lunedì 31 gennaio 2011

siamo in partenza...

...e qui il tempo è così, nebbia e sole su ad Assisi...ho già corso di qua e di là dalle 8 e ora stiamo per partire. Questa volta non mi porterò il Michelino, il computerino con me per cui, se ci riesco vi darò notizie se no....6 giorni senza posts...poi avrò tante notizie da darvi!!
Un abbraccione a tutti dalle
3 della Apocalisse Marisa, Patrizia e Angela

domenica 30 gennaio 2011

una frase di Mandela


sto preparando le cose che devo portare con me in viaggio e la ricerca di ciò che non trovo...beh mi smuove l'intestino...è un riflesso condizionato di famiglia, anche mia mamma era così e mi piacerebbe che un qualche medico mi spiegasse il perchè, comunque... in bagno tengo sempre un libro, anzi, il mio sogno è sempre stato di avere un bagno come quello di un amico di famiglia di quando ero piccola con una libreria, piante e quadri...ma il mio bagno è grande come una cabina telefonica per cui ne tengo solo uno lì ed è un pò che lì staziona un libro intitolato "Felicità", sapete quei libri con foto e frasi, questo ha frasi bellissime e oggi ho letto questa di Nelson Mandela che mi devo annotare di leggere quando vado giù e che, magari, può essere utile anche a voi.
Buona domenica!
Non giocare al ribasso: alza la posta
La nostra paura più profonda, non è quella di essere inadeguati. La nostra paura più profonda è di essere potenti oltre misura. E' la nostra luce, non le tenebre che più di tutto ci spaventa. Chiediamo a noi stessi: "Chi sono io per essere brillante, formidabile, pieno di talento e risorse?" Ma di fatto chi siamo noi per non esserlo? Siamo figli e figlie di Dio. Il nostro giocare al "ribasso" non serve al mondo. Non c'è niente d' illuminato nel ridurre noi stessi per far sì che gli altri non si sentano insicuri attorno a noi. Siamo nati per rendere manifesta la gloria di Dio che è dentro di noi. non è che sia solo in alcuno di noi, è in ognuno di noi. Quando permettiamo alla nostra Luce propria di risplendere inconsciamente, accordiamo il permesso ad altre persone di fare lo stesso. Nel liberarci dalle paure, la nostra presenza, automaticamente, libera gli altri.


che poi è quello che dice il Vangelo e che, interpretato male e solo nella frase finale, ha portato a "strisciamenti inutili e deleteri di falsa umiltà"
...Se aveste fede quanto un granellino di senapa, potreste dire a questo gelso: Sii sradicato e trapiantato nel mare, ed esso vi ascolterebbe. Chi di voi se ha un servo ad arare gli dirà quando rientra dal campo: Vieni e mettiti a tavola? Non gli dirà: Preparami da mangiare e servimi? Così anche voi quando avete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: Siamo servi inutili.
Le due frasi vanno lette insieme!! Ecco perchè mi riduce in bestia quando qualcuno con la testa, magari pendula, e l'occhio cadente mi dice solo la seconda frase: Siamo servi inutuili... Siamo utilissimi!!! Dobbiamo semplicemente fare la nostra parte...non perchè è nostra nel senso egotico del termine, ma parchè è la parte che Dio ci ha assegnata...troppo comodo sgamarla e magari non ...utilizzare i talenti...perchè, tremabondi, e penduli...siamo servi inutili...possiamo spostare le montagne in nome d Dio...Santa Lo!! (qualche bolognese mi spiega chi era santa Lo...è un esclamazione "potente" che si dice solo a Bologna e che la mia nonna diceva proprio quando doveva chiamare le potenze del Cielo per qualche cosa assolutamente importante e che mi è venuta in mente oggi provenendo dai recessi della memoria...)

sabato 29 gennaio 2011

...le Dio-incidenze...

...ci sono dei giorni in cui le puntualità, le Dio-incidenze sono più chiare, o forse, ci sono giorni in cui uno ha gli occhi, le orecchie e il cuore sintonizzati e così le Dio-incidenze uno le vede e le sente mentre altri è come avere il decoder spento...oggi è un giorno chiaro e di Dio-incidenze a "raffica"...così sono andata da Thomas il caro amico frate francescano anglicano che molti di voi hanno conosciuto all'ostello, perchè un suo ospite americano voleva conoscermi, voleva parlare del Cammino...e così ho incontrato James...non vi dico chi è, c'è internet pieno delle cose che ha fatto, scritto, cantato...ci rivedremo al mio ritorno dal Molise, verrano lui e Thomas a cena a casa mia, e...si faranno cose insieme, per la pace, per il mondo, per tutti noi...oggi il mondo era tanto piccolo, tutto avvicinabile, tutto abbracciabile e tutto appariva, era, una Dio-incidenza come del resto anche ieri con l'incontro con le due simpatiche sorelle...se solo uno riuscisse sempre a rimanere a questo livello di comprensione, di attenzione, di apertura da farti vivere sempre la Dio-incidenza!!!
Gli raccontavo che ieri ho scritto: "Di là dallo schermo in cui scrivo c'è chi può aiutare la Ruah...." e lui diceva: "Certo che è così" e allora con questa certezza vi lascio sta sera, CON LA CERTEZZA CHE SE LO VOGLIAMO TUTTI POSSIAMO ESSERE STRUMENTI DI PACE, DELLA BELLEZZA...se solo lo vogliamo...

venerdì 28 gennaio 2011

Un bellissimo incontro....


...nel vento...la Ruah e nel freddo di una casa da tanto tempo chiusa. Con me c'erano Roberto e Patrizia e poi è arrivato Luca dell'agenzia e ci siamo incontrati con le proprietarie due sorelle e la mamma....veramente un incontro con persone simapatiche con cui abbiamo scoperto un sacco di Dio-incidenze...poi ci siamo trasferiti nella mia casetta decisamente più calda e c'era pure il sole che ora è sparito...."Ma come è finita?" chiederete voi, è finita che noi faremo una contro proposta alla loro che già avevamo, il tutto a stretto giro di giorni e poi....sarà quello che deve essere ma io ho fede che troveremo un accordo perchè...sono i pazzi che fanno il mondo, quello vero...se no perchè parliamo, viviamo, vogliamo costruire sotto l'ombrello del più pazzo di tutti: Francesco?!? Di quell'ometto medievale che si definiva, che diceva che Dio gli aveva detto di essere "Pazzo nel mondo"...quello è il Francesco che chiama la gente qui, quello che ti incastra a vita, quello che ragionava come ancora si può ragionare, ovvero, andando all'incontrario delle logiche "di questo mondo" e allora le cose possono succedere...per Fede...perchè nessuno vuole una casa come proprietà, non è il possesso che ci muove abbiamo bisogno di muri, di prati, di orto, di luogo per incontrarsi per "Fare la Bellezza" e secondo voi la Bellezza non ci aiuterà?! Ma certo che lo farà!!! Per cui...diamoci da fare...inventiamo di tutto, troviamo questi soldi- energia per creare energia pura...mettiamocela tutta, lasciamo il cervello libero di fantasticare perchè è nella fantasia e nella libertà che arrivano le belle idee...io sono SICURA che ...di là da questo schermo su cui scrivo...c'è tanta gente che può avere idee fantastiche, sono SICURA che c'è pure chi ha soldi ma non sogni e che troverebbe una ragione di vita nel mettere i suoi soldi in un sogno. Sono CERTA che si può fare!!! Datevi da fare e ce la faremo!

Proverbio arabo...

sto aspettando per andare al sogno Ruah e ho parlato al telefono con una carissima persona che sta aiutando il nuovo Cammino e mi ha detto una cosa che mi piace troppo e ve la passo subito, è un proverbio arabo che va benissimo per i pellegrini e dice:

"FA UN PASSO VERSO DIO E LUI NE FARA' DUE VERSO DI TE"

bellissimo vero?!?
Siete lì tutti concentrati vero?! Mi raccomandooooooo

cori angelici...scendete sulla Terra....



e venite alle 12 a fare un girotondo attorno a sogno Ruah...dicono che bisogna parlare ad alta voce a gli Angeli e dire loro chiaramente quello che si desidera che facciano...ma forse leggono anche i blog...angeli moderni...per cui, voi "angeli con gli scarponi" che leggete questo post alle 12 concentratevi e mandate pensieri positivi verso una casa ai piedi della Basilica di Francesco, mandate il vostro angelo custode qui...si può...dicono che il proprio angelo è molto disponibile a viaggiare...il mio lo mando sempre in giro a proteggere gli amici...mandateli tutti qui e il "SOGNO RUAH" diventerà una realtà!
Conto su tutti voi! Datevi da fare...nell'immagine di sant'Angela nel post precedente c'è scritto: Muovetevi, Credete, Sperate, Amate, Servite...ecco proprio così! Ciaooooo

giovedì 27 gennaio 2011

...e parlando di angeli...auguri Angele


Oggi è sant'Angela Merici e penso ai compagni pellegrini di Brescia che festeggiano particolarmente la loro santa pellegrina...io sono "passata" alla Beata Angela per...ragioni francescane ma la pellegrina Angela che andò a piedi a Gerusalemme mi piace sempre tanto e poi era terziaria francescana per cui "il giro" è sempre lo stesso!
AUGURI A TUTTE LE ANGELA E UN ABBRACCIO AI BRESCIANI!

