martedì 30 settembre 2008

DARE LA PRECEDENZA...



al cuore...l' ho trovato per caso in internet, o forse non è per caso, io non credo al caso...ma, a volte più che un dare la precedenza si incotra un divieto d'accesso e così anche il cuore che pompa per due, e sa della sofferenza dell'altro, soffre per l'altro e quindi soffre anche per se,  ha la strada sbarrata....è così breve la vita, un soffio e sarebbe così bello poter incontare cartelli così e rispettarli sempre!
Vado a cucinare, forse è meglio, un bacio di cuore a tutti




lunedì 29 settembre 2008

L'arcangelo RAFFAELE...protettore dei viandanti

....scusate ma oggi sono proprio in vena di angeli! Ho tutto l'ostello da mettere a posto, da preparare la cena per i 9 pellegrini di sta sera e....girello in internet!
Insomma, nella mia ignoranza, non sapevo molto di Raffaele e, se anche il primo amore è Michele...lui è il protettore dei viandanti e quindi anche dei pellegrini.
Chissà perchè non viene ricordato nel mondo dei pellegrini?!
Vi copio sotto ciò che ho trovato in un sito dei santi del giorno che è la mia fonte preferita...ariciao!

Raffaele (Dio ha guarito), anch'egli fra i sette angeli che stanno davanti al trono di Dio (Tb 12, 15; cfr Ap 8,2), accompagna e custodisce Tobia nelle peripezie del suo viaggio e gli guarisce il padre cieco. Il nuovo calendario ha riunito in una sola celebrazione i tre arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele, la cui festa cadeva rispettivamente il 29 settembre, il 24 marzo e il 24 ottobre. Dell'esistenza di questi Angeli parla esplicitamente la Sacra Scrittura, che dà loro un nome e ne determina la funzione. S. Michele, l'antico patrono della Sinagoga, è ora patrono della Chiesa universale; S. Gabriele è l'angelo dell'Incarnazione e forse dell'agonia nel giardino degli ulivi; S. Raffaele è la guida dei viandanti. 
Il nome di Raffaele significa in ebraico " Dio risana ". La Scrittura lo dice " uno (lei sette Angioli che stanno dinanzi al Signore ". Più tardi, la tradizione ha esteso anche a lui il titolo di Arcangiolo, che nella Bibbia viene dato soltanto a Michele, Principe delle milizie celesti.
Dei tre, Raffaele è il meno noto, e meno diffuso è il suo culto tra i fedeli. Forse ciò dipende dal fatto che egli appare soltanto nell'Antico Testamento, ma non nel Nuovo, dove figura invece Gabriele, l'Angiolo dell'Annunciazione, e Michele, l'Angiolo guerriero dell'Apocalisse.
Anche nell'arte Raffaele ha avuto minore abbondanza di raffigurazioni. I suoi attributi iconografici non sono precisi, ma lo si riconosce perché, di solito, appare accanto al giovanetto Tobiolo, come attento compagno di viaggio, specialmente nell'episodio del pesce catturato nel Tigri.
Eppure la Bibbia ci dà, sul suo aspetto, un particolare assai interessante. "Tobiolo - dice - incontrò un giovane bellissimo, con le vesti succinte". Questa delle vesti corte non è una nota di leggiadria, né un richiamo alla moda del tempo. Per tutti i popoli che vestivano lunghe tuniche - per gli Israeliti, come per i Romani - la prima necessità del viaggio era quella di rialzarsi le vesti, lasciando libero il passo alla gamba. E chi camminava con passo più spedito, più alto sollevava l'orlo della veste, rimboccandola attorno alla cintura.
Raffaele è dunque l'Angiolo viaggiatore, il celestiale compagno di cammino. Ed è a lui che il vecchio Tobia, cieco e giusto, affida il figlio Tobiolo, mandato a riscuotere un credito di dieci talenti d'argento. Raffaele segue così Tobiolo dall'Assiria alla Media, fino a Rages. Lo salva da ogni male; lo libera da ogni pericolo, come quello del pesce del Tigri.
Non solo. Egli stesso porta a buon fine l'incarico di Tobia, riscuotendo i talenti. Per di più fa sposare a Tobiolo la virtuosa figlia di Raguel Sara, dopo averla liberata da un demonio che la perseguitava.
Finalmente, celebrate le nozze, Raffaele guida i due sposi sulla strada del ritorno verso la casa paterna. E dopo il felice ritorno, sempre per il consiglio di Raffaele, Tobiolo restituisce prodigiosamente la vista al padre, ponendo sopra i suoi occhi il fiele del pesce del Tigri. Così appare nella Bibbia San Raffaele, l'Angelo viatore, dalle vesti sollevate sugli svelti malleoli. Poiché è lui a presentare al Signore, che le esaudirà, le preghiere di Tobia afflitto dalla cecità, e quelle di Sara tormentata dal demonio, viene - o veniva - invocato come protettore dei mali della carne e delle infermità del corpo. Ma più giustamente, il protettore nei viaggi viene considerato come esemplare Custode: colui al quale ogni padre, come Tobia, vorrebbe affidare il proprio figlio che affronta, solo, il lungo e sconosciuto viaggio della vita.


