venerdì 29 aprile 2011

il vescovo Romero...santo

...neanche a farlo apposta ne stanno parlando alla 7...non commento e penso a quello che don Gallo ha detto alle "Invasioni barbariche"...e sono mnolto d'accordo...
quello che trascrivo qui sotto è di "Noi siamo Chiesa"

Il primo maggio preghiamo Mons. Romero dichiarato martire e santo

di tutte le Americhe per volontà del popolo di Dio

Care sorelle e cari fratelli che siete attivi nell’ecumenismo,

vi invio questo Appello invitandovi a celebrare la santificazione del martire san Oscar Romero il prossimo primo maggio. Essa è stata decisa dai popoli poveri dell’America latina e dai seguaci di Gesù nel mondo intero. Questa celebrazione deve incoraggiarci a capire più a fondo lo spirito del Vangelo; nello stesso tempo le chiese dei paesi del primo mondo sono spinte a riconsiderare il loro modo di pensare e di agire.

Voi sapete che Oscar Arnulfo Romero, che era un conservatore, è stato nominato arcivescovo di San Salvador nel 1977. E’ in quel periodo che la persecuzione sanguinosa dei cristiani si scatenò nel Salvador e Romero dovette reagire in un certo modo. Le bare dei catechisti ammazzati, dei chierichetti e dei preti, e le lacrime versate sopra di essi, lo sconvolsero profondamente. Così, Oscar Romero si dimostrò sempre più, nella sua azione pastorale, un vescovo intrepido e intervenne in favore degli ultimi e di quelli che venivano torturati e perseguitati. Da quel momento si mise contro il regime politico del suo paese, contro il consigliere per la sicurezza del Presidente degli Stati Uniti e i potenti cardinali della curia romana.

Nella primavera del 1979, il vescovo Romero non riuscì a farsi ascoltare dal papa Giovanni Paolo II, che non riusciva a capire il suo impegno e che rifiutava di sostenere le sue attività. Romero espresse la sua grande delusione dicendo: “Non penso di tornare a Roma una seconda volta… Il Papa non mi capisce”. Giovanni Paolo II non si mostrò interessato né alla foto di un prete indiano che era stato ucciso da poco, né ai documenti che dimostravano la persecuzione dei cristiani da parte delle milizie delle classi dominanti. Invece il papa gli consigliò di trovare un accordo col governo del Salvador.

San Romero d’America sapeva bene di essere in grande pericolo. Ma nessuno lo fermava nel denunciare le ingiustizie, nello scomunicare gli uomini politici del regime e di seguire Gesù di Nazareth, il cui insegnamento è quello di resistere alla violenza ma con metodi non violenti. Egli non chiudeva gli occhi davanti agli assassinii innumerevoli commessi per eliminare i cristiani. Un giorno-durante un’omelia- Romero disse: “La vendetta è una scelta che noi rifiutiamo completamente. Preghiamo come Gesù: Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno”.

Ogni essere umano è considerato figlio di Dio, e nello stesso momento egli è a lui simile. E’ per questa ragione che San Oscar Romero non esitò a difendere la dignità di ogni uomo con un coraggio fermissimo. Ai sicari a pagamento e ai soldati semplici reclutati dalla giunta militare egli indirizzò queste parole: “Colui che tortura un altro è un assassino…… Nessuno ha il diritto di aggredire un altro uomo, perché l’uomo è l’immagine di Dio”. Un giorno prima del suo assassinio, egli pubblicamente invitò i soldati a rifiutarsi di obbedire agli ordini: “In nome di Dio e in nome di questo popolo sofferente io vi imploro, io vi do questo ordine : Smettete di opprimere gli uomini!” Un fucilata di un sicario lo colpì mentre celebrava la messa. Egli cadde davanti all’altare.

La beatificazione di San Oscar Romero fatta dal popolo non è un atto arrogante. Sappiamo bene che è solo Dio che legge nel cuore dell’uomo, tanto che noi possiamo capire solo raramente le cose con i suoi occhi. Ma questa “beatificazione”, senza grandi spese da parte delle autorità ecclesiastiche per procedure costose, invia a tutti una buona notizia che vuole essere lo specchio dello Spirito di Dio: la vita del nostro fratello San Oscar Romero ci indica come avere coraggio come lui, se ci impegnamo a seguire il Vangelo di Gesù.

Roma, 28 aprile 2011 [traduzione di Vittorio Bellavite]

la responsabilità del vivere...di un fiore, il suo amore per me


Fiorire
è il fine...
Colmare il bocciolo
combattere il verme
ottenere quanta rugiada gli spetta
regolare il calore
eludere il vento
sfuggire all'ape ladruncola
non deludere la natura grande
che l'attende proprio quel giorno.
Essere un fiore
è profonda responsabilità.
Emily Dickinson


questa splendida poesia si accoppia proprio bene con le mie incredibili campanule...bastano loro...basta un fiore per tutta la teologia del mondo...perchè dovrebbe essere così splendido? Perchè è? Perchè vive?...basta questo!

...e per la cronaca, ho la Tv accesa e guardo il matrimonio reale...che splendido semplice vestito veramente elegantissimo e sobrio! Sono carini e spero per loro che sia veramente una storia d'amore, auguri! E auguri a tutti quelli che si amano...perchè l'amore è l'unica cosa che esiste e per cui vale la pena vivere...l'ho chiesto alle mie campanule e loro mi hanno detto che è così...e mi fido...loro sono solo amore per me che le guardo e ammiro il loro abito splendido! Grazie

ci si sta preparando, il dvd di Oriano!


...dolcissimo, sia Oriano che il dvd che ha creato così, sia a Monte Sant'Angelo il 6 maggio che in Ungheria il 10, chi ascolterà le presentazioni avrà anche una veloce idea di come è il cammino, i cammini...l'unico cammino in due guide dalla Verna a Monte Sant'Angelo...
non è facile a distanza ma, un poco alla volta ci siamo riusciti e ora tutte le foto sono in fila, le didascalie sono giuste e, al termine del dvd, Oriano si è prodotto in immagini bellissime di pellegrini...SONO COSI' CONTENTA! GRAZIE ORIANO sempre così puntuale e attento veramente non lo ringrazierò mai abbastanza per quello che fa per il sito dove spesso trovo sorprese create da lui! Ben presto sul sito ci sarà la sezione completamente dedicata al nuovo cammino(un gran lavoro per Oriano) e così chi vi entrerà potrà...camminare tutti il quasi 900 km.
Oggi vado alla posta con un malloppo di credenziali, 35 da spedire in un solo giorno! Mi scuso se delle volte non arrivano e vi prego di contattarmi se accade, la posta è un pò ballerina e, nonostante i prezzi delle spedizioni siano cresciuti specialmente per l'estero, a volte mi tocca rispedire raddoppiando le spese...e poi, a volte, ricevo emails un pò risentiti che mi parlano di richieste di credenziali che non ho mai ricevuto...ci si mette anche internet...
Oggi don Achille e i suoi ragazzi, sono 20, appoggiati da un pulmino, iniziano il cammino verso Monte Sant'Angelo, l'anno scorso il mitico don mi disse: "E adesso dove ci mandi? Siamo arrivati a Poggio Bustone...mica ricominciamo!" Loro fanno i cammini a suon di 3/4 tappe l'anno per questione di tempo di tutti e così gli dissi: "Achille vedrai, ci sarà il nuovo cammino!"...non l'ho fatto per nessuno ma per lui sì, ho stampato l'impaginato delle guida delle prime 4 tappe e gliel'ho portato con le credenziali fresche di stampa...Buon Cammino mitico Achille e ragazzi fantastici!

giovedì 28 aprile 2011

parola torna indietro

...il segnale è di nuovo in funzione, ovvero, posso entrare in internet ma
ripeto
dal 5 al 23 Maggio non ci sono per cui chied3etemi in questi giorni le credenziali...poi si trovano alla Verna

ma lì non ancora quelle per Monte Sant'Angelo, per l'intero percorso quelle le spedisco solo io!

Credenziali

Attenzione Messaggio di servizio

Causa impedimenti tecnici non sono in grado in questi giorni di spedire le credenziali a coloro che ne hanno fatto richiesta ... riprenderò prima possibile.

Segnalo inoltre che dal 5 al 23 maggio la spedizione non verrà effettuata.

Vi ricordo comunque che, chi parte da La Verna, può ritirare la credenziale direttamente sul posto.



