sabato 29 ottobre 2011

L'Incontro della RETE DEI CAMMINI



inizia oggi in una Assisi avvolta dalla nebbia che promette sole per più tardi. Ieri sera sono andata a prendere al treno ultimo dal nord 3 pellegrini e mi appresto a raggiungere chi già c'è all' "Oasi Sacro Cuore". L'appuntamento d'inizio è alle 14.00 poi, domani, si camminerà in giro per Assisi e si salirà la montagna andando alle Carceri. Chi resterà anche domani l'altro camminerà verso Spello per la via degli ulivi.

Una full immersion nel mondo di chi ama camminare sulle vene della Terra. BUON CAMMINO!!

per vedere il programma in dettaglio aprite il sito, c'è tutto lì

venerdì 28 ottobre 2011

Invitandovi a firmare questo appello trascrivo qui una frase dal corposissimo libro di Matthew Fox "In principio era la gioia" (ve ne parlerò quando sono un pò più avanti nella lettura), dicevo trascrivo qui una frase che ben si addice a questo appello:
"...Questa crisi è collegata profondamente con la crisi ecologica menzionata in precedenza
, in primo luogo perchè il denaro speso per fabbricare armi non è un buon ivestimento per dare lavoro. Uno studio recente ha mostrato che per ogni miliardo di dollari speso in produzioni militari si perdono 18.000 posti di lavoro. Si calcola che il "denaro necassario per provvedere al cibo, all'acqua, all'educazione, alla salute e alla casa per tutta la popolazione mondiale" si aggiri intorno ai 17 miliardi di dollari all'anno, che è esattamente l'ammontare che viene speso ogni due settimane in armamenti..." "in principio era la gioia"pag. 10
Un appello di padre Alex Zanotelli contro la manovra finanziaria: tagliamo drasticamente le enormi spese militari italiane non i servizi sociali. Segnaliamo un nuovo appello di padre Alex Zanotelli sul tema della manovra finanziaria.

APPELLO
Manovra e armi: "Il male oscuro"di Alex Zanotelli
In tutta la discussione nazionale in atto sulla manovra finanziaria, che ci costerà 20 miliardi di euro nel 2012 e 25 miliardi nel 2013, quello che più mi lascia esterrefatto è il totale silenzio di destra e sinistra, dei media e dei vescovi italiani sul nostro bilancio della Difesa. E’ mai possibile che in questo paese nel 2010 abbiamo speso per la difesa ben 27 miliardi di euro? Sono dati ufficiali questi, rilasciati lo scorso maggio dall’autorevole Istituto Internazionale con sede a Stoccolma(SIPRI). Se avessimo un orologio tarato su questi dati, vedremmo che in Italia spendiamo oltre 50.000 euro al minuto, 3 milioni all’ora e 76 milioni al giorno. Ma neanche se fossimo invasi dagli UFO, spenderemmo tanti soldi a difenderci!!
E’ mai possibile che a nessun politico sia venuto in mente di tagliare queste assurde spese militari per ottenere i fondi necessari per la manovra invece di farli pagare ai cittadini? Ma ai 27 miliardi del Bilancio Difesa 2010, dobbiamo aggiungere la decisione del governo, approvata dal Parlamento, di spendere nei prossimi anni, altri 17 miliardi di euro per acquistare i 131 cacciabombardieri F 35. Se sommiamo questi soldi, vediamo che corrispondono alla manovra del 2012 e 2013. Potremmo recuperare buona parte dei soldi per la manovra, semplicemente tagliando le spese militari. A questo dovrebbe spingerci la nostra Costituzione che afferma :”L’Italia ripudia la guerra come strumento per risolvere le controversie internazionali…”(art.11) Ed invece siamo coinvolti in ben due guerre di aggressione, in Afghanistan e in Libia. La guerra in Iraq (con la partecipazione anche dell’Italia), le guerre in Afghanistan e in Libia fanno parte delle cosiddette “ guerre al terrorismo”, costate solo agli USA oltre 4.000 miliardi di dollari (dati dell’Istituto di Studi Internazionali della Brown University di New York). Questi soldi sono stati presi in buona parte in prestito da banche o da organismi internazionali. Il governo USA ha dovuto sborsare 200 miliardi di dollari in dieci anni per pagare gli interessi di quel prestito. Non potrebbe essere, forse, anche questo alla base del crollo delle borse? La corsa alle armi è insostenibile, oltre che essere un investimento in morte: le armi uccidono soprattutto civili.
Per questo mi meraviglia molto il silenzio dei nostri vescovi, delle nostre comunità cristiane, dei nostri cristiani impegnati in politica. Il Vangelo di Gesù è la buona novella della pace: è Gesù che ha inventato la via della nonviolenza attiva. Oggi nessuna guerra è giusta ,né in Iraq, né in Afghanistan, né in Libia. E le folle somme spese in armi sono pane tolto ai poveri, amava dire Paolo VI. E da cristiani come possiamo accettare che il governo italiano spenda 27 miliardi di euro in armi, mentre taglia 8 miliardi alla scuola e ai servizi sociali?
Ma perché i nostri pastori non alzano la voce e non gridano che questa è la strada verso la morte?
E come cittadini in questo momento di crisi, perché non gridiamo che non possiamo accettare una guerra in Afghanistan che ci costa 2 milioni di euro al giorno? Perché non ci facciamo vivi con i nostri parlamentari perché votino contro queste missioni? La guerra in Libia ci è costata 700 milioni di euro!
Come cittadini vogliamo sapere che tipo di pressione fanno le industrie militari sul Parlamento per ottenere commesse di armi e di sistemi d’armi. Noi vogliamo sapere quanto lucrano su queste guerre aziende come la Fin-Meccanica, l’Iveco-Fiat, la Oto-Melara, l’Alenia Aeronautica. Ma anche quanto lucrano la banche in tutto questo.
E come cittadini chiediamo di sapere quanto va in tangenti ai partiti, al governo sulla vendita di armi all’estero (Ricordiamo che nel 2009 abbiamo esportato armi per un valore di quasi 5 miliardi di euro).
E’ un autunno drammatico questo, carico di gravi domande. Il 25 settembre abbiamo la 50° Marcia Perugia-Assisi iniziata da Aldo Capitini per promuovere la nonviolenza attiva. Come la celebreremo? Deve essere una marcia che contesta un’Italia che spende 27 miliardi di euro per la Difesa.
E il 27 ottobre sempre ad Assisi , la città di S. Francesco, uomo di pace, si ritroveranno insieme al Papa, i leader delle grandi religioni del mondo. Ci aspettiamo un grido forte di condanna di tutte le guerre e un invito al disarmo. (del disarmo no ha parlato proprio nessuno haimè e di grida non ce ne sono state...solo qualche sussurro)
Mettiamo da parte le nostre divisioni, ricompattiamoci, scendiamo per strada per urlare il nostro no alle spese militari, agli enormi investimenti in armi, in morte.
Che vinca la Vita!
Alex ZanotelliNapoli, 24 agosto 2011
Per sottoscrivere l'appello vai a
http://www.ildialogo.org/appelli/indice_1314206334.htm

CAMMINO DELLA PACE il concerto ad Assisi e i giorni assisani


































































e così capita che quando si è...sul palco non si riescono a fare foto per cui le due piccole foto del concerto non sono niente di chè...ma in futuro ci sarà la registrazione professionale e, immagino, un promo del Concerto Live.






Intensi questi giorni assisani, intensi per tutti direi specialmente per me che mi sono divisa fra il guidare il gruppo qua e là, presentare il concerto e risolvere le piccole cose che una organizzazione abbastanza complessa hanno richiesto.






Bello il concerto, veramente bello e non lo dico solo io visto che ho avuto riscontri in questi giorni incontrando chi c'era. la chiesa era pienissima e, prima di iniziare, ho presentato al pubblico i 3 pellegrini incontrati nel pomeriggio "casualmente" mentre con il gruppo aspettavamo l'autobus per Santa Maria. Tre polacchi partiti: uno da Gerusalemme, uno da Mosca e uno da Fatima-Compostella e che proprio qui ad Assisi il 25 si sono riuniti. Come potete vedere dalla mini-carta che uno di loro aveva su uno strano carretto che spingeva, il loro cammino ha disegnato un immenso Tau su tutta l'Europa! Ognuno di loro ha camminato 3700 km....non male vero?!






Ma torniamo al concerto, prima di inziare Ingrid la pellegrina tedesca che vive ad Assisi, ha letto la sua poesia su Assisi e poi il primo brano, che è stato la "Preghiera Semplice", è stato magistralmente accompagnato con il flauto da Andrea un eccellente flautista perugino (uops mi sono dimenticata il cognome...perchè sia lui che l'attore avevano cognomi difficili ed io ho il cervello sciacquero) poi, James, ha proseguito da solo e il testo di ogni brano è stato letto da Davide, l'attore amico di James, una nuova amicizia nata ad un convegno di spiritualità a Roma dove si sono conosciuti anche con il flautista...Dio-incidenza. La platea era molto attenta e partecipe, veramente un bel concerto che, per noi, si è concluso piacevolmente in un wine-bar.






Il giorno dopo, visita alle due perle: San Damiano e le Carceri dove, nel primo, abbiamo potuto vivere insieme momenti magici nella cappella di Santa Maria e poi, in taxi e nella nebbia che avvolgeva teneramente la montagna, salire alle Carceri dove frà Ambrogio ha detto parole bellissime agganciandosi al tema del concerto, lui c'era, per poi benedire tutti come solo lui sa fare. La sera, cena d'addio all'albergo, tanti abbracci, tanti mini regali di tutti, un'atmosfera veramente bella! Ora tutti loro sono sui rispettivi aerei per tornare ai quattro orizzonti della Terra...forse saranno tutti stanchi come lo sono io dopo questa avventura ma, di certo perchè me lo hanno detto tutti, felicissimi di questa magica opportunità, buon volo amici cari!

