ovunque io vada, anche all'altro capo del mondo, io cerco il mercato e mi ci tuffo dentro e, lentamente, guardo tutto, ascolto tutto, annuso tutto...si scoprono così tante cose di come la gente vive andando al mercato! Ho ricordi fantastici dei mercati indiani, di quelli thailandesi e non parliamo dei mercati della frutta di Sri Lanka!
Dove i venditori di ogni bancarella ti facevano assaggiare tutti i "frutti del paradiso" che vendevano: manghi, papaie, frutti della passione, banane di ogni sorta, likis e una quantità di frutti sconosciuti e così, alla fine del giro, avevo già mangiato...non male per chi contava gli spicci...avevo detto a mia mamma partendo: "torno quando ho finito i soldi" e così meno spendevo e più viaggiavo. Ma un ricordo casalingo è la Montagnola di Bologna dei tempi in cui si trovavano incredibili "bazze" ai tempi della "moda del'usato" quando non era proprio IN comperare nei negozi e, fra le bancarelle, trovavi le signore bene in pelliccia. Andare per mercati era una delle poche cose che non facevo con mia mamma, lei non aveva pazienza e il mio "ruspigare" nei mucchi la annoiava e se ne stava lì con l'aria di chi vuole andarsene...invece, con l'amica Mirella, partivamo da Ravenna alla volta della "Montagnola" per delle giornate intere a mescolare mucchi di stracci che stracci non erano. Una delle mie scoperte eccezionali fu un impermeabile verde scintillante di Pier Cardin, avanzo di magazino, nuovo nel mucchio dell'usato con ancora il cartellino attaccato! Mirella era speciale per le scoperte e passava per una sempre elegante e, su di lei, non vi era nulla di nuovo ma tutto usato accostato con maestria e stile.
Ora anche la Montagnola è cambiata ed è stata invasa dai cinesi, gli stracci che stracci non sono, non ci sono più e l'atmosfera è cambiata.
Ma i mercati sono sempre belli e così, oggi, sono andata a Bastia e mi sono comperata un vestitino di lana color blu petrolio (c'è il giallo petrolio, che è il colore del petrolio, e il blu petrolio che sta per quegli aloni bluastri che fa una macchia di petrolio) bellino proprio, pizzica un pò perchè è di vera lana, il venditore ci ha tenuto a farmi vedere che è italiano (chissà poi se è vero) lo indosserò a Campobasso, mi piace proprio. E, da una cinesina con gli occhi più a fessura che abbia mai visto, uno strano maglione viola (ovviamente) ho chiaccherato un pò con la cinesina, è solo sei anni che è qui e, incredibile, sa dire l'R...le ho fatto dire varie parole con la erre e ci riusciva! E me ne sono andata facendole i complimenti. Nella zona verdure la cosa che mi ha fatto più ridere è stata una verduraia che vendeva magnifici carciofi e urlava: "Li abbiamo mandati ad un salone di bellezza, sono senza peli!" carino no?!
Insomma, sarà che non si dovrebbe comperare cinese...che si dovrebbe comperare biologico...ma se si è poveracci come si fa? Si compera cinese e, il mercato, è la sola boutique a cui si può andare e per il biologico...quando si può, costa ancora troppo!
Ciaooo
ps ore 15.30 E' appena arrivata da me Alida con sul braccio uno stranissimo cappotto- mantella, indovinate? violetto! E mi fa: "me lo hanno regalato, a me è molto grande, lo vuoi?" uno parla del diavolo...ed ecco qua il mio usato elegante che pare nemmeno usato, che sciccheria!
venerdì 20 gennaio 2012
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento