giovedì 30 ottobre 2008

l'ultima sera qui....il pensiero è per tutti voi...



Oggi la Perfetta Letizia chiude...per poi riaprire...

un GRAZIE speciale per questa eterna estate a:

Gli amici frati che permettono la sua esistenza....io sono sempre una gran criticona nei loro confronti ma è perchè li sento fratelli, se non li sentissi così sarei più indifferente...sono la sorellina in fondo all'orto...la auto-nominata Jacopa due.

Al Girotondo di volontari, li nomino in ordine di apparizione....senza di voi come ce l'avrei fatta?! per cui GRAZIE a:

Francesco da Bologna

Dagmar dal lago di Costanza, Oriano da Belluno, Teresa e Eugenio da Como, Chandra da San Martino di Castrozza (il + giovane hospitalero, 14 anni), Gabriella da Alleghe, Giancarlo da Magenta, Diego il Lumbard, Stefano e Linda (da dove in veneto?), Maria Grazia da Roma, Luigi il Veneto, Marisa da Arezzo, Adelio il bergamasco, Martina da Roma, Irene e sorella da Firenze, Giuliana da Cecina, Francesco da Cosenza....e a tutti quelli che anche solo per poche ore hanno aiutato a fare di questo angolino di orto un posto dove si sta bene, in pace e serenità.

E POI GRAZIE A VOI PELLEGRINI, grazie per le belle serate insieme, per i canti, le discussioni, le risate, le Messe, i tanti piatti lavati...le levatacce per andare a San Damiano...

Grazie alle Sorelline Minori per la Veglia di San Francesco...che tutti hanno apprezzato.

GRAZIE A DIO CHE VUOLE TUTTO QUESTO!

Ora un pò mi riposerò ma poi sarò e saremo di nuovo in pista...vi aspetto qui

la sempre vostra ANGELA

mercoledì 29 ottobre 2008

Rettifica sull'orario dell'incontro a San Gimignano



la presentazione del cammino sarà non alle 21.00 ma alle 17.00 la data del 29 novembre non cambia...

indovinate che sto facendo quando non sono alla Perfetta Letizia?! Vernicio casa...noi single dobbiamo fare tutto se vogliamo che sia fatto!....ma a me l'odore di vernice piace, mi sa di pulito...la mia casa si sta riempiendo di colori....e dire che mi piacciono le case giapponesi spoglie, essenziali, tutte bianche, nere e color legno...e le mie case, invece, sono tutte colorate e piene di cose...bah...non so voi ma ...voi vi capite? Io no, baci

martedì 28 ottobre 2008

ALLELUYA! e' CONFERMATO CI SARA' UN "2° CAPODANNO PELLEGRINO" ALLA FORESTERIA


....ditemi che sono masochista....è vero, devo ancora mettere insieme i pezzi dell'estate e sto già pensando di risbriciolarli!
Allora:
LA "PERFETTA LETIZIA"
SARA' APERTA DAL:
23 DICEMBRE al 6 GENNAIO
per cui:
Pellegrini armatevi di scarponi invernali e giacca vento e camminate d'inverno....è uno sballo!
Pellegrini di tutti i tempi, siete invitati a venire a passare Natale o Capodanno qui...
e ancora di più
C'E' QUALCUNO DI VOI CHE VUOLE VENIRE AD AIUTARMI IN QUEI GIORNI! ? !
SARA' BELLISSIMO COME L'ANNO SCORSO, ANZI, DI PIU'
...io non credo al ripetere le cose belle....le voglio meglio!
UN BACIO A TUTTI

lunedì 27 ottobre 2008

La Foresteria sta per chiudere...l'Angela no...in anteprima Le serate di NOVEMBRE



...E chi ha detto che ora mi riposerò?!?

Vi avevo detto che ci sarebbero state notizie bomba...

dunque:

Sono stata invitata a parlare del Cammino e dei pellegrini in vari luoghi e in anteprima vi do le date:

CUNEO

Venerdì 14 novembre ore 20.45

Chiesa di San Giacomo in Boves

serata di presentazione del Cammino

(sarà bello ritrovare i pellegrini piemontesi che vorranno venire ad animare una serata pellegrina...mi hanno detto che la chiesa è carinissima e...pellegrina, vi aspetto!)

Nell'ambito della prestigiosa manifestazione:

"SCRITTORI IN CITTA' 2008" alla sua X edizione e il cui tema (che mi attizza molto) è:

"Ai bordi dell'Infinito"

Il giorno 16 Novembre alle ore 16,30

Sarò sul palco assieme al conosciutissimo matematico e scrittore Piergiorgio Odifreddi che presenterà il suo libro: "La Via Lattea" nato dal cammino di Santiago compiuto "in diretta rai" in primavera...sarà bello; forse due modi di vedere il pellegrinare, due esperienze pellegrine diverse ma comunque vere e vissute...un pò come trovarsi attorno ad un tavolo di ostello a "svuotarsi l'anima"

SAN GIMIGNANO (SI)

Libreria "LA FRANCIGENA" ( e dove se no?) Via Mainardi

29 Novembre ore 21.00

Presentazione del cammino

....insomma a riposarmi ci penserò poi!