ps aggiunta oggi 2 novembre la foto del concerto fatta dal caro pellegrino Guy














































giovedì 27 ottobre 2011

Il vuoto diventa mediatico

































Il cielo si è un poco alzato ed è uscito un solettino autunnale, un poco più di gente, le canzoncine-che-non-se-ne-può più di Gen Rosso e Gen Verde condite anche da danzine, con pure bandiere senza che lo siano, che vengono legate insieme. Poi buona musica che fa da sottofondo a degli impegni di pace detti dai vari rappresentanti delle religioni...il tibetano non c'è più, dove è sparito?! Così a ricordare il Tibet ci sono solo io con le mie bandierine cucite sulla giacca. Il mio gruppo di pellegrini pacifisti sono contenti, io sono di poca compagnia perchè io non sono contenta, non lo sono proprio, vedo solo lo spreco in denaro e in opportunità...nessuno, nemmeno il Papa che ha l'aria stanca e un pò suonata, nomina Francesco...forse se ne ricordano solo quando se ne vanno per pochi minuti e solo alcuni giù nella sua tomba. Ho fatto qualche foto a dei volti interessanti e, nel grande schermo, si è vista la sola scena che valeva la pena di vedere: una colomba bianca lanciata nel cielo con altre è planata sulla mano di un Parsi, credo, o era musulmano, non so ma comunque aveva un volto sorridente e cercava di farla volare ma lei niente, se ne stava sul suo dito...forse quel signore era una brava persona, un uomo di Pace...beh, per fortuna che sta storia è archiviata...e ancora una volta Assisi è stata "usata male"...povero mondo, povera umanità, povera Città di Francesco, povero Francesco e Chiara, poveri noi.
Sta sera non sono proprio in vena di parlarvi del concerto, lo farò nel momento che questa "pena" mi avrà lasciato! Ciao


ps. poi si ascolta la Tv e si parla in un altro modo di questa giornata, ovviamente, solo il Tg 3 ha concluso il servizio dicendo: "Ci si domanda a cosa eventi di questo tipo servano, ma se non ci fossero ci sarebbe meno ragione di speranza"...rassegnata questa affermazione ma sempre meglio di quello che hanno detto gli altri telegiornali... "Così è se vi pare" a me pare, pare che una cosa così non serva a nulla neanche ad alietare i cuori..mah!

Il cielo sopra...Assisi










forse su Berlino volavano gli angeli, qui...si sono nascosti o sono sfumati nella nebbia


del cielo e dei cuori...parole, parole, parole di nulla, grigie. Niente calore, niente colore. Poca gente in piazza , ometti che vendono bandierine papali e qualcuno le compera, un paio di urletti modello Papa boys...il nulla, il piattume, le chiacchere. Sto lì ad ascoltare fino all'ultimo...mi va bene perchè so sia il francese che l'inglese...nessuno pensa ad una traduzione simultanea e la piazza è piena di gente anziana, qualche giovane e un gruppetto di tenerissimi bimbi che, forse, non capiscono quello che viene detto, chi è dentro ha i discorsi scritti...chi se ne frega di quelli fuori! Faccio la foto alla maglietta di un ragazzo, questa, pensavo fosse un "talebano cattolico", gli chiedo ragione della scritta e ci mettiamo a parlare...lui e altri ragazzi sono contro la globalizzazione che schiaccia tutti e il ragazzo mi dice: "Anche le religioni si stanno mettendo d'accordo per schiacciarci..." Parliamo fitto, ci troviamo d'accordo su tante cose, gli parlo di Francesco come "Uomo nuovo" ci lasciamo con un abbraccio e i rispettivi emails scambiati. Mi fa tenerezza come mi fa tenerezza il gruppetto di bimbi...in che mondo vivono? In che mondo viviamo?! Che vuole dire essere giovani in questo grigio dentro e fuori? Mi fa tenerezza questo ragazzo che mi dice: "Hanno previsto tutto anche per mio figlio, quello che un giorno avrò..."

Tristezza, infinita tristezza...se non sapessi, se non pensassi che nel mondo ci sono fuochi accesi, mi chiuderei in un buoco a cantare: "Extra terrestre portami via...."


Aspetto il discorso del Papa...ecco c'è chi dirà che ce l'ho con lui...ma oggi non è così, oggi ascolto l'omelia confusa e piena di nulla di un vecchietto stanco che ha però potere...che potrebbe dalla sua posizione fare la differenza...ma non la fa, non la vuole fare e allora il "grande professore e teologo" gira e rigira su parole che non dicono nulla, forse per evitare di dire...e a furia di evitare quello che rimane è nulla. La paura è una consigliera cattiva e qui siamo a casa di uno che non aveva paura di nulla...aveva Fede!

Fra di loro c'è anche un monaco tibetano, dopo Gendun a casa sua mi dice: "E' stato il vice capo del governo tibetano in esilio, è un grande Lama, ha una gran capacità di parlare senza giri di parole."...ma non lo fanno parlare...si nota la grande assenza del Dalai Lama, il Nobel per la Pace che qui non c'è...non lo hanno invitato? Lo hanno invitato troppo tardi? Certo è che il Papa, questo, non lo ha mai voluto ricevere per cui...è come la sua omelia o discorso come si vuole chiamare, forse si ha paura di dare fastidio alla Cina..."Ognuno salvi i suoi" per cui chi se ne frega dei 4 milioni di tibetani uccisi, chi se ne frega di un Nobel per la Pace come lui!




