, Cristiana discendeva da una famiglia di cavalieri, che abitavano presso S. Giacomo di Murorotto; il padre, Cristiano di Paride, fu console di Assisi nel 1210. La beata entrò nel monastero di S. Damiano nel 1246-47 e nei primi tempi della sua dimora vide con i suoi occhi la santa madre Chiara incolume, nonostante le fosse caduta addosso una pesante porta (Processo, V, 5, p. 464). Sofferente di sordità ad un orecchio, fu sanata dal tocco cruciforme della santa badessa (ibid., p. 463) nell'estate del 1252. Nella deposizione del 24 novembre 1253 intorno a Chiara, asserì di credere "che tocto quello de sanctitate che se po' dire de alcuna santa donna dopo la Vergine Maria, in verità se possa dire di lei". Il Martirologio Francescano ne fa memoria il 21 gennaio confondendola con l'omonima su ricordata.











domenica 20 gennaio 2013

a cosa servono le guerre...

questi 2 articoli sono tratti dal sito www.ildialogo.org da cui ricevo costantemente gli aggiornamenti e che trovo molto interessante...buona lettura!
Mali: non vogliamo rassegnarci a un'altra guerra


di Pax Christi Italia

Non vogliamo rassegnarci a un'altra guerra che sta ereditando armi e persone di quella libica.
Ci allarma il vuoto della politica subalterna all'economia di guerra.
L'impresa militare in Mali rischia di diventare “una piccola guerra mondiale” dagli esiti incontrollabili in un'area vastissima, politicamente fragilissima e socialmente complessa: dal Mali all'Algeria, dal Niger alla Nigeria, dalla Mauritania al Burkina Faso, dal Ciad al Corno d'Africa, dal Congo al Sudan, dall'Arabia saudita ai paesi del Golfo, dall'Iraq alla Siria.
Non possiamo accettare che la soluzione dei conflitti avvenga sempre con guerre che li alimentano e li aggravano in una spirale senza fine.
Non intendiamo aderire al consenso quasi unanime verso operazioni militari mosse da logiche neocoloniali che difendono interessi vecchi e nuovi e il controllo di risorse preziose che i maliani non utilizzeranno (oro, petrolio, uranio e gas).
Già vediamo sfilare il solito lugubre corteo di guerra: bombardamenti, stragi, rappresaglie, rapimenti, violenze su donne e bambini, migliaia di sfollati e di profughi, bande contrapposte spesso all'interno dello stesso schieramento (alcune delle quali aiutate da paesi vicini e lontani), traffico incontrollato di armi e di droga, tanta sofferenza, insicurezza generale.
Proponiamo con forza di rilanciare la politica estera verso l'Africa attivando tutti gli strumenti (non armati) del diritto internazionale, con capacità di mediazione, con una vera e solida Unità africana sostenuta dall'Onu e dall'Unità europea, con decise iniziative di isolamento dei violenti, con una seria politica di “intelligence”, con forze polizia internazionali promosse dalle Nazioni unite in accordo con la Unità africana, con una vera cooperazione economica e politica, con il sostegno alle istanze democratiche emerse nella “primavera araba”, con il dialogo tra culture e religioni.
Ormai in piena stagione elettorale, ricordiamo l’intervento del vescovo Presidente di Pax Christi, mons. Giovanni Giudici, lo scorso 13 gennaio,(www.paxchristi.it) in cui chiedeva agli elettori e ai candidati l'impegno di costruire la pace riducendo le spese militari, limitando il commercio delle armi e fermando la corsa al riarmo.
Lo esigono il dolore di troppe vittime, la gravità della crisi economica, la coscienza di cittadini e credenti a 50 anni dalla Pacem in terris che definisce la guerra “pura follia”
Pax Christi Italia
19 gennaio 2013

FARE LA GUERRA CREA POSTI DI LAVORO


È un terremoto sociale. Ma purtroppo sembra il «liberismo» di molti governi: distruggete, poi ricostruiamo.