"Con le ali ai piedi"....

così si chiamerà la nuova guida con il relativo sottotitolo che spiega di che Cammino si tratta... e allora Novelli Mercuri...messaggeri degli dei...angeli con gli scarponi....allennatevi che c'è da andare a trovare il nostro Principe Michele che attende in una Grotta sospesa sul mare...
e sì, mi è tornata l'adrenalina nelle vene e sono contentissima!
E vi do un altro annuncio che mi sono tenuta in serbo da tanto ma che ora mi esce dalle orecchie e vi devo dare per non scoppiare...

venerdì 6 MAGGIO 2011
MONTE SANT'ANGELO,
ora da precisare e anche il luogo ma sarà nella Basilica
PRESENTAZIONE UFFICIALE DEL CAMMINO E DELLA GUIDA

mi sa che accadrà come per quella di Francesco e, con uno scoppio di adrenalina, aprirò i pacchi con la guida dentro, là al Monte...allora fu alla DHL di Perugia e quello che mi consegnò i pacchi era stordito dalla mie manifestazioni di gioia...poi la presentai all'incontro annuale di Confraternita.
Questa volta la presentazione è aperta a tutti per cui...
perchè non ci venite?! L' 8 maggio è la festa più grande di San Michele a Monte Sant'Angelo e questa è un'ottima occasione per visitare questi splendidi luoghi...e magari, poi, ritornarci a piedi che è molto, ma molto più bello...parola di chi al Monte a piedi c'è già arrivata 3 volte!
Con padre Ladislao, il rettore della Celeste Basilica, stiamo approntando il "testimonium" la "Compostela"d'arrivo...e allora, pellegrini, se la volete...camminate...sono solo 900 km. o poco più dalla Verna...e se ce l'ha fatta una vecchietta sovrappeso e che fuma come me ce la potete fare tutti, parola!
vado a spedire credenziali...e poi, a breve, ci sarà pure questa di nuova! Ciaoooo

mercoledì 26 gennaio 2011

la Ruah e tanto altro

carissimi, dopo tanti post più o meno giù oggi ho voglia di scrivere cose positive perchè questa pare, da queste parti, una settimana degli "sblocchi"...la guida uscirà nei tempi del Kairos e venerdì alle 12 potrebbe avvenire un altro sblocco per cui...mandate pensieri positivi da queste parti!
Guardate quanto è bella la scritta Ruah in ebraico!! Questo fa parte di una delle prossime vite perchè, nelle prossime e, possibilmente in un pianeta migliore, sia che sia questo o un altro vorrei: studiare e arrivare a suonare il violoncello come Rostopovich; studiare la Kabala e, ovviamente l'ebraico che trovo...a parte il suo significato, esteticamente splendido; studiare l'arabo e il tibetano per le stesse ragioni; pilotare un aereoplano; imparare a cavalcare...o Dio! Mi sono persa nelle prossime vite! Beh in questa non ce la faccio più a fare tutte queste cose...
torniamo a questa vita: Oggi sono andata a vedere la possibilità del concerto per la Ruah di Erika di cui vi ho già parlato...c'è una possibile data e ora dobbiamo vedere per le autorizzazioni...poi vi aspetteremo tutti qui, vi farò sapere. Ho completato il lavoro della possibile "Compostela" (Dio come è bella!) e domani la proporrò a ...poi vi dirò e mi sto preparando per l'andata in Molise.
Ah...il primo Cammino Meditativo di maggio è già completo...insomma, tutto si sta rimettendo in moto! Deo grazias!
Sta sera guardate Paulini sulla 7 sarà di certo una cosa tristissima ma molto bella, lui è bravissimo!
Insomma mi sono tolta il sassolino dalla scarpa...intendo, avevo fatto calare il tono dei post...ora sono in risalita, ma d'aòtra parte, oggi al frate molto gentile con cui parlavo del concerto ho detto: "E basta con il battersi il petto dicendoci peccatori!! Io mi sento un normale essere umano che prova a fare quello che può, il Padre/Madre eterna sa che non sono perfetta ma questo non vuole dire che devo farmi venire i sensi di colpa!"...per cui, mi dispiace se vi ho depresso ma io sono così, su e giù un abbraccio...inizia Paulini

martedì 25 gennaio 2011


sarò fra quelli che guarderanno lo spettacolo di Paolini sulla Shoah...ma è vero che non si parla mai degli altri e così incollo qui quello che Tonio Dell'Olio ha scritto su Mosaico di Pace di Pax Christi... E poi ci sono tutti gli altri: omosessuali, disabili, testimoni di Geova...perchè nessuno li ricorda?!

Porajmos lo sterminio degli zingari

24 gennaio 2011 - Tonio Dell'Olio
Mentre ciascuno deve prepararsi con scrupolo alla Giornata della Memoria della Shoah del 27 gennaio, non dobbiamo dimenticare le altre vittime dell’olocausto di quella ideologia impazzita che condusse alla persecuzione e allo sterminio. Porajmos è la parola romanì che indica il “grande divoramento” che le comunità rom e sinti subirono durante la seconda guerra mondiale. Porajmos perché non accada che quelle stesse persone siano divorate dalla dimenticanza o dall’ignoranza, dalla paura o dalle falsità storiche. Porajmos perché ci sono forme più sottili e sofisticate di divorare le diversità e anche oggi nessuno può dirsi immune dal virus che divora le intelligenze e porta a teorizzare l’inferiorità di qualcuno rispetto a qualcun altro. Porajmos che è assumere la tragedia di gente nomade sulle proprie spalle perché tutti vedano quel ch’è successo e quel che non deve più succedere. Perché agli zingari sia concesso ancora di cantare le proprie ballate con ritmi e danze e giravolte. Le loro fisarmoniche non accompagnino più la morte di Auschvitz dove nessuno ha tenuto il conto delle centinaia di migliaia di rom che passarono per il camino. Le fisarmoniche sono fatte per scandire l’allegria.

Ma l'avete visto l'Infedele?


devo dire la verità io mi sono guardata Voyager ma poi ho girato...e mi sono sentita quella "edificante telefonata" del primo ministro...veramente una cosa da non credersi un esempio di "perfetto fair play" che va oltre qualsiasi opinione uno possa avere su tutta questa tristissima storia nazionale...mi sono vergognata per lui....è lui che ci rappresenta?!? Siamo ridotti così male?...E intanto cose terribili succedono nel mondo + tutto il resto che questa orribile storia nasconde...tutti i veri problemi della gente, veramente solo chiamandomi fuori come cittadinanza riesco a soppravvivere alla vergogna, nel senso che già mi sono sempre sentita poco italiana perchè ogni appartenenza mi infastidisce e accetto solo quella di essere un essere umano di questo piccolo martoriato pianeta, mi permette di vivere ancora qui...come ospite, non sentendomi a casa, veramente da "pellegrina e forestiera" ma la voglia di fuggire lontano c'è sempre...è brutto vergognarsi di vivere nel paese in cui si ha avuto la ventura di essere nati...spero solo che i miei "connazionali" non si dimentichino di questi giorni...pare che sia un difetto tutto italiano o, perlomeno, molto diffuso, quello di avere problemi di memoria...io ricordo, e forse l'ho già scritto nel blog, la faccia triste degli adulti quando a noi ragazzini furono fatti vedere al cinema il "filmluce" dell'epoca fascista...gli adulti erano tristi, si vergognavano, non capivano come avevano fatto a credere a tutto quello che era stato loro propinato per anni...che succederà ai ragazzi, ai bambini di oggi quando rivedranno, da adulti, quello che nel 2011 succedeva qui?!... A che è servito il sacrificio di tutti quelli che sono morti per darci una "democrazia"?! Poverini, povero zio Roberto, se solo avessi saputo!!

lunedì 24 gennaio 2011

La Romita e Bernardino

ho appena ricevuto questo messaggio da un pellegrino, messaggio che contiene l'annuale newsletter di Bernardino...lo ricopio qui così come è, chi ha fatto il Cammino sa che cosa vuole dire l'accoglienza alla Romita per cui, se potete aiutate Bernardino, direi ancor più che con i soldi aiutandolo nell'accoglienza perchè sarà dura per lui accogliere da solo!

Ho ricevuto un paio di giorni fa questo messaggio da Fra Bernardino de La Romita di Cesi in provincia di Terni. Da pellegrino sono stato accolto a La Romita durante due percorsi del cammino di San Francesco dal Santuario di La Verna (AR) al Santuario di Poggio Bustone (RI).
La prima volta a piedi e l'anno scorso in bicicletta. Ho sempre trovato un'accoglienza esemplare: amicizia, disponibilità, comunità. Non mi è mai stato chiesto nulla. Credo sia dovere di tutti aiutare Fra Bernardino che ha rianimato e vivificato una realtà del genere. La Romita, dopo anni di duro lavoro, è stata ricostruita ma Fra Bernardino è rimasto solo.
Chi può lo aiuti col denaro. Chi non può lo aiuti con il lavoro e la presenza a La Romita. Tutti lo possiamo aiutare diffondendo il suo appello. Grazie. U.
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La Romita gennaio 2011

“Non c'è delusione per coloro che confidano in te, Signore”(Dn 3,40)

Il cammino della Romita
Perché ancora parole? Non ne ho già scritte e dette abbastanza negli anni scorsi? La Romita non parla forse da sola? Vorrei tacere, ma quest'anno è un anniversario: sono vent'anni che abbiamo iniziato con la ricostruzione. “Non c'è delusione per coloro che confidano in te, Signore”: 20 anni di Romita (1991-2011), vissuti nella fiducia e guidati da una mano invisibile, ma forte e delicata, sono una conferma che vale la pena fidarsi di Lui, del Signore della storia e della vita. La delusione è sempre frutto dell'illusione. Quando iniziammo il 19 maggio 1991, festa di Pentecoste, non eravamo né illusi né sprovveduti. Nel giorno dello Spirito (del fuoco e del vento) partimmo con il piede giusto. Da quel giorno ci siamo impegnati con forza, fatica e costanza per far risorgere dalle rovine la Romita. E' quindi sicuramente frutto del nostro lavoro, ma è soprattutto opera dello Spirito, che non solo ci ha ispirato l'audace sogno, ma ci ha anche dato entusiasmo, gioia e passione per realizzarlo. Dopo 20 anni non siamo quindi né delusi né stanchi né scoraggiati. Ma grati e fiduciosi. Abbiamo fatto molta strada, ne rimane ancora molta da fare. Chi cammina, forse sbaglia. Chi non cammina, ha già sbagliato.
La Romita è Vita
Caratteristiche della vita sono: movimento, imprevedibilità, instabilità, cambiamento. La Romita è un andirivieni di persone alla ricerca della verità e della felicità, un arrivare e ripartire, un sostare e riprendere il cammino. Per nessuno meta, per tutti tappa. La porta è aperta per entrare, ma anche per uscire. Libertà di venire e di andare. Lo scorso anno eravamo in sei, ora sono solo. La famiglia (Luca e Federica con le bambine Anna e Sara), arrivata nel 2008, è partita nel 2010. Un aiuto e una speranza all'arrivo, una perdita e una delusione alla partenza. Si sente la mancanza, soprattutto delle bambine con la loro gioia, il loro sorriso e la loro spontaneità. Silvia, arrivata nel 2007, è partita nel 2010. Una presenza silenziosa, gioiosa e operosa. Sempre accogliente, umile e sorridente. Un grande dono per quanti l'hanno incontrata. Era venuta per pochi giorni, si è fermata per tre anni. Ha prestato un servizio prezioso e poi se n'è andata per continuare il suo cammino.
E ora come continuare?
In questa situazione di precarietà, la Romita è vissuta sin dal suo inizio. Mai nella sicurezza, sempre nella speranza. Del resto non viviamo tutti nella precarietà? Quali sicurezze abbiamo? Chi conosce il proprio futuro? Le sicurezze non sono forse illusioni? Già il primo anno (1991) gli scettici e i critici mi chiedevano: “E che sarà tra dieci anni? Che succederà, se ti ammali? Chi si godrà tutto questo lavoro?”. “Quando sarà ora, vedremo”- era la mia risposta. Ora, dopo 20 anni di fiducia in Dio, negli uomini e in noi stessi, siamo ancora qui. Guardo al passato con gratitudine e stupore e mi chiedo: com'è stato possibile far diventare realtà l'utopia di allora? Chi mi ha dato la forza di superare i conflitti, le incomprensioni, le umiliazioni, i dubbi, lo scoraggiamento, la fatica, il freddo, la mancanza di strada, di tetti, di porte, di finestre, di luce, di acqua corrente? Nei primi anni sentivo conforto quando nella Santa Messa al vino nel calice si univano anche il sudore della fatica e le lacrime del dolore. Sotto la Croce non sei mai solo, anzi sei in buona compagnia. Oltre a Gesù, ci sono la Madonna, Giovanni Evangelista, Maria Maddalena e altri ancora. I primi anni sono stati duri e avventurosi, ma belli e affascinanti per la presenza rassicurante del Signore e per l'aiuto di tanti amici. Ora guardo con fiducia e serenità al futuro. La cosa più importante nella vita è vivere nella gioia, nella fiducia, nell'attesa operosa. Non nel rimpianto del passato che non posso cambiare, non nella paura del futuro che non conosco, ma nel gusto del presente (il tempo, lo spazio, la salute, la conoscenza di Dio, gli amici, la musica, la natura, gli animali). Tra le tante incognite della vita il presente è una delle poche certezze che abbiamo. E' quindi saggio viverlo in modo consapevole, gioioso ed operoso. Le preoccupazioni non risolvono i problemi. Ha ragione Gesù: “Non vi angustiate per il domani, poiché il domani avrà già le sue inquietudini. Basta a ciascun giorno la sua pena” (Mt 6,34). Seguendo il suo consiglio vado avanti giorno per giorno nella fiducia e nella fatica. Ma anche nell'attesa che qualcuno s'innamori della Romita . Qualcuno che abbia i requisiti per venirci a vivere: cura, premura e tempestività. La cura presuppone amore per la Romita, per il luogo, per le persone, per gli animali; la premura interesse e attenzione per questo luogo; la tempestività vigilanza,concentrazione e azione al tempo opportuno.
Tra passato e futuro
Il rimpianto del passato e la paura del futuro ci bloccano: rendono amare le gioie dell'oggi, ci guastano la festa della vita, c'impediscono di essere creativi e operosi nel presente. Risultato: apatia, inerzia, frustrazione e a volte anche depressione. Cosa sarebbe stato di San Francesco se avesse avuto nostalgia del suo passato e paura del conflitto con la famiglia e con gli amici, paura di quello che avrebbe detto la gente? E cosa avrebbe fatto Paolo Apostolo se si fosse vergognato di predicare il Vangelo per ché aveva in precedenza perseguitato i discepoli di Gesù? E cosa sarebbe diventata la Romita, se ci fossimo limitati a conoscere e raccontare il suo glorioso passato e a lamentarci del suo stato di abbandono e di distruzione? O se ci fossimo tirati indietro di fronte all'immane lavoro della rimozione delle macerie e ad una improbabile e molto problematica ricostruzione? Se la fede non ci fa superare la paura, a che serve? Chi conosce il Vangelo e segue Gesù è coraggioso. Credere vuol dire esporsi e impegnarsi La Parola di Gesù è un messaggio positivo, che t'ispira, ti stimola la mente, ti scalda il cuore e ti trasmette la passione e la gioia di vivere e d'impegnarti. Ti spinge a superare la comodità, la pigrizia e la paura. Parole tipiche di Gesù sono: “Non abbiate paura” e “Andate”. Il Vangelo (“Buona Notizia”) è un messaggio non di paura, ma di fiducia, di speranza e di vita. Con la sua umiltà, libertà e gioia San Francesco è sulla linea di Gesù: pensa, parla e agisce in modo positivo, creativo e costruttivo. Questo è stato e vuol essere anche lo stile della Romita: non paura della morte, ma passione per la vita; non preoccupazione del domani, ma gioia del presente; non lamento per il disimpegno degli altri, ma impegno per gli altri.

La Romita: progetto di vita francescana
In questo luogo i Frati sono vissuti per 640 anni ed hanno lasciato tracce profonde della loro preghiera, del loro lavoro, della loro spiritualità e cultura. Le idee e le attività che guidarono i Frati, a partire dal XIII sec., nella costruzione del grande complesso, sono rimaste: preghiera, lavoro, canto, vita di comunità, silenzio, meditazione, accoglienza dei pellegrini, vita nella e con la natura. Rispetto al passato la Romita non è più frequentata da Frati con un abito, ma da laici, famiglie con bambini, gruppi di ragazzi, visitatori occasionali, pellegrini. E' un progetto in divenire. Conserva la sua identità in modo dinamico. E' una tradizione viva. Si adatta ai tempi e alle persone. Mentre i primi anni si lavorava sino a 12 ore al giorno e c'era meno tempo per altre attività, ora che la ricostruzione è finita, c'è più tempo per la preghiera, il silenzio, la lettura, la meditazione, la musica, le passeggiate per i boschi e le montagne e l'osservazione della natura. La Romita è un tema francescano con molte variazioni. La vita meravigliosa e affascinante di San Francesco è un dono dello Spirito non solo per i Frati, ma per tutti gli uomini. Il suo atteggiamento di fondo (l'umiltà, la cordialità, la passione per il Creatore, la compassione per tutte le creature, la gioia di vivere, la sua libertà dal potere, dal denaro e dal possesso) ha valore universale e tutti possono capirlo e viverlo.
Progetto controcorrente
Il messaggio francescano, universale e attuale anche per il nostro tempo, è però in netto contrasto con il nostro sistema politico ed economico. In questo sistema tutto ruota attorno al “dio denaro”, al quale vengono sacrificati tempo, energia, salute, affetti. L'uomo è considerato “forza lavoro” e la natura materia da sfruttare al massimo al servizio del profitto. Il progetto della Romita è in controtendenza: mette al centro l'uomo come collaboratore della gioia comune e la natura da amare e rispettare come realtà viva e bella. Non concorrenza spietata quindi, ma collaborazione solidale; non accaparramento egoistico, ma condivisione generosa; non sfruttamento selvaggio, ma uso responsabile. L'uomo non è padrone, ma parte della natura. Al consumismo sfrenato, all'opulenza, al lusso, allo spreco demente, la Romita reagisce con uno stile di vita sobrio ed essenziale. La mentalità “usa e getta” è estranea allo stile di vita francescano. E' una mentalità che genera indifferenza, assuefazione e disaffezione nei confronti delle cose. La povertà è per San Francesco non disprezzo, ma rispetto delle cose; non distacco e indifferenza, ma attenzione e cura. Il benessere, l'agiatezza, la ricchezza, il lusso, l'abbondanza, l'opulenza, il consumismo, lo spreco, le (false) sicurezze, le comodità? Mortificano la creatività, intorpidiscono la mente, raffreddano il cuore, appesantiscono il corpo, rallentano il cammino verso Dio, tarpano le ali alla preghiera, allontanano da chi è nel bisogno. Invece il sacrificio, la vita dura e scomoda, l'impegno e la fatica (della mente e del corpo) ci temprano, ci rendono sensibili e attenti alle sofferenze degli altri. Sono una terapia preventiva contro le malattie dell'anima e del corpo, ci tengono svegli e ci preservano dalla muffa e dalla noia della vita. A quante rinunce, a quanti faticosi allenamenti, a quale disciplina si sottopongono gli atleti dello sport e gli acrobati del circo? Anche la Romita è costata, costa e costerà sacrifici, ma è un'opera bella, grandiosa e meravigliosa! Sull'esempio di Gesù e di San Francesco e per solidarietà con 2/3 dell'umanità che vive nella povertà, la Romita vuole conservare uno stile di vita semplice, di povertà dignitosa e gioiosa. Non dovremmo forse chiederci spesso: “Com'è nato, com'è vissuto, com'è morto Gesù?” E chi vuole seguire San Francesco, non dovrebbe confrontarsi con il suo stile di vita? Non dovrebbe un Frate “sentirsi a disagio nell'agio?”. E' questo forse un programma troppo esigente ed ambizioso? Per conservare identità e dignità in un mondo globalizzato e omologato bisogna distinguersi e fare scelte coraggiose e controcorrente. Ognuno è protagonista della propria fede e della propria vita. Se il singolo non è se stesso, scompare nella massa. E la massa abbassa. La Romita vuole solo essere una proposta. Vuole esserci. Con la presenza e la testimonianza. Intende essere piccola luce nel buio, oasi accogliente nel deserto sterminato, isola solitaria nel mare immenso.
Luogo privilegiato
Oltre che sulla preghiera e sull'annuncio del Vangelo, la Romita mette l'accento su aspetti trascurati della spiritualità francescana: quali il lavoro manuale, il contatto con “sora nostra Madre Terra”, l' importanza e preziosità di “sora acqua”, il fascino di “frate focu”, il contatto, il dialogo, l'amicizia e la convivenza con molti animali. Inoltre, essendo la Romita un luogo con le porte aperte e non avendo la struttura chiusa e rigida di un Convento, può accogliere tutti: famiglie con bambini, persone in difficoltà, non cattolici, non credenti. Ed ha quindi anche il privilegio e la libertà di accogliere gratis i Pellegrini. Un aspetto molto “francescano” della Romita è la ricerca e la cura del bello. Il visitatore viene colpito dalla quantità e dalla varietà di fiori. E' vero che non si mangiano, ma fanno bene agli occhi, alla mente, al cuore e all'anima. La Romita è un'esperienza umana, cristiana e francescana a tutto campo: unisce fede e umanità, mensa eucaristica e tavola imbandita, preghiera e lavoro, cultura e natura, arte e spiritualità, teologia ed ecologia, silenzio e musica, storia e poesia, razionalità ed emotività. E' un progetto di largo respiro, con un orizzonte a 360 gradi. Aperto sul mondo come il Belvedere, slanciato nell'azzurro del cielo come il Campanile. Un progetto gravido di futuro, dagli sviluppi imprevedibili. Ispiratore di questo progetto rimane San Francesco, genio di Dio, innamorato di Cristo e di Maria e della loro povertà, fratello e amico degli uomini, degli animali, degli astri e delle piante, artista della vita e dell'amore, cantore e poeta della bellezza del creato.
L'anno 2010
E' stato segnato da un cambiamento radicale con la partenza della famiglia e di Silvia e dal grande movimento di persone. La Romita attira sempre più gente col suo fascino, con la sua posizione (“isola bianca nel verde dei boschi”), con la bellezza della sua architettura, con la sua energia, con la sua spiritualità. Il mese con più movimento è stato agosto: un gruppo di 80 Pellegrini arrivati tutti insieme (da Solesino - Padova), ragazzi e ragazze capaci, volenterosi e operosi. Si pregava, si cantava e si lavorava con entusiasmo, gioia e forza. E' stato un mese meraviglioso. L'attività più importante e più ricca di stimoli spirituali rimane l'accoglienza dei Pellegrini. Arrivano sempre più numerosi, da diverse nazioni, di diverse lingue e di diverse età. La venuta dei Pellegrini è commovente, incoraggiante, edificante. Essere viandanti è la condizione vera dell'uomo su questa terra. In questi venti anni la Romita è diventata sempre più punto di attrazione, di riferimento e d'incontro per persone alla ricerca di se stesse, desiderose d'impegnarsi per gli altri, bisognose di conforto per la perdita di persone care. E' valsa la pena ricostruirla la Romita, vale la pena continuarla. La vita di tutti noi e il futuro della Romita è nelle mani di Dio. Vado avanti contento e convinto, fiducioso e determinato, con lucidità di mente, calore nel cuore e forza nelle mani. Sostenuto dal Signore e dagli amici. Un grazie di cuore agli amici e collaboratori della prima e dell'ultima ora, Un grazie a voi che vorrete dare un contributo per la manutenzione e continuazione della Romita. Il Signore vi dia Pace!
Con simpatia, gratitudine e amicizia vostro frate Bernardino
Fra Bernardino - La Romita - I 05030 Cesi (TR)
Tel 0744 283006 Cell 3464107908
frabernardino@la-romita.net
CCP 10235059 – ABI 07601 – CAB 14400


...allora vi state allenando!?....

...perchè, è ufficiale, la Guida per il nuovo cammino verso Monte Sant'Angelo uscirà ai primi di maggio e poi...via verso il Gargano! Dietro tutto ciò c'è un immane lavoro mio e della casa editrice per cui, mentre noi lavoriamo, voi allenatevi! ...senti chi parla! Ieri ho trasportato su dai fatidici 8 gradini 15 quintali di legna e meno male che mi ha aiutato per un pò il caro vicino, e ora ho le gambe indolenzite...mamma quanto sono giù di allenamento! Dovrebbero fare dei computer con ciclette incorporata...
...ma voi che magari non dovete stare o non siete stati mesi davanti a sto schermo, allenatevi che è un Cammino magnifico!
Qui fa freddo ma ho deciso che oggi devo andare a camminare se no in Molise, prossimamente, mi trovano spalmata sul sentiero...un abbraccio da una...letargica che deve schiodarsi!

domenica 23 gennaio 2011

Alle DONNE che leggono questo post


mi è arrivato questo messaggio da una cara amica, il mio mezzo per farlo girare è questo blog e lo faccio con piacere....mi meraviglia che il Corriere della Sera si presti a questo gioco al massacro non "Dell'immagine dell'Italia" che è già abbondantemente massacrata, ma delle donne italiane...vedete voi care amiche!
Ora vado a firmare...per quello che conta, spero solo che questa raccolta firme appaia nella stampa internazionale come succede ormai da anni per tutti i nostri scandali nazionali...ho avuto il "piacere" di vedere la Tv spagnola un anno fa e mi è bastata...da noi non passa nulla perchè la censura è potente...e chi crede che siamo in democrazia mi spiace deluderlo/a è mò che la nostra stampa è dietro persino a quella del Runada Burundi...con tutto il rispetto per l'Africa e, credetemi, tutto ciò è una delle fonti della mia angoscia di questi giorni...quello che di fondo viene proposto in questo articolo è il ben noto silenzio a spese sempre delle donne per non intaccare "l'immagine" ma non è quello che portava le donne a non denunciare gli stupri?!...Io ricordo a Ravenna il primo processo contro uno che aveva inscenato una "fuitina" in cui lei non era per niente consenziente e lo scandalo che fu che una ragazza si ribellasse...vi parlo degli anni 60/70 non ricordo la data precisa, fu la prima volta che una ragazza ebbe coraggio di denunziare e delle avvocato donne di difenderla....il mondo diceva "Sta zitta"...e ora dobbiamo far passare sotto silenzio questa caduta morale dilagante?! Per non rovinare "L'Italia"?! Che vergogna!!
ps questo è il mio numero di firma firmate anche voi!
34721. Angela Seracchioli, Assisi (PG)
23/01/2011 - 10:34 -

Carissime amiche,

qualora non lo aveste già letto, vi invio di seguito il testo della "chiamata alle armi" di Concita De Gregorio a tutte le donne.

Se, come me, lo condividete parola per parola;
se vi siete sentite disgustate e offese dalla volgarità con cui alcuni scopertamente difendono il modello culturale ormai dilagante (per cui un Piero Ostellino può arrivare a scrivere - ieri sul Corriere - che "Una donna che sia consapevole di essere seduta sulla propria fortuna e ne faccia - diciamo così - partecipe chi può concretarla non è automaticamente una prostituta": leggere per credere http://www.corriere.it/editoriali/11_gennaio_19/l-immagine-e-la-dignita-del-paese-piero-ostellino_0d03ff40-23b4-11e0-a3c4-00144f02aabc.shtml);
se, insomma, state cercando il modo di far sentire la vostra voce: l'occasione è arrivata.

Sarà anche poco, ma è tutto quello che, al momento, possiamo fare e, vi assicuro, è tanto liberatorio!

Di seguito il testo integrale e il link per sottoscrivere.
La mia è la firma n. 5287.

E, se vi va, divulgate ragazze, divulgate!!!!!


F....



Le altre donne

di Concita De Gregorio

Esistono anche altre donne. Esiste San Suu Kyi, che dice: «Un’esistenza significativa va al di là della mera gratificazione di necessità materiali. Non tutto si può comprare col denaro, non tutti sono disposti ad essere comprati. Quando penso a un paese più ricco non penso alla ricchezza in denaro, penso alle minori sofferenze per le persone, al rispetto delle leggi, alla sicurezza di ciascuno, all’istruzione incoraggiata e capace di ampliare gli orizzonti. Questo è il sollievo di un popolo».

Osservo le ragazze che entrano ed escono dalla Questura, in questi giorni: portano borse firmate grandi come valige, scarpe di Manolo Blanick, occhiali giganti che costano quanto un appartamento in affitto. È per avere questo che passano le notti travestite da infermiere a fingere di fare iniezioni e farsele fare da un vecchio miliardario ossessionato dalla sua virilità. E’ perché pensano che avere fortuna sia questo: una valigia di Luis Vuitton al braccio e un autista come Lele Mora. Lo pensano perché questo hanno visto e sentito, questo propone l’esempio al potere, la sua tv e le sue leader, le politiche fatte eleggere per le loro doti di maitresse, le starlette televisive che diventano titolari di ministeri.

Ancora una volta, il baratro non è politico: è culturale. E’ l’assenza di istruzione, di cultura, di consapevolezza, di dignità. L’assenza di un’alternativa altrettanto convincente. E’ questo il danno prodotto dal quindicennio che abbiamo attraversato, è questo il delitto politico compiuto: il vuoto, il volo in caduta libera verso il medioevo catodico, infine l’Italia ridotta a un bordello.

Sono sicura, so con certezza che la maggior parte delle donne italiane non è in fila per il bunga bunga. Sono certa che la prostituzione consapevole come forma di emancipazione dal bisogno e persino come strumento di accesso ai desideri effimeri sia la scelta, se scelta a queste condizioni si può chiamare, di una minima minoranza. È dunque alle altre, a tutte le altre donne che mi rivolgo. Sono due anni che lo faccio, ma oggi è il momento di rispondere forte: dove siete, ragazze? Madri, nonne, figlie, nipoti, dove siete. Di destra o di sinistra che siate, povere o ricche, del Nord o del Sud, donne figlie di un tempo che altre donne prima di voi hanno reso ricco di possibilità uguale e libero, dove siete? Davvero pensate di poter alzare le spalle, di poter dire non mi riguarda? Il grande interrogativo che grava sull’Italia, oggi, non è cosa faccia Silvio B. e perché.


La vera domanda è perché gli italiani e le italiane gli consentano di rappresentarli. Il problema non è lui, siete voi. Quel che il mondo ci domanda è: perché lo votate? Non può essere un’inchiesta della magistratura a decretare la fine del berlusconismo, dobbiamo essere noi. E non può essere la censura dei suoi vizi senili a condannarlo, né l’accertamento dei reati che ha commesso: dei reati lasciate che si occupi la magistratura, i vizi lasciate che restino miserie private.


Quel che non possiamo, che non potete consentire è che questo delirio senile di impotenza declinato da un uomo che ha i soldi – e come li ha fatti, a danno di chi, non ve lo domandate mai? - per pagare e per comprare cose e persone, prestazioni e silenzi, isole e leggi, deputati e puttane portate a domicilio come pizze continui ad essere il primo fra gli italiani, il modello, l’esempio, la guida, il padrone.


Lo sconcerto, lo sgomento non sono le carte che mostrano – al di là dei reati, oltre i vizi – un potere decadente fatto di una corte bolsa e ottuagenaria di lacchè che lucrano alle spalle del despota malato. Lo sgomento sono i padri, i fratelli che rispondono, alla domanda è sua figlia, sua sorella la fidanzata del presidente: «Magari». Un popolo di mantenuti, che manda le sue donne a fare sesso con un vecchio perché portino i soldi a casa, magari li portassero. Siete questo, tutti? Non penso, non credo che la maggioranza lo sia. Allora, però, è il momento di dirlo.



18 gennaio 2011


http://www.unita.it/firmedonne/

sabato 22 gennaio 2011

Francesco Guccini Bologna

la mia Bolognaccia!

....in questo giorni occupo il tempo leggendo...tutto molto bello ma poi non ne posso più e allora ho acceso la Tv e c'era "Sereno variabile" che fa sempre dei bei servizi su luoghi della bella e (infelice) Italia...oggi la mia Bologna, bel servizio e...bellissima città! Sì è proprio bella e se non ci siete mai stati beh vi sieti persi qualche cosa perchè, come dicevano verso la fine del servizio: "Bologna è una signora che sta un pò in disparte...ma che poi apre le braccia" proprio così, ne ho avuto la riprova in dicembre quando ci sono stata due giorni...a Bologna si parla ancora con la gente nei negozi e nelle strade, sotto i suoi fantastici e comodi portici, oggi hanno detto che sono stati proposti come patrimonio dell'umanità ed è giusto così, luoghi d'incontro, di scambio, protetti dal traffico e dalle interperie...un pò meno dall'inquinamento e d'estate ci si respira poco però...sempre belli. Beh io che non amo più le città e non mi ci immagino più viverci a Bologna voglio bene...un mozzicone di radice di chi non ne ha più at salut Bulagna!

venerdì 21 gennaio 2011

Brrrr che freddo!


sono stata a casa di Marisa ad Arezzo per un giorno e una notte e ora sono di ritorno nella mia casetta gelata...fuiri pive acqua mista a neve e Benny, la gtatta, è molto contenta che sia tornata perchè, cono ancora il cappotto indosso, ho acceso la stufina e...fra qualche ora, lòa casa sarà tornata calduccia...insieme a marisa siamo andate a trovare Sergio il...cowboy del Trasimeno...non so se vate fatto caso all'annuncio dei "Cammini a cavallo" che c'era sul sito l'anno scorso, beh lui che è un esperto domatore di cavalli con la doma dolce, lo chiamano "L'uomo che parla ai cavalli" e che vive in un luogo stupendo con vista sul lago fra pascoli dove pascolano liberi i suoi bei cavalli, organizza un cammino dalla Verna ad Assisi sul percorso (sigh) che volevo mettere sulla guida e che non è stato possibile...ovvero passando dalla parte aretina per poi, in cresta andare a Cortona via Celle e poi via Perugia arrivare qui. Anche quest'anno lo farà e ben presto ci sarà l'annuncio sul sito. Quest'anno ha pensato di farlo in due tratti in modo da favorire chi ha poche ferie, due trances di 4 giorni l'una...credetemi, se potesi lo farei anch'io!! Per cui, chi ama i cavalli, tenga d'occhio il sito! Per il resto...sono sempre in stand by...anche se fra due settimane andrò con Marisa e Patrizia in Molise per dare il tocco finale alla Guida...ho anche appuntamento con il carissimo vescovo mons. Bregantini, ho tante cose in mente e sto preparando....non ve lo dico ma una gran bella cosa legata a tutto il Cammino...carissimi, vado a farmi qualche cosa di caldo....
e pensate agli angeli...cara Manuela grazie per la tua risposta al mio post...ma a volte non è questione di solitudine ma di incomprensione...io conto su gli angeli...li mando come diceva Padre Pio a portare messaggi...che sia io che non capisco le loro risposte?!

mercoledì 19 gennaio 2011

imparare le parole...

...ero alla posta per spedire le credenziali, la solita eterna fila, ah a proposito le tariffe postali sono divenute incredibili 3 volte di più che nel 2010...eterne file che faccio regolarmente da 5 anni, ed ero dietro una mamma con un ragazzino di 8/9 anni con un libro in mano e l'ho ascoltato stava leggendo stentatamente xe- no- fo-bia...e che cosa vuole dire, non ho resistito alla tentazione di intromettermi e alla definizione appena letta ho aggiunto: "E' una parola bruttissima"...il ragazzino mi ha guardato e la mamma ha detto: "Gli hanno regalato il vocabolario e ora gira sempre con il libro in mano..." Allora mi è venuta in mente la mia infanzia, quel "Nuovissimo Melzi" del nonno che nuovissimo non era e con cui giocavo ancor prima di poter leggere, guardavo le bandiere degli stati, i disegnini, e poi, per la prima comunione, all'età di questo ragazzino, mi fu regalato il mio: "nuovissimo Melzi" quando ero piccolissima credevo che sto signor Melzi fosse amico del nonno e che per qualche ragione gli avesse regalato una raccolta di parole per cui fui molto contenta di avere l'onore di avere una copia tutta mia...ci ho giocato tantissimo, ci ho pure cercato a suo tempo le parolacce...che non c'erano perchè era un vocabolario "castigato"....al ragazzino ho aggiunto da "vecchietta": "Impara tante parole, la gente ne usa poche ma se tu ne impari tante puoi capire bene cosa dicono..." Non potevo dirgli così capirai quello che Sibaldi chiama il "Rumorese": tutte le parole che dalle autorità vengono messe in fila senza un vero senso, anzi, con il solo senso di fregare chi le prende per buone....mi ha consolato in un giorno grigio (poi vi dirò perchè questi giorni sono così difficili per me) vedere un bambino che gioca con il vocabolario, mi ha dato speranza e ho pensato a lui quando ho aperto la tv e ascoltato il telegiornale...un buon due terzi era puro "Rumorese" il resto era cronaca nera, di questa povera Italia travolta dallo schifo dove il Vaticano riesce solo a dire che è..."in imbarazzo..." e avrei voluto registrare la frase in rumorese detta da un prelato, non aveva neanche una sequenza logica, la mia brava maestra mi avrebbe tolto voti per una frase così...E allora grazie signor Melzi di avermi dato le mie prime parole, grazie Cielo per avermi fatto nascere in una famiglia dove si leggeva e dove, anche nei momenti più neri economicamente parlando, i soldi per un buon libro ci sono sempre stati, grazie severa maestra per la quantità spropositata di analisi logica che mi hai fatto fare....non si vive meglio, anzi, si vive molto meno tranquilli perchè quando si prende il "virus" del decodificare il rumorese si sta male, ci si sente in gabbia, si ha solo voglia di scappare via come ho voglia io ora...resta la domanda di dove andare e questa è per me, ora, la più angosciosa...aspetto, aspetto telefonate, aspetto ispirazioni, aspetto di capire che devo fare di questa mia vita sempre più fuori dalla "Bestia" dalle Bestie di ogni tipo come le chiamerebbe sempre Sibaldi...aspetto che i miei Angeli mi dicano che devo fare...leggo, metto legna nella stufa e leggo ah, mangio anche cioccolatini per tenere su lo spirito, ingrasserò ma mi danno una spinta...il problema è che non leggo fumetti e l'angoscia aumenta...che devo fare?! Giocavo con il vocabolario....

martedì 18 gennaio 2011

a proposito del post precedente

...ho ricevuto questo video oggi in italiano ma non mi riesce di metterlo sul blog e così in youtube l'ho trovato in inglese, credo che sia molto bello e lo metto in un giorno in cui...non ho fatto quello che dice e in un periodo in cui uso parole che non vorrei perchè sono amareggiata e...vorrei solo scappare via e lasciare tutto il costruito di questi anni...non mi fa bene, ma è così e non mi servono a niente emails consolatori, di fatto tutto ..."Il costruito" serve a poco o a nulla, di certo non serve a me...e la voglia è di andare a pulire gabinetti da qualche parte e farla finita con tutto questo...e avere una mia vita...meravigliati?! Beh è così e non è che mi sono svegliata storta sta mattina..."poi passerà" direte voi, forse, ma sono molto delusa e ritorna la frase che avevo scritto sulla porta di camera mia quando ero ragazzina, è di Cardarelli e dice: "L'idea che ci facciamo di ogni cosa è cagion che tutto ci deluda..." quindi è colpa mia, è l'idea che ci si fa delle persone che porta a una delusione e...se no...perchè per anni mi sarei infilata nel..buddismo?! per curare questa mia "malattia" e forse raggiungere quel distacco che non ho...e curare quel mio illudermi che è poi la mia forza..vi ho deluso?! Beh è colpa vostra...ciao

Your Religion Is Not Important - L. Boff

lunedì 17 gennaio 2011

..vivremo fino a 120 anni...mah

....dicono gli scienziati...io non so voi ma spero proprio di non vivere così tanto...che barba e poi dai 90, diciamo così, ai 120 che razza di vita è?! E' sempre la questione della quantità invece della qualità e poi, forse perchè non ho una famiglia, chi sta con te?! No, no meglio andarsene prima e...poi avere un nuovo corpo, che sia di luce o nuovo sulla Terra ma no...questa è una società che mantiene in vita....magari in condizioni orribili solo perchè ha paura della morte e, pure i cristiani, in fondo in fondo, non ci credono a una vita nella luce di Dio dopo, se no non si suonerebbero le campane a morto ma a stormo. Beh io senza "targhetta" ci credo alla...Luce di Dio per cui...."peste lo colga" chi volesse mantenermi in vita per farmi vegetare per anni e anni magari per entrare nelle statistiche di aumento degli anni di vita o per avere "la coscienza a posto" alle mie spalle attaccandomi a una macchina e fregandosene di come IO voglio vivere...mah!

domenica 16 gennaio 2011

uscire da Sodoma e non voltarsi indietro...

mi sono svegliata sulle 5 con l'oppressione addosso dei pensieri di questi giorni in cui la lettura del "Libro delle Epoche" di Igor Sibaldi faceva la sua parte e...mannaggia ho deciso che dovevo arrivare alla fine del libro che ho chiuso...o aperto verso l'oltre 10 minuti fa...ve lo consiglio ma, preparatevi, perchè se siete di quelli che sentono tutto il malessere del C.O. della "Civiltà Occidentale" come lui l'abbrevia starete male perchè la sua analisi dei "corsi e ricorsi" della storia è puntualissima e...fa paura...anche perchè, leggendo, uno si dimentica di come il libro inizia, di come ci si è riconosciuti nella prima pagina e ci si sente travolti e impotenti e così, di epoca in epoca, da fase a nuova fase della "nostra" civiltà ci si sente risucchiati e senza via d'uscita poi c'è lo scatto finale e c'è Lot e le sue figlie...non vi dico altro, questo è un libro da leggere resistendo alla tentazione di saltare pagine e ...vedere come va a finire...come se si dovesse nuotare sott'acqua fino a che non si ha più aria nei polmoni per poter gustare profondamente quel primo respiro quando se ne emerge....vi dico solo un "gioco" che ho fatto...partendo dal suo assunto dei cicli di 72 anni mi sono domandata che ciclo fosse quello attraversato da Francesco nella sua di vita...ho preso la calcolatrice e...meraviglia! Il ciclo di oggi, anzi, il 2011 corrisponde al 1219...al SALTO di Francesco a quel "Capitolo delle Stuoie" che viene osannato come il grande inizio della Sua comunità e che è invece l'inizio della fine, è il momento della Sua crisi, del Suo abbandono o dell'iniziare ad essere messo fuori dai "Suoi"...e Francesco va avanti...con tutte le paure di Lot...verso l'ignoto...scrive la Regola per..."La città" ma Lui ne è fuori e solo così può incontrare l'Uno, può essere Uno....mannaggia che bello!
Probabilmente non avete capito nulla di quello che ho scritto...non perchè provenga da non so quale scienza, ma perchè bisogna aver letto sto libro per capire a che cosa mi sto agganciando...leggetelo...fatevi venire tutti i dolori possibili, soffocate nel C.O., nei Marchionne e Berlusconi di tutta la storia e poi respirate a fondo e mettete le ali...l'oltre è fuori Sodoma...fuori dalla "città" dove non ci sono giusti che meritino la salvezza della città stessa...ma, mannaggia che vuoto e che paura fa essere soli e non voltarsi indietro!

venerdì 14 gennaio 2011

legato al post precedente

lo sapete che sono una frana per cui non riesco a mettere un commento sul post che ha il youtube...dicevo non è fantastico?! Ti fa pensare come sia bello un mondo con così tante differenze e una fondamentale uguaglianza...siamo tutti uguali! Abbiamo bisogno delle stesse cose, abbiamo solo bisogno d'AMORE...non so voi ...ma per me è così! Ciaoooo

All You Need Is Love (feat. Bee Geesus)

giovedì 13 gennaio 2011

Il Kairos...il tempo di Dio


...e così lo rappresentavano i greci...e non vi ricorda Michele?! Che cosa fantastica! Oggi ho lavorato sulla guida, sulle accoglienze e...i miracoli di Kairos accadono..."Ma pensa ti stavo pensando..." perchè chiami proprio quando devi chiamare, chi accoglierà proprio nel momento dopo mesi che non ci si sente...ed è giorni che pensi di farlo e non lo fai...poi arriva un email ed è un'altra accoglienza...poi ieri l'altro la stessa cosa... e allora come non fai a pensare che tutto è voluto dal Cielo, che quel meraviglioso "Attimo fuggente" va afferrato perchè è solo ora che le cose accadono! Kairos aveva un ciuffo di capelli sulla testa che rappresentava l'attimo da afferrare, è solo sulla testa, la nuca è nuda perchè quando l'attimo è passato non lo si può più afferrare, non ha appigli...è andato! Ha le ali perchè è veloce e una bilancia perchè il suo tempo ha un peso...Ah come tutto quadra! Come tutto pare un perfetto mosaico con le tesserine che si piazzano, a una a una nel loro posto, il solo possibile, quello perfetto! poi magari l'opera è imperfetta, o meglio ha una sua perfezione che è quella possibile ora e che non è la perfezione di Dio ma la somma delle perfezioni imperfette di noi uomini...

Sempre in internet ho trovato uno scritto molto bello sempre sulla differenza fra Kronos e Kairos ne ricopio qui solo un pezzetto....buon Kairos a tutti!

I profeti, le sibille, gli iniziati, parlavano e vaticinavano dall’eternità del Kairos con parole di fuoco; su un altro piano, un altro stato dell’essere, che si sente e lo si vive intimamente perché si è immersi in esso, si è parte di esso. Il tempo, l’età di ciascuno e di tutti, l’ora degli spiriti sono della qualità di Kairos, di altro ordine, di un altro sistema di misura: sono nel luogo ideale del tempo giusto, del momento particolare, quello che non si ripete e in cui si realizza il concetto sublime dell’origine, quando esplode, una volta per tutte, l’Epifania del divino sulla materia...

Quello che deve avvenire, avviene, non per caso, nell’attimo esatto, scaturisce dal Kairos, come il neonato dall’utero, completo, calibrato secondo la perfezione del come deve essere, determinato da forze e da leggi non traducibili in cifre, ma rivelatrici di effetti fatali...

...Ogni pietra della costruzione mistica è squadrata sotto l’impulso febbrile e nel tempo esoterico, il Kairos mitico, che abbraccia e collega in un’unica catena d’amore tutti gli operai, quelli passati, quelli presenti e quelli futuri, e li impegna in una sola volontà tesa alla perfezione dell’opera; ciascuno è il proprio lavoro ed insieme quello degli altri; ciascuno cementa sé stesso come pietra nella costruzione eterna.

mercoledì 12 gennaio 2011

il ritorno ad Assisi...e il tempo relativo

tornare a casa dopo due giorni e Assisi è così come in questa foto presa da internet, solare con il cielo blu e, mentre camminavo verso casa...la somarella è aggiustata ma non ho fatto a tempo ad andarla a prendere, pensavo alla relatività del tempo...tutti lo sappiamo, un'ora con "l'amore tuo" vola e quando l'hai incontrato si è sospeso ed è divenuto eternità e quello è il caso più lampante ma questo avviene sempre e, zampettando verso casa mi sentivo..rabbiosa...verso che?! Verso gli orologi e le convenzioni sociali che decidono ad esempio, l'ora legale..."ma non hai nulla di meglio da pensare?!" Direte voi...oh come è difficile mettere in parole quello che si sente ad un livello diverso da quello del pensiero...lineare...altra cosa che non sopporto perchè il "lineare" esclude altre direzioni e va sempre da sinistra a destra come la nostra scrittura, dal passato al futuro, dalla nascita alla morte...e questa è un'altra convenzione perchè se scrivessimo in arabo andremmo da destra a sinistra e forse per gli arabi il tempo lineare segue questo andamento (ricordarsi di chiedere ad un amico marocchino) dicevo se il tempo lo misuro, anzi, lo vivo, nel presente la direzione non è più quella e l'orologio non funziona più, e il tempo non scorre e le lancette non girano....ma sapete dove voglio arrivare?! linearmente come ogni processo che segue una logica per lo meno nella sua esposizione, anzi, solo in quella, dove trascinando le mie sportine sono arrivata è che due giorni fuori dal tuo ambiente a fare cose diverse, con gli amici, non vale due giorni "normali" e mi fa "rabbia" di dovermi sentire inscatolata in una convenzione che mi dice che se sono partita di lunedì e torno di mercoledì sono passati due giorni...."Oh Dio!" direte voi: "E' proprio partita di testa!" e io vi rispondo: "Forse...per le convenzioni lo sono, sono sempre più anarchica nel senso che non mi va di accettare le cose che le società, tutte quante, mi dicono di dover accettare se non le vivo nel cuore che sta per: il pensiero viene dopo, prima devo sentirlo... insomma sono alla caccia del tempo Kairos e del Chronos cerco di infischiarmene il più possibile..."
Mica ho fatto una gran scoperta...è solo che la cosa mi si ripropone in continuazione a volte in modo "rabbioso" specialmente quando cerco di spiegare a chi mi impone dei tempi Chronos quando ci sono cose che devono seguire solo il Kairos....bah...smetto qui, non ne esco e ho voglia solo di Eternità...e il computer non aiuta ciaoooo

martedì 11 gennaio 2011

allora...vi dicevo...la credenziale...


...tutto ieri pomeriggio con il dolce, paziente e professionale Valeriano della grande tipografia di Città di Castello si è lavorato alla nuova credenziale che è...spettacolare! Veramente sono soddisfattissima, siamo soddisfattissimi perchè con me c'erano anche Patrizia, Michela e Roberto...lo "zoccolo duro"...o morbido dell'Associazione! Oggi mi rilasso nella casa in cima al colle dove vive Patrizia con davanti a noi Monte Santa Maria Tiberina...il bel paese che vedete nella foto...oggi c'è qui anche Marisa e due amiche e le pellegrine sono impegnatissime in una partita di Burraco che pare sia divenuto l'ultima moda fra i pellegrini meditativi...Patrizia è una giocatrice appassionata e ha coinvolto tutti...mi sto riposando, mi è piombata addosso una gran stanchezza forse dovuta alla tensione, al tendere a scrivere il più possibile per la nuova guida in breve tempo semza tralasciare la precisione e la qualità del tutto... ed ora la stanchezza arriva tutta..va bene così anche l'essere fuori da casa...ho una tale voglia di viaggiare! Ciaoooo

lunedì 10 gennaio 2011

si studia la nuova Credenziale!

oggi vado dal tipografo e si butterà giù la bozza delle nuova Credenziale che comprenda tutto il Cammino dalla Verna fino a Monte Sant'Angelo, ci vorrà ancora un pò prima di averla anche perchè ho ancora circa 500 della attuale ma poi...ci sarà la nuova versione che, nella sostanza, è come questa che è sempre tanto bella e tanto apprezzata dai pellegrini che negli anni l'hanno utilizzata, ma che ha anche grosse novità anche grafiche...attendete pellegrini! Sarà bellissima! I disegni li ho fatti in questi giorni di super lavoro alternandoli alla scrittura della guida ma ora...è tutto pronto e tutto parte per la sua destinazione tipografica! Sta mattina mi sono svegliata con un sogno pellegrino molto confuso e simbolico...non avevo i calzettini ed ero con un gruppo che mi aspettava su una collina ed ero preoccupatissima di raggiungerli e pensavo che per farlo mi sarebbero venute le vesciche e poi c'era una strada in costruzione e una macchina per i lavori sulla strada che mi incalzava...insomma non sono tranquilla e non mi sento in forma cosa che è vera...poi li ho raggiunti e mi sono svegliata mettendomi i calzini ed ero sulla collina e davanti a noi c'era un bellissimo paesaggio e tutta discesa...così ho fatto in tempo a "mettere a posto" il sogno prima di svegliarmi...meno male! Ciaooo buona settimana a tutti voi

domenica 9 gennaio 2011

cerchi nel grano...questi me li ero persi!



i cerchi stanno diventando sempre più raffinati e complessi eora spesso, usano il sistema dei picksel per cui in luglio 2010 sempre in inghilterra sono apparsi due cerchi con in mezzo un'autostrada sovrapponendoli guardate cosa è uscito! Il youtube ci sono dei bei video che ho guardato con fatica per la lentezza del mio collegamento e così ho cercato delle semplici immagini da mettere su questo post ma se vi interessa andateli a vedere...io aspetto sempre un cerchio sotto casa...nel campetto con sopra la Basilica di Francesco...ma non sarebbe un gran posto per farne uno?! Ei voi di lassù se mi ascoltate venite a farlo qui!!!

oggi la Chiesa festeggia il battesimo di Gesù


...e a me fa ritornare in mente il Giordano, quel fiume lungo cui ho camminato assieme alla mia compagna pellegrina Marisa...fiume "tartassato" dall'ignoranza dell'uomo la cui acqua è contesa e impoverita da battaglie per le irrigazioni di qua e di là, in Israele e Giordania e che funge da confine per cui nel luogo dove si dice Gesù fosse stato batezzato non ci si può più andare. In fondo un piccolo fiume fra due "mari" quello di Tiberiade e il Mar Morto, fiume che per la nostra civiltà rappresenta la purificazione come per l'India il Gange...Il fiume dove a metà di una tappa sotto il sole implacabile della Terra Santa io e Marisa ci siamo "Ribatezzate" a vicenda...è una cosa che fa storcere il naso agli amici preti, è cosa che non si fa... ma che per noi è stata importantissima! Gli israeliani si sono inventati un luogo lungo il fiume che accontenta tutti...c'è un grande negozio che vende ogni sorta di simbolo religioso, è un fatto commerciale ma potrebbe divenire unificante se lo si vedesse in un altro modo. Ti vendono o noleggiano un camicione bianco e ti puoi anche fare una doccia e, all'esterno, tutto il fabbricato è coperto del testo del Padre Nostro in tutte le lingue possibili immaginabili meno...l'italiano e mi sa che questo stia a significare una disapprovazione vaticana...comunque sia, quando mi sono infilata il camicione ero emozionata, ho percorso i passi che mi dividevano dal fiume a piedi nudi e, vi assicuro, i miei piedi erano piccoli, piccoli e mi sentivo come se fossi stata quella piccolina che il 6 gennaio 1952 in una Bologna gelata fu battezzata!
Abbiamo sceso i gradini fino ad avere l' acqua alle caviglie, i gradini erano scivolosi e non potevamo permetterci slogature se no...chi ci arrivava a Gerusalemme! E...con gioia, Marisa è divenuta Miriam ed io Maddalena, in quel momento c'era un grosso gruppo di ortodossi slavi con il loro preti e cantavano come angeli e, nel ricordo, c'è il verde delle sponde e dell'acqua, il fresco dei piedi e quel canto che avvolge tutto. Poi abbiamo chiesto ad un signore di fotografarci, era quella una foto importante e spero che l'averla messa su questo post assieme ad una bellissima icona del battesimo di Gesù non vi scandalizzi...non faccio paragoni, non sono a questo livello di megalomania, vi faccio solo partecipi di un momento importante della mia vita lungo un Cammino importante, con un'amica importante che mi fa pensare a come sarebbe molto più bello e importante che il battesimo fosse fatto da adulti...sì ce ne sarebbero di meno ma sarebbero una scelta cosciente e matura...
Oggi qui c'è il sole, anzi, ora una nebbia dorata di una terra che lotta fra il freddo dell'inverno e il calore di un sole primaverile, andrò a camminare un pò ripensando a quel...Maddalena che mi piace tanto per cui le mie iniziali sono come il suono che si fa per dare da mangiare ai bambini A.M.M...Angela Maria Maddalena, bello no?! Beh lo è per me! Buona domenica a tutti
ps Mi accorgo ora che per una combinazione bellissima la foto riproduce esattamente la posizione delle figure nell'icona!! Chissà se c'erano pure gli angeli quel giorno?! Io credo di sì!

sabato 8 gennaio 2011

il natale è impacchettato....