99 anni di bellezza! Arturo Paoli


ieri sono tornata ad Arezzo e con Marisa, Patrizia e Maurizia siamo andate a Lucca, lì vicino, a trovare il "grande, dolce vecchio", dopo tanti anni spesi in Sud America a spendersi per gli ultimi delle Terra ora il dolce Arturo vive vicino alla sua città di nascita in un posto bello e sereno nelle dolci colline toscane, ed è stato bello e dolce (non c'è altro termine) incontrarlo. Ha occhi vispissimi, orecchie che sentono poco ma che se si parla ad alta voce, ci sentono benissimo e, quel che più conta, ascoltano...è stato un incontro così, per avere il piacere di incontrarlo, gli ho portato la guida e "Camminare e già pregare" e così si è comminciato a parlare del camminare e lui ci ha raccontato come tanti anni fa percorse 600 km. di deserto da luogo a luogo del suo maestro Charles de Foucauld, ci ha raccontato della sabbia, della pelle arida e degli occhi brucianti, delle oasi lussureggianti e belle come miraggi e poi, tutto ingobbito con quegli occhi che mandano stelline ci ha detto: "Lo farei ancora, pian pianino...." e diceva sul serio, caro dolce, grande uomo! Tornando oggi in treno da Arezzo (ieri sera con Marisa siamo andate a vedere "Abemus Papam" bello...e intonato con ...la Teologia delle Liberazione che non c'è più...) mi leggevo il libretto pubblicato da Romena che ho preso da Arturo che è una sua lunga intervista a Romena, luogo che lui frequenta spesso, si intitola: " La forza della leggerezza" e mai titolo fu più azzeccato! Arturo è così, profondo e leggero, risoluto e morbido, intelligentissimo e misericordioso...un uomo a braccia aperte, con una fede che non è teologia e che non ti sbatte in faccia perchè non ne ha bisogno, traspare da ogni fibra, dolcemente! Quando ho letto le ultime parole e mi sono messa a guardare la primavera di là dal vetro, lo pensavo, pensavo a quando se ne andrà...leggero e vivo, morire vivi, grande legge, vivi fino all'ultimo e vivi anche di là, che bello!!
Buona vita fino all'ultimo grande nonno! Perchè è questo l'effetto che mi fai, così come il Dalai Lama, siete due grandissimi e dolcissimi nonni delle Terra leggeri e potenti come la Ruah! GRAZIE!

martedì 26 aprile 2011

...e se ci andassi via Danubio?!

...tipo principessa Sissi?! Ho passato la mattina ad incrociare emails con il governo ungherese per sto benedetto biglietto aereo che fra emails che non arrivano e risposte che rispondono quelli precedenti e non quelli ultimi...non esiste ancora, ed io che mai mi faccio venire le angoscie da biglietto sono qui...sospesa in aria...nell'attesa di sapere come cavolo ci arrivo in Ungheria!...nella mia guida della Lonely Planet ho visto che c'è un aliscafo da Vienna...beh mica male...sul Danubio Blu che blu non è, come Sissi...scherzo...aspetto il mio lowcost ticket e chissà che non ci arrivi a Budapest! Poi starò ore all'aeroporto a Roma...perchè quel tipo di angoscia ce l'ho e arrivo sempre ore prima negli aeroporti un pò perchè mi piacciono, e un pò perchè ho sempre paura di non fare a tempo a prendere il volo e così sono sempre fra i primi al check in e mi giro tutti i duty-free shops per poi stare ore seduta a leggere un libro o a guardare la gente, nei grandi aeroporti è uno sballo guardare la gente di tutto il mondo!...Ognuno ha le sue manie questa è la mia che si applica anche alle stazioni ferroviarie ma con meno anticipo...e poi mi piace troppo quello stato di sospensione in cui non sono più qui e non sono nemmeno lì...mi sento libera, mi sento sospesa fuori dal tempo e...non mi scocciate...ci sono solo per il futuro che ancora non è e il passato non esiste più...chissà se la morte è così! Insomma sta storia del tunnel e della luce in fondo mi piace da impazzire e, senza voler anticipare il momento in cui dovrà essere anche per me, non vedo l'ora! L'altro giorno il figlio di Terzani alla Tv diceva in una intervista che il suo papà diceva: "Conosco tutto del mondo ma non della morte e sono curioso di sapere come sarà." Ora, io non conosco tutto del mondo ma sottoscrivo il resto...ciaooo

lunedì 25 aprile 2011

Che bella Pasqua!!



A casa di Marisa la mia compagna pellegrina che per me è...famiglia perchè io sono convinta che le famiglie elettive siano più forti delle famiglie di sangue. Poi, io e lei con la macchinetta scassona ma che va benissimo e con cui tanto abbiamo fatto su e giù per il centro Italia per il nuovo cammino, siamo andate a Messa a Romena...onestamente, non avrei retto nessuna altra Messa o forse sì quella di p.Ireneo che sta troppo distante e quella di un paio di altri preti amici...sarà che qualsiasi Messa vale uguale...ma a me la cosa non convice e ci sono Messe che hanno una marcia in più e altre che ti fanno smaniare sulla sedia, urlare dentro perchè il prete dice cose assurde e che ti fanno contare i minuti nella speranza che finisca presto...Quella di don Gigi, appunto, ha varie marce in più...Nella stupenda pieve con la porta spalancanta anche in pieno inverno e le candele che sommessamente illuminano la Bellezza dalle possenti colonne. Ieri, mi sono morsa le dita per non aver portato la macchina fotografica perchè la pieve stipata come sempre, mi è parsa ancora più speciale. Sui gradini stavano una quantità di bambini, messi...a cespuglio, un cespuglio fiorito, e poi famiglie e gente di ogni età e tipo...è questa una delle cose incredibili di Romena, ci vanno tutti non solo gli "alternativi"...perchè lì, quei muri austeri e sorridenti ti abbracciano e ti senti a casa, chiunque tu sia.
L'omelia di Gigi seduto sul gradino, come al solito, è stata splendida, piena di Bellezza e di Misericordia e l'atmosfera era di grande abbraccio e di profonda serenità...lì ho comperato gli ultimi libri pubblicati dalla fraternità, uno di Ermes Ronchi: "Il futuro ha un cuore di tenda" e un altro del prete poeta e grande anima Angelo Casati: "Le paure che ci abitano", libri che hanno anche una grafica splendida perchè la bellezza E' Dio...
Poi siamo partite e ci siamo pure fatte una gitarella a Poppi con il suo castello stupendo e imprendibile e, la sera, ci siamo viste a casa "Uomini di Dio" film talmente bello che se ve lo perdete non sapete cosa vi perdete...anche quello colmo di Bellezza in tutti i sensi, con una fotografia stupenda, attori perfetti, sceneggiatura dal ritmo superbo...insomma un gran film!
come ho dormito bene ieri notte!
Così, sta mattina, prima di ripartire alla volta di Assisi, me ne stavo seduta nel giardino a dare un'occhiata al libro di Ermes Rochi e gli occhi mi sono caduti su una frase che lui riporta e che trovo perfetta anche quella:

Non appesantirti del tuo peccato,

neanche con il pretesto di far penitenza.
Perchè se ti fissi sul peccato,
non fai altro che
mettere sempre al centro te stesso.
Sant'Antonio del deserto

(sì proprio quello del porcellino e del Tau sul mantello!, Padre del deserto)
Mannaggia come è vera! Quanti egocentrici di sto tipo ho incontrato in vita mia! Senza senso dell'umorismo, senza pietà per gli altri perchè non ne hanno per se stessi, sempre a guardarsi l'ombelico, così "orogogliosi" di essere peccatori redenti...magari pure come il ragazzo francese "orgoglioso" della sua barbonaggine, preoccupati del passato, arrocati sulla loro "conversione" che a me fa più pensare ad una menata in più per mettersi al centro, e che te la sbattono in faccia automaticamente giudicandoti, perchè loro sono meglio...peccatori rompi balle, ma meglio, ah sì meglio perchè "si sono convertiti" e vuoi mettere con te...loro hanno incontrato Dio, mica tu, tu te ne stai con i tuoi peccati di cui te ne frega poco o niente, a cui non dai importanza perchè lo sai che non sei perfetto e ti tolleri e tolleri pure gli altri di conseguenza, magari ti incazzi pure come faccio io ma tolleri...loro no, sono peccatori schiacciati-innalzati dal loro peccato! Sicuri, però, di essere arrivati da qualche parte e, ovviamante, che la loro sia la "parte" vera e assolutamente unica...
Gigi diceva, fra le tante cose bellissime che, una cosa terribile (ha usato proprio questa parola) che ha fatto la Chiesa, è quella di dire che si salvano solo quelli che "sono in Cristo" dimenticando che Cristo è venuto, è, e verrà per tutti....ahhh che larghezza, che libertà, che misericordia!

Ora qui è grigio e umido, vado a piantare una piantina che reclama terra buona e annaffiare le mie rose che reclamano acqua...c'è tutto un brusio lì fuori e tante richieste di animucce verdi da esaudire...ciaoooo

sabato 23 aprile 2011

Guiness dei primati...a casa mia!


come infilare in una piccola casa un coro di 16 pellegrini tedeschi + 2 pellegrine camune...un record! E così mi è venuto a trovare Dieter e i suoi pellegrini e hanno cantato in tedesco e aramaico poi, le amiche bresciane che ho visto quasi come un'apparizione perchè sono andate via dopo poco e poi a prendere gli ospiti della sera di una burrascosa e simpatica cena bilingue: francese e inglese e ora il mio pellegrino francese con figlio sono a san Damiano e li andrò a prendere alla fine della Messa...insomma in via san Vittorino non c'è tempo di annoiarsi! Quasi come all'ostello, bello! Ciaoooo

...il figlio ritrovato...

