L'autoregalo...

ci sono giorni in cui si ha bisogno di farsi regali e il percorso da dove si è al negozio si carica di aspettative...ci sono i regali inutili...quelli per sentirsi meno soli. Ci sono quelli che ti inventi che ne hai proprio bisogno anche se sai benissimo che non è vero, e ci sono pure quelli che hai aspettato per un pò a farti ma che l'attesa ha reso ancora più belli: un cd, un libro...ieri l'altro, un pò ammaccata, sono andata all'unica libreria fornitissima dei dintorni che devi sapere dov'è perchè è dietro a dei capannoni e da fuori anche lei è un capannone ma dentro, invece, è bellissima. Un tripudio di colori e di libri dove c'è di tutto e se non c'è, effficientissimi, te lo procurano e ti mandano un gioioso sms con scritto: "Il libro da lei ordinato è arrivato" e allora il viaggio da casa a là è pieno dell'aspettativa che si hanno quando si vedrà un neonato, bello e ben nato, che si attendeva. Così ieri l'altro mi sono arricchita dell'opera omnia di Wistawa Szxymborska (certo che chi si è inventato la lingua polacca o era confuso o era un burlone) il libro si chiama "La gioia di Scrivere" ed è pubblicato dall'Adelphi. Essendo l'opera omnia, è grosso come un vocabolario ma, viste le dimensioni, costa poco 19 euro....e così, oggi che c'è il sole e devo fare un mucchio di cose, l'ho aperto qua e là e...lo devo nascondere se no non faccio nulla e leggo solo. Una poesia di quelle lette velocemente mi ha colpito, è una piccola poesia su una chiave...è bellissima e ve la regalo:



LA CHIAVE
La chiave c'era e non c'è più.
Come entreremo in casa?
Qualcuno la potrà trovare,
la guarderà - per farne cosa?
Camminando la rigira su e giù
come un ferro da buttare.

Ma se lo stesso accadesse
all'amore che io provo per te,
non solo a noi, al mondo intero
questo amore mancherebbe.
Sollevato nell'altrui mano,
non aprirà nessuna casa
e sarà solo una forma
e che ruggine la roda.

Non da carte, astri o grido di pavone
è tratta questa predizione.