SAN MICHELE...E GLI ALTRI ARCANGELI


Che bella festa! Tutto un frusciar d'ali...chissà come festeggiano nell'amato Monte Sant'Angelo!
Io ci ho sempre creduto a gli angeli, anzi, io credo che tutti i bambini se li sentano vicini ma poi, insegnano loro ad essere razionali...a credere a solo ciò che vedono con gli occhi e, si sa, gli occhi sono tutti miopi se non si fanno andare gli occhi del cuore!
Io ho una fortuna, gli occhi di quando ero bambina mi sono rimasti e così, ora come allora, gli angeli non li vedo ma me li sento accanto e poi, anche se non sono un angelo, ho il nome alato e di questo sarò sempre grata ai miei genitori...alla mamma che mi faceva sentire l'invisibile,  che mi invitava a guardare sotto i sassi nei boschi per scoprire le casette degli gnomi, dei nanetti...perchè anche loro sono presenze benefiche che ci stanno vicino...
Sì, lo so, adesso verrò accusata di impiastricciare le cose, verrò definita new age, come specialmente gli uomini di Chiesa chiamano tutto ciò che esula da un ben definito e canonico "credere nell'invisibile", tutto ciò che esula da una visione razionale anche della Fede,  ma non mi importa, io sento che siamo circondati da esseri benefici, da tutta la gerarchia di Arcangeli, angeli....e tutti gli altri ma anche da  fate, gnomi,  nanetti, spiriti dei boschi, delle acque...
In cima alla lista Michele, il principe, quello che ci difende dal male, il cavaliere che tanto amava Francesco lui che incontra, come finale compimento del suo cammino celeste,un Serafino.
Sto leggendo cose bellissime sul rapporto di Francesco con il culto di San Michele che mi appoggiano nel mio sogno...verso Monte Sant'Angelo e tutto sembra convogliare verso questo mondo dell'invisibile così accanto a noi.
Carissimi, una carezza a tutti voi dalle mie ali posticce e l'augurio di poter incontrare sui vostri cammini "gli angeli del cammino" quelli che, puntuali, magari sotto forma di una persona, di un cane come per Don Bosco, sono lì ad aiutarti, a salvarti, a farsi vedere per un attimo per farti sapere che non sei mai solo.

sabato 27 settembre 2008

PADRE VALERIO E' IN CIELO

Padre Valerio Victor della Foresta...pellegrini che siete passati di lì ve lo ricordate?...è volato in Cielo, non riuscivo ad immaginarmelo confinato in un letto, magrissimo, in coma e ora mentre cercavo una sua foto. che non ho trovato. in internet mi è capitata questa immagine....beh me lo immagino così, felice sotto un mare di stelle, assieme a tutti i suoi amati gatti....San Rocco, si dice che non volle entrare in Paradiso se il suo cane non avesse potuto entrare e, da allora, tutti i nostri animaletti che abbiamo amato e che ci hanno amato sono lì ad aspettarci...e Valerio di gatti ne aveva proprio tanti che lo seguivano dappertutto...non posso spiegarvi le connessioni di questi giorni ma so, ora, che Valerio ha pensato e sta pensando ad uno dei suoi "canarini" E da lassù, penserà sempre a tutti loro...
Ciao padre Valerio, la tua carezza sulla porta della Foresta mentre mi incamminavo da pellegrina verso Poggio Bustone resta una delle cose preziose della mia vita, grazie per le tue poche parole sempre puntuali, per quell'aria burbera che nascondeva un cuore grande come una cattedrale, per i tuoi presepi pieni di omini, per il tuo passo veloce su e giù per la Foresta...ti voglio bene, ora per sempre!