...continua la storia del blog precedente...si sono ritrovati padre e figlio a san Francesco! Il giovane è qui da qualche giorno e fa lo squatter in una casa bellissima e abbandonata in un posto eccezionale (ideale per l'ostello, con di fronte un'altra casa chiusa anche quella bella...mi informerò) con un altro tipo un pò folle che di certo qui non piace, ma che ha del geniale, folle ma geniale...il papà è arrivato a casa mia ieri sera dicendo che ha comprato l'agnello per fare Pasqua con il figlio (l'agnello?!? Io sono contrarissima all'uccisione di quelle belle bestiole, non so nemmeno di che cosa sappiano perchè anche quando ero carnivora mi sono sempre rifiutata di mangiarlo) ...ma i "cattolicissimi" pare che debbano fare Pasqua così...mah!...così oggi sono andata a trovarli nello squat e ci siamo accordati che vado a prenderli e l'agnello lo cucinano a casa mia...(nella casa hanno acceso un fuoco e vi immaginate i pompieri?!) io faccio le patate arrosto e altre cose...insomma cena di Pasqua semi barbona a casa mia con relative docce e lavatrici...l'avevo detto che la mia vita qui stava prendendo una piega diversa!
BUONA PASQUA A TUTTI VOI E...NON MANGIATE GLI AGNELLI, MI RACCOMANDO!

venerdì 22 aprile 2011

...la mia prima Pasqua ad Assisi senza ostello...

...e senza pastiere preparate con cura, tante, per chi rimaneva solo fino a domenica mattina o, come un anno, per chi rimaneva solo il venerdì e così all'ostello la Pasqua si festeggiva per giorni...pare strano...
oggi mi ha chiamato Dieter il musicista pellegrino che tutti gli anni organizza un cammino di tedeschi canterini che, alla fine dei 7 giorni, sono divenuti un coro. Così sono andata a trovarli all'Ostello della Pace e i proprietari, cari amici, mi hanno invitato a cena e il gruppo tedesco ha cantato la preghiera che tutti gli anni eccheggiava alla Perfetta Letizia, mi ha commosso, era bello risentirla ed era strano sedere a tavola ed essere servita tanto che quando ho visto che si erano dimenticati di portare il pane, mi sono alzata e mi sono messa a servirlo...domani, tempo permettendo, verrano a casa mia e, sul prato, canteranno, è dolce e anche un pò malinconico per me, è un'altra vita che non conosco qui perchè, qui, da subito iniziai con l'ostello...anche se devo dire, mi porto addosso così tanta stanchezza pregressa che un pò di riposo non mi fa male...ma ogni telefonata per l'ostello a cui devo rispondere: "L'ostello è chiuso...per quest'anno non c'è...in futuro..." beh mi fa male, perchè al posto della Perfetta Letizia non c'è nulla, è tornato ad essere un buco vuoto e nessuno lo riempirà di fiori e nessuno lì canterà...è solo un vuoto senza senso.
Bando alle malinconie!! Qui da me, vi dicevo c'è un papà che cerca il figlio...lo cerca perchè non dà più notizie da un mese...è un giovane uomo un pò disturbato, con problemi dove il problema più grosso pare essere il suo "senso del peccato" mannaggia! Cammina perchè si sente pieno di peccati e non ne viene fuori...oggi sono andata a prendere il papà che ora è in Assisi, abbiamo parlato per ore...buona famiglia, molto Cattolica...forse troppo...abbiamo parlato tanto di cose da Venerdì Santo, ed è saltato fuori il solito ritornello quello che Gesù è morto per i nostri peccati...ovviamente è troppo lungo e complesso trascrivere qui quello che ci siamo detti, lui è una cara persona, ma mi domando quanto di questa "pazzia" del figlio non sia dovuto ad un'educazione piena del senso del peccato...di questa croce opprimente che invece di liberare pesa come un macigno....prima di riportarlo ad Assisi per i riti delle 3 del pomeriggio gli ho detto quello che per me è importante, quello che è Gesù per me...in altri tempi non avrei scampato il rogo, gli ho detto che per me la più bella rappresentazione di Gesù è quella del Pantocatore, del Maestro, del Mastro di vita, di quello che ti indica la strada dell' Amore...tutto il resto non mi interessa e nei suoi insegnamenti c'è solo gioia, libertà, bellezza, compassione, misericordia e pure accettazione del dolore, ma non certo ricerca del dolore per trovare Dio, nemmeno Lui l'ha cercato, l'ha accettato e trasformato, è diverso...e di peccato e di senso di colpa...manco l'ombra...e non riesco a capire da dove sia saltato fuori, o meglio, lo capisco storicamente ma non lo accetto, è una trasformazione posteriore o precedente, una mala interpretazione del Bibbia e dello stesso Vangelo...mah, quanta sofferenza ha portato tutto ciò! Anche la sofferenza di un papà devoto che ha dato un appuntamento via internet ad un figlio che non risponde da un mese e che spera che accada, spera che lui arrivi qui...l'ho lasciato al parcheggio sotto la Basilica dicendo: "Francesco fa miracoli strani, non eclatanti ma grandi...vedrai che arriva!" Lo spero con tutto il cuore, sarebbe una gran bella Pasqua per loro e anche per me...poi ho guidato in giro guardando la gente, sperando di poter fermarmi e dire: "Sei ....?...papà ti aspetta", non l'ho visto ma c'è ancora tempo...ma non c'è l'ostello dove lui avrebbe, per caso, potuto arrivare...chi l'ha chiuso si renderà mai conto del dolore che sta causando? Delle opportunità d'Amore che ha negato? Forse no, poveretti, poveri, veramente poveri e non nel senso di Francesco...non sanno quello che hanno fatto...come tutti coloro che uccidono l'Amore.

...ogni anno...mi ripeto...

...ma credo che senza l'uso di una goccia di pomodoro, o litrate di sangue di qualche animale, sia questa la più grande rappresentazione che il mondo del cinema e della musica abbia fatto di Gesù, forse solo seconda al "Vangelo secondo Matteo" di Pasolini e così, come tutti gli anni me lo riascolto...
sta sera sarà qui da me un pellegrino francese, è venuto a raggiungere il figlio che sta facendo un lungo cammino e che è andato in crisi...si incontraranno a casa mia e poi continueranno insieme...meglio in una casa pellegrina che in un albergo...
BUONA PASQUA amici cari

JESUS CHRIST SUPERSTAR - Pilate And Christ

giovedì 21 aprile 2011

Io non reggo il paternalismo!


...in questi giorni si parla del sonno dei discepoli...non è che stiamo dormendo tutti?!? Perchè quel sonno di cui parla il Vangelo è il sonno di chi si fa passare addosso tutto, che chiude gli occhi "perchè tanto...." Il non esserci, il dormire lascia solo l'Amico, lascia solo il Mondo...e allora ci vogliono far fuori il referendum sul nucleare: "Bisogna aspettare cosa decide l'Europa (che adesso va bene e qualche giorno fa no...) non bisogna votare sulla spinta emotiva dei disastri giapponesi (è emotivo quello che sta succedendo?) E poi, almeno per quello che mi riguarda, è circa 40 anni che sono "emotivamente" contro il nucleare...e questo paternalismo gelatinoso?! Gli italiani sono degli emotivi, dobbiamo decidere noi per loro...pat pat (carezzina sulla testa) bambini cari, decidiamo noi per voi...vedete, abbiamo già deciso...quello che volevate, non siete contenti?! Ci stiamo pensando su..." La chiamano "Pausa di riflessione" (io lo chiamo fascismo), questa "pausa" l'andassero a raccontare ai bambini deformi, a quelli con la leucemia, a quelli con i melanomi...ovunque il nuclerare esiste...
attenzione questo è solo un rimandare, ne sono certa, non mi fido, tutte queste bottarelle sulla giustizia, sulla costituzione...bottarella qui, bottarella là e così, scusate la "finezza" ci stanno spalmando di vasellina per...
Stiamo svegli anche se ci hanno sfinito e la tentazione di pensare solo alla propria vita privata ce l'abbiamo tutti, stiamo svegli, leggiamo fra le righe, stiamo uniti, andiamo a votare i REFERENDUM, meglio una giornata in meno al mare che un mare pieno del 20.000 % di più di radioattività tollerabile come è ora il mare del Giappone (come se poi l'acqua non fosse mobile e andasse dappertutto, stesso vale per l'aria); meglio "l'acqua del sindaco" che quella di qualche multinazionale... mentre i colpevoli eccellenti la fanno franca (i poveracci continueranno a pagare come sempre)...stiamo SVEGLI!

martedì 19 aprile 2011

la vinoterapia?! ...credo che faccia per me!


mentre vi scrivo sto ridendo tutta sola...mi stanno arrivando dall' Ungheria complicatissimi moduli di iscrizione alla conferenza a cui sono stata invitata come: Coordinator of the Franciscan Route Italy
che si terrà in una cittadina a 50 chilometri da Budapest sulle rive del Danubio che si chiama Esztergom e che pare proprio un bel posto e così sono andata a vedermi che succede in quei luoghi e cosa c'è da vedere e fare e ho scoperto che lì sono famosi per la Vinoterapia...hic hic hic e ho letto quello che vi trascrivo:

Vinoterapia per il corpo: impacco, massaggio, peeling a base d' uva & vino biologici

Peeling con olio di vinacciolo, massaggi e bagni di vino: efficaci trattamenti antinvecchiamento per la pelle e il corpo, con ottimo agente anti-età in grado di dare risultati maggiori. Gli acini d’uva sono ricchi di polifenolo, potente antiossidante che inibisce l’azione dei radicali liberi prevenendo l’invecchiamento della pelle.

Insomma...a me il vino piace, come diceva mio nonno sedendosi a tavola, il mio nonno non era un ubriacone come non lo sono io, ma gli piaceva il vino come a me: "Io comincio con il vino poi...niente più acqua" ma fare il bagno nel vino....mi mancava! Che sballo!

Beh non è che alla "Conferenza sul turismo religioso in Ungheria e nella Comunità Europea "ci faranno fare una nuotata in una piscina di Tocai ma...finita la conferenza...mica mi dispiacerebbe! Vi farò sapere...mi immagino già una scena come in Fantasia il cartone animato...io con i grappoli di uva in testa come Bacco...continuo a ridere e...vado a farmi qualche cosa da cena con un buon bicchiere di lambrusco speciale che un pellegrino amico mi fornisce regolarmente. (che Dio lo benedica!) senza nominare il Refosco dal peduncolo rosso (io non amo il vino bianco) che tengo come chicca in cantina e che mi portano i pellegrini di Rauscedo (che siano anche loro benedetti!!) ...

Salute! Hic, hic, hic

A Budapest al caffè....

...ho rubato questa immagine molto bella del Caffè letterario a Roma perchè mi è appena arrivata una proposta bellissima da Emese l'amica pellegrina di Budapest:
Angela, stamattina un idea é arrivata nella mia mente: che ne pensi se organizziamo una sera in un bar o in qualche posto informale, dove potremmo invitare quei pellegrini, chi sono curiosi al pellegrinaggio tuo (e Francesco), dove potrebbero venire ad incontrarti, parlare dal Cammino italiano leggermente..... sai, prima c'era un "Camino Club", qualche volta ci siamo andati in un bar, dove c'era un presentazione oppure una mostra, ecc, e dei pellegrini potevano incontrarsi e parlarsi.... ho pensato che se c'é interesse, potremmo organizzare una sera cosí, mentre stai qua a Budapest, tra di noi :) penso che sarabbe un incontro bello, interessante a tutti noi :)

non è un'idea fantastica?!?

Magari succede che siamo lungo il romantico Danubio....whaooo che rete fantastica che è quella dei pellegrini! Emese si è già tradotta il sito, se cliccate sulla bandierina ungherese potrete vedere che lingua stranissima è la loro, e ha pure tradotto la guida e, chissà che questa mia andata là con due guide sottobraccio non produca un'edizone ungherese del cammino!....no non mi faccio ricca, toglietevelo dalla testa, per i diritti di traduzione prendo il 2,5 % , per campare di libri bisogna essere: Dan Brown, Paulo Cohelo o Umberto Eco! Ma va bene così, se succede arriveranno tanti Attila buoni in Italia! Sono proprio contenta!

Le signore del burraco...

Il cielo è calliginoso e l'aria frescolina, sarà una bella giornata.
Fra qualche ora arriveranno da me le care amiche del burraco, è il primo martedì che vengono ad Assisi che è un pò fuori zona rispetto al "triangolo delle Bermude" dell'alta Val Tiberina dove, il martedì, le pellegrine burrachiste si incontrano per 4 passi insieme, un pranzo fatto di "io faccio il primo, tu il secondo, lei il dolce" e una partitella assieme.
Io sono la meno assidua del "club" e dopo il torneo per i bambini di don Achille ancora meno. Sì mi piace giocare ogni tanto ma in modo rilassato, così, per il piacere di stare con amici, i tornei non fanno per me! L'unico a cui ho partecipato è stato quello e, 4 ore con le carte in mano, a tutta velocità, capitando in tavoli di assatanati per il gioco, l'ho sopportato solo pensando ai...bambini di don Achille. Per fortuna che mi era capitata una compagna di gioco che la pensava come me e ce la ridevamo. Fantastico fu quando stracciammo, per pura fortuna, due giocatrici incallite che non si aspettavano un cappotto così da due neofite non assatanate. Una delle due era livida e, sadicamente, io rincarai la dose dicendo: "Brucia eh?!?" Non l'avessi mai detto, continuò a giocare con il fumo che le usciva dalle orecchie mentre io mi sentivo come la mia gatta quando da un ramo e al sicuro guarda dall'alto quella stupida della cagnotta dei vicini che impazzisce sotto l'albero abbaiando come una dannata.
Meglio una partitella con le amiche divertente e rilassata, per chi non ama proprio la competizione e che, sì gioca per vincere, se no che gusto c'è, ma rilassata...se no meglio niente perchè di tensioni, ultimamente, ce ne sono state troppe e aggiungere anche quelle di un gioco sarebbe la goccia fatidica.
Sono le 7 tutte le campane si danno la voce, vado a preparare la salsa per il "mio primo" e poi a spedire credenziali, tutti i giorni un bel pacchetto, i pellegrini di Francesco sono sul piede di guerra e già in giro si vedono gli zainati...l'unico peccato è che non li incontrerò...ma la và così per quest'anno poi...si vedrà! Ciaoooo

domenica 17 aprile 2011

la somarella...conosceva gli uomini...

...e dopo tanti secoli Elsa Morante questo scriveva...che possiamo dire noi oggi alla somarella per rincuorarla e dirle che è storia solo di qualche millenio fa?!
E allora...il Vangelo racconta dell'uomo, dell'uomo di oggi, ed è oggi che si deve cambiare e non basta piangere su un Cristo morto di 2000 anni fa o andare in Chiesa, è un'inversione di marcia che va fatta e tutti ne siamo responsabili...




"Il capo del Governo si macchiò ripetutamente durante la sua carriera di delitti che, al cospetto di un popolo onesto, gli avrebbero meritato la condanna, la vergogna e la privazione di ogni autorità di governo.

Perché il popolo tollerò e addirittura applaudì questi crimini?

Una parte per insensibilità morale, una parte per astuzia, una parte per interesse e tornaconto personale. La maggioranza si rendeva naturalmente conto delle sue attività criminali, ma preferiva dare il suo voto al forte piuttosto che al giusto.

Purtroppo il popolo italiano, se deve scegliere tra il dovere e il tornaconto, pur conoscendo quale sarebbe il suo dovere, sceglie sempre il tornaconto.

Così un uomo mediocre, grossolano, di eloquenza volgare ma di facile effetto, è un perfetto esemplare dei suoi contemporanei.

Presso un popolo onesto, sarebbe stato tutt'al più il leader di un partito di modesto seguito, un personaggio un po' ridicolo per le sue maniere, i suoi atteggiamenti, le sue manie di grandezza, offensivo per il buon senso della gente e causa del suo stile enfatico e impudico.

In Italia è diventato il capo del governo. Ed è difficile trovare un più completo esempio italiano.
Ammiratore della forza venale, corruttibile e corrotto, cattolico senza credere in Dio, presuntuoso, vanitoso, fintamente bonario, buon padre di famiglia ma con numerose amanti, si serve di coloro che disprezza, si circonda di disonesti, di bugiardi, di inetti, di profittatori; mimo abile, e tale da fare effetto su un pubblico volgare, ma, come ogni mimo, senza un proprio carattere, si immagina sempre di essere il personaggio che vuole rappresentare."



Qualunque cosa abbiate pensato, il testo, del 1945, si riferisce a Mussolini...

“La tua nonna mi raccontava…


Pensato a Santa Chiara nella Domenica delle Palme e dedicato al somarello dalle lunghe orecchie e gli occhi dolci che ci attendeva sul prato invaso dagli anemoni accanto alla stradina che scende lungo il fianco della collina del Getzemani. Prima creatura incontrata alle porte di Gerusalemme dai nostri passi pellegrini a due giorni dalla Settimana Santa e che, allora, mi fece gridare di gioia perché nulla di più potevo desiderare arrivando alla nostra meta, alla Città Santa e che ora ricordo come un dono del Cielo fatto alla mia piccola vita.

E con un grazie speciale a Giotto che mai ha dimenticato queste creature angeliche testimoni di una grande Storia.

"La tua nonna mi raccontava..."

La folla è immensa, si muove a ondate, mugghia come un mare in tempesta. Sono arrivati tutti nella piazza richiamati dall’evento di cui parleranno poi attorno alle tavole, nei mercati; nelle notti insonni. Spinti, scacciati a pedate, costretti in un angolo due somarelli, uno piccolo e uno già adulto. Stanno lì, a testa bassa, le lunghe orecchie morbide pendono rassegnate hanno il carico delle poche cose di chi è fuggito abbandonandoli, ancora legato sulle loro groppe grigie come foglie d’ ulivo in un vento primaverile.