Grazie a Paola e a Folco, amici pellegrini, che si sono voluti dare da fare per organizzare queste serate...ci porterò tutto il mio entusiasmo e il mio essere pellegrina e hospitalera, leggi: banca dati delle esperienze di chi si è seduto attorno alla tavola dell'ostello, perchè le mie esperienze e quelle degli altri pellegrini sono ora un tutt'uno inscindibile!

A PRESTO LE DATE DI RIAPERTURA DELLA FORESTERIA MA C'E' NELL'ARIA UN

"2° CAPODANNO PELLEGRINO" !!!!

Ne dubitate?! Sto già pensando al menù....ma devo tener buona la testa se no schianto!

Ciao a tutti e buona settimana, la mia finirà seduta su un cuscino al ritiro della "Comunità mondiale per la meditazione cristiana"...e Dio solo sà di quanto ho bisogno di fermarmi!

domenica 26 ottobre 2008

L'OSTELLO CHIUDE IL 30 IERI SERA IL "QUASI" BOTTO FINALE!


...Quasi perchè sta sera siamo in 12 attorno la tavola...
Dicevo ieri sera, tutto il noviziato di San Damiano è venuto a cena all'ostello! La prima volta che attorno a quella tavola c'erano così tanti fraticelli...tutto merito di Fra Massimo, senza di lui l'ostello non esisterebbe, senza che lui credesse al "sogno" del Cammino nè la credenziale, nè l'ostello e neppure il mio essere qui ad Assisi sarebbe successo ed era bello vederlo lì assieme ai pellegrini e ai suoi ragazzi!
La foto che vedete non è di ieri sera ma del 3 ottobre quando in onore di Francesco, l'omonimo Francesco pellegrino e volontario, ha fatto due torte capolavoro a forma di Tau...l'ho messa perchè anche ieri sera il Tau è "apparso"
....io non sono, come sapete, Chiara...non posso benedire il pane e "far apparire" croci, ma quest'anno tutte le torte hanno avuto il marchio fatto con il coltello, con la frutta con gli anicini...firmo in vece di...ma all'ostello la presenza di...si sente e così...io firmo per Lui, chi c'è stato lo sa e lo dice, così, quando ieri sera Fra Massimo ha detto:
"Se tutti i pellegrini sono come E, la pellegrina che gli sedeva accanto, sono persone speciali...."
io ho risposto, direi meravigliata perchè io conosco solo questo, conosco solo quella razza speciale che si chiama Pellegrino...:
"Ma sono tutti così!"
Ed è vero, persone uniche, speciali in un modo o nell'altro, persone con cui è bello sedersi a tavola, così, in semplicità...persone che sono state chiamate lì dai quattro canti del mondo perchè quella determinata sera, in quel preciso punto, accadesse la magia della SEMPLICITA'....
e allora grazie a tutti voi, gli "attori" dei 3 anni di serate attorno alla tavola...un grazie speciale a fra Massimo (l'ho sempre trattato così male che penserà che mi è caduta una tegola in testa...) ma grazie gliel'ho sempre detto....dicevo, grazie a lui e ai fraticelli per essere venuti nell'ostellino da nulla in fondo all'orto...a casa loro, passando per quella porta che sempre tengo aperta...attendendo...per vivere insieme la SEMPLICITA'

mercoledì 22 ottobre 2008

LA FRATERNITA' DI ROMENA E LE DONNE...

A quanti di voi che tornavate a nord dopo aver recuperato la macchina alla Verna ho detto: "Se avete tempo, non prendete la superstrada...ai piedi della Verna c'è Romena, una pieve romanica bellissima che è qualcosa di più...andateci."
Romena è una Fraternità che mi ha incantato subito forse per 3 motivi:  Don Gigi e le sue Messe dette con il cuore e l'amore che lui e gli altri hanno per due miei grandi maestri:  Rumi (maestro Sufi contemporaneo di S. Francesco) e l'amatissimo Giovanni Vannucci (Servo di Maria anni luce avanti il suo tempo e forse anche il nostro)...poi, dopo questo primo impatto che mi dava la garanzia di...essere a casa, ho scoperto il resto...la bellezza che lì si respira.
Ieri ho ricevuto la loro  rivista, sempre puntuale, sempre bella, mai casuale, piena di spunti e in questo numero c'è la pubblicità dell'Agenda 2009...al femminile, l'agenda dell'anno contrappuntata da commenti, meditazioni sul Vangelo solo di donne.
Non vedo l'ora di averla fra le mani! Non per femminismo, sarebbe banale e datato ma perchè, se tutti gli interventi sono come quello che vi trascrivo...beh c'è di che pensarci su e...sentirsi a casa!
L'Agenda si può acquistare a Romena (14 euro) o in tutte le librerie, se volete sapere di più sulla Fraternità aprite www.romena.it 

