width="320" />penultimo post sul Capodanno in Sardegna...in fondo sto scrivendo tanto ancora di più del mio cammino in Francia che resta sempre da rielaborare...Allora il gruppo, tutti facente parte della "Rete dei Cammini" e di Jubilantes per cui c'erano fra di noi "creatori di cammini" e semplici pellegrini con, capo in testa Ambra l'efficentissima e simpatica presidente e l'esplosivo Giorgio...il "principe consorte" (ah come lo farà arrabbiare chiamarlo così!) scherzo...è una coppia che fa tanto insieme! Poi, al gruppo originale, di volta in volta si aggiugevano persone sarde legate al Parco Geominerario e...i nostri minatori. Una grande piacevolissima sorpresa per me è stata che fra di noi ci fosse anche la cara amica Maria Carla cratrice di guide come "Fra mare e miniere" per Terre di Mezzo che già fu aiutata per questo progetto da Giampiero, che cara amica è lei! Bello camminare insieme (salvo quello che ho già detto che io sono...poco da gruppi) ma il gruppo era bello e la sera i discorsi attorno alla tavola sono sempre stati interessantissimi. La notte di Capodanno...io ho in qualche modo disertato e mi è dispiaciuto ma è stato meglio così. La mattina si era fatto il sentiero verso la Laveria Lamarmora, erto e da stare attenti ogni passo, il pomeriggio ci eravamo riposati e...mi è montata dentro un'angoscia immane e continuavo a vedere con gli occhi della mente un punto di quel sentiero che avremmo dovuto percorrere al lume delle lampade da minatori per brindare alla Laveria a mezzanotte. Si era pure messo a piovigginare e, non saprò mai se la mia era solo un'angoscia dovuta al mio non facile momento di vita per cui mi sento meno forte del solito, o se quel punto del sentiero mi tornava sempre in mente come una premonizione...io mi sono vista cadere giù dal dirupo...paura? Semplice imbecille paura? Non so, so solo che io non soffro di vertigini e di sentieri pericolosi ne ho fatti una quantità in vita mia ma...non me la sono sentita. E così li ho visti dall'alto, io e Gisella con una bottiglia di spumante stappata mentre la stappavano laggiù, con rimpianto nel cuore misto a una frase che ritornava: "Credi ai segni, credi alle premonizioni, se scendevi era solo per dimostrare che non avevi paura...una roba egotica, hai fatto bene" Un capodanno in quasi solitaria...beh la degna fine di un anno che non mi è piaciuto molto...la conseguenza è stata che i giorni seguenti ero considerata da alcuni "la vecchietta che forse non ce la fa" Fino al punto che, essendo nel gruppo di testa quando abbiamo fatto un sentiero non semplice sotto la pioggia, una di noi arrivata dopo che mi ha trovata seduta su un sasso, finalmente, perchè a me piace pure fermarmi, mi fa: "Da dove vieni...hai fatto il sentiero?!" Al che ho risposto: "No sono arrivata in elicottero..." E così ho capito come si incola addosso alle persone un'etichetta e non importava che fossi fra i primi...rimaneva che io ero la bolsa fifona...mah, in fondo chi se ne frega! Uno mica cammina per dimostrare che è un eroe...almeno io non cammino per questo ed è una delle ragioni per cui mi piace camminare da sola o in pochissimi perchè, poi, nel gioco che devo dimostrare chissà che ci entro anch'io e così mi affanno per "dimostrare che ce la faccio" modello "gita Cai" cosa che io odio e che ha per conseguenza magari il prendermela con chi non centra nulla...Questo se devo dire è stata la sola cosa che non mi è piaciuta di questi bellissimi giorni...ma tanto di bello è poi successo che ora devo solo pensarci per ricordarmelo perchè il Bello ha la precedenza su ciò che non mi è piaciuto.
da continuare:
nelle foto: 1 scendendo lungo la scogliera, 2 arrivando a Cal Domestica, 3 La Laveria Lamarmora, 4 il gruppo a Porto Flavia, 5 bellissimi canti sardi in chiesa, 6 scendendo all'attracco delle navi a Porto Flavia, 7 Maria Carla, 8 foto dall'alto di chi scende alla Laveria per il brindisi
Nessun commento:
Posta un commento