mercoledì 11 gennaio 2012

Damiao: il leone piccolino

strana vita la mia in questi giorni...dopo un'altra notte insonne che ho reso profiqua almeno dalle 5 alle 7 traducendo, per poi piombare sul letto e svegliarmi per una bellissima telefonata di altri: "Eppur si muove"...quando ho sentito squillare il telefono ho schiarito la voce un paio di volte prima di rispondere perchè mi pareva brutto ammettere che erano le 9,30 ed ero ancora lì a ronfare...beh due ore e mezzo di sonno non sono un gran ché ma nel tempo normalmente sbagliato. Ora sono qui ancora in pigiama dopo essere passata accanto a Damiao, il gatto del tappetino fatto a cuore che mi ha sorriso stringendo gli occhi come sempre fa ed è una gara dura fargli una foto ad occhi aperti e mi è venuto in mente di parlare di lui.
Damiao è nato a San Damiano, è figlio della bella gattina dal musetto tondo come lui che si chiama Agata e che vive lì amata da tutti. Tre anni fa mi telefonò un novizio dicendomi: "Vuoi un gattino? Lo dobbiamo dare via, Agata ne ha fatti tre, uno lo teniamo ma gli altri li diamo...dai prendilo!" Non volevo altri gatti, mi bastava la Benny ed ero ancora addolorata dalla sparizione di Giotta e Giotto, scomparsi nel nulla però un gattino di San Damiano ci stava e così andai con il mio portantino per prelevarlo. Mi avevano assegnato un altro gatto che appena presi in braccio mi graffiò andandosene via a gambe levate mentre, ai miei piedi, ce n'era un altro che si strusciava e miagolava tutto felice, proposi un patto: "O prendo questo o non ne prendo nessuno!" me lo diedero a malincuore, era quello che si volevano tenere perchè molto dolce, ma non potevano che cedere alla sorta di ricatto e me ne tornai a casa con Damiao che lo stesso novizio aveva battezzato così. Gran bel nome che pare piacere anche a lui visto che da subito rispose arrivando quando lo chiamavo. Per i primi due anni della sua vita qui era sempre dentro e fuori di casa leccato amorevolmente da quella mamma nata di Benny che dopo i primi giorni di ostilità finisce per addottarsi tutti i nuovi arrivi. La seconda estate era magrissimo fino a far pensare che fosse malato, una volta tornò a casa con una zampina morsicata, segno delle prime lotte da maschietto, lo curai e guarì. Poi, l'anno scorso, cominciò a crescere e a farsi sempre più robusto, massiccio, un leoncino e...iniziarono le lunghe assenze per le sue campagne amatorie, assenze che mi fanno sempre stare in ansia e temere che non tornerà. Un mese fa tornò trascinandosi, la zampina la teneva sollevata ma non si vedevano morsi e poi dormiva e dormiva e quando non dormiva miagolava sconsolato. Lo portai dal veterinario che decretò: "Devi sterilizzarlo se no sarai sempre qui con un gatto ferito...non sembra che abbia nulla, ha solo preso delle botte tienilo per due giorni chiuso in casa e se non migliora riportamelo" Migliorò e se ne andò di nuovo. Non l'ho sterilizzato, non l'ho fatto e non lo farò, ho ancora grossi scrupoli di coscienza per aver ridotto ad eunuco il povero A-gatone ma lui no, è il mio leone! Ora sta sul tappetino a dormire, è ritornato affamatissimo dopo una scorribanda a gatte, ora so come fa: sta via per i suoi affari di cuore, sesso, droga e rock and roll per una settimana, torna affamato strascicando le zampe, mangia tanto e dorme tanto per poi...ripartire. Accetto il rischio di vedermelo tornare ferito: è bello, signorile, felino, leoncino, ha solo una voce un pò fessa da gattino che non corrisponde alla sua possanza, ma mi sa che sia il ras della zona ed è bello così e a un signore dal veterinario che mi diceva: "Lo faccia castrare, mi dia retta, così sta a casa buono, buono come il mio..." Ho risposto: "Che ne direbbe se le tagliassero le palle? Le piacerebbe starsene a casa buono e tranquillo ed eunuco?" Quel signore mi ha poi guardato come si guarda una pazza zittella fanatica del suo micio, non mi importa...lui è il mio leone!
Aggiunta delle 18.40: Oggi pomeriggio Damiao si è trasferito sul tappetino fuori dalla porta di casa e sapevo quello che questo voleva dire...sentiva nell'aria il vento della libertà. Poi, quando sono uscita a prendere la legna, non c'era più...l'ho chiamato ma nulla, è ripartito, i gatti in amore fanno anche chilometri...starò qui ad aspettarlo. Che ci volete fare? c'è chi ha figli adolescenti che vanno in discoteca e chi ha gatti amatori che vanno via per giorni...ma io so cosa sia annusare il vento della libertà e partire dimenticando tutto per i lontani orizzonti per cui...buone giornate gatto amato e...torna quando vuoi!

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