ieri sera la Litizzetto al Festival ha indossato il vestito della Caselli anni '60, vestito che ora appare orrendo ma che era lo "stile castigato" dell'epoca e così sono partiti i ricordi e ho ritrovato questa foto che dietro ha scritto: Verrucchio, io e Riccardo 19/5/66 ovvero avevo 14 anni, per millesimo 15 e il mio primo amore, Riccardo, ne aveva 15 quasi 16. Il mio vestitino, di cui andavo molto fiera, era di Lanerossi Vicenza, color carta da zucchero, così si diceva (nessuno sa più che lo zucchero veniva venduto dai droghieri in coni di carta di quel colore), con il colletto e i polsini di pizzo nero fatti da mia zia Giorgina...come mi sentivo elegante! Notate le scarpine! Mia mamma, vedova e insegnante non di ruolo, faceva i salti mortali con i soldi, sempre con grande dignità percui nessuno sapeva che eravamo poveri...comperava la stoffa per i vestiti a rate e pagava, sempre a rate, la sartina Giuditta che, a volte, ci pigliava, altre faceva disastri. Quel vestitino però era venuto bene...io ero innamoratissima e, la domenica, si facevano gite tipo questa, con la 600 del papà di Riccardo, il suo papà, sua mamma e quel rompiscatole del mio fratellino Roberto di 9 anni che poi, il lunedì, raccontava la gita nelle sue cronache a scuola dicendo: Ieri siamo andati...io, l'Angela il suo ragazzo Riccardo, il suo papà, e sua mamma...la mamma non cistava ed è rimasta a casa." Cosa che ci ha sempre fatto ridere perchè uno si immaginava nostra mamma che tentava di infilarsi nella 600 e che poi, sconsolata, rimaneva a casa perchè non ci stava . Al papà di Riccardo piacevo molto perchè gli ricordavo una sua fidanzatina polacca, lui ci immaginava sposati...folle idea perchè un primo amore adolescenziale è...adolescenziale e, allora, si era castissimi...solo un'infintà di baci...e lui mi lasciò l'estate dopo perchè io ero...troppo casta...ma a me proprio non veniva in mente nulla di più...che quella consunzione da baci...che però mi piacevano un sacco, il primo fu a 14 anni e qualche giorno ascoltando a casa mia il 45 giri di "Mr tambourine man " dei Beatles che, dopo, fu tutto rigato dalla mia mano tremabonda dall'emozione...la puntina l'aveva grattato tutto! Poi...non smettemmo più, sia con i Beatles che con i baci! Il papà era un ufficiale polacco che aveva incontrato la moglie a Ravenna durante la guerra e...era rimasto qui. Come mi stimavo degli occhi verdi e del cognome da nobile slavo del mio amore! E poi ero l'unica a scuola che aveva il ragazzo che, pure, possedeva un motorino! Mi veniva a prendere a scuola e io uscivo un metro sul suolo invidiata da tutte, truccata di verde con i pastelli ad olio che mi sfregavo sulle palpebre inabissata sotto il banco.
Insomma tutto ciò sa di medioevo...veramente un altro mondo...ah io mi sentivo grassa, mannaggia fossi ora grassa così!!
sabato 16 febbraio 2013
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