Di Christiane Singer: "Essere terra d'accoglienza"

Io chiamo "femminile" la qualità che la donna risveglia nel cuore dell'uomo. Chiamo "femminile" il perdono delle offese, il gesto di rimettere nel fodero la spada quando l'avversario è al suolo, l'emozione che si sente a inchinarsi.
"Al di là del bene e del male, c'è un prato dove ti attendo". Questo verso di Rumi è il loro regno: uno spazio in cui esse credono, che gestiscono, che inventano e che immaginano nella luce del loro amore; uno spazio al di là del fatto di avere ragione o di avere torto, al di là dei violenti strattonamenti a destra e a manca, al di là delle rivendicazioni giustificate o ingiustificate, al di là delle ferite terribili e delle vendette, al di là della guerra e della pace stesse. Uno spazio folle, uno spazio logicamente impossibile, politicamente scorretto, razionalmente indifendibile, in cui i morti di ogni sponda "terroristi e vittime, kamikaze e passanti assassinati, combattenti e civili uccisi" vengano a farsi cullare in silenzio. E da questo spazio nasce un campo di coscienza che si diffonde come un sottile profumo e che nessun muro è in grado di fermare. Chi lo inspira viene contaminato.
 "Al di là del bene e del male, del vero e del falso, del giusto e dell'ingiusto, c'è un prato dove ti aspetto".
Ecco il regno delle donne. Il femminile è una vasca, un ricettacolo vuoto. Una terra di Accoglienza.

LASCIANDO ROMENA A CHI VORRA' SAPERNE DI PIU' UNA INFO IN ANTEPRIMA:

Il 24 e 25 Ottobre (venerdì e sabato prossimi) si terrà a Viterbo l'incontro:
LE VIE DEI PELLEGRINI
Inizia alle 9.00 nella sede dell'Università della Tuscia alla Facoltà di Agraria in via S. Camillo del Lellis nell'Aula Blu...dopo tanti interventi, il pomeriggio alle 15.00, inizierà "La voce ai pellegrini"....e ci sarò anch'io, se vi interessa venite, ha tutta l'aria di essere un incontro interessante!
Sabato, chi potrà o vorrà potrà fare un'escursione sulla via Francigena...
...io tornerò ad Assisi, 13 o forse più pellegrini mi aspettano e sarà "il botto finale" l'ultima cena in tanti attorno al tavolo dell'ostellino!
Ciao e buona giornata...qui il cielo è sempre blu e chi cammina ora è un benedetto dal Cielo!

venerdì 17 ottobre 2008

ASCOLTARE IL FIUME...

Seduta sulla mia riva, guardo il fiume e attendo non attendendo....buona traversata amico caro!

….Ascoltarono. Lieve si levava il canto del fiume dalle molte voci. Siddharta guardò nell'acqua e nella acqua gli apparvero immagini: apparve suo padre, solo, afflitto per il figliolo; egli stesso apparve, solo, anch'egli avvinto dai legami della nostalgia per il figlio lontano; apparve suo figlio, solo anche lui, avido ragazzo sfrenata sulla strada ardente dei suoi giovani desideri, ognuno teso alla sua meta, ognuno in preda alla sofferenza. Il fiume cantava con voce dolorosa, con desiderio, e con desiderio scorreva verso la sua meta, la sua voce suonava come un lamento.

«Odi?» chiese lo sguardo silenzioso di Vasudeva. Siddharta annuì.
«Ascolta meglio!» sussurrò Vasudeva.
Siddharta si sforzò d'ascoltar meglio. L'immagine del padre, la sua propria immagine, l'immagine del figlio si mescolarono l'una nell'altra, anche l'immagine di Kamala apparve e sparì, e così l'immagine di Govinda, e altre ancora, e tutte si mescolarono insieme, tutte si tramutarono in fiume, tutte fluirono come un fiume verso la meta, bramose, avide, sofferenti, e la voce del fiume suonava piena di nostalgia, piena di ardente dolore, d'insaziabile desiderio. Il fiume tendeva alla meta, Siddharta lo vedeva affrettarsi, quel fiume che era fatto di lui e dei suoi e di tutti gli uomini ch'egli avesse mai visto, tutte le onde, tutta quell'acqua si affrettavano, soffrendo, verso le loro mete. Molte mete: la cascata, il lago, le rapide, il mare, e tutte le mete venivano raggiunte, e a ogni meta una nuova ne seguiva, e dall'acqua si generava vapore e saliva in cielo, diventava pioggia e precipitava giù dal cielo, diventava fonte, ruscello, fiume, e di nuovo riprendeva il suo cammino, di nuovo cominciava a fluire. Ma l'avida voce era mutata. Ancora suonava piena d'ansia e d'affanno, ma altre voci si univano a lei, voci di gioia e di dolore, voci buone e cattive, sorridenti e tristi, cento voci, mille voci. Siddharta ascoltava. Era ora tutt'orecchi, interamente immerso in ascolto, totalmente vuoto, totalmente disposto ad assorbire; sentiva che ora aveva appreso tutta l'arte dell'ascoltare. Spesso aveva già ascoltato tutto ciò, queste mille voci nel fiume; ma ora tutto ciò aveva un suono nuovo. Ecco che più non riusciva a distinguere le molte voci, le allegre da quelle in pianto, le infantili da quelle virili, tutte si mescolavano insieme, lamenti di desiderio e riso del saggio, grida di collera e gemiti di morenti, tutto era una cosa sola, tutto era mescolato e intrecciato, in mille modi contesto. E tutto insieme, tutte le voci, tutte le mete, tutti i desideri, tutti i dolori, tutta la gioia, tutto il bene e il male, tutto insieme era il mondo. Tutto insieme era il fiume del divenire, era la musica della vita. E se Siddharta ascoltava attentamente questo fiume, questo canto dalle mille voci, se non porgeva ascolto né al dolore né al riso, se non legava la propria anima a una di quelle voci e se non s'impersonava in essa col proprio Io, ma tutte le udiva, percepiva il Tutto, l'Unità, e allora il grande canto delle mille voci consisteva d'un'unica parola, e questa parola era Om: la perfezione.
«Senti?» chiese di nuovo lo sguardo di Vasudeva.
Chiaro splendeva il sorriso di Vasudeva, sopra tutte le rughe del suo vecchio volto aleggiava luminoso così come l'Om si librava su tutte le voci del fiume. Chiaro splendeva il suo sorriso quando guardava l'amico, e chiaro splendeva ora lo stesso sorriso anche sul volto di Siddharta. La sua ferita fioriva, il suo dolore spandeva raggi, mentre il suo Io confluiva nell'Unità.
In quell'ora Siddharta cessò di lottare contro il destino, in quell'ora cessò di soffrire. Sul suo volto fioriva la serenità del sapere, cui più non contrasta alcuna volontà, il sapere che conosce la perfezione, che è in accordo con il fiume del divenire, con la corrente della vita, un sapere che è pieno di compassione e di simpatia, docile al flusso degli eventi, aderente all'Unità.

("Siddharta"  di Hermann Hesse)

Per tante ragioni ho riletto questa pagina, Siddharta di Hesse l'ho comprato 11 volte per regalarlo 10 (una copia l'ho ancora)...che pagina stupenda è questa!

giovedì 16 ottobre 2008

AMICIZIA


nel giorno in cui un'amicizia molto importante per me è finita nel modo peggiore, senza nemmeno guardarsi negli occhi, vi invio quello che Wikipedia dice dell'AMICIZIA...
strano aver bisogno di guardare in internet per capire se si è pazzi, se quello che si è sempre saputo nell'intimo è una propria follia!
Ma siamo in un mondo di computer che fa finire un sentimento con un email e, di nuovo, si cerca negli impulsi elettrici del computer una risposta....almeno la cerco io.
Ieri notte a Voyager parlavano delle profezie Maya del 2012 ...dei cerchi nel grano che parlano di un salto di coscienza dell'umanità...crederci, non crederci? Vedremo, io l'aspetto con tutte le mie imperfezioni, con tutta la mia bassa umanità, con il mio non capire e non essere capita...aspetto solo questo perchè del mondo così, dei rapporti così, di me così, non ne posso più e spero, spero solo che questo salto nell'età dell'Oro avvenga perchè, se no, non vale la pena vivere, perchè così non è vivere e io non voglio sopravvivere...
non temete, non ho intenzione di farla finita, guardo solo il Cielo in attesa, aspetto che tutte le promesse dei grandi Maestri dell'umanità divengano vere, aspetto che si avveri la canzone che cantavo da ragazzina: "Extra terrestre portami via voglio tornare per sempre a casa mia...."
aspetto e credo ancora, sempre, nonostante tutto, a quel sentimento che gli uomini hanno chiamato AMICIZIA
...il dolore fa crescere? Esistone settime stanze "sante"? Pataccate (scusate il termine poco elegante) siamo noi uomini che non abbiamo capito niente e crocifiggiamo e ci crocifiggiamo da soli, noi siamo fatti solo per l'Amore, per amare ed essere amati tutto il resto è il nostro schifo primitivo, bestiale...e sto offendendo gli animali, vi avrei fatto vedere cosa faceva ieri notte la mia gatta per consolarmi...siamo sotto il livello delle bestie e io...non ne posso più!
QUESTO è UNO SFOGO...solo per dire a chi sta leggendo di...non buttare mai via un'amcizia senza guardare negli occhi l'altra persona, almeno fate questo se non riuscite a vivere "quel fiore che nasce nel deserto", se non riuscite a dare a quel fiore quell'acqua di cui ha bisogno, se siete nella situazione di non capire che questi fiori sono rari....
Il dolore c'è e fa schifo e chi lo va cercando per "purificarsi" è solo un masochista...noi siamo nati per l'AMORE, lo dico e lo ripeto, ci sto aggrappata con le unghie e con i denti a questa certezza che aspetta il 2012 e guarda le stelle in attesa.
Vi voglio bene, come so, malamente forse, e vi imploro, credete all'amicizia....tutto il resto è noia!

Amicizia
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
« Trova il tempo di essere amico: è la strada della felicità »
(Madre Teresa di Calcutta)
Con amicizia si indica un sentimento di affetto vivo e reciproco tra due o più persone dello stesso o di differente sesso, ma anche tra esseri umani ed esseri appartenenti al mondo degli animali. Insieme all'amore, è uno degli stati emozionali fondanti della vita sociale. In quasi tutte le culture, l'amicizia viene intesa e percepita come un rapporto alla pari, basato sul rispetto, la stima, e la disponibilità reciproca, che non pone vincoli specifici sulla libertà di comportamento delle persone coinvolte.
Il tema dell'amicizia è al centro di innumerevoli opere dell'arte e dell'ingegno; fu trattato già da Aristotele e Cicerone ed è oggetto di canzoni, testi letterari, opere filmiche e via dicendo.
In genere, si distinguono diversi gradi di amicizia, dall'amicizia causale legata a una simpatia che emerge fortuitamente in una certa circostanza magari in modo temporaneo, all'amicizia cosiddetta intima, ovvero associata a un rapporto continuativo nel tempo fra persone che arrivano a stabilire un grado di confidenza reciproca paragonabile a quella tipica del rapporto di coppia.

Etimologia
L'etimologia non deve trarre in inganno pensando al verbo latino "amicio" che significa tra l'altro vestire, indossare, ma bensì bisogna notare che nella parola amico c'è la radice del verbo latino amo, as, amavi, amatum, amare che significa amare.

Storia
L'amicizia è stata considerata in ogni epoca una delle esperienze umane fondamentali, ed è stata santificata da tutte le religioni. Ad esempio i Greci portavano come esempio di amicizia portata alle estreme conseguenze quella fra Oreste e Pilade.
In tutte le cosiddette Religioni abramitiche ricorre il racconto di Davide e Gionata. Tuttavia è impossibile parlare di amicizia nel mondo greco senza fare riferimento al simposio. Per gli antichi romani, popolo, almeno alle origini, molto pratico e poco portato a enfatizzare i sentimenti umani, equivaleva alla "sodalitas", cioè alla solidarietà fra gruppi di individui - detti "sodales" - accomunati da uno stesso scopo pratico da raggiungere, come ad esempio i legionari impegnati nelle campagne di conquista.
Aristotele distingue tre tipi di amicizia:
amicizia basata sul piacere;
amicizia basata sull'interesse;
amicizia basata sulla bontà.

L'amicizia nello sviluppo dell'individuo
« Un amico è una persona con cui posso essere sincero: in sua presenza posso pensare ad alta voce. »
(Ralph Waldo Emerson)
Nel divenire dello sviluppo dell'emotività individuale, le amicizie vengono dopo il rapporto con i genitori e prima dei legami di coppia che si stabiliscono alla soglia della maturità. Nel periodo che intercorre fra la fine dell'infanzia e l'inizio dell'età adulta, gli amici sono spesso la componente più importante della vita emotiva dell'adolescente, e spesso raggiungono un livello di intensità mai più eguagliato in seguito. Queste amicizie si stabiliscono il più delle volte, ma non necessariamente, con individui dello stesso sesso ed età.
Le prime forme d'amicizia si possono avere anche nei primi anni di vita quando i bambini condividono gli stessi giochi e le stesse esperienze ludiche e di crescita. I bimbi piccoli incontrano i loro coetanei all'interno del nido e con loro instaurano delle semplici relazioni che ancora non si possono definire amicizia. Due bambini che giocano insieme entrano in relazione e si conoscono a vicenda. Con l'ingresso nella scuola materna, i bambini imparano le abilità fondamentali che servono per lo sviluppo e la nascita delle nuove amicizie. Negli anni della scuola materna preferiscono stare insieme ad alcuni bambini rispetto ad altri e nelle sezioni nascono anche i primi gruppi di amici. Ma le amicizie che sono destinate a durare più a lungo e a rimanere impresse nella memoria di ogni bambino, sono quelle che nascono tra i banchi di scuola. Nella scuola elementare i bambini trascorrono molte ore con i loro compagni e cercano punti di riferimento all'interno della classe. Solitamente il punto di riferimento è un compagno dello stesso sesso, ma può anche accadere che nascono amicizie tra coetanei di sesso differente. Le amicizie alla fine della scuola elementare sono ormai consolidate e solitamente destinate a cambiare con l'ingresso nella scuola media. I bambini instaurano amicizie con i coetanei o con altri bimbi di età differente anche in altri luoghi come nei parchi o nelle ludoteche.

Varianti culturali

« Gli uomini chiamano amicizia una società di interessi, uno scambio d’aiuti, un commercio insomma,in cui l’amor proprio spera di potere guadagnare qualche cosa »
(La Rochefoucauld)
Come si diceva un gruppo di amici consiste di due o più persone gratificate a stare insieme da sentimenti di cameratismo, esclusività e reciproco interesse. Ci sono varie "gradazioni" e "sfumature" nel modi di intendere questo sentimento, tanto che, nelle varie culture, ci sono da sempre stati diversi modi di intendere e manifestare l'amicizia.

Russia
In Russia è usanza accordare a pochissime persone la qualifica di amico, ma quello che viene perso in quantità viene più che recuperato in intensità. Solo fra amici ci si chiama per nome (o col diminutivo) mentre fra semplici "conoscenti" ci si chiama usando il nome completo, a cui si aggiunge anche il patronimico.Gli amici possono essere colleghi di lavoro da lungo tempo, vicini con cui si scambiano visite o inviti a pranzo, ecc. Il contatto fisico fra amici è considerato cosa del tutto normale anche fra persone dello stesso sesso, che si abbracciano, si baciano e camminano in pubblico a braccetto o mano nella mano, senza il minimo imbarazzo o connotazione di tipo sessuale.
Secondo uno scritto di Oleg Kharkhordin sulle implicazioni politiche dell'amicizia, ai tempi del regime stalinista le amicizie erano viste con un certo sospetto, in quanto la fedeltà fra amici poteva essere in contrasto con la fedeltà al Partito. "Per definizione un amico è una persona che non ti abbandona nemmeno quando è direttamente minacciata, una persona a cui si possono fare tranquillamente confidenze di ogni tipo, una persona che non ti tradirà mai, nemmeno se messa sotto pressione". In un certo senso l'amicizia divenne l'ultimo valore-baluardo del dissenso politico in Unione Sovietica. Centro di strategie internazionali."

Asia [modifica]
Anche in Medio Oriente ed Asia centrale l'amicizia fra maschi, sebbene meno stretta che in Russia, tende ad essere particolarmente intima, e si accompagna con una grande quantità di effusioni fisiche di natura non sessuale, tenersi per mano, ecc.

Paesi occidentali [modifica]
In Occidente i contatti fisici intimi hanno assunto nell'ultimo secolo una connotazione decisamente "sessuale", e praticarli fra amici è considerato un tabù, soprattutto fra maschi. Tuttavia un modo appena accennato, quasi "rituale", di abbracciarsi e baciarsi può essere accettato, anche se solo in determinati contesti.Fanno eccezione i bambini, la cui amicizia può tradursi in manifestazioni di stretta intimità, che vengono soppresse successivamente per uniformarsi alle convenzioni sociali.

martedì 14 ottobre 2008

LA ROMITA RISPLENDEVA....

...Questa immagine l'ho "rubata" da internet perchè le tantissime foto fatte per il battesimo di Sara non ho ancora avuto il tempo di caricarle ma...i pranzi alla Romita sono sempre così...bellissimi! E fra Bernardino canta, canta sempre anche con tutte le difficoltà che i suoi polmoni acciaccati gli danno e la sua preghiera cantata prima di iniziare a mangiare è carica di tutta la bellezza sua e del luogo che grazie a lui è ancora qui per tutti noi.
E poi i fiori...là paiono fiorire meglio e le papere e le oche, le pecore, le caprette e Nina la somarella dal carattere irrequieto che  è venuta a spasso con me....e i cagnoni che vanno a Messa e che se la prendono con il nero, l'ultimo arrivato, perchè...è  in ritardo per il Vespro! e i gattini che ronfano solo a guardarli...
E poi i bambini, la selvaggia Anna che fa la campanara al "Nonno addottivo", la pacifica Sara e tutti i bimbi invitati e poi i nonni, fra il compiaciuto e il perplesso e poi i genitori: Federica dal sorriso proprio da mamma, Luca che come un uccellino costruttore si è fatto un nido proprio bello e ancora Francesco che fa dolci su tutto il cammino (un Tau magnifico all'ostello per S. Francesco e due torte deliziose e bellissime alla Romita) e Flavia che ha fatto un pranzo da ristorante chic e poi tutti gli amici festanti....
Ci si era messo anche il tempo, una giornata luminosissima dai colori nitidi e risplendenti...insomma vi siete persi una gran festa!
Ma alla Romita è sempre festa...è un inno al Creato e al Creatore che accarezza quelle pietre antiche e chi ci è stato lo sa....
E allora grazie BERNARDINO senza di te il mondo non avrebbe più "Un canto fatto di pietra"
Grazie a voi giovane famiglia per aver "buttato via" un futuro sicuro in cambio di un Sogno potente...grazie alla piccola selvaggia e alla sua sorellina che sorride sdentata e ad occhi stretti...grazie al nonno che mi è venuto a prendere quando i miei "dolori e fatiche" di questa eterna estate mi facevano sentire abbandonata e sola.
Grazie anche del magone che avevo partendo...ripensando alla "solitudine dei costruttori di sogni"....i discorsi fatti con Bernardino sono stampati nel mio cuore come qualcosa di vero anche se doloroso...e ineluttabile

...sta sera all'ostello ci sono 5 pellegrini, 3 di loro sono brasiliani...vuoi vedere che Choelo ha scritto un libro anche su sto cammino!
Continuate a leggere il blog, prossimamente ci saranno notizie esplosive!...
vado a cucinare....mi sembra di averlo già fatto st' estate...o no?! Alla Romita mi sentivo un verme, non ho fatto nulla, mi veniva male solo al pensiero di toccare una pentola...grazie per averlo fatto anche per me! 

venerdì 10 ottobre 2008

Il Battesimo della piccola Sara alla Romita di Cesi

Domenica sarà gran festa alla Romita e...udite, udite, riesco a schiodarmi da qui, il dolce Francesco mi sostuirà all'ostello e anch'io sarò fra coloro che faranno festa alla piccola
SARA
la bimba piccola di Federica e Luca...
di certo i pellegrini si ricordano di loro e di Anna "la grande" con gli occhi intelligenti e furbi!
Luca mi ha detto che per l'occasione hanno ucciso un capretto...
molto biblico...io mangerò i contorni ma capisco che è giusto festeggiare così.
Le previsioni danno bel tempo e così fra boschi e prati, parenti in arrivo, cagnoni simpatici e, soprattutto , la gioiosa presenza dell'anima della Romita, Fra Bernardino faremo festa all'ultima arrivata in quel luogo santo, magico e secolare.
BUONA VITA PICCOLINA!

giovedì 9 ottobre 2008

L'autunno in arrivo....che bello!

il cielo è azzurrissimo, l'aria ancora calda ma c'è già un inizio di quell'atmosfera malinconica che piace tanto a noi...decadenti.
All'ostello continua a passare qualche pellegrino fortunato perchè questa è proprio  la stagione ideale per camminare e l'Umbria è al suo meglio.
Ieri è tornato qui, dopo aver completato il cammino a Poggio Bustone, Francesco, il primo hospitalero volontario di questa eterna stagione, è felicissimo, la seconda parte del cammino da Assisi a Poggio gli è piaciuta tantissimo.
Poi sta mattina è partito da qui Rosan il pellegrino brasiliano che ha attraversato l'oceano per fare questo cammino! E' un "pellegrino con le ali" a Poggio Bustone non lo aspetta solo la fine di un cammino che gli piace tanto ma anche un deltaplano con cui si lancerà dalle montagne...ha un record personale di 8 ore in volo...ci pensate? Come un uccello per 8 ore a veleggiare nel cielo, deve essere un sogno!
Io, nei momenti liberi, ne aprofitto per verniciare e verniciare, e verniciare...casa mia che sta diventando tanto azzurra e violetta....
Buon inzio di autunno a tutti voi, buon languore romantico, buona dolce malinconia, buon magone pieno di desideri vaghi, leggeri, intimi, indescrivibili....ciao dalla vostra crepuscolare

sabato 4 ottobre 2008

SAN FRANCESCO "L'AMANTISSIMO"