La Repubblica italiana non è fondata sul lavoro, ma sulla guerra. Non lo vedo soltanto io, lo dicono anche altri, da tempo. Il lavoro manca, i soldi per la cosiddetta Difesa si trovano. Miliardi in aerei, sommergibili, soldati, bombe. Strumenti di morte. L’attuale premier, il senatore Mario Monti, prospetta una legislatura costituente dopo le elezioni politiche di febbraio. Era ed è così anche per il suo predecessore, onorevole Silvio Berlusconi, oggi suo acerrimo antagonista nella corsa per la guida del prossimo governo. Entrambi sono liberisti, entrambi vogliono vendere parti delle proprietà dello Stato (cioè di tutti) ai privati, entrambi sono per la spietatezza della libera (libera!) concorrenza: entrambi vogliono modificare la Costituzione, che è un nobile documento di pace, nato appunto sulle macerie di una guerra mondiale.
La guerra è un terremoto sociale: distrugge tutto, materia e spirito. La notte del 6 aprile 2009 un imprenditore edile informato da un collega del terremoto che aveva appena finito di far crollare l’Aquila e una cinquantina di paesi dell’Abruzzo, si mise a ridere: spiegò che pensava ai miliardi che avrebbe guadagnato con la ricostruzione. Non gliene importava nulla dei morti, della miseria dei rimasti, dei feriti, del dolore. Gli interessavano i soldi che avrebbe guadagnato a palate con i traffici della ricostruzione materiale della città e dell’Abruzzo disastrato. I mass media parlarono quasi subito di mafia. Il giorno dopo, i giornali affermavano: «Il giro di denaro intorno a una tragedia di queste dimensioni è immane: equivale al costo di una guerra…».
I fabbricanti di armi (i proprietari di tutte le grandi società, delle banche, dei giornali, delle compagnie commerciali sono praticamente tutti azionisti di industrie produttrici di materiali bellici) possono ridere tutte le notti. Più guerre, più soldi con la «ricostruzione». Infatti le alimentano con i loro prodotti. Ci sono guerre in quasi tutte le parti del mondo. Vengono chiamate anche guerre di liberazione, di religione, guerre civili, di difesa o altro. Gli eserciti sono detti regolari o governativi o lealisti oppure partigiani, patriottici, tribali, terroristici, banditeschi e via dicendo. Per entrare in guerra, sono state inventate anche le «missioni di pace».
Alla tv si vedono case distrutte, montagne di pietrame, ferri, calcinacci, folle vocianti che trasportano di corsa uomini e donne feriti, sangue, barelle, bare. Si mandano i droni a uccidere anche i sospetti (tutte notizie tratte dalla stampa). Circa 80 mila morti in Siria: si uccidono tra di loro. Il caso più recente è il Mali, terra di petrolio, uranio, fosfati, dove pure gli islamici si uccidono tra loro e aspettano gli occidentali. Carestia nel Sahel: milioni e milioni di persone non hanno da mangiare. Muoiono. Ci sono anche centinaia di suicidi tra i soldati veterani occidentali. Però ci sono i soldi per le armi. Molti paesi scalpitano per partecipare alla mattanza. Si parla di futura ricostruzione, di nuovi «piani Marshall», come dopo la seconda guerra mondiale in Europa, cioè di offrire denaro ai sopravissuti per riaverlo decuplicato in pochi anni. Ecco trovato il metodo per dare posti di lavoro, ed essere anche ringraziati. Ma non c’è un piano Marshall per resuscitare i morti.
Parlando dei morti, i mass media tendono sempre a mettere in risalto anche il numero delle donne e dei bambini, per catturare l’emotività del pubblico, come se gli altri, maschi adulti e vecchi, non contassero quasi niente. Cioè, vien fatto di capire: contano i numeri e le emozioni esteriori. L’uomo, per intenderci l’Uomo, l’umanità dell’individuo, la sua divina creazione (per chi crede) non viene nemmeno preso in considerazione. In questo stato è ridotta oggi la ragione: vale il denaro, non l’uomo. Si sapeva, ma i commenti ai disastri della guerra presentano un Duemila uguale al Medioevo. Le statistiche del 2012 dicono che i ceti bassi e mediobassi si impoveriscono ovunque sempre più, i ricchi diventano sempre più ricchi. «Che fare?». Creare mille Sirie o Somalie o Mali.
Mario Pancera
















sabato 19 gennaio 2013

difendere i Cammini in Sardegna

questo comunicato mi arriva dalla "Rete dei Cammini" perchè quello che sta succedendo nel Parco Geominerario Sardo è che chi dovrebbe favorirne lo sviluppo turistico...chiude i sentieri! Una ennesima pazzia, e così Gianpiero Pinna e tutte le associazioni che cercano di sviluppare questa fantastca occasione di cultura e ed economia devono lottare perchè questo avvenga...
ecco il comunicato che arriva dalla Sardegna




Oggi sabato 19 gennaio la Consulta delle Associazioni del Parco Geominerario ha organizzato una breve escursione didattico-informativa dalla miniera diMonteponi alla SS. 126.
Il raduno dei partecipanti è avvenuto presso il Palazzo Bellavista di
Monteponi dove, prima della partenza, gli organizzatori hanno illustrato undocumento per denunciare alle AUTORITA' COMPETENTI il divieto alla fruibilita' degli antichi cammini minerari a distanza di quasi 20 anni dalla chiusura delle miniere e nonostante negli ultimi 15 anni siano stati spesi oltre 500 miliardi di lire per la loro messa in sicurezza.

La Segreteria della Consulta.

1 cartello di divieto, 2 la foto di noi in cammino è di Fiorino Terraneo

ho appena sentito il caro Giancarlo al telefono e mi ha mandato quanto segue che spiega bene la loro battaglia

CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI DEL PARCO GEOMINERARIO STORICO AMBIENTALE DELLA SARDEGNA
COMUNICATO DENUNCIA

L’IGEA SPA che avrebbe dovuto creare le condizioni per il riutilizzo delle aree
minerarie dismesse sta diventando il principale ostacolo per la loro fruizione.

Da quasi tre anni la Consulta delle Associazioni del Parco Geominerario sostiene le attività per il recupero e la fruizione degli antichi cammini minerari promosse dalle Associazioni che aderiscono alla stessa Consulta al fine di valorizzare gli itinerari di grande interesse storico-culturale e paesaggistico-ambientale per promuovere la pratica dell’escursionismo nelle aree del Parco Geominerario della Sardegna.
Grazie all’impegno gratuito di tantissimi volontari è stato possibile riscontrare concretamente l’interesse di migliaia di cittadini che hanno partecipato sempre più numerosi alle escursioni organizzate dalle Associazioni aderenti alla nostra Consulta.
Si è potuto accertare in tal modo che la fruibilità di tali percorsi per la pratica dell’escursionismo costituisce una grande opportunità per lo sviluppo del turismo nelle aree del Parco Geominerario fino a considerare i cammini minerari come un patrimonio antico per un futuro sostenibile delle aree minerarie dismesse della Sardegna.
Con particolare interesse e stata accolta recentemente la proposta dell’Associazione Pozzo Sella di realizzare un grande itinerario di carattere storico, culturale, ambientale e religioso denominato “La via di Santa Barbara” che, attraverso un percorso a 16 tappe di quasi 260 km, consente di raggiungere le chiese dedicate alla Santa Patrona dei minatori lungo gli antichi cammini minerari nei quali è presente il grande patrimonio della millenaria epopea mineraria del Sulcis-Iglesiente-Guspinese.
Al grande interesse dei cittadini provenienti da diverse località della Sardegna (oltre 1.000 partecipanti) per la prima escursione tenutasi il 27 maggio 2012 lungo la prima tappa di questo itinerario che porta da Iglesias a Nebida, si è aggiunta recentemente l’attenzione della RETE NAZIONALE DEI CAMMINI che ha proposto l’evento denominato “Capodanno lungo la via di Santa Barbara” tenutosi dal 29 dicembre 2012 al 4 gennaio 2013 al quale hanno partecipato circa 50 escursionisti provenienti da numerose Regioni italiane.
Purtroppo, come è accaduto 7 mesi fa in occasione della prima escursione, anche per quest’ultimo evento l’unico ostacolo al regolare e sicuro svolgimento dell’escursione è stato generato dalla società pubblica IGEA SPA che ha impedito agli escursionisti di transitare lungo il cammino minerario della miniera dismessa di Monteponi che dal fabbricato dell’Archivio Storico porta alla laveria Galletti e alla circonvallazione Nord di Iglesias, nei pressi del villaggio di Monte Agruxiau.
L’impedimento imposto dall’IGEA al transito degli escursionisti lungo un vecchio cammino minerario sicuro e regolarmente percorso dai cittadini, oltre a precludere la possibilità di conoscenza del patrimonio e del paesaggio osservabile solo da tale percorso, ha costretto gli organizzatori a far transitare gli escursionisti lungo l’unico percorso alternativo costituito dalla trafficatissima SS 126 (vedi mappa allegata) ai cui pericoli si è potuto ovviare grazie all’attenta assistenza dei Vigili Urbani del Comune di Iglesias.
In tal modo l’IGEA SPA, società “IN HOUSE” della Regione Sarda, costituita nel1998 (14 anni fa) per dare attuazione agli interventi di messa in sicurezza e di bonifica, è diventata il principale ostacolo per la fruizione e il riutilizzo delle aree minerarie dismesse.
Considerato che, per ammissione della stessa IGEA, il tratto di percorso interessato sarebbe ancora in condizioni di insicurezza c’è da chiedersi cosa ha fatto l’IGEA negli ultimi 14 anni durante i quali ha impiegato ingenti risorse pubbliche (quasi 250 milioni di euro – oltre 500 miliardi di lire) proprio per rendere nuovamente fruibili quei terreni attraverso la messa in sicurezza e la bonifica delle stesse aree.

A distanza di quasi 20 anni dalla fermata delle attività estrattive nella miniera di Monteponi e legittimo sapere se in quel tratto di territorio sono ancora da eseguire gli interventi di messa in sicurezza prescritti dalla Regione Sarda, oppure gli interventi effettuati non sono stati appropriati per raggiungere la loro finalità.
Di fronte a questa incredibile situazione che impedirebbe ancora di riutilizzare le aree minerarie dismesse per far nascere nuove attività sociali e produttive e alla luce della crisi devastante che sta colpendo il territorio interessato i cittadini hanno il diritto di sapere:

1. Come l’IGEA SPA ha impiegato le ingenti risorse pubbliche che le sono state assegnate dalla Regione negli ultimi 14 anni;
2. Se l’IGEA SPA ha impiegato le risorse pubbliche regionali per il perseguimento esclusivo delle sue finalità statutarie;
3. Quale efficacia hanno avuto gli interventi finora eseguiti dall’IGEA SPA;
4. Con quali criteri sono stati assegnati i fondi all’IGEA, prima e dopo che la stessa società venisse dichiarata IN HOUSE dalla Regione Sarda;
5. Chi ha controllato e collaudato e con quali risultati gli interventi di messa in sicurezza e di bonifica effettuati dall’IGEA SPA negli ultimi 14 anni;
6. Per quale ragione si mantengono ancora in vita le onerose concessioni minerarie alle quali le società minerarie avevano rinunciato quasi 20 anni fa a conclusione delle loro attività estrattive.


Considerato che gli stessi interrogativi sono stati rivolti in precedenza alla società IGEA SPA e ai rappresentanti del suo azionista unico senza ottenere nessun risposta, la Consulta delle Associazioni del Parco Geominerario si trova costretta, suo malgrado, a rivolgersi alle altre istituzioni competenti per capire come la società regionale, appositamente ed esclusivamente costituita per rendere riutilizzabili le aree minerarie dismesse, possa diventare il principale ostacolo per la loro fruizione.
Per questa ragione il presente comunicato vuole essere anche una specifica denuncia che la Consulta delle Associazioni del Parco Geominerario presenterà nei prossimi giorni, alla Sezione Regionale della Corte dei Conti, alla Procura della Repubblica del Tribunale di Cagliari e alla Commissione Concorrenza dell’Unione Europea.
A tale determinazione la Consulta delle Associazioni è giunta anche a seguito delle anomale situazioni riscontrate proprio nei pressi della miniera di Monteponi dove alcune opere di bonifica eseguite dall’IGEA negli ultimi anni (vedi foto allegate) appaiono di dubbia efficacia e comunque suscettibili di adeguate e approfondite verifiche che solo le istituzioni di controllo e di garanzia sopra elencate possono disporre per accertare il corretto e legittimo utilizzo delle risorse pubbliche regionali impiegate dall’IGEA SPA negli ultimi 14 anni.
Tutto ciò anche per impedire che il grande patrimonio costituito dalla società IGEA SPA e dal suo carico di risorse umane e professionale possa essere condotto sugli scogli del naufragio, portandola, magari con il silenzio-assenso dell’armatore, fuori dalla sua rotta originaria che è ancora tracciata obbligatoriamente nelle sue finalità statutarie e nel suo status giuridico di società IN HOUSE della Regione Sarda.