Il piccolino si stringe al più grande, alla sua mamma, trema tutto e non osa guardare, non capisce che accade e, come tutti i cuccioli chiede a lei, alla sua mamma, di svelargli il senso delle cose.

“Mamma, ma non è Lui, quello che hai portato sulla tua groppa? Perché gli stanno facendo del male? Quel giorno erano tutti felici e ora lo vogliono morto?!...Perchè?”

Gli occhi della somarella sono tristi, troppe ne ha viste, troppi calci ha ricevuto sulla sua panciotta tonda ed è quasi infastidita dalle domande insistenti del suo piccolo perché anche lei non capisce, o capisce tutto ma non vorrebbe dovergli raccontare la triste storia degli umani, dei loro padroni che lei sa... bestie più di loro.

La folla si sta disperdendo, ha ottenuto quello che voleva, quello che è stato detto loro di volere. Solo qualche donna è ancora ferma lì, in mezzo alla piazza, stanno abbracciate, non sanno che fare, sono sole, gli amici sono fuggiti. Una di loro vede i somarelli addossati ad un muro, le teste basse la cavezza che pende dalla groppa del più grande. Si accosta, li accarezza e trascina via la più grande lungo la discesa della valle del Cedron, il piccolino cammina di lato obbediente, stanno andando verso quel prato alto, un po’ più su dell’Orto, coperto di anemoni rossi di un’improvvisa, breve primavera.

“La tua nonna mi raccontava…” in quel silenzio profumato di erbe odorose la somarella ha ritrovato la voce e in quel raglio sommesso c’è la storia di una vita, della Vita.

“La tua nonna mi raccontava di un gelido inverno, la stalla era pulita e accogliente e con altre bestiole stavano lì al calduccio dei loro fiati, l’una appoggiata all’altra.

Arrivarono stretti nei loro mantelli, lei era piccolina e giovanissima, aveva occhi di cielo e tremava per il freddo e la stanchezza, lui la abbracciava premuroso. Nonna diceva che erano belli; poveri, innamorati e belli, strani in una notte così. Lui la fece sdraiare sulla paglia che aveva radunato di lato e su cui aveva steso il mantello. Nonna si fece vicina, aveva visto la pancia tonda e piena di lei, ben sapeva che cosa voleva dire, un cucciolo stava per nascere…”
”Mamma perché mi racconti questa storia?”

“Aspetta, mi hai fatto una domanda poco fa e ora ti rispondo, abbi pazienza anch’io devo ricordare!”

Il somarello tace, continua a brucare e rizza le orecchi, gli piacciono le storie e la mamma ne sa tante.

“Venne al mondo dopo poco, era bello come tutti i bimbi, come tutti i cuccioli. La sua giovane mamma lo accarezzava come fanno tutte le mamme, lo ninnava, gli diceva paroline dolci, il papà era silenzioso, un po’ solo come tutti gli uomini di fronte al mistero di una nascita. La nonna e la signora mucca si fecero più vicine e si misero a soffiare i loro aliti caldi su di Lui, l’avrebbero leccato per lavarlo se avessero potuto osare, o forse lo fecero, non so. Poi arrivarono i pastori e fu festa, anche nonna ebbe biada buona e abbondante e da vecchia si ricordava ancora di quella notte improbabile di un inverno lontano.”

“E poi che è successo? Perché facevano festa? Chi era quel bambino?”

“La nonna non lo sapeva, sapeva solo che quella famiglia di umani era buona, che erano padroni gentili e che pochi giorni dopo le fu messa una coperta sulla groppa e che quella bambina-mamma salì su di lei mentre l’uomo la trascinava via, di gran fretta, per un lungo viaggio. Camminarono giorno e notte, fermandosi solo per riposare un poco, per mangiare qualche cosa. Mai le diedero un calcio, una sferzata e la bambina-madre le carezzava le lunghe orecchie fra una carezza e l’altra al fagottino che stringeva a sé. Tornarono dopo anni quando nonna era vecchia e camminava adagio, adagio seguendomi, io ero nata là, in Egitto e il viaggio di ritorno, con in groppa mamma e bambino, lo feci io.”

“Ma ancora non mi hai detto chi erano quegli umani gentili!”

Il somarello si sta spazientendo, la storia è troppo lunga e lui ha voglia di correre.

La mamma non gli dà più retta i suoi occhi liquidi guardano lontano, sta ricordando tanti passi sulle polverose strade della Galilea, della Samaria, della Giudea, perché lei era sempre stata con Lui. Era passata da padrone a padrone come tante volte accade a quelli della sua specie ma, per uno strano dolce destino, tutti i suoi padroni avevano poi seguito quel bambino divenuto grande. La sua mamma era morta e lei aveva avuto diversi figli fino a quest’ultimo, irrequieto e vivace come gli altri, nato nella sua vecchiaia, forse l’ultimo di una vita compiuta, fatta di lenti passi assieme ad un umano speciale che lei aveva imparato ad amare perché era buono, era diverso e di Lui ci si poteva fidare.
Catturando l’ultimo refolo di attenzione del piccolo, la somarella ora raglia forte e lui si ferma ad ascoltare.

“Ero così felice l’altro giorno! Mai avevo visto tanta gente festante così, gli umani parevano tutti buoni e belli, ti ricordi come si inchinavano al nostro passaggio?! Mai avevo ricevuto così tante carezze, tutti parevano essere felici di vederLo ed io mi sentivo importante perché Lo avevo in groppa…”
”Come era bello mamma! La città brillava, gli umani sorridevano e alla stalla mangiammo tante cose buone…mamma, ma perché ora Lo vogliono morto? Mamma, li ho riconosciuti sono gli stessi che cantavano al nostro passaggio? Mamma, perché gli umani fanno così? Dove sono finiti i suoi amici?”

La somarella ha chinato la testa, è dura spiegare ad un figlio che la folla innalza e che poi la stessa folla distrugge, anche lei non lo capisce il perché ma ha visto che è così, che gli umani fanno così e ora una lunga lenta lacrima sta scendendo dai suoi grandi e malinconici occhi.

La città oltre la valle non brilla più, nessuno canta, nessuno accarezza, la paura scivola nei vicoli, si arrampica sulle torri, crea mulinelli nelle piazze. Un silenzio fondo e senza colore incombe su ogni filo d’erba, su ogni pietra, su quell’anemone rosso che ha raccolto la lacrima.

“Bimbo mio, io non so, non ho risposte alle tue domande, so solo che i nostri padroni non capiscono l’amore, ne hanno paura, ne hanno invidia, fuggono da lui. Io ricordo le Sue carezze, io so che è l’amore che fa cantare, che riempie la Terra di colore e di bellezza, ma gli umani paiono dimenticarlo.

Io non capisco ma vedo che succede così, vedo gli umani dormire, li vedo seguire il volere di chi prima li incita in un modo e poi, poco dopo, nell’esatto contrario e loro seguono senza ribellarsi sicuri di fare la loro volontà e non quella di chi li ha resi schiavi. Li vedo tradire gli amici, sputare sul bene ricevuto, chiudersi nei loro palazzi, nel loro potere. Paiono non imparare mai e pretendono da noi bestiole che impariamo quando loro non imparano…mai. Vedo gli occhi disperati di chi un giorno è stato sovrano e che ora è nella polvere, calpestato e deriso. Vedo che non onorano i vinti, pronti ad innalzare chi, dopo poco, sarà a sua volta vinto.

Lui era diverso, io lo so, era troppo diverso per loro, i Suoi amici hanno paura, hanno perso la Sua legge, la paura non li fa più amare, solo le mamme, le donne-mamme stanno con Lui e mi sa che sarà sempre così, loro non imparano…

Piccolino mio gli umani sono strane creature, potrebbero essere felici, potrebbero vivere in un paradiso ma dormono e dimenticano…”

Il piccolino ora è silenzioso, si è stretto a lei, struscia il suo muso umido sul suo fianco, fa ondeggiare le orecchie per divertirla, per rincuorarla, per fare brillare di vita i grandi occhi della sua mamma che tanto a visto e che tanto sa.

Gerusalemme ai loro piedi è avvolta da una caligine opprimente, dietro quelle mura si sta compiendo la storia dell’umanità tutta, dei secoli a venire, dei giusti ammazzati, degli inermi torturati, dei potenti che il potere stesso ucciderà.

Due somarelli stanno soli sull’alto prato vicino ad un orto che la storia ricorderà.

Un campo di ulivi qualunque simbolo di tutto il disamore. Gli umani lo ricorderanno per poi, nuovamente, dimenticare e continuare a dormire, continuare ad uccidere i giusti, torturare gli inermi, lasciare soli gli amici, rendere la Terra un inferno perché hanno perso la Legge, la sola.

sabato 16 aprile 2011

Pasqua dalla casetta rossa!


