finalmente pare che la connessione vada e vi racconterò un pò di questo mini-cammino...anche se tutti i benefici dello stesso, la serenità e l'allegria sono un pò andati via per varie notizie che ho avuto delle varie porcherie che "i poteri" fanno sul Cammino di Francesco e allora, per ritornare nella leggerezza di questi pochi giorni devo fare uno sforzo di memoria come se fossero successi anni fa...poi un giorno vi dirò, anzi, fino all'ultimo mio respiro denuncerò le porcate...oggi no, altre cose devono succedere che possono essere meravigliose alla faccia di chi vuole solo fare soldi e ha il potere per farlo...e allora non posso parlarne anche per non essere un panino imbottito di veleno e di amarezza.
MA PARLIAMO DEL MINI-CAMMINO! Bellissima la storia di questi sette amici che mollano denaro e potere e si mettono insieme, ricominciando da capo come pochi anni prima aveva fatto Francesco. Stiamo parlando del 1233 se non sbaglio, a 7 anni dal Transito di Francesco...il loro sogno era molto simile ma, come si diceva con fra Moreno de3i Servi di Maria, quella simpatica persona che si allaccia le scarpe prima di partire, quando fu il loro tempo il Francescanesimo era già bello che andato e il