La Segreteria della Consulta
Iglesias, 19 gennaio 2013

il pesce Frankenstein e...i miei telefonini











altro appello da firmare! (Io voglio tornare a casa mia...sta per su un altro pianeta, non ne posso più, veramente più, è un mondo questo di follia totale e...scusatemi, mi chiamo fuori da questa follia!) Ieri ho comperato un nuovo telefonino, ari-daie...quell'altro comprato un mese fa è una fregatura totale, questo pare ok, e con il ragazzo del negozio, in un altro, la conversazione è stata, lui mi diceva: "Bisogna arrendersi ora ci sono i touch sreen...il mondo va così, il tuo vecchio telefonino era un modello ottimo, non lo fanno più...il mondo va avanti...quello che hai comperato è una fregatura di marca...te lo posso scontare 15 euro...(era costato 95!)oppure lo regali o lo tieni lì sapendo che hai preso una "fregatura di marca"...il mondo va avanti" "Avanti dove?" Gli ho risposto: "Se una cosa va bene, perchè non rifarla? L'ho usato tanto il mio vecchio, si è bagnato nello zaino, mi è caduto un'infinità di volte ma è poi sempre andato perfettamente, lo feci pure aggiustare quando aveva un acciacco e lui ripartì alla grande, ora si è solo usurato, come del resto accade a tutto me compresa, ma il modello era ottimo no?..." e lui mi ha risposto: "Non c'è posto in questo mondo per il tuo ragionamento..." Ecco non c'è posto, voglio tornare a CASA...e continuo a firmare petizioni nell'attesa.
Anni fa tradussi un libro su gli ogm che mi mandò in paranoia: fragole incrociate con pesci, granoturco con scorpioni...adesso c'è pure sto Frankenstein...firmate per favore...la vostra "Mafalda" ve lo chiede con un fil di voce sconsolato..."extraterrestre quando vieni a prendermi?"

http://www.avaaz.org/it/stop_frankenfish_r/?bMJMNab&v=21120

Pubblicato il: 17 Gennaio 2013


Gli USA stanno per introdurre nel mondo la prima carne geneticamente modificata: un salmone mutante che potrebbe spazzare via popolazioni di salmoni naturali e minacciare la salute umana: ma possiamo fermarli ora prima che i nostri piatti si riempiano di questi inquietanti pesci Frankenstein.
Questo nuovo salmone artificiale cresce due volte più veloce di quello naturale e persino gli scienziati non possono prevedere i suoi effetti a lungo termine sulla salute. Nonostante ciò verrà dichiarato sicuro da un punto di vista alimentare sulla base di studi pagati dalle stesse compagnie che hanno creato questa creatura OGM! Fortunatamente negli USA la legge costringe a valutare l'opinione pubblica prima di poter prendere una decisione. Un numero crescente di consumatori, ambientalisti e pescatori sta chiedendo al governo di fare marcia indietro sull'approvazione di questo pericoloso pesce. Diamo subito forza a una campagna di sostegno globale per aiutarli a vincere.
La consultazione sta avvenendo proprio in questi giorni e abbiamo una possibilità reale di fare in modo che questo pesce mutante resti fuori dal menù. Firma per fermare il pesce Frankenstein e condividi questo appello con tutti: non appena raggiungeremo 1 milione la nostra richiesta sarà inviata ufficialmente alla consultazione pubblica

quello che si firma:
A Margaret A. Hamburg, Commissario USA per l'alimentazione e i farmaci (FDA):
In quanto consumatore globale, vi chiediamo di non approvare il salmone transgenico di AquaBounty per il consumo umano. Questo pesce geneticamente modificato è una reale minaccia alle specie marine naturali e gli effetti a lungo termine del consumo di carne transgenica non sono stati studiati a sufficienza. Ad aggravare questa situazione, l'approvazione del salmone transgenico da parte della FDA potrebbe aprire le porte ad animali geneticamente modificati in tutto il mondo. Vi chiediamo di respingere la sua approvazione

petizione da firmare...io l'ho fatto!

 

questa petizione da firmare la trovate su www.change.org.  firmare è già qualcosa! Fatelo
testo della petizione:
A Candidati 
Questa petizione sarà consegnata a:
Candidati alle Elezioni Politiche 2013La corruzione tiene in pugno l'Italia:
chiedi 5 impegni ai candidati politici

La corruzione è uno dei motivi principali per cui il futuro dell’Italia è bloccato nell’incertezza. Pochi in Europa vivono il problema in maniera così acuta (ci seguono solo Grecia e Bulgaria). Si tratta di un male profondo, fra le cause della disoccupazione, della crisi economica, dei disservizi del settore pubblico, degli sprechi e delle ineguaglianze sociali. Il prossimo 24 e 25 febbraio verremo chiamati a eleggere i nostri rappresentanti in Parlamento. È il momento di chiedere che la trasparenza diventi una condizione e non una concessione, esercitando il nostro diritto di conoscere. Per questo domandiamo adesso, a tutti i candidati, indipendentemente dal colore politico, di sottoscrivere 5 impegni stringenti contro la corruzione. Serviranno per potenziare la legge anticorruzione nei primi cento giorni di legislatura e per rendere trasparenti le candidature. Con questa petizione chiediamo a tutti candidati di:

1) Inserire nella propria campagna elettorale la promessa di continuare il rafforzamento della legge anticorruzione iniziato con la riforma del novembre 2012. Concretamente, chiediamo sia modificata la norma sullo scambio elettorale politico-mafioso (416 ter) entro i primi cento giorni di attività parlamentare, con l’aggiunta della voce “altra utilità”

2) Pubblicare il proprio Curriculum Vitae con indicati tutti gli incarichi professionali ricoperti

3) Dichiarare la propria situazione giudiziaria e quindi eventuali procedimenti penali e civili in corso e/o passati in giudicato

4) Pubblicare la propria condizione patrimoniale e reddituale

5) Dichiarare potenziali conflitti di interesse personali e mediati, ovvero riguardanti congiunti e familiari Grazie alla sottoscrizione di questi impegni si potrà sapere davvero quali candidati saranno disposti a lottare in Parlamento contro la corruzione. Su Riparteilfuturo.it pubblicheremo la lista di tutti i candidati che hanno aderito. Più siamo a firmare questa petizione, più i candidati dovranno ascoltare le nostre richieste. Firma adesso per un futuro senza corruzione.

venerdì 18 gennaio 2013

Sardegna...foto curiose per sorridere

E per terminare il racconto della Sardegna ecco delle foto strane
 Il "coltellino" l'ho fotografato ad Arbus nel museo del coltello molto interessante con coltelli bellissimi...beh questo coltellino non è da mettere nello zaino! E così  se ne parla in internet: Il Maestro coltellinaio Paolo Pusceddu è stato inserito nel Guinness dei primati per aver creato, nel 1986, il coltello più grande del mondo, lungo 3 metri e 35 centimetri per un peso di 80 chili. Questo record è stato battuto, nel 2002, quando il maestro Pusceddu ha costruito un coltello a serramanico lungo 4 metri e 85 centimetri, del peso di ben 295 chilogrammi.
San Lucifero?!? E' stato strano vedere un nome di santo così poi...il magico internet, mi ha detto che era un vescovo importante di Cagliari...non vi sto a dire tutto quello che ha fatto, se vi interessa chiedete a internet, era dell'epoca di Sant'Ambrogio...va beh che ha la radice nella luce ma...chissà se allora era sinonimo di diavolo? Mentre fotografavo mi è passata vicino una signora che mi ha detto: "Quando sono venuta ad abitare in questa strada la cosa mi faceva molto impressione...però, c'è pure la chiesa deidcata a lui...era un gran vescovo..."
La gatta che mangia assieme ai topini!!! Questo è uno spettacolo incredibile, un attimo prima lei  era sdraiata con tutti i topini, saranno stati una decina, appoggiati a lei come se ciucciassero e non ho fatto a tempo a fotografarla.  Sono di un signore di Cagliari che si guadagna qualche monetina così, li ha allevati insieme da cuccioli e sono diventati amici, bello no? Io poi, come sapete, sono una "Mafalda" e tendo a trovare in tutto una morale per cui: "Ma se un gatto può essere amico di un topo come succede che noi umani tendiamo a non essere amici e a fare la guerra fra simili?" La seconda morale, anzi il secondo pensiero è: "Ma se quei topini che si fidano della gatta tentassero di avere lo stesso rapporto con un altro gatto che fine farebbero?!" E la morale è un pò triste: "noi" che ci fidiamo poi prendiamo anche delle grandi fregature...ma poi è bello così, chi non si fida rischia di non avere il piacere che il fidarsi dà...magari prende meno fregature ma cosa è meglio?!?
Poi ci sono due improbabilissimi minatori e un cartello in chiesa antico che mi ha fatto venire in mente quando ero bambina e ci si metteva un fazzoletto, ridicolissimo, da naso in testa se ti eri dimenticato quello grande in casa...mah! La foto del cartello è di Fiorino





E mentre ridacchio di queste foto ascolto il TG....mannaggia il Mali!!! Ma come si può fare un'altra terribile guerra...!!!! E poi parlano di Dellutri e di tutte le sue condanne...ed è ancora senatore?! Mah



giovedì 17 gennaio 2013

Mizzica che arancini!!!

E così Santa Maria degli Angeli da sta sera ospita una pizzeria siciliana! Beh mezzo siciliana visto che Fabio è umbro ma si è così calato nella parte che i sui arancini sono veramente siculi. All'innaugurazioni amici e vicini di negozio...anche tanti visto il tempo...freddo e pioggia mista a nevischio, ma sono arrivati anche clienti che si sono subito complimentati per le nuove specialità.
E allora pellegrini, quando arrivate ad Assisi non mancate di andare da "Mizzica" vi si attende anche con un bel timbro per la credenziale e stanno pensando ad un "menu pellegrino" all'asporto per la tappa sucessiva sul Subasio.
Auguri amici cari e...avanti così!

Ma pure questa ora?!?





questo che segue è l' email che mi è appena arrivato da Flavio Lotti della "Tavola della pace", sono contenta che si candidi con Ingroia perchè so che lui è un serio e, tanto per essere chiari e non nascondere nulla, io voterò Ingroia...per cui...e sta cosa dell'intervento in Mali è orribile  per cui, italiani di buona volontà, svegliamoci!