e mi di spiace un pò i miei 150 angeli sono nelle loro scatole e il presepe in quella vecchia scatola di metallo che 54 anni fa conteneva bottiglie...mi ricordo ancora quando ricevemmo quel dono...una vita fa quando c'era ancora papà...a volte mi sembra di averlo sognato perchè tutti sono..volati via e sono rimasta la sola a ricordare quei lontani natali...non sono triste, solo nostalgica. Giorno giusto per disfare il Natale, fa caldo e c'è aria di primavera e i giacinti stanno già spuntando. L'albero di Natale sembra molto sano ora devo trovare un posto dove il caldo dell'estate assisana non lo uccida, vorrei tanto che sopravvivesse. Ora veramente inizia un nuovo anno e vedremo che accadrà alla Ruah e poi c'è la guida ...e poi non so tutto quello che il futuro ha in serbo per tutti noi. Credo sarà un grande anno, in qualche modo lo sento e l'aspetto, fra qualche giorno si creerà la nuova Credenziale, ne ho ancora un pò delle altre ma poi ci sarà la nuova per cui ho già fatto i disegni e cambiato i testi, una trasformazione verso la meta del cammino di Francesco...la Grotta dell'Arcangelo, credo che vi piacerà...ora mi riposo è una faticata disfare il Natale!

venerdì 7 gennaio 2011

...e invece è colpa mia...e della cinghia


fermo restando quello che ho scritto nel post prima...anche la mia assicuratrice condivide....lei che mi ha telefonato al momento giusto è stata l'angelo del giorno perchè non sapevo che con la mia polizza avevo il soccorso gratuito...così con il carro attrezzi sono stata dal meccanico ed è colpa mia, lo ammetto lo è...la cinghia cinguettava poi non lo faceva più...per forza non c'era più e così la guarnizione della testa è partita...anche quella della mia testa deve essere fusa....e così chi non ha testa ne soldi deve tirar fuori soldi per rimediare i danni delle teste: quella mia e quella della somarella...così sono a piedi per un pò ma almeno la somarella sopravviverà dopo un' operazione..."a testa aperta"...la poverina! ora che potevo mollare la casa...devo starci...beh sto smontando l'albero ed è sempre meno bello che montarlo...la va così, c'è molto di peggio a questo mondo e sono contenta di non aver ucciso il mio dolce catorcio...ciaoooo

la somarella e il dover essere esperti di tutto

ho chiamato il meccanico che mi fa: "Hai fuso la macchina perchè non c'era acqua" "Ma come" dico io "Le ho fatto mettere l'antigelo in un distributore" e lui con l'aria di dirmi sei una cretina: "Bisogna togliere la bolla d'aria e non è stata tolta" e io gli rispondo: "E come faccio a saperlo credevo che chi mi ha messo l'antigelo sapesse fare il suo mestiere..." Insomma ora sono ferma fino a lunedì perchè non può prima con la rabbia addosso non solo perchè ho paura di aver perso la mia somarella e non ho soldi per un'altra macchina ma anche perchè, non so voi, SONO STUFA MARCIA DI TUTTI QUESTI ESPERTI CHE PRETENDONO CHE LO SIA ANCHE TU...e non va il computer e sei trattata da cretina da chi lo ripara di mestiere, lo fai riparare e devi stare attento a tutto perchè, magari come è successo a me, quello si è dimenticato di rimetterti dentro l'antivirus...e sei cretina tu perchè non te ne sei accorta... e non va la stufa e dovresti sapere tutto di tubi, e non va il gas e quello ti tratta da deficente perchè non sai come aggiustarti da solo il fornello...ma io non so, io non vado in giro a trattare da cretino chi non sa mettere a tavola 50 persone o tradurre un libro o fare un mosaico o scrivere una guida...così è sempre il caso del cornuto e mazziato e in un mondo in cui, in realtà, si perdono i saperi e di bravi artigiani ce ne sono sempre meno, ti scontri con l'arroganza di chi, dall'alto delle due fregnacce che sa, e con cui fa più soldi di te che non sai vendere le tue non ha la pazienza di spiegarti quello che non va e di rassicurarti perchè lui può porvi rimedio...è il suo mestiere...io non voglio sapere tutto di tutto, anzi, voglio sapere sempre meno, vorrei non essere giudicata per quello che non so perchè l'epoca degli esami è passata e non ho intenzione di tentarne altri e, per quello che faccio...faccio già abbastanza!
Così sono a piedi...non male per chi vive in campagna...mi arrangerò e speriamo che la somarella sia meno fusa di me! Un abbraccio

giovedì 6 gennaio 2011

la befana con la scopa...che fuma

Ieri ho conosciuto un nuovo amico che è stato qui a cena e, parla che ti parla, si sono fatte le 2...lo porto al suo albergo ad Assisi e la macchina fumava e lasciava una scia d'acqua...quanto fumava! Mannaggia e dire che un mese fa le ho messo l'antigelo e l'olio...insomma riempiendola d'acqua sono riuscita a tornare a casa e poi mi è venuto in mente che era la notte dei...miei voli e così...non dormivo per il compito non assolto e ho fatto le 4 a pensare a tutti i bimbi senza regali...scopa in panne... a questa befana se deve succedere accade sempre o di sabato o di domenica, comunque in un giorno in cui il meccanico delle scope è chiuso...amen. Per cui bimbi pellegrini..starò (che novità) davanti al computer a prepararvi il "regalo" di maggio e...speriamo che le "befane milanesi" faccano in tempo a portarvelo! Ciaooooo

martedì 4 gennaio 2011

la ...beata un caso non raro di misoginia della Chiesa!

Quando si incontra o ci si parla al telefono con il carissimo padre Ireneo di Breganze lui esordisce sempre con un gioioso: "Oh la beata!" lui chiama così tutte le sue amiche ed è buffo e di buon auspicio...anche quando non si è ...beati...
Ma oggi è il giorno di una vera Beata l'Angelella di Foligno chiamata Lella dagli amici e anche dallo zio che trascrisse le sue visioni. Ho trascritto qui sotto cosa diceva di lei il grande Piero Bargellini che non a caso esordisce sottolineando che chi la "conosce" la chiama Santa mentre Santa non è mai stata fatta...che ci volete fare?! In una Chiesa dove Chiara continua ad essere di serie B, dove la Filippa Mareri fatta Santa con tutti i "sacri crismi" della Chiesa i più dicono ancora, specialmente nel mondo francescano, che non è vero, in cui Maddalena anche dopo secoli e secoli è "riabilitata" dal suo inventato ruolo di prostituta solo..."fra i denti" (e sono solo alcuni casi di tantissimi...)...beh non c'è da meravigliarsi!
Ma poi che importa?! La santità nasce da un rapporto con Dio che si concretizza nella vita e non sono i processi di canonizzazione che la creano, per cui: Oggi è Sant'Angela di Foligno che scoprii solo perchè portava il mio nome ed era francescana e che ora amo moltissimo. Così passionale, piena di fuoco, come il suo amato Francesco... forse eccessva come del resto era anche Lui...ma per chi ama nulla è eccessivo...o si ama o non si ama, non ci sono mezze misure...mica si possono fare le "divisioni dei beni" preventive con il Cielo! Ci vuole passione anche con Dio, anzi, specialmente...i tiepidini...sanno di zuppa riscaldata e se il Fuoco non accende il fuoco beh...è meglio dedicarsi ad altro! Auguri Angele della Terra!! Io...torno al "Mio Arcangelo" perchè il tour de force non è ancora finito anche se ora sto riempiendo i tasselli di una guida che, ora, ha la sua chiara forma e che mi entusiasma e non vedo l'ora di veder stampata! Ciaoooo


La Chiesa le attribuisce il titolo di beata e la sua memoria viene celebrata oggi dall'Ordine francescano della città di Foligno, ma il popolo la invoca da secoli col titolo di santa. Angela da Foligno, una delle prime mistiche italiane, nacque nella medievale cittadina umbra nel 1248. In gioventù, come la coetanea Margherita da Cortona, indulse alle vanità femminili, vivendo in tranquilla agiatezza in una casa non fastosa ma decorosa, accanto al marito e ai figli. Non mancarono anche gravi colpe morali culminate in una serie di confessioni e di comunioni sacrileghe. All'età di 37 anni, però, mutò radicalmente le sue abitudini di vita. Provata dal dolore con la perdita del marito e dei figli, mostrò in queste tragiche circostanze una forza d'animo non comune. Era l'anno 1285: S. Francesco le apparve in sogno e la esortò a percorrere con coraggio la via della perfezione. Angela entrò nel Terz'ordine francescano e nel 1291 emise i voti religiosi, intraprendendo un pellegrinaggio ad Assisi che doveva segnare un'orma profonda nella sua anima. Fu durante questo viaggio che Angela fece sconcertanti ed esaltanti esperienze mistiche, di cui fu stupito testimone anche il suo parente e confessore, il B. Arnaldo da Foligno: questi, temendo si trattasse di fenomeni dovuti a suggestioni del maligno, le impose di dettargli le sue esperienze interiori. Il bisogno di far luce sulle profondità di quest'anima squassata dalla grazia diede così origine ad uno dei più preziosi libri sulle esperienze mistiche di un'anima particolarmente favorita da Dio. L'autobiografia che la beata dettava in dialetto umbro veniva immediatamente resa in un limpido latino scolastico. In "trenta passi" Angela dettò quanto avveniva nella sua anima, dal momento della conversione al 1296, quando tali manifestazioni mistiche si fecero più frammentarie e lasciarono campo a nuove manifestazioni spirituali, in particolare quella della " maternità spirituale " che raccolse intorno alla "Lella da Foligno" un vero cenacolo di anime desiderose di perfezione.
A loro la beata inviava numerose lettere e per loro redigeva anche le Istruzioni salutifere. La povertà, l'umiltà, la carità, la pace erano i suoi grandi temi: "Lo sommo bene dell'anima è pace verace e perfetta... Chi vuole dunque perfetto riposo, istùdisi d'amare Idio con tutto cuore, perciò che in tale cuore abita Idio, il quale solo dà e può la pace dare". La "magistra theologorum" morì a Foligno nel 1309. Piero Bargellini