Sta mattina l'amico frate che celebrava la Messa di Francesco ha detto che in oriente Francesco viene chiamato l'Amantissimo...che cosa bella! Sì amantissimo della vita, di tutto, delle persone, una per una, di ogni fiore, di ogni albero, di ogni cosa nella sua singolarità...tutto abbracciato da un Amore che tutto comprende.
Un uomo che ha vissuto, che poteva dire come Neruda con la frase che amo tanto: 
"Confesso che ho vissuto"! 
Che appoggiato nudo sulla terra nuda era come "quel mazzo di fiori gialli" in cui, sempre Neruda, voleva trasformarsi, polvere di cellule tenute insieme dalla Luce.
Amantissimo come le due "donne di cui conosceva gli occhi" che in questo bellissimo dipinto di Giotto si chinano su di lui, certo devastate dal dolore, povera Chiara e povera Jacopa, perchè amare vuole dire tutto, anche soffrire in ogni cellula, così come gioire in ogni cellula...bruciare di fuoco, mai essere tiepidi, giocarsi tutto in un attimo come la farfalla che si accosta al fuoco nel racconto Sufi e poi...danzare...danzare la vita e lasciare che ci porti dove dobbiamo andare, senza paura, fosse anche perchè dobbiamo buttare tutto per ricominciare....
Senza paura....questa è la cosa più difficile, lo è per me, riuscire a non essere schiavi delle proprie paure, liberi...
non so per voi ma per me rinunciare a tante cose non è poi così difficile, rinunciare alle mie paure lo è. 
Buona giornata di libertà a tutti voi, buon "vuoto dalle paure"...perchè perderle vuole dire stare sopesi sul vuoto...
un'altro amico di un tempo mi disse: 
"Se alla maggioranza delle persone togli il dolore non sanno come vivere"
...credo sia vero....rinunciarci e vedere quel che succede...credo che Francesco facesse così.
Ciao carissimi un grande abbraccio 

venerdì 3 ottobre 2008

IL TRANSITO DI FRANCESCO

VENERDI' 3 OTTOBRE
chissà perchè il blog da giovedi?
...chissà se sta sera le allodole volerando in circolo sopra la Porziuncola? Tutti gli anni le cerco nel cielo e le immagino ripetere il piccolo miracolo di uccellini da nulla che contravvenendo il loro modo di vivere volarono al tramonto per salutare il loro amico Francesco che volava in cielo, aveva messo le ali anche lui...
L'ho scritto anche nella guida che mi piace la parola TRANSITO invece di morte...un passaggio nell'Oltre, non una fine. Forse sarà perchè la morte non mi fa paura, forse è perchè ho nella testa i prati alla Beato Angelico, forse è perchè ci credo che non finisce tutto qui, direi che lo so più che crederlo,  ma sono felice che dei miei due amici celesti; Chiara e Francesco non si parli di morte...
Così oggi qui è gran festa, si inizia con i fiori e i mostaccioli portati a Francesco sta mattina...permettetemi una nota polemica, i mostaccioli li porta una suora, perchè? Fra Jacopa era una bella e giovane laica, si dice che Francesco abbia disegnato su di lei il Terz'ordine e allora perchè clericizzare anche questo? Manco questo ci lasciate più? E Francesco era un laico consacrato era un "Pazzo laico"...
Comunque...la Festa continua con la Cerimonia del Transito alle 17,30 qui in Porziuncola, quest'anno sarà la regione Veneto che porta l'olio per la sua lampada, verranno fatte letture dalle Fonti, canti e preghiere, è bello anche se la folla è sempre tanta.
Segue, in vari luoghi di Assisi la Veglia: alle 21,30 in Porziuncola e, se non sbaglio, alle 21.00 a San Damiano ma le Veglie in forma privata accadono dappertutto.
Domani la Festa si sposta ad Assisi e beato chi riesce ad entrare in una chiesa senza essere schiacciato nella folla!
E' una bella Festa che dura due giorni...Francesco si merita più di un giorno. 
Qui la stagione è perfetta, cielo terso, aria frescolina e venticello.
All'ostello faremo una cena speciale per cui...fuggo a fare la spesa e poi a cucinare.
AUGURI DI BUON SAN FRANCESCO A TUTTI I SUOI PELLEGRINI...vi avrò nel cuore tutti!

giovedì 2 ottobre 2008

L'ANGELO CUSTODE...







Non so voi, ma io gli parlo: lo mando a proteggere gli amici più cari quando sono in viaggio, gli chiedo di carezzare le persone care con cui, magari, sono un pò in rotta...gli chiedo di fare la pace con il loro angelo perchè la pace ritorni fra noi, gli chiedo di sorreggere chi è in difficoltà quando non mi è permesso di farlo personalmente...
Pare che si debba fare così, pare che se non gli si dice cosa deve fare lui/lei abbia le "ali legate" e che abbia bisogno da noi di indicazioni...io non so se è così ma ci provo lo stesso...
So che mi è vicino e che sta male con me quando sto male, so che è lì quando mi dispero, 


so che saltella con me quando sono felice e che non mi lascia mai sola anche se questo non attenua il dolore della solitudine,
so che è il solo amico che mi rimane quando non sono capita... gli voglio bene come amo tutto ciò che non si vede con gli occhi ma si sente col cuore...
Oggi lo mando ad un amico perchè lo circondi con le sue ali e tenga per mano il suo di angelo, di più non posso, ci penserà lui.



BUONA FESTA A TUTTI I VOSTRI ANGELI e a tutti voi vostra Angela solo di nome