No all’intervento militare dell’Italia in Mali
Dichiarazione di



Flavio Lotti, candidato di Rivoluzione Civile alle elezioni politiche 2013


Il Ministro Giulio Terzi è un irresponsabile. Perché solo un irresponsabile può decidere di trascinare in questo momento l’Italia in una nuova guerra senza fine. Fermare la guerra in Mali è un dovere della comunità internazionale. Ma appoggiare militarmente l’intervento unilaterale dei francesi è semplicemente da irresponsabili.
Così non si ferma la guerra. La si alimenta creando un nuovo disastro come la Somalia, l’Afghanistan, l’Iraq e la Libia.
A nulla vale rifarsi alla risoluzione 2085 del Consiglio di Sicurezza dell’Onu. Perché quella risoluzione prevede ben altri interventi.
Non c’entra la lotta al terrorismo, c’entra l’oro, il petrolio e soprattutto l’uranio. L’obiettivo non è solo il Mali ma anche il Niger. Le ragioni non sono umanitarie. In gioco c’è l’approvvigionamento energetico della Francia e il controllo delle risorse naturali di quella regione.
Invece di mettere l’elmetto, l’Italia deve agire per la pace nell’interesse primario della salvaguardia delle vite umane, nel solco della legalità e del diritto internazionale dei diritti umani.
Invece di mettersi l’elmetto, l’Italia deve innanzitutto organizzare l’immediato invio di aiuti umanitari alle centinaia di migliaia di profughi e rifugiati travolti dalla follia della guerra e dai grandi predoni internazionali.
L’unica soluzione è e resta quella politica. Per questo l’Italia deve unirsi a tutti coloro che stanno cercando una via politica per fermare i combattimenti.
Le elezioni del 24 e 25 febbraio sono l’occasione giusta per dare all’Italia un governo di pace. Questo è l’obiettivo e l’impegno di Rivoluzione Civile di Antonio Ingroia.
È vergognoso che la nostra televisione pubblica non abbia dedicato un solo momento di approfondimento a questa ennesima guerra e che ad oggi non sia stato ancora inviato un giornalista della rai in Mali. Che cosa deve accadere ancora perché il nostro servizio pubblico apra finalmente gli occhi sul mondo?



la giornata...pellegrina


giornata...pellegrina in via san  Vittorino 3...ovvero a casa mia: Oreste che mette a posto le cose dell'Associazione, Giovanni che viene dalle zone fra Arezzo e Cortona e con cui faremo cose grandi, per ora non vi dico nulla, ma sono cose grandi! L'innaugurazione della pizzeria della pellegrina Alessia e...questo libro che ho letto veramente giorno e notte per poi poterlo regalare ieri a Marisa e che ora lei, e Oreste...perchè non ho resistito e me ne sono comperata una copia a stazione Termini, stanno leggendo commovendosi. E' una bellissima storia scritta stra bene è un VERO LIBRO PELLEGRINO scritto da una qualcuno, Rachel Joyce ,che può solo aver vissuto quello che scrive perchè se non si è stati sulle strade non si scrivono cose così. Non vuole essere un libro di cammini ma è più pellegrino di tanti altri libri che si fregiano del titolo di libri pellegrini. Credetemi, lo aprite e non lo mettete più giù. Il titolo originale è: "the unlikely Pilgrimage of Harold Fry" e la traduzione in italiano...beh io lo avrei tradotto diversamente non tanto per pilgrimage tradotto in viaggio ma per quel imprevedibile per unlikely che è molto di più e che è più giustamente tradotto in improbabile anche se in inglese è di più...perchè questo è un viaggio-pellegrinaggio improbabile e, per questo molto, molto vero...datemi retta, leggetelo poi mi saprete dire se volete!

la nostra Marisa

Carissimi, l'ho trovata bene al Gemelli anche se l'attesa è lunga e, come ci diceva lei, c'era anche il caro Oreste, ci sono momenti su e momenti giù e sfido chiunque a non sentirsi così! Quando sono arrivata l'ho trovata arrabiatissima, la tenevano digiuna per un salasso e poi...il salasso non c'è stato e così si sentiva debolissima, poi le hanno permesso di mangiare e la compagnia degli amici ha fatto il resto e le è tornato il sorriso. A proposito di mangiare e di chi ritiene che essere vegetariani sia non mangiare né carne né pesce...e poi doversi mettere a mangiare il pesce perchè se no si finisce con il mangiare i contorni degli altri...in ospedale è lo stesso se non peggio. In Italia è una battaglia anche questa, dico in Italia perchè, ad esempio, in Inghilterra con tutto che lì non è poi che si mangi così bene in generale, ma la scelta vegetariana è rispetatissima ovunque, nessuno ti chiede perchè e sono predisposti anche negli ospedali menu totalmente diversi per i vegetariani...ma che ve lo dico a fare?! Stiamo parlando di democrazia e noi, haimé ci siamo molto, ma molto lontani. Così, ieri, per evitarle di mangiare dei cavolfiori stra bolliti e sconditi, sono dovuta andare al self service dell'ospedale a trovarle qualche cosa di appetibile (ovviamente facendomi giurare che non ci fosse pepe "la mia amica sta malissimo se c'è il pepe..." ma è possibile che si usi il pepe dappertutto?! Il pepe riscalda ed è un pò come la panna...per me lo usano solo quelli che non sanno cucinare e fare cose saporite senza mettercelo...mah) Ma torniamo a Marisa, ieri sera mi ha chiamato per ringraziare ancora una volta tutti voi per i bellissimi messaggi che le ho portato...Susanna che ho incontrato a Termini le aveva mandato attraverso di me dei fantastici cioccolatini e, messaggi e cioccolata, addolciscono tutto! Ieri ho poi conosciuto nei corridoi del Gemelli un giovane frate, gli chiedevo di padre Domenico che è un caro amico e che vive lì ed è saltato fuori che questo fraticello, fra Loreto, è un grande pellegrino che quando può si mette sui sentieri! Bella sorpresa anche per Marisa che ora potrà parlare di cammini con lui...fra pellegrini ci si intende o, come diceva lui: "mi hai parlato perchè i pellegrini hanno le antenne e si trovano fra di loro!" Bello, sono contenta per Marisa. Ora dobbiamo solo aspettare, lei è in una cameretta con una signora anziana che è caduta da una sedia e...dorme, non è in coma ma...dorme e la dovranno rioperare, poverina! Chissà se sente, se capisce cosa le accade? Così le abbiamo tutti parlato nella speranza che lei senta.
Beh, dal Gemelli per ora è tutto, ora sono qui con Oreste ad Assisi a mettere a punto l'incontro dell'Associazione del 2 Marzo a Bologna poi, nel tardo poemeriggio, ci sarà l'innaugurazione della pizzeria al taglio e...tanto altro, di Alessia, farò foto e vi dirò...è già in programma che la pizzeria faccia, "un menu del pellegrino" da una pellegrina ce lo si doveva aspettare, no!