IL CANARINO...

Delle volte all'ostello arrivano dei "canarini" spennacchiati dal vento della vita...
Delle volte si vorrebbe poterli aiutare ad uscire dalle loro gabbie perchè, anche se svolazzano in giro, se le portano con sè e quei tentativi di voletti sono appesantiti da tutte quelle sbarre che si trascinano dietro.
Ieri sera ne è volato via uno da qui...forse non sono stata brava ad aiutarlo, forse non sono capace...forse. Beh io aspetto che torni, la mia non è una gabbia, è un piccolo nido fatto di niente in cui riposarsi un pò e, magari, lasciare a terra qualche sbarra per volare di nuovo un pochino più leggeri...
Che strane cose siamo noi umani! Un ammasso abbastanza piccolo di cellule che moriranno, anzi, che si trasformeranno in cellule diverse, tenute insieme da un soffio di vita pieno di tutta la luce dell'universo eppure, in quel piccolo mucchietto di nulla, si celano voragini, ferite, abissi incomunicabili persino a se stessi...
A volte mi sento anch'io in gabbia, vorrei urlare, vorrei dire a tutti parlatevi, siate come siete, non nascondetevi, piuttosto picchiatevi e poi fate la pace ma non tenete tutto dentro a riempire la voragine di fango malsano...perchè è bello volare liberi, perchè la sola cosa che conta è la libertà che fa rima con Amore (sì non fa rima ma chi se ne frega, fa rima lo stesso!) 
Perchè tutta questa sofferenza??  Sono così stufa di sentir parlare di croci, Dio ci vuole liberi e felici a danzare la danza della vita al suono della musica dell'Amore...se l'Amore è salito su una croce è perchè gli uomini non sanno amare e Lui lo ha dimostrato....la croce è orribile e basta...l'uomo Lo metterebbe in croce di nuovo o, magari più modernamente, su una sedia eletrica io desidero solo cieli limpidi in cui volare, prati verdi in cui danzare, libertà di amare a 360 gradi....
Se solo il canarino spennacchiato guardasse questo blog! 
Vado a preparare l'ostello per chi arriverà...una piccola danzetta perchè la mia vita ora è cosi....ma non parlatemi più di croci che ululo!!!! 
Un bacio dalla vostra eretica felice di esserlo

mercoledì 24 settembre 2008

...sarà che il 29 Settembre è vicino?!....

....ma ieri vi parlavo di Padre Pio e il pensiero andava al cammino di Marisa e mio alla volta di Monte Sant'Angelo dell'anno scorso e oggi è arrivato qui all'ostello di passaggio e inaspettato, assieme alla sua famiglia Fra Matteo di San Marco la Catola...il dolce Cappuccino che si faceva in quattro per far sentire a casa le due pellegrine e così, Francesco, il giovane hospitalero cuoco provetto, ci ha fatto una bella pastasciutta e i ricordi si sono fatti ancora più vicini...
Qualche cosa bolle in pentola fra le nubi solcate dall'Arcangelo e chissà che non ci sia ancora lo zampino di Padre Pio...io sogno, chissà che non nasca la guida sognata verso la grotta dell'Angelo!
Quella che vedete nella foto è la celletta di Padre Pio a S. Marco...la mia, per una notte, era identica....devo confessare che avevo un pò di paura, con tutti racconti di assalti demoniaci e fu così che andando in bagno di notte lanciai un urlo che nessuno sentì, per fortuna, fuori dalla mia cameretta c'era una statua di San Francesco che, mezzo addormentata non ricordavo e che pareva un'ombra sinistra....potere della suggestione!
Buona giornata carissimi pellegrini, chi cammina in questo periodo si gode un tempo perfetto!

martedì 23 settembre 2008

PADRE PIO

...oggi è il suo giorno...io non so se gli sono devota, so che mi è simpatico, so che è stato bello, camminando verso Monte Sant'Angelo, dormire a San Marco la Catola una celletta più in là di quella che era stata  la sua nel convento di dolcissimi Capuccini che ci hanno coccolato come amiche di lunga data.
 So che tutto il frastuono e le statuine di San Giovanni Rotondo, la non accoglienza indispettita dei suoi frati compensata alla fine del paese, dopo aver bussato a tante porte chiuse, dalla gentilezza delle Cappuccine che la porta l'hanno aperta a due pellegrine sotto la pioggia, non ci ha poi impedito di accucciarci vicino alla sua tomba e sentirci accolte da lui.
So che lui diceva: "Che venite a fare qui andate dall'Angelo a monte Sant'Angelo"...come noi facemmo in un diluvio immane ricompensate immensamente dall'abbraccio di quella Grotta potente e dal frusciare di grandi ali.
So che la sua vita difficile, le incomprensioni sofferte, il dolore fisico e interiore non lo hanno fermato.
So che chi lo ha conosciuto con cuore aperto, ne conosco un paio di questi, ha avuto da lui sorrisi e bellezza a profusione.
So che quando torno a casa, magari un pò giù per le mie di incomprensioni che sono un nulla a confronto di quello che ha vissuto lui, saluto la sua statuina in fondo al sentiero da cui arrivano i pellegrini, quella statuina che Assisi non voleva e che è sempre innondata dai fiori e vicino a cui ho visto tanti piangere e pregare....lo saluto e gli dico: "pensaci tu"
Mi dispiace solo che la mia vecchia zia, quando lui era ancora in vita, mi volesse portare là e io non ci sia mai voluta andare...altri tempi, io non lo avrei capito...non pretendo di capirlo ora, ora mi è simpatico, credo che fosse un onesto, credo avesse un grandissimo cuore, credo che la sua devozione faccia del bene a tantissimi poi, tutto il resto, è commercio, opportunismo, sfruttamento  di un'immagine....nel bene e nel male è ciò che accade qui da 800 anni...ma è quello che accade a tantissimi grandi dell'umanità che ci si può fare?!?

lunedì 22 settembre 2008

LE MAGLIETTE SONO ARRIVATE!!!!

Sono bellissime sono: Blu cobalto, Gialle o Bianche 
Gli amici pellegrini friulani me le hanno portate due giorni fa....quando vengono, oltre la loro dolcezza, portano solo cose belle e ora, finalmente, il cammino ha la sua maglietta grazie a loro.
Chi le volesse mi contatti via email e spiego tutto e poi spedisco 
Ciao pellegrini...chi ha camminato oggi si è beccato una giornata splendida

L'ENTUSIASMO

come ieri vi ho chiesto di non chiedermi perchè mi interessava l'etimologia della parola SINCERITA' oggi ve lo richiedo per la parola ENTUSIASMO che vi regalo, l'etimologia e il mio entusiasmo, così come è...non poggiato su niente di ciò che chiamiamo reale....perchè non viene da me o dai miei pensieri ma è uno stato d'essere...divino che va a braccetto con la Speranza certa che non poggia su niente se non un'aspirazione, un sogno, un'idea luminosa nata in una chiesa buia dove l'Osram potrebbe metterci dei fari enormi e resterebbe sempre buia...forse perchè l'ENTUSIASMO si è perso per strada...forse è nel buio che nasce la luce...forse...oggi è così