Sono andata da Gendun per cucirmi sulla giacca la bandiera del Tibet, andrò così all'incontro su ad Assisi di oggi pomeriggio, mi prenderanno per buddista?! Spero che le televisioni a caccia di interviste nel...nulla mi fermino e mi chiedano il perchè delle mie bandiere...poi potranno sempre tagliare quello che dirò...FUOCHI DELLA TERRA CONTINUATE A BRILLARE PERCHE' NELLA CITTA' DEL GRANDE FUOCO, DAVANTI A QUELLA PORZIUNCOLA ATTORNO A CUI LA FORESTA SEMBRAVA INCENDIATA DALLA PRESENZA DI CHIARA E FRANCESCO E I LORO UN GIORNO DI 800 ANNI FA...non è accesa nessuna luce e il cielo grigio partecipa di questa mancanza.


Poi vi scriverò del concerto e dei giorni con i pellegrini per la pace...lì di luce ce ne è!
ps mentre scrivo alla televisione dicono che le multinazionali vogliono brevettare non più gli ogm ma anche gli incroci normali animali e vegetali...MI SA CHE I RAGAZZI NELLA PIAZZA ABBIANO PROPRIO RAGIONE!
















































mercoledì 26 ottobre 2011

siete ancora in tempo!

mannaggia, mannaggia mannaggia vi avevio detto dell'inserto del Corriere della Sera ITALIE con il mio articolo sul cammino

"Con le ali ai piedi" e vi avevo detto che usciva venerdì 28 e invece è uscito oggi!! Che scema che sono! E' che sono suonata...poi vi dirò del concerto corro alla cena finale con gli amoericani!

lunedì 24 ottobre 2011

CAMMINO DELLA PACE whaooo che arrivo!











































































































Sta mattina con Marcia siamo arrivate alla statua di Padre Pio in macchina e lì li abbiamo aspettati, faceva caldo e c'era un bel sole...poi eccoli tanti, sono proprio tanti e tutti felicissimi. Quindi la salita spingendo Marcia per la ripida salita. Era una spinta a tre, uno spingeva e due spingevano dietro, incredibile! James si avvicina e mi dice: "Questa salita tutti insieme è il più bel momento di tutto il cammino! Questo spingere Marcia è fantastico!" A porta san Giacomo ci aspettavano altri amici che si sono congiunti al gruppo qui, la salita si era fatta in silenzio ma, da lì in poi, la lunga fila cantava: "Domine Criste, shalom, shalom, maranatha ven senior Gesù" ( che è un mantra regalato al Cammino da una pellegrina brasiliana di un Cammino Meditativo, era bellissimo perchè la discesa verso la Basilica era fatta da tutti loro cantando e con occhi pieni di comozione e gioia. Poi, fra i cavi della Rai e la costruzione di un grandissimo palco per il 27, i pellegrini si sono messi in circolo e hanno recitato la preghiera fatta di tutte le preghiere del mondo che li ha accompagnati per tutti questi 10 giorni. Erano tutti molto commossi e si abbracciavano, quindi la discesa nella tomba di Francesco mentre Marcia ed io ce ne stavamo nella Basilica inferiore, Marcia mi ha detto: "Oggi la Basilica risplende, è ancora più bella dell'altro giorno." All'albergo la divisione delle camere è stata un pò complessa perchè metà di loro sono alla casa delle Rose poi...tutti liberi di fare quello che più piaceva. Marisa è ora qui con me, domani guiderò tutto il gruppo, ho avuto un permesso speciale firmato dal sindaco, con microfonini come fanno le guide di città, visiteremo in tutti gli angoli la basilica di Francesco, la mattina, e Santa Maria degli Angeli al pomeriggio (il 26 tutto sarà blocato per le visite e così andremo a san Damiano e alle Carceri che...sono "fuori dai giochi") ma, prima, il concerto, domani sera...mamma quante emozioni per tutti!

sul Corriere della Sera il Cammino "Con le ali ai piedi"

ve lo dico ora ma ve lo ricorderò poi
il 28, venerdì, esce il "Corriere della Sera" Con l'inserto:
SPECIALE ITALIE
sulla PUGLIA
(CHIEDETELO ALL'EDICOLA PERCHE' A VOLTE SI DIMENTICANO DI METTERLO DENTRO)

il carissimo amico e pellegrino Alessandro Cannavò mi ha chiesto di scrivere un articolo sulle 5 ultime tappe, le pugliesi, del Cammino "con le ali ai piedi"
(uhaooo che emozione!) e così l'ho fatto, l'articolo uscirà corredato dai disegni di Michele (non poteva che chiamarsi così! Ding...Dio-incidenza) che viene dal Trentino e con cui abbiamo scambiato emails montanari, disegna bene e deve essere un tipo simpatico.
Sono emozionata e ho già bloccato copie del giornale nell'edicola in cui comperai un malloppo di "Corriere della sera" una anno fa quando fu chiuso l'ostello, vi ricordate il bel articolo di Alessandro?! Insomma, aumentate le vendite del Corriere e assicuratevi questo speciale...in preparazione all'articolo mi ero letta lo speciale Marche che ho trovato molto interessante e ricco, anche questo della Puglia lo sarà, ne sono certa!
Vado a prendere Marcia e, fra poche ore, saremo alla statua di padre Pio ad aspettare i pellegrini!

domenica 23 ottobre 2011

CAMMINO DELLA PACE sono a Valfabrica e...EVVIVA I CARABINIERI!