martedì 15 gennaio 2013

Marisa e il suo...sicomoro

Luca cap. 19,1-10

Entrato in Gerico, attraversava la città. Ed ecco un uomo di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere quale fosse Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, poiché era piccolo di statura. Allora corse avanti e, per poterlo vedere, salì su un sicomoro, poiché doveva passare di là. Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». In fretta scese e lo accolse pieno di gioia.Vedendo ciò, tutti mormoravano: «E' andato ad alloggiare da un peccatore!». Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà dei miei beni ai poveri; e se ho frodato qualcuno, restituisco quattro volte tanto». Gesù gli rispose: «Oggi la salvezza è entrata in questa casa, perché anch'egli è figlio di Abramo; il Figlio dell'uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».
Ho sentito Marisa e la opereranno lunedì, io vado domani a Roma a trovarla e così, per mettere una foto di lei in questo post, ho trovato questa foto fatta a Gerico ai piedi del sicomoro gigantesco che la tradizione vuole essere quello di Zaccheo e così sono andata a trovarmi il brano del vangelo...Marisa sta scalando il suo sicomoro e credo proprio, aiutatemi a crederlo, che proprio per questo: "la salvezza è entrata in questa casa."...se qualcuno di voi sta pensando di mandarle messaggi, fatelo oggi, glieli porterò domani, intanto mi copio e stampo quelli che sono già arrivati...ciaoo

lunedì 14 gennaio 2013

il cammino...in salita di Marisa















mi ha chiamato Marisa dal Gemelli...non la operano oggi...perchè l'operazione sarà diversa, molto più invasiva, non più dal naso ma...facendole un buco in testa, la "palla" se pur benigna, è talmente in su e ramificata che solamente "vedendoci bene" possono eliminarla del tutto se no si rischia che fra qualche mese si sia riformata...che dire?! E chi ha più parole? Le ho letto alcuni dei vostri messaggi per lei ricevuti ed era commossa alla lacrime, ha detto: "Dì loro che le sento le loro preghiere, le sento proprio e so che se ci posso persino scherzare sopra è perchè ci sono tutti questi amici, questi pellegrini che pregano per me...dì loro che lo facciano per qualche giorno...non so quando mi opereranno." Siamo d'accordo che mi chiama quando sa quando e così potrò andare a Roma a trovarla prima, diceva riferito ad un vostro messaggio che parlava della Providenza: "credo proprio che la Providenza sia all'opera, questa operazione risolverà tutto."
Cara mia compagna di cammino, oggi pulendo la casa in profondità come sto facendo da giorni, ho trovato un sachettino con le mie "Pietruzze della Terra Santa" un sassetto per ogni luogo, che numerai (poi sono così tonta che l'elenco dei numeri con il rispettivo luogo non c'è) ma forse non importa, ogni pietruzza è frutto dei nostri passi pellegrini...e quanti ne abbiamo fatti insieme! Quante emozioni grandi e piccole! Io che le esterno e tu che te le tieni dentro facendo un piccolo sorriso, noi, così diverse e così amiche!Così brave a litigare furiosamente e a fare la pace dopo poco senza che le parole dette scalfiscano minimamente l'amicizia (credo che questo sia il test delle vere amicizie) Mentre scrivo dico a Dio
...:"la mia preghiera e questo blog, leggi internet? Beh di certo lo fai, e allora aiuta la mia amica..l'hai messa sulla mia strada, ci conoscemmo a Belfast e poi ci perdemmo per poi ritrovarci e...iniziare a "camminare insieme", sui sentieri del mondo: Sinai, Terra Santa, Monte Sant'Angelo...Francesco e nella vita in tantissimi momenti,compagne di viaggio instancabili che riescono a trasformare un "viaggio delle speranza" in Germania in un bellissimo viaggio, è LA MIA AMICA falla uscire da questo "tunnel in salita" io, e tanti altri, abbiamo bisogno di lei...ascoltaci!"
la foto: Marisa sulla statale 90 verso Gerico all'alba...nella sua borsina le tantissime medicine

Sardegna...le miniere














Fra i minatori di Pablo Neruda

Io ero nel salnitro, con gli oscuri eroi

con chi estrae neve fertilizzante e fine

dalla dura corteccia del pianeta.