ENTUSIASMO...UNA PAROLA SACRA


Il termine «entusiasmo»
non va confuso con euforia che evoca senso di esaltazione, di gonfiatura. Né con ottimismo che equivale allo stato d'animo di chi non avverte la problematicità degli eventi e dell'intreccio dei rapporti sociali: tutto gli va a gonfie vele.
No, la parola entusiasmo ha una sua radice semantica piuttosto sconosciuta. Ma potrebbe fare piacere a molti conoscerla.
Insomma, si tratta di un termine di matrice linguistica greca di cui riproduce in un solo vocabolo italiano una articolazione di tre segmenti di frase:
 «essere in Dio!».
Forse nella sua origine indicava l'essere invaso dal divino, fino ad assumere comportamenti «bacchici», cioè da invasati, dopo una ubriacatura in onore del dio Bacco. Ma in se stesso il termine gode di una sua dignità. E tradotto per noi che respiriamo una cultura più evoluta e meno condizionata da una religione idolatra, va riscoperto proprio nella sua etimologia. 
Senza alcun riferimento storico. Riportiamo dunque la parola entusiasmo nel suo habitat più fecondo.
Dal momento che entusiasmo significa «essere in Dio», potremmo assumerlo come un orientamento di vita. Se infatti io sono in Dio, sono nella condizione di vedere tutto con gli occhi di Dio e di amare tutto con il cuore di Dio....

Per cui....buon entusiasmo a tutti e bando a tutto ciò che ci affossa fosse anche una religione mal interpretata perchè se camminare verso Dio non vuole dire essere entusiasti...c'è qualcosa che non va...forse ci si sta raccontando delle panzane, forse ci si è addormentati in una Chiesa qualsiasi essa sia,  forse si è imprigionati nei ruoli e si è diventati degli arroganti che non credono, meglio, non vivono quello che raccontano agli altri.....forse non si amano le creature e si crede di poter amare il Creatore....forse si è dei poverini senza vita (che sincera pena provo!) ...senza ENTUSUASMO  che è la porta al: "Ama e fa ciò che vuoi"   ciaooooooooo!

domenica 21 settembre 2008

LA SINCERITA'

la sincerità in tutto, la sola cosa che conti, la sola che fa respirare liberi...

la sincerità con Dio, la sincerità di Dio, la sincerità con se stessi, la sincerità con gli altri


SINCERITA'

Etimologia 


Di significato molto trasparente, deriva da un nome latino cristiano, Sincerus, letteralmente "onesto, sincero".

sincèro agg. dal lat. sincerus, composto da sem- (=uno solo) e -cerus, da una radice *kere- (=crescere), la stessa di cereale e del v. crescere, quindi il senso sarebbe di genuino perché con una sola scendenza. - sencondo gli antichi invece deriverebbe da sine (=senza) e cera (=tale come il miele puro): infatti Donato nelle nota a Terenzio, così definisce la voce: "purum sine fuco, et simplex, ut mel sine cera". Altri hanno proposto sim- contratto di simplex e la radice *kar- di creare, quindi semplice per sua natura; oppure da sine (=senza) e la radice *skar- (=spargere), presente nell'antico slavo skaredu, nel russo skareed, nell'antico scand. skarn, nell'anglosass. scearn (=letame), e quindi lett. senza impurità. La prop.sine è di origine indoeur.;cfr.sanscr.sanùtar (=separatamente), antico alto ted. suntar, itl. sain (=indifferente), gr. áneu."

Un'altra teoria è quella che vede "sincero" e "sincera" come una parola composta dalle parole spagnole sin e cera (=senza cera). Nel rinascimento scultori e architetti usavano scolpire le loro opere in unici blocchi di marmo bianco, qualora un artista facesse un errore, o una scheggiatura, si usava mascherare l'imperfezione con della cera. Da qui, un'opera "con cera" era un'opera imperfetta e disonesta, mentre un'opera "sin cera" (senza cera) era un'opera pura, onesta e... sincera.

Non chiedetemi perchè pubblico questo blog oggi....sono troppo furiosa...sinceramente furiosa....una buona domenica a voi: vera, sincera, umana e quindi divina



venerdì 19 settembre 2008

cielo grigio, piogerellina ma i pellegrini camminano!

Che bello arrivare sta mattina a San Damiano e trovare fuori una lunga fila di zaini degli amici bresciani in partenza per la seconda parte del cammino! Unica nota stonata la pioggia e mi dispiace per loro che si faranno la magnifica tappa del Subasio senza vedere il grande panorama della valle spoletana!...Ma si sa, è così, e i pellegrini prendono quello che trovano e le previsioni parlano di due giorni novembrini e poi...sole limpido di nuovo!
Ieri sera all'ostello c'erano 8 pellegrini fra cui due francesi che sono arrivati da Firenze camminando sul cammino che va da Vezely a qui poi...l'invasione...i 19 bresciani sono venuti a salutare e passare una mezzoretta nell'ostellino. Il nocino fatto con le noci dell'orto dei frati ha scaldato l'atmosfera e gli occhi già brillavano per i futuri passi sul cammino.
E' bello rivedere i pellegrini l'anno dopo, rivederli in partenza di nuovo e qui accade spesso, così come accade che a volte io non li riconosca, ma si sa, le mie cellule cerebrali invecchiano e i pellegrini aumentano...due cose che non vanno molto bene insieme!
Ora tutto tace di nuovo in attesa di altre pacifiche invasioni...
ciao a tutti per la prima volta rabbrividendo un pò...non mi rassegno e sono ancora vestita da estate, buona giornata e colorate il grigio di pensieri colorati...il grigio è una buona base


mercoledì 17 settembre 2008

Colori...

cielo limpido, colori netti, frescolino....sto aspettando l'autunno.
Dio come mi piacciono le foglie gialle che cadono in pennellate sul grigio del cielo o sull'azzurrino tenue!
Io aspetto l'autunno come si aspetta una festa...chissà perchè tanti pensano che sia una stagione triste?! La primavera non ha così tanti colori...che grazia è avere la vista! Che bello poter vedere i colori!
Un bacio arcobaleno con prevalenza di indaco e violetto. Ciao

martedì 16 settembre 2008

ecco il Paradiso del Beato Angelico|

...ecco dove vorrei finire! E chi non lo vorrebbe?!...leggi il blog sotto
ciaoooooo!

La luce limpida di settembre

Carissimi, che bello deve essere stato camminare sul cammino oggi! Il cielo lavato dalle piogge dei giorni scorsi, i raggi del sole già bassi ma ancora caldi, quell'aria di fine estate che tanto mi piace...beati pellegrini!
Io ne ho approfittato per iniziare a verniciare casa...dopo la cucina è la cosa che domanderò quando sarò..."di là": 
"Perchè ho passato la vita a cucinare in ogni dove e  in qualsiasi situazione e perchè mi è sempre pigliata quell'insana voglia di cambiare il colore alle pareti per poi trovarmi a fare delle fatiche bestiali spostando tutte le cinfrusaglie che composero le mie case e le montagne di libri che non sapevo più dove mettere....e quindi impiastricciarmi  tutta di smalti e tempere e alla fine del giorno accasciarmi sul divano in un mare di teli di plastica che non ho mai  avuto la pazienza di stendere bene e così, poi, ho  raschiato km quadrati di  pavimenti....
mah....chissà cosa mi verrà risposto?!"
...forse che nelle vite precedenti ho ridotto alla fame un mucchio di gente e che  mi facevo servire e riverire e comandavo stuoli di imbianchini mai contenta del colore delle pareti...speriamo di essersi messi in pari in questa vita!!! 

...se poi la reincarnazione non esiste e per qualche sbaglio del Portinaio  "finisco" in Paradiso vorrei fare parte di uno di quei cori angelici alla Beato Angelico (niente più padelle e niente più vernici),  un vestito tutto colorato  (lo vorrei su toni di violetto e fucsia che sono i miei colori preferiti e scintillante di tocchi d'oro) e vorrei cantare per l'eternità facendo girotondi fra i fiori tenendo per mano la mia anima gemella vestita di blu alla Chagall....
Ma guarda che razza di blog scrivo sta sera!
Un saluto a tutti e una riverenza piena di rispetto a cuochi e imbianchini e perdonatemi le divagazioni....forse la vernice rilascia fumi strani!

lunedì 15 settembre 2008

Piove e l'ostello è silente

...sta sera forse non arriva nessuno e fa strano perchè è mesi che non succede.
Sta mattina ho ricevuto una telefonata preoccupata di pellegrini in partenza che, non vedendo nessun nuovo blog, si domandavano se l'ostello fosse ancora aperto o se io fossi fuggita a Timbuctu...niente di tutto questo, sono ancora qui e Timbuctu non è nel mio immaginario.
L'ostello sarà aperto fino al 31 ottobre poi...potrò fuggire, per ora sogno la Sardegna e il mare d'inverno che mi piace di più che d'estate...sono un pò decadente...ma si vedrà.
Un bacio a tutti