venerdì 11 gennaio 2013

quello che vorrei, che voglio dal 2013

no, no non voglio delle slot machines...continuate a leggere e capirete la foto. Ieri ho ricevuto un email da un caro amico francese che mi diceva che cosa vorrebbe da questo nuovo anno e che mi girava la domanda "E tu che vuoi da questo anno appena iniziato?" Lasciandomi un pò spiazzata e così, ci ho pensato su scoprendo pure che già in qualche modo mi sto "allineando" con quello che vorrei, con quello che voglio di certo nella mia vita, piccola vita, personale e sociale. E così mi sono detta: "QUESTO SARA' L'ANNO DELLA PULIZIA" della chiarezza a costo di rimanere con pochi attorno a me. Basta con chi chiacchera e non fa, basta con i discorsi pseudo spirituali non messi in pratica, basta con la "fiducia" a politici chiacchieroni basta, BASTA! E questo vale per me e per gli altri, intendo dire che mi impegnerò più che mai alla coerenza e che chiederò a tutti la stessa cosa. E allora che centrano le slot machines? Beh è una piccola cosa ma era da tempo che volevo fare una domanda ai gestori di un bar in cui vado a comperare la "mia droga", le sigarette...che uccidono solo me...che inalbera una gigantografia della Madonna di Mejugorie e che ha, di fianco, una stanza piena di slot machines...sta mattina l'ho fatto con garbo, sorridendo, senza aria da "castiga matti", credetemi, e la risposta che ho avuta è stata: "E' colpa dello Stato, se non le abbiamo noi la gente va in un altro bar...le vuole" Al che ho risposto, sottovoce e ridendo: "Beh allora tanto vale avere un "servizio prostitute" o "vendere droga" la gente la vuole, lo stato incrimina i piccoli e lascia liberi i pesci grossi ma se tutti dicessimo di no tante cose non accadrebbero..." Se pensate che Assisi se la stanno vendendo alle mafie...e un geometra di qui mi disse: "Vorrei vedere lei se arrivasse qualcuno con una valigetta contenente il doppio di quello che vale la sua casa...e in contanti, se non se la vendesse contenta e in silenzio!"E allora, nel bar,un cliente mi ha detto: "Beh ci sono i preti che dicono la messa la mattina e vanno in discoteca la sera..." Che è una logica ferrea...la logica del "Se lo fanno gli altri lo posso fare anch'io..." Mah...
così cercando una foto di slots ho trovato, per caso, questo articolo...bello, si può dire di no, certo si rischia grosso, ma si può dire di no!

Nel bar tabaccheria «Gio» di via Mantova, prima periferia di Cremona, Monica Pavesi ha spento le sue slot machine perché la gente si stava rovinando, come dice lei. La donna è stata premiata dal Comune, racconta il Corriere:

Il «silenziatore» è stato messo un mese fa. Una decisione che sta già costando cara alla titolare perché le slot incassavano 40-50 mila euro al mese e il 6 p e r c e n t o (1.500 euro ogni quindici giorni) andava a l e i . Una decisione che in futuro potrebbe costarle ancora di più: il contratto scade nel 2015 ed è probabile che la concessionaria si farà sentire. « C h e d a n n i avrò? Non lo so. Mi dicevano che non potevo recedere». Ma intanto il Comune, impegnato in una crociata contro le slot, ha deciso che premierà la barista. «Ha fatto un gesto coraggioso — dice il vicesindaco Carlo Malvezzi— che può essere un esempio per tutti i suoi colleghi»
Ma chi rinuncia alle macchinette, da cui arrivano quasi sempre gli incassi che permettono di tenere aperto il bar, avrebbe bisogno di sostegno:
Anche perché le concessionarie invogliano sempre più i baristi a installare le slot. Lo racconta Simone Feder, psicologo, impegnato da anni nella lotta alle slot e nell’assistenza ai malati da gioco a Pavia, che è in testa alla classifica delle città italiane per spesa pro capite alle macchinette (2.870 euro all’anno).
E' vero, uno Stato che permette che i suoi cittadini più deboli si rovinino con le macchinette (quanto mi fa male vedere dei vecchietti che si giocano la pensione così), è uno Stato altamente immorale...quando è che lo cambiamo?!

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