E mentre i pellegrini raggiungevano felicemente Valfabrica, ora sono a cena, io e Marcia siamo state in giro per Assisi e, con l'aiuto di qualche robusto e volonteroso ragazzo, siamo pure riuscite ad andare a san Rufino, la salita è immane, e ad andare alla chiesa di Santa Maria delle Rose dove vendono quelle deliziose Madonne da tenere in mano e Marcia se ne è regalata una. "Ma che centrano i carabinieri?!" Voi direte, ahhh è stato lo spettacolo della giornata! Stavamo scendendo in piazza da via Metastasio quando ho notato una mercedes blu...una macchina blu parcheggiata davanti all'ufficio informazioni turistiche...non si può parcheggiare lì! Ma, miracolosamente, dietro c'era una volante dei carabinieri...vedo un pò di movimento, l'autista in giacca e cravatta è agitato, sta tirando fuori i documenti..."Vuoi vedere che lo multano! Alleluya" Marcia non capisce ma le spiego la straordinarietà della cosa e le dico che voglio vedere come va a finire...in piazza ci sono altri che hanno notato e che girellano senza andarsene, anche loro vogliono vedere. Uno dei due carabinieri sta scrivendo...scrive e scrive una sorta di romanzo, immagino. L'altro telefona, anche l'autista della macchina blu telefona...ma il carabiniere continua scrivere. Una signora mi passa vicino e mi dice: "Ho fretta ma se gli fanno la multa può ringraziare lei per me i carabinieri?" "Certo che lo faccio, sto aspettando per questo" Le rispondo...avrei la foto vera ma per la privacy di tutti non la metto nel blog. Insomma, l'hanno fatta la multa! L'autista se ne va scornato con il macchinone, io mi avvicino e ringrazio dicendo: "L'intera piazza è commossa, grazie, siete proprio bravi, vi metterò sul mio blog" Loro sorridenti e divertiti ringraziano...trovo che la cosa sia un raro esempio di civismo...ho poi rivisto la signora e tutte e due eravamo contente...beh mi dispiace per l'autista ma per "il pezzo grosso" per niente.




BRAVI CARABINIERI, AVANTI COSI'!!!




















Un post in onore degli amici ungheresi e...altro

Anche se questa piccola biografia che riporto qui sotto, presa dai santi del giorno, non è proprio ...nel mio stile e suona, nel linguaggio, anche molto datata, dopo aver scoperto a Budapest che questo santo francescano è uno dei loro eroi nazionali riporto la sua storia...la storia di un francescano guerriero e inquisitore...erano tempi così e non sembra una storia francescana nel nostro moderno modo di vedere o di immaginare tutto rose e fiori, uccellini e fiorellini, del resto questo insistere sulle macabre immagini dell'assassinio di Gheddafi pare più di quei tempi che di tempi in cui l'uomo dovrebbe essere andato oltre...l'uomo è cambiato? Non credo...
Allora i territori in cui combattè in testa alle truppe erano ungheresi ecco perchè è un loro eroe. Chissà se lo festeggiano a Budapest!
San Giovanni da Capestrano, uno dei due Santi che, nelle opere d'arte del '400, vengono rappresentati con lo stemma di Cristo Re.
Il primo è San Bernardino da Siena, che mostra lo stemma raggiante sulla tipica tavoletta di legno, da lui alzata su tutte le piazze come simbolo di libertà e pegno di pace. Il secondo è San Giovanni da Capestrano, che sventola invece quel luminoso stemma sopra una bandiera spiegata, garrente nell'aria di una ideale battaglia.
Era nato a Capestrano, vicino all'Aquila, nel 1386, da un barone tedesco, ma da madre abruzzese, e il biondo incrocio tra il cavaliere tedesco e la fanciulla abruzzese veniva chiamato " Giantudesco ". " I miei capelli, i quali sembravano fili d'oro - ricorderà da vecchio -io li portavo lunghi, secondo la moda dei mio paese, sicché mi facevano una bella danza ". Studente a Perugia, si laureò e divenne ottimo giurista, tanto che Ladislao di Durazzo lo fece governatore di quella città. Ma da Perugia si vedeva, sul fianco del Subasio, la rosea nuvola di Assisi, e Giantudesco, caduto prigioniero dei Malaspina, meditò in carcere sulla vanità del mondo, come aveva già fatto il giovane San Francesco.
Non volle perciò tornare alla vita mondana e uscito di carcere si fece legare dalla corda francescana, entrando nell'Ordine, dove San Bernardino propugnava, nel nome di Gesù, la riforma della cosiddetta " osservanza ".
Giantudesco entrò in intimità col Santo riformatore. Lo difese apertamente e valorosamente quando, a causa della devozione del Nome di Gesù, il Santo senese venne accusato d'eresia. Anch'egli così prese come emblema il monogramma bernardiniano di Cristo Re e lo portò nelle sue dure battaglie contro gli eretici e contro gl'infedeli. Il Papa lo nominò Inquisitore dei Fraticelli; lo inviò suo legato in Austria, in Baviera, in Polonia, dove si allargava sempre di più la piaga degli Ussiti. In Terra Santa promosse l'unione degli Armeni con Roma.
Ovunque c'era da incitare, da guidare e da combattere, Giantudesco alzava la sua bandiera fregiata dal raggiante stemma di Gesù o addirittura una pesante croce di legno, che ancora si conserva all'Aquila, e si gettava nella mischia, con teutonica fermezza e con italico ardore.
Aveva settant'anni, nel 1456, quando si trovò alla battaglia di Belgrado investita dai Turchi. Entrò nelle schiere dei combattenti, dove era più incerta la sorte delle armi, incitando i cristiani ad avere fede nel nome di Gesù. " Sia avanzando che retrocedendo - gridava, ~ sia colpendo che colpiti, invocate il Nome di Gesù. In Lui solo è salute! ".
Per undici giorni e undici notti non abbandonò mai il campo. Ma questa doveva essere la sua ultima fatica di combattente. Tre mesi dopo, il 23 ottobre, Giantudesco moriva a Villaco, nella Schiavonia, consegnando ai suoi fedeli la Croce, emblema di Cristo Re, che egli aveva servito, fino allo stremo delle sue forze.
appena letto copio e incollo...leggete anche voi!