Io spero che le mie due care amiche Cristiana e Alessandra della...casetta rossa, due esseri speciali, coraggiosi e veramente francescani, non me ne vogliano se trascrivo qui il loro magnifico augurio di Pasqua, è troppo bello per tenerlo tutto per me!



Noi crediamo che Gesù è morto

perché Nicolas, Marco, Antonella

e i morti in mare senza nome

salpati verso una folle speranza

ci mancano troppo

noi crediamo che Gesù è risorto

perché Nina, tre anni e mezzo,

poco sospetta di indottrinamento,

guardando fuori dal finestrino dell’auto

gli chiede: Gesù parlami, parlami, parlami

Perché una buona notizia così discreta si insinui tra le fessure del cuore

vi auguriamo, a Pasqua, un vero passaggio oltre ogni morte verso una vita larga e profonda.

E, come diceva il nostro amico Christophe, monaco di Tibhirine,

“vivo rischiando per te”, dove il rischio riguarda il per te oltre che il vivere

Alessandra e Cristiana

Il pellegrino, "santo dei pidocchi"

Quando stavo camminando per la prima volta verso Monte Sant'Angelo nel 2007 con Marisa, il nostro cammino coincise con una conferenza alla Cattolica di Roma sul cammino di Francesco per cui mi ero accordata in precedenza e a cui, ovviamnte, tenevo moltissimo (che mi procurò una sorta di strappo muscolare caricandomi lo zaino carico di libri per correre lungo i corridoi del Gemelli e che mi fece soffrire, poi, non poco lungo il Cammino, ma la conferenza fu bella e ritrovai lì cari amici pellegrini). Fu così che lasciai Marisa a Sulmona, presi un trenino fino a Rieti, recuperai la macchina e, carica di guida, corsi a Roma...mentre ero in viaggio Pasquale Chiaro creatore ed editore della bella, piccola casa editrice "Appunti di viaggio" a cui avevo mandato le "mie paginette scritte solo per me" mi chiamò e mi disse: "Sono interessato a pubblicarle però ci dovremmo vedere..." Fantastico! Ero alle porte di Roma e così, dopo la conferenza corsi da lui e fu deciso il libretto: "Passi che si incrociano"...l'Edizione, allora era vicino alla chiesa dove si conserva il corpo di San Benedetto Labre, non c'ero mai stata e così ci andai...stetti un pezzo seduta vicino alla sua tomba che vedete nella foto, mi sentivo in pace, lo sentivo vicino...poi entrò un prete, lo fermai e gli chiesi se fosse il parroco e lui mi disse di sì e mi chiese in modo molto diretto perchè lo volessi sapere e io gli dissi: "Sono una pellegrina, (ero vestita da trekking), vorrei sapere se ci sono libri su san Benedetto Labre...mi interessa la sua storia..." e lui mi rispose: "Se sei una pellegrina sai già tutto di Lui..."
Non so se so già tutto di lui, non so se posso capire un santo così, ma questa risposta mi piacque e così, stetti un poco ancora vicino alla tomba, salutai Benedetto e gli dissi. "Ora torno a Sulmona...poi continua a camminare...sta con noi..".
Il ritorno fu tesissimo, nevicava, non avevo catene a bordo come si richiedevano sull'autostrada ed era buio, io odio guidare di notte...pregando tutti i santi arrivai a Sulmona dove Marisa mi aspettava nel convento francescano dove il carissimo fra Carlo ci aveva accolto...mi aspettavano con la cena pronta e grandi sorrisi...un'accoglienza pellegrina di quelle che avranno scaldato il cuore di Benedetto, ne fui immensamente grata...
Grazie santo dei pidocchi! oggi è la tua festa e ti penso...
Qui sotto quello che di lui scrisse Piero Bargellini...grande anima!


In questo mondo siamo tutti pellegrini nella valle di lacrime: camminiamo sempre per la via sicura della Religione, in Fede, Speranza, Carità, Umiltà, Orazione, Pazienza e Mortificazione cristiana, per giungere alla nostra patria del Paradiso". Era questa una delle massime preferite di S. Benedetto Giuseppe Labre, che ben corrisponde alla sua testimonianza di vita. Dei 35 anni che visse, almeno 13 li passò da "pellegrino" sulla strada. A giusto titolo perciò lo si definì "il vagabondo di Dio" o anche "lo zingaro di Cristo", espressioni ben più tenere che non "santo dei pidocchi", come venne pure denominato.
Benedetto Giuseppe Labre nacque ad Amettes, presso Arras, il 26 marzo 1748, primo di 15 figli di modesti agricoltori. Fece qualche studio presso la scuola del villaggio e apprese i primi rudimenti del latino presso uno zio materno. Portato più alla vita contemplativa che al sacerdozio, sollecitò invano dai genitori il permesso di farsi trappista. Solo a diciotto anni poté fare richiesta d'ingresso alla certosa di S. Aldegonda, ma il parere dei monaci fu contrario. Stessa ripulsa ricevette dai cistercensi di Montagne in Normandia, dove giunse dopo aver percorso a piedi 60 leghe in pieno inverno. Solo sei settimane durò il suo soggiorno nella certosa di Neuville, e poco di più rimase nell'abbazia cistercense di Sept-Fons, di cui però avrebbe sempre portato la tunica e lo scapolare di novizio.
A 22 anni prese la grande decisione: il suo monastero sarebbe stato la strada, e più precisamente le strade di Roma. Nel sacco di povero pellegrino portava tutti i suoi tesori: il Nuovo Testamento, l'Imitazione di Cristo e il breviario che recitava ogni giorno; sul petto portava un crocifisso, al collo una corona e tra le mani un rosario. Mangiava appena un tozzo dì pane e qualche erba; non chiedeva la carità e, se la riceveva, si affrettava a renderne partecipi gli altri poveri, anche a rischio che il donatore, scorgendovi un gesto di scontentezza, facesse seguire alla moneta una gragnuola di bastonate (come effettivamente avvenne un giorno). Di notte riposava tra le rovine del Colosseo e le sue giornate le passava nella preghiera contemplativa e nei pellegrinaggi ai vari santuari: uno dei più cari al suo cuore fu quello di Loreto.
Morì logorato dagli stenti e dall'assoluta mancanza d'igiene il 16 aprile 1783, nel retrobottega del macellaio Zaccarelli, presso la chiesa di S. Maria dei Monti, in cui venne sepolto tra grande concorso di popolo. Venne canonizzato nel 1881 da Leone XIII.

venerdì 15 aprile 2011

pacchi su pacchi della nuova credenziale!


Carissimi, sono andata a Città di Castello a ritirare la nuova Credenziale, è bellissima come del resto è la così detta vecchia.


Ora, e fino a quando non avrò terminato le..."vecchie", ne ho ancora un 400, spedirò a chi fa il cammino dalla Verna a Poggio Bustone le vecchie ma se qualcuno parte per il nuovo Cammino potrò, da subito, spedire la nuova che parte dalla Verna e arriva a Monte Sant'angelo per cui:

PELLEGRINI PRECISATE NELL'EMAIL CHE MI MANDATE PER RICHIEDERE LA CREDENZIALE CHE CAMMINO FARETE...non fate i furbetti per avere la nuova...sono bellissime tutte e due...
questo vale solo per il tempo in cui ci saranno tutte e due in circolo poi...solo la nuova servirà per tutto il Cammino in due guide, per:
"DI QUI PASSO' FRANCESCO...CON LE ALI AI PIEDI"

giovedì 14 aprile 2011

SI', Si', SI'

Come al solito i Referendum sono fatti in modo che la gente si confonda...il solito giochino, dire sì per dire no...chi viaggia in internet avrà già ricevuto da qulache amico ciò che incollo qui...fatelo girare...



che altro ci resta per dire la nostra!?!

e per una volta smetteremo di vergognarci di essere italiani! Non vi vergognate? Io sì, cerchiamo di salvare questo bel paese che ci invidiano tutti!

Ai referendum di domenica 12 e lunedì 13 giugno vota SI per dire NO.

1- Vota SI per dire NO AL NUCLEARE.

2 - Vota SI per dire NO ALLA PRIVATIZZAZIONE DELL'ACQUA.

3 - Vota SI per dire NO AL LEGITTIMO IMPEDIMENTO.

RICORDATEVI CHE DOVETE PUBBLICIZZARLO VOI IL REFERENDUM... perché Berlusconi non farà passare gli spot ne' in Rai ne' a Mediaset.
Sapete perché ? Perché nel caso in cui riuscissimo a raggiungere il quorum lo scenario sarebbe drammatico per Berlusconi ma stupendo per tutti i cittadini italiani:

1 - Se passa il SI per dire NO AL NUCLEARE, BERLUSCONI NON POTRA' PIU' FARE ARRICCHIRE I SUOI AMICI IMPRENDITORI CON I NOSTRI SOLDI E LA NOSTRA SALUTE.

2 - Se passa il SI per dire NO ALLA PRIVATIZZAZIONE DELL'ACQUA, BERLUSCONI NON POTRA' FARE ARRICHIRE I SUOI AMICI IMPRENDITORI LUCRANDO SU UN BENE DI PRIMA NECESSITA'.

