mercoledì 21 marzo 2012

un mese duro per i poeti emiliano romagnoli

un mese che inizia con la morte di Lucio e finisce con quella di Tonino Guerra...che almeno, la vita l' ha vissuta tutta fino all'ultima goccia. Ho trovato in internet quello che ha scritto il "Corriere della Sera" online e spero che non me ne vogliano se ricopio qui quello che hanno scritto. Ho anche trovato questa foto di quando gli hanno dato la cittadinanzia onoraria di Ravenna, la foto è presa in Piazza del Popolo.
Ciao Tonino, il Paradiso avrà un poeta in più e noi uno in meno, grazie per la tua genialità e la tua simpatia e...anche per lo spot con: "L'ottimismo è il sapore della vita!"...mi piaceva perchè mi piaceva vederti in TV...


Dal “Corriere della Sera” online

MILANO -

È morto mercoledì mattina, nel giorno della poesia, Tonino Guerra, poeta e sceneggiatore romagnolo collaboratore di tanti grandi registi, da Fellini ad Antonioni, da Rosi ai fratelli Taviani. Nato nel 1920, aveva da poco compiuto (il 16 marzo) 92 anni. Da qualche tempo, avendo sentito che la fine si avvicinava, aveva scelto di tornare a vivere nella natia Santarcangelo, lasciando la casa-museo di Pennabilli - sede dell'associazione a lui intitolata - nella quale aveva vissuto dagli anni Ottanta
LA MALATTIA - Ammalato da qualche mese, Guerra si era aggravato nelle ultime settimane ed era stato ricoverato a Rimini per accertamenti, ma i sanitari lo avevano rimandato a casa. Accanto a lui nell'ora del trapasso, anche il figlio Andrea Guerra, noto musicista. «Alle 8.30 della mattina del 21 marzo 2012, in Piazza Ganganelli, a Santarcangelo, nella casa di Tonino Guerra è entrato il silenzio», hanno comunicato la moglie Lora e il figlio Andrea. Proprio il suo paese natale gli aveva dedicato una festa in piazza pochi giorni fa in occasione del suo compleanno, con gli auguri cantati dai bambini e la lettura di poesie scritte da lui.

LE COLLABORAZIONI - Tra le collaborazioni più feconde quelle con Michelangelo Antonioni (con cui ha realizzato «L'avventura», «L'eclisse», «La notte», «Deserto Rosso», «Blow-up», «Zabriskie Point», «Al di là delle nuvole», quest'ultimo anche con Wim Wenders) e Federico Fellini (con cui ha firmato «Amarcord», «E la nave va» e «Ginger e Fred») ma anche con Andrej Tarkovskij, (Il bellissimo “Solaris"…non lo sapevo e capisco ora che molto si deve a lui Angela) Francesco Rosi, Luchino Visconti, Theo Angelopoulos, i fratelli Taviani, Marco Bellocchio, Vittorio De Sica, Jose Marìa Sánchez, Elio Petri, Giuseppe De Santis, Mario Monicelli.
DALLA PRIGIONIA AL SET - Maestro elementare, nel 1943, durante la seconda guerra mondiale venne deportato in Germania e internato in un campo di concentramento a Troisdorf. «Mi ritrovai con alcuni romagnoli che ogni sera mi chiedevano di recitare qualcosa nel nostro dialetto. Allora scrissi per loro tutta una serie di poesie in romagnolo», raccontava sull'origine della sua vena poetica. Dopo la Liberazione si era laureato in pedagogia presso l'Università di Urbino (1946), con una tesi orale sulla poesia dialettale. Fece leggere i suoi componimenti a Carlo Bo. Ottenuti riscontri positivi, decise di pubblicarli, a sue spese. La raccolta s'intitolava «I scarabocc» (Gli scarabocchi) e Bo ne firmò la prefazione. Diventò membro di un gruppo di poeti, «E circal de giudeizi» (Il circolo della saggezza), di cui facevano parte anche Raffaello Baldini e Nino Pedretti.

DALLA POESIA AI PAESAGGI - Negli anni 80 tornò in Romagna, dove, oltre a continuare la sua produzione poetica, si diede all'architettura del paesaggio, disegnando fontane, piazze e scalinate per i paesi della sua terra. Si dedicò anche alla pittura e alla creazione di installazioni artistiche da lui ribattezzate «I luoghi dell'anima».

GLI SPOT - Ha lavorato molto anche all'estero, con il russo Andrej Tarkovskij a partire dagli anni '80 con «Nostalghia» e con il regista greco Theo Angelopoulos, con cui ha collaborato anche più recentemente ne «La polvere del tempo». Nel 2010 per i suoi 90 anni ha vinto il David di Donatello alla carriera. Dai primi del 2000 Guerra era diventato testimonial della catena di negozi UniEuro, creando lo slogan «L'ottimismo è il sapore della vita!» in tanti spot per la tv. Una parentesi, quella pubblicitaria, che aveva ripreso lo scorso anno per sotenere i prodotti ecologici della Beghelli, con il solare che regala energia «senza sporcare il mondo». Lascia una produzione culturale sconfinata che ha profondamente inciso nella cultura del nostro Paese.

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