Essi mi dissero: " Guarda,

fratello come viviamo".

E mi mostrarono le loro razioni

di miserabili alimenti,

l'impiantito di terra nelle case,

il sole, la polvere, le cimici,e la solitudine immensa.

Io vidi il lavoro degli scavatori,

che lasciano stampati, nel manico

di legno della pala,

tutta l'impronta delle loro mani.

Io sentii una voce che veniva

giù dal fondo stretto del pozzo,

e poi di là vidi spuntare

una creatura senza volto,

una maschera polverosa

di sudore, di sangue e polvere.

E quella mi disse: - Dovunque vai,

parla di questi tormenti,

parla fratello, del tuo fratello

che vive là sotto, nell'inferno.   Giornata grigia, piove. Piove da giorni e c'è la nebbia. Ma c'è il cielo sulle nostre teste...ieri sera ho rivisto alla TV "Il postino" e il Neruda filmicio parlava di questa poesia di "Canto Generale", non la ricordavo, forse non mi aveva particolarmente colpita tantissimi anni fa quando leggevo tutto quello che lui aveva scritto. Ma, ora, che, in parte, e senza rumore, polvere, calore e umidità ho visto un pochino come è una miniera la capisco un pochino, veramente solo un pochino perchè non credo che nessuno che non sia stato giorno dopo giorno sotto terra come un insetto cieco capisca cosa vuole dire. Eppure fra i minatori c'è un amore per questo lavoro disumano, un orgoglio che posso capire solo per quel che riguarda lo spirito di squadra e, forse, per un vivere talmente attenti a tutto da trasformare, forse e inconsapevolemnte, forse, quella vita senza cielo in una meditazione. Uno di loro diceva: "Quando scesi per la prima volta in miniera i vecchi mi insegnavano e mi dissero di essere sempre attento, vigile al più piccolo segnale perchè quello mi avrebbe salvato la vita. "se la pietra che hai guardato ieri era in un punto e poi si è spostata, attento! Può voler dire che qualche cosa sta accadendo. Se senti un suono che non conosci, attento! Forse qualcuno sta avvisando che qualche cosa sta accadendo, che ha bisogno...sta sempre molto attento...porterai a casa la pelle!" Un terribile allenamento al "qui ed ora" per poter vivere e portare a casa la pelle di certo minata da quella polvere, per quella mancanza di sole...e quanti non sono tornati! Poi le lotte dei minatori, l'esercito che spara contro, le ragazze, le bambine di Montevecchio, le "cernitrici" così abili, più degli uomini, a separare il metallo prezioso dalla roccia...morte schiacciate e annegate da un serbatoio d'acqua che precipita sulla loro baracca, un piccolo monumento a ricordo di questo sacrificio per veramente "un tozzo di pane"...a due passi dal palazzo dei dirigenti, ricco e decorato, alla moda.
I romani mandavano in miniera gli schiavi e i prigionieri, poi ci sono state le ditte inglesi, francesi, belghe ma la schiavitù non era molto diversa e ora, che la crisi ha colpito la Sardegna ancora di più di tutta Italia, sicuramente se riaprissero tutte le miniere chiuse ci sarebbe la fila di chi per non molto di più di quel tozzo di pane ci vorrebbe andare. Un minatore alla "Galleria Henry " a Buggerru mi diceva: "Io lavoro a Carbonia, sono contento, non voglio lasciare la mia terra."  Ditemi della retorica, non mi importa, ma ora guardo le cose di metallo in casa mia con un altro sguardo, anche la lattina di alluminio che separo...anche se ad Assisi, Dio solo lo sa perchè, la raccolta differenziata dell'alluminio pare non esserci e così le mie lattine, i miei tappetti penso di portarli in Toscana...ma non è assurdo?! Mi trovo a pensare a quelli che, in qualche parte del mondo, hanno sofferto per la "mia lattina"...credo che dovremmo sempre ringraziare per tutto quello che noi non abbiamo prodotto e che ci fa vivere...
Pensare anche a quelle montagne di residui, di detriti avvelenati, di un bel colore rosso che fa belle le foto ma che avvelenano la terra e sono pure protette dalla sovraintendenza ai monumenti (?!)...perchè dietro alle spalle di chi se ne va, di chi dopo aver sfruttato la Terra e gli uomini abbandona tutto ciò che è esaurito e non rende più, restano solo macerie,veleno e uomini dai corpi minati.
Che bestia è l'uomo!
da continuare con l'ultimo post... le foto: 1 villaggio minerario abbandonato, 2 le scorie avvelenate e di un bel colore, 3 il miracolo ingenieristico di Porto Flavia (che permetteva di caricare le navi direttamente), 4 noi all'ingresso di Porto Flavia, 5 dove le navi caricavano, 6 in galleria, 7 il trenino della "galleria Henry" (come trasformare in un'esperienza turistica una galleria di trasporto minerali a Bugerru, 8 e 9 in treno, 10 e 11 lapide a ricordo dell'eccidio dei minatori e monumento, 12 il monumento alle bambine di Montevecchio, 13 e 14 galleria e la discesa a la Laveria Lamarmora di notte( i minatori del terzo turno, quello di notte, scendevano così tutte le notti, queste due ultime foto sono di Fiorino che con la sua potente macchina e la sua abilità di fotografo, ha fatto foto bellissime, grazie!)