3 - Se passa il SI per dire NO AL LEGITTIMO IMPEDIMENTO, BERLUSCONI NON POTRA' PIU' DIRE CHE HA LA MAGGIORANZA DEGLI ELETTORI DALLA SUA PARTE E DOVRA' DIMETTERSI.

Vi ricordo che il referendum passa se viene raggiunto il quorum. E'necessario che vadano a votare almeno 25 milioni di persone. Secondo la propaganda berlusconiana le cose devono andare a finire così:
1 - I cittadini si informano attraverso la Tv.
2 - Le Tv appartengono a Berlusconi.
3 - Berlusconi, per i motivi sopra indicati, non vuole che il referendum passi.
4 - Il referendum non sarà pubblicizzato in TV.
5 - I cittadini, non sapranno nemmeno che ci sarà un referendum da votare il 12 giugno.
6 - I cittadini, non andranno a votare il referendum.
7 - Berlusconi sarà contento, farà arricchire i suoi amici, si arricchirà, resterà al suo posto.
8 - I cittadini, continueranno a prenderla... in quel posto!

Vuoi che le cose non vadano a finire cosi ?
Copia-incolla e pubblicizza il referendum a parenti, amici, conoscenti e non conoscenti.
Passaparola!

Aggiungo io: vi ricordate la campagna contro la Nestlè per il latte in polvere che, mescolato all'acqua inquinata in Africa, uccideva i bambini?! Allora la Nestlè, almeno per un poco, fu in ginocchio per una campagna di boicottaggio dei suoi prodotti fatta fra amici di tutto il mondo informati con i fax...ora c'è internet...e se con internet si fanno cadere le didatture, si può ben far sì che i referendum non vengano dimenticati!
Aspettatevi che ripeta regolarmente questo blog ogni tot giorni....per non dimenticare!

Il 5 X 1000 a una cosa molto bella!

Tutti gli anni a questa stagione si ricevono tante richieste di donazioni, anzi di utilizzo del 5 x 1000 per tante cose belle.
Questa di Eugenia e Gendun la conosco personalmente.
Questa coppia fantastica: lei italiana e lui lama tibetano medico che si sono conosciuti in India in un lebbrosario dove prestavano la loro opera, assai tosta, come volontari a...curare piaghe è una storia veramente speciale.
In fondo in poco tempo, qualche anno, a furia di addozioni a distanza, di conferenze di Gendun e di piccole donazioni di privati, sono riusciti a costruire una bella scuoletta e a garantire cibo e vestiario a tantissimi bimbi tibetani.
La mia bimba, Pagmo Chi, sta crescendo molto bene, quando ho cominciato ad occuparmi di lei era una pallottina di 4 anni ed ora è una mini signorina ed è una grande soddisfazione sapere che con solo 20 euro al mese che non cambiano la vita di nessuno qui...nemmeno di chi non ha soldi come me, si cambia veramente la vita di una bimba là.
Ora questa coppia infaticabile ha acquistato il terreno e iniziato i lavori per un piccolo ospedale dove si cureranno i malati utilizzando i due tipi di medicina: la loro e quella occidentale.
Gendun, che è un gran medico e farmacista pieno di compassione che passa dalle sue mani quando ti fa i suoi speciali massaggi, tiene corsi all'università di Telaviv e ha pazienti in Israele...Palestina, Austria e Germania ( per le due lauree è immensamente grato ad un americano che non ha mai incontrato ma che gli ha sponsorizzato gli studi e lui, allora, ha studiato come un pazzo per essere sempre il primo del suo corso: "Lo dovevo a questo occidentale che credeva in me" lui dice, dice anche che: "la medicina occidentale va benissimo per il pronto intervento, per l'emergenza, mentre la medicina tibetana è ottima per la cura della malattia")
Così l'idea di questo ospedale in Tibet, nel paese dove lui è nato nell'Est di quel magnifico e tormentato luogo della Terra. Hanno anche un programma di volontariato là che permette a chi lo fa di entrare profondamente nel tessuto di questo paese...
insomma per tutte queste ragioni se non avete già destinato il 5X1000 a qualche altra buona associazione, pensate a questa, è veramente una cosa seria!
per maggiori info aprite il sito:www.sostibet.org
potrete vedere anche il progetto dell'ospedale e poi...cercano volontari medici, infermieri, ginecologi...invece di aspettare un lavoro che non arriva, neo medici, non sarebbe bello prestare la propria opera e usare le proprie capacità per gente che ne ha tanto bisogno!?! I talenti vanno usati se no inacidiscono come...la manna!!!

mercoledì 13 aprile 2011

L'errata corrige vaticana ah, ah

Ho sentito la notizia a Tg3 e mi è venuto tanto da ridere...anche perchè so che è possibile che uno legga e rilegga un testo e non veda un errore, mi è appena accaduto e, per fortuna altri due occhi l'hanno visto, ma questo errore del Catechismo per i giovani mi pare più un segno divino che un errore, come se tutti gli occhi della stampa vaticana non bastassero a non far passare quello che il Padre Eterno vuole...alla tv hanno fatto vedere che il libro è stato comunque messo in giro con, così diceva il Tg: "Una poco elegante croce sopra fatta a mano" e hanno fatto vedere la pagina con la croce (beh mica poteva essere una stella di Davide!)...ma vi immaginate uno stuolo di pretini che aprono libro per libro e fanno una croce sopra la frase incriminata?! Troppo, troppo divertente!
Questo che segue è l'articolo che "La stampa" ha scritto sul fatto...


Il catechismo per giovani 'Youcat' resta in vendita in libreria, dopo le polemiche delle scorse ore. Al volume, che viene presentato oggi in Vaticano, è stata aggiunta in mattinata una nota di 'errata corrige' relativa alla domanda sull'uso di anticoncezionali.In particolare, l'originale domanda "Può una coppia cristiana fare ricorso ai metodi anticoncezionali", è stata trasformata nella domanda "Può una coppia cristiana fare ricorso ai metodi di regolazione della fecondità". La risposta è: "Sì, una coppia cristiana può e deve essere responsabile nella sua facoltà di poter dare la vita". Dopo che è emerso che questo passaggio non corrispondeva, in italiano, alla versione originale tedesca - curata dal cardinale viennese Christoph Schoenborn e rivista dal patriarca di Venezia Angelo Scola - ieri la casa editoriale, 'Cità nuova' ha reso noto che l'edizione era "sospesa temporaneamente per verificarne l'esattezza e la correttezza". Nel testo, peraltro, sono presenti anche altri passaggi delicati, su cui però la nota di 'errata corrige' non interviene. "Chi aiuta a morire una persona nel senso dell'eutanasia attiva viola il quinto comandamento", si legge ad esempio su 'Youcat', "chi invece aiuta una persona durante la morte nel senso di un'autanasia passiva obbedisce invece al comandamento dell'amore per il prossimo".
(ma che vò dì?! questa ultima frase, cosa è l'eutanasia passiva? Anzi, autanasia...ma questo è forse un "errore di stumpa" della Stampa)

Ps appena aggiunto ore 15,15
(ASCA) - Citta' del Vaticano, 13 apr - ''I termini eutanasia attiva e passiva creano confusione'' e sono anzi in ''disuso'': lo ha ammesso mons. Rino Fisichella, presidente del Pontificio consiglio della nuova evangelizzazione, a proposito di un passo potenzialmente controverso della traduzione italiana del catechismo per i giovani 'Youcat', presentato oggi in Vaticano. Al punto 382, 'Youcat' condanna l' ''eutanasia attiva'' ma afferma che quella ''passiva'' ''obbedisce al comandamento dell'amore per il prossimo''.

Per il promotore dell'iniziativa in tedesco, il card.

Christoph Schoenborn, ''la questione dirimente e' propriamente se si uccide o se si lascia morire la persona''.

Quindi, ''far morire attivamente e' eutanasia, lasciare la natura andare avanti non e' eutanasia. In tedesco e' chiaro il senso, in italiano forse lo e' meno''. La traduzione italiana di 'Youcat' e' stata curata e rivista dal patriarca di Venezia, card. Angelo Scola.
Ma allora quella di Eulana Englaro non è stata eutanasia!!! Sia ringraziato il Cielo!!! E allora i cortei fuori l'ospedale e i rosari e...le citazioni Evangeliche del: "Datele da mangiare..." dove vanno a finire?!?
Potrei giurare che il Vaticano ha le idee un pò confuse!

...perchè non impariamo dagli animali?

C'è qualche cosa di più diverso di un delfino e di un gatto?! Eppure guardate questa scena incredibile: dei delfini liberi e un gatto su una barca, che è identico alla mia amata Benny. Quegli strusciamenti sono veri e propri baci, quando un gatto struscia il musetto su un umano o su un'altro animale è per imprimergli, dalle ghiandole che ha sul muso, il suo odore. Sta per dire: "Ora abbiamo lo stesso odore, siamo amici." Sapeste quanto Benny lo fa quando torno da un viaggio! Ci vuole un pò perchè mi abbia tutta profumata a modo suo, dopo si rilassa perchè sono di nuovo sua....ma un delfino!? Lo sapevo! I gatti non sono razzisti e tantomeno quell'essere superiore che è il delfino. Ecco, in questo video ci sono due fra gli animali che amo più al mondo...manca solo un somarino...mi resta la voglia di nuotare con i delfini...ma un giorno andrò a San Pietroburgo...là lo si può fare!