Libia.
MACELLAZIONI FINALI, CARNEFICI (NATO-CNT), PLAUDENTI (BAN KI MOON, NAPOLITANO, UE…) E ASTENUTI

di Marinella Correggia

1. Ecco la nuova Libia di Napolitano, di Ban Ki Moon, di Barroso e di tutti gli altri che hanno espresso oggi soddisfazione. Eccola in questo video atroce:
(l'ho tolto non voglio trasmettere nel bene e nel male queste atrocità medievali...loro sono ancora a quel tempo, non giudico, noi non dovremmo esserci più!) riprende un essere umano gravemente ferito, strattonato, circondato dalle blasfeme urla “allah u akbar” che accompagnano le esecuzioni di Al Qaeda, in Iraq come in Libia (da mesi ormai), come altrove. Macellazione: il termine è appropriato, perché il sangue scorre, le urla di soddisfazione degli esecutori si levano come gli onnipresenti colpi di fucile, e l’indifferenza per le sofferenze dei viventi scannati è la stessa che c’è nei macelli per animali. Del resto, ricordate che in Iraq, i militari americani dicevano ridacchiando di aver fatto il tiro al piccione con i soldati iracheni? In Libia, Nato e i suoi alleati del Cnt hanno fatto tabula rasa di molti civili e di moltissimi lealisti; e dire che avrebbero dovuto limitarsi a far rispettare la no-fly zone e a proteggere i civili se minacciati. Chi minacciava i civili in genere (e tanto più nel caso delle città assediate da fine agosto)? Le truppe armate del Cnt. Alleate e protette dalla Nato come se fossero civili.
2. Allucinante, un assassinio ordinato o compiuto direttamente dalla Nato dai paesi “democratici”. Dai paesi consumisti e militaristi, anche durante la crisi. Allucinante ma non per Ban Ki Moon, per il quale questa giornata è “storica” per la Libia. Ban Ki Moon è il segretario generale delle Nazioni Unite!! Lo stesso che non ha speso un parola su questa guerra, nemmeno sui civili di Sirte assediati e uccisi (e immaginarsi se può provare pietà per i soldati libici sui quali la NATO ha fatto il tiro al tacchino. E Napolitano? Anche lui contento. Napolitano è il presidente della Repubblica italiana: ci rappresenta davvero questo guerrafondaio capo (il più accanito di tutti, a parlare di “iniziativa umanitaria”)? E i capi dell’Unione Europea che si compiacciono della nuova era? Ci rappresentano? Forse sì. Questo è l’”orrore su cui si fonda il consumismo” (frase di un’amica); sì, anche in tempi di crisi.
3. Oggi 20 ottobre vicino a Bani Walid è stato assassinato anche Sheik Ali, ottant’anni, capo tribale della tribù Warfalla. Uomo di pace, non aveva in casa nemmeno un fucile da caccia.
4. Non si è risparmiato nulla ai perdenti, per ridicolizzarli meglio. Un pro-Cnt (di quelli che senza la Nato non avrebbero fatto un passo) mostra la “pistola d’oro” che avrebbero trovato nelle tasche di Gheddafi! E poi naturalmente, dove l’hanno trovato ferito (è poi “morto in custodia”)? Saddam lo pescarono, barbone, in una buca, per avviarlo subito alla forca. Gheddafi, dicono, si era rifugiato ferito in un tubo di cemento sporgente dalla sabbia. Così hanno cercato di annullare il fatto che sia rimasto fino all’ultimo nel luogo della Libia più pericoloso, Sirte.
5. E’ stata la Nato a colpirlo? Ecco cosa dice il colonnello Lavoie in una di quelle dichiarazioni che a leggerle rivelerebbero altrettanti crimini di guerra o violazioni della risoluzione 1973 (alla quale la Nato ha continuato ad aggrapparsi): “aerei della Nato hanno colpito due veicoli militari pro-Gheddafi che facevano parte di un gruppo di veicoli militari che manovravano vicino a Sirte”. Allora ho chiesto all’ufficio stampa della Nato (cjtfuppress@jfcnp.nato.int): come mai avete colpito quei veicoli?”. Loro, coda di paglia, si lanciano in una excusatio non petita: “La Nato li ha colpiti perché erano una minaccia per i civili. La Nato non prende di mira individui specifici”. Allora ho risposto: “Non vi ho chiesto quale obiettivo specifico fosse quello. Ma in che modo minacciavano i civili? Dov’erano i civili minacciati?”. Allora hanno fatto rispondere a Lavoie: “given the nature of their conduct these armed vehicles continued to represent a threat towards civilians”. “Data la natura del loro comportamento, erano una minaccia. I combattimenti sono continuati fino alla caduta di Sirte”. Il tirapiedi di Lavoie aggiunge che non può aggiungere altro. Ma è chiarissimo: visto che Lavoie si riferisce ai combattimenti, significa che gli unici civili che la Nato ha voluto proteggere sin dall’inizio del resto, erano gli armati del Cnt. Ma ciò è illegale.
6. Dunque quando si farà un processo alla Nato sarà sempre troppo tardi.
7. E qui, gli occidentali – anche i “movimenti” - che sanno tutto (ma anche là, gli arabi addormentati da Al Jazeera), che hanno fatto? Non ha indignato quasi nessuno, nemmeno gli indignati, il macello che dura dall’inizio delle bombe (già: prima, i famosi 10mila o seimila morti erano stati un’invenzione. Lo hanno dichiarato gli stessi che l’avevano denunciato all’Onu…). Forse perché qui è dal 1945 che il cielo non ammazza di bombe e molti difettano di immaginazione. Adesso diranno: “Eh però era meglio processarlo…”. Siamo democratici e civili, noi gli altri li processiamo gli altri (noi stessi mai). Ammazziamo solo con le bombe e la rapina economica ed ecologica. Di cui le guerre come questa sono conseguenza e causa. Ma come mai non se ne rendono conto?
Marinella Correggia


Venerdì 21 Ottobre,2011 Ore: 15:11
«Il Dialogo - Periodico di Monteforte Irpino»
Prima Pagina/Home Page: www.ildialogo.org

sabato 22 ottobre 2011

CAMMINO DELLA PACE da Gubbio a Biscina..o quasi






















Oggi gita a Gubbio per me e Marcia per raggiungere il gruppo e vedere le bellezze della città.





Una bellissima giornata di sole e...puntualità perchè siamo arrivate alla Vittorina proprio quando loro la stavano lasciando...non tutto il gruppo era in cammino, molti sono raffreddati come ero io a La Verna cosa che fa più pensare ad un virus che gira che ad un colpo di freddo e poi...la tentazione di stare in giro per la città, per molti ha avuto la meglio e così solo una parte è arrivata fino al bivio per Valingenio...la stanchezza si fa sentire! Io e Marcia abbiamo salito le ripide strade di Gubbio e, con la carozzella è veramente un'impresa...mi sto facendo i muscoli ma Marcia è tanto cara...oggi le ho detto: "Scusa se ti dico una cosa che non pare bella, ma se c'era qualcuono che si doveva romepere un piede eri proprio tu perchè sei tanto simpatica e mi piace stare insieme a te" Ha capito che non è una cattiveria e ha riso tanto. Chi non ha camminato è salito con i bidoncini a sant'Ubaldo e poi, in albergo, ho spiegato loro la corsa dei ceri perchè avevano visto un documentario in un museo ma non ci avevano capito niente. Gubbio era al suo meglio e tutti sono stati molto contenti di visitarla. James è felicissimo di come sta andando il cammino e la meta, ora, si fa sentire vicina. Fra due giorni io e Marcia li aspetteremo alla statua di padre Pio e, a turno, tutti spingeranno la carozzella di Marcia su per la ripida salita finale, così anche lei farà gli ultimi due chilometri insieme a gli altri. Alla porta di San Giacomo ci aspetteranno 5 altri nuovi che si uniranno al gruppo e tutti scenderemo nella tomba di Francesco...bello no?!


Ho aggiunto nei vari post alcune foto che mi ha dato Guy e una sua anche in questo. In una foto vedete le due ingessate. Padre Francesco alla Vittorina è stato carino con tutti come sempre, che bella presenza è lui in quel luogo! Insomma...il Cammino della Pace è proprio un successo!


Buona notte a tutti...le sedie della mia cucina sono tutte occupate: A-gattina, A-ggatone, Micha e Daminao...Benny (le devo lasciare questo privilegio da decana) ronfa sul mio letto, mentre Zen è nella sua torre, lei vive lì! Buona notte ronfante a tutti!
















































































venerdì 21 ottobre 2011

Yin e Yang è una roba seria!

Ma come si permette (non lo nomino neanche perchè solo il suono del suo nome mi da fastidio) di sporcare anche questo simbolo! Non ho parole! Basta cambiare il simbolo per cambiare la storia? Che follia, che orrore!!!

Qui di seguito una definizione della "cosa seria":


Nella medicina tradizionale Cinese le relazioni tra Yin e Yang vengono riassunte in quattro cosiddette” Leggi fondamentali" ossia:

Queste leggi sono simbolicamente rappresentate nel disegno del Taiji. Fermiamoci a osservarlo:
Lo spazio è diviso in due colori opposti: questo è ciò che permette di definirli. Lo Yin è nero perché lo Yang è bianco, non esistono spazi grigi all'interno del diagramma, in ogni punto l'uno o l'altro colore si manifesta solo per contrasto con il suo inverso.
Yin e Yang sono opposti e complementari, pertanto si respingono e si attraggono.
Questo è ciò che viene espresso dalla prima legge. Osserviamo che c'è una piccola zona di bianco nel nero e viceversa: Yin e Yang si fondano a vicenda e non possono sussistere indipendentemente l'uno dall'altro, sono inscindibili e comunicanti; entrambi sono inclusi all'interno di un unico cerchio per metterne in rilievo la sostanziale unità. Questo cerchio rappresenta il Tao, la legge universale che crea, sostanze e ritma la vita esprimendosi attraverso questi due principi polari. Questo è ciò che viene espresso dalla seconda legge.
La linea che divide il cerchio non è una linea retta perché rappresenta un rapporto dinamico; un modello di movimento perpetuo autoregolato, in cui i due elementi sono in uno stretto rapporto di relazione (inversa); più cresce lo Yin tanto diminuisce lo Yang e viceversa, da un punto di vista temporale questo avvicendarsi dà luogo a un'alternanza ma la quantità di Yin e di Yang del totale rimane invariata. Questo è ciò che viene espresso dalla terza legge.
Infine possiamo osservare che il nero inizia dove il bianco raggiunge il suo apice e viceversa, secondo ciò che la tradizione cinese esprime nella legge fondamentale dei mutamenti: "giunto all'estremo necessariamente si inverte": Yin e Yang si trasformano reciprocamente (nel loro inverso). Questo è ciò che viene espresso dalla quarta legge
L’estremo freddo genera il caldo, l'estremo caldo genera il freddo; il Qi freddo dà origine al denso, il Qi caldo al rarefatto...e se ne potrebbe parlare per anni...

CAMMINO DELLA PACE da Pietralunga a Gubbio e...altro






































Sveglia prestissimo sta mattina anzi...visto che mi ero addormentata sul divano e mi sono svegliata alle 2,30 e non ho più dormito direi, più che presto! Con la gatta ronfante sulla pancia mi sono letta tutta la guida dettagliatissima della Basilica di San Francesco e così, notte tempo, mi sono fatta una cultura su cose che non sapevo...poi, nel vento, sono andata a prendere Marcia alle 6.30 e siamo andate alle Lodi e alla Messa a Santa Chiara e ho scoperto che anche Marcia ha una voce altissima come le Clarisse. Poi, dopo colazione, siamo andate a San Giacomo e a San Francesco, mannaggia non mi ero mai accorta che Assisi ha discese così ripide! Meno male che peso tanto e così, facendo da contrapeso sono riuscita a non lanciare la povera Marcia in volo sulla valle spoletana poi, al ritorno, abbiamo dovuto prendere il taxi di una forsennata autista che ci ha sbalottate di nuovo all'albergo!





"Ma che centra la foto di un gatto?!" Centra, centra perchè all'alba mi sono trovata questo micio in cucina e non ha nessuna intenzione di andarsene, si è piazzato su una sedia con cuscino e ronfa, è un maschio tanto per cambiare! Per me i gatti di Assisi si parlano fra di loro e si è sparsa la voce e da orecchia ad orecchia pelosa si dicono: "Là sulla collina fra gli olivi c'è una signora che ama i gatti, c'è sempre una ciotola piena di croccantini e una di latte...è un buon posto, lei non ci caccia..." mannaggia e fanno sei, come farò?!

Aggiunto il nome del gatto dopo qualche ora e tante risate solitarie...mi dicevo: "E questo gatto come lo chiamo? Guardiamo nei santi del giorno!" E che trovo? Che oggi è sant'Agatone che vuole dire in greco ottimo, un padre del deserto. Perfetto! Così ho A-gattina e A-gattone








Dal cammino buone notizie, sono a metà strada fra pietralunga e Gubbio, il vento soffia ma è bello camminare nel vento!

Ieri Ingrid oltre alle foto che metto nei posts relativi e precedenti, mi ha mandato questa frase che trascrivo in inglese e italiano, è una definizione di cosa sia il cammino data da una delle pellegrine:

"Walking builds a bridge to higher consciousness, allows us to access our intuition, to focus on solutions rather than problems." JULIA
"Camminare crea un ponte verso un livello di coscienza più alto, ci permette di accedere al nostro intuito e di focalizzarci sulle soluzioni piuttosto che sui problemi:" Julia

il 22 aggiunte foto di Guy recuperate a Gubbio