Il gatto gioca con il delfino - Cat plays with dolphin

..e noi parliamo sempre delle stesse cose...

...e intanto fuori da questo "microbo di nazione" c'è il mondo, con le sue cose magnifiche e i suoi orrori. Con una centrale nucleare che come tutti hanno sempre saputo è un disastro immane le cui conseguenze pagheremo tutti; con una guerra alle nostre porte di cui non si parla più, ma che è ancora lì e che è solo una buona scusa per aumentare il costo della benzina; con tutte le altre guerre di cui non si parla ma che sono sempre lì; con i disperati rimandati a casa; con gli imbecilli che fanno i separatisti credendo di essere a capo dell'Impero Romano...povera magnifica Madre Terra!

Human Planet - Web exclusive series trailer - BBC One

martedì 12 aprile 2011

da un'altro abitante di Italianistan...sigh

Oggi mi è arrivato questo delizioso spaccato della povera Italia da Francesco amico pellegrino, fatelo girare...per non dimenticare quando sarà il momento giusto a cominciare con i referendum...perchè non so voi, ma io non ne posso più!!

Salve, sono un cittadino dell'Italianistan.

Vivo a Milano DUE in un palazzo costruito dal PRESIDENTE DEL CONSIGLIO.

Lavoro a Milano in un'azienda di cui è mero azionista il Presidente del
Consiglio.

Anche l'assicurazione dell'auto con cui mi reco al lavoro è del Presidente
del Consiglio, come del Presidente del Consiglio è l'assicurazione che
gestisce la mia previdenza integrativa.

Mi fermo tutte le mattine a comprare il giornale, di cui è proprietario il
Presidente del Consiglio

Quando devo andare in banca, vado in quella del Presidente del Consiglio.

Al pomeriggio, esco dal lavoro e vado a far spesa in un ipermercato del
Presidente del Consiglio, dove compro prodotti realizzati da aziende
partecipate dal Presidente del Consiglio.

Alla sera, se decido di andare al cinema, vado in una sala del circuito di
proprietà del Presidente del Consiglio e guardo un film prodotto e
distribuito da una società del Presidente
del Consiglio (questi film godono anche di finanziamenti pubblici elargiti
dal governo presieduto dal Presidente del Consiglio).

Se invece la sera rimango a casa, spesso guardo la TV del Presidente del
Consiglio,con decoder prodotto da società del Presidente del Consiglio,
dove i film realizzati
da società del Presidente del Consiglio sono continuamente interrotti da
spot realizzati dall'agenzia pubblicitaria del Presidente del Consiglio.

Soprattutto guardo i risultati delle partite, perchè faccio il tifo per la
squadra di cui il Presidente del Consiglio è proprietario.
Quando non guardo la TV del Presidente del Consiglio, guardo la RAI, i cui
dirigenti sono stati nominati dai parlamentari che il Presidente del
Consiglio ha fatto eleggere.
Allora mi stufo e vado a navigare un po' in internet, con provider del
Presidente del Consiglio.

Se però non ho proprio voglia di TV o di navigare in internet, leggo un
libro, la cui casa editrice è di proprietà del Presidente del Consiglio.

Naturalmente, come in tutti i paesi democratici e liberali, anche in
Italianistan è il Presidente del Consiglio che predispone le leggi che
vengono approvate da un Parlamento dove molti dei deputati della
maggioranza sono dipendenti ed avvocati del Presidente del Consiglio, che
governa nel mio esclusivo interesse!!!!!!!!!!!!!
Per fortuna!

P.S.: Tutte le
persone che ricevono la presente hanno l'obbligo civile e morale di
trasmetterla ad almeno altre cinque persone. Non sia mai che qualcuno lo
votasse di nuovo.

lunedì 11 aprile 2011

come farò da vegetariana a mangiare il gulash?!?

sì perchè...siccome nessuno è profeta in patria...non ho mai fatto una conferenza sul cammino ad Assisi ed invece il governo ungherese mi ha invitato ad una conferenza intitolata
"Turismo religioso in Ungheria e nella Comunità Europea".
L'invito è stato di quasi un mese fa e poi non si era più sentito dir niente ed invece oggi mi è arrivata la conferma e la possibilità economica di andarci!
Whaoooo, sarà bellissimo, così...dal Gargano...con le ali ai piedi prenderò un aereo (beh da Bari e in due salti sono là)...così rivedrò la cara pellegrina Emese che ha tradotto il sito in ungherese e sa tutto del cammino di Francesco, ci siamo conosciute alla Perfetta Letizia e il Cammino lo ha fatto tutto, e si sta già preparando a mettersi gli scarponi su quello di Michele e Attila, avete capito bene...no non il re degli Unni ma un altro carissimo pellegrino di Francesco di Budapest...che botta di adrenalina!!! Ieri notte non ho dormito, oggi non ho mangiato ancora ma sto splendidamente, mi ci voleva!

..non saprei più tornare indietro...

...un'altra notte insonne, a leggere, a ricordare...un giorno nella biblioteca francescana c'erano dei doppioni in svendita e così mi sono portata a casa un saggio sull'amatissimo Dino Buzzati, il solo che con penellate da scrittore-pittore, anzi lui si definiva un pittore che scrive, dicevo, il solo che sia mai riuscito a descrivere le mie/sue Dolomiti entrando nelle pieghe della roccia...ho saltato qua e là nella lettura perchè, anche se il saggio è scritto bene, come tutti i saggi è un "seconda mano" non è la cosa vera come dire: "Ti descrivo in tutti i particolari come è un bacio"...ma un bacio è un'altra cosa, non è la descrizione dello stesso...
comunque il saggio mi ha fatto capire, attraverso citazioni di frasi di Buzzati, perchè da quando sono partita dal mio paesino dolomitico non ci sono poi più ritornata e perchè non riesco più a scrivere favole che, lassù, mi arrivavano una dopo l'altra...
vivo in un posto bellissimo, l'appartamento che qui affitto è quanto di meglio come posizione si possa sognare, già Santa Maria degli Angeli mi pare un ammasso di case e non ci riuscirei a vivere e ancora di meno in una città...io che ho vissuto a Londra...ma....manca il mistero.
Buzzati dice:
"Alla prima livida luce del giorno, cattedrali, torri, pinnacoli, guerrieri, re, madonne, sentinelle, frati incappucciati se ne stanno immobili e silenziosi...ma io so benissimo che durante la notte sono accadute molte strane cose. Che mai la scienza riesca a conoscerle e a capirle. Dio voglia che neppure ai superuomini...dell'anno tremila, le montagne debbano confidare il loro mistero..."
Mistero e nostalgia; mistero e inafferabilità che crea la nostalgia, perchè se ora ho nostalgia dei miei monti, anche allora, in tramonti gloriosi, la discesa dalle vette mi metteva in cuore la nostalgia e anche il mio paesino a 1500 m. mi pareva una città, bello ma definito, addomesticato...la montagna si era dischiusa ai miei passi, alle mie soste, al mio fantasticare durante tutto il giorno, mi aveva fatto sentire parte di lei ma, sulla via del ritorno, le ultime luci del tramonto chiudevano la porta, la montagna, era ora solo per sé stessa e per un mondo fatato da cui io ero esclusa. Un mondo che le mie favole mi facevano intravvedere, in una di loro ho scritto che era il ghiaione che me la raccontava in un'alba in cui "la porta" era ancora semi aperta, credo che a Buzzati sia accaduto lo stesso, poi, al tramonto, la nostalgia e quel senso di esclusione come di un inappagato amore.
Qui tutto è bellissimo ma la notte è solo notte, il buio può tutt'al più fare un pò di paura ma non racchiude il mistero, l'inafferabilità, la regalità inavvicinabile delle vette...
non so più scrivere favole...me le raccontavano le montagne, ed era vero, così dicevo ai bambini che venivano a casa mia a disegnare e mi aspettavano vedendomi tornare dai sentieri chiedendomi: "Ti hanno raccontato una favola oggi?!"
Non posso più tornare lassù...non scenderei più, chiederei alla montagna di prendermi, di farmi andare "oltre la porta"...allora cantavo con il magone una canzone appresa negli scouts, la cantavo con il magone scendendo a valle, alle spalle la porta si era chiusa, diceva:
Ah io vorrei tornare anche solo per un dì lassù nella valle alpina, lassù fra i verdi pascoli ed i rododentri in fior distendermi a terra e sognar,
portami Tu lassù Signor, dove meglio Ti veda, oh portami fra il verde dei Tuoi pascoli lassù, per non farmi scender mai più!
E' arrivata l'alba e, lassù, le montagne hanno riaperto la porta...un giorno tornerò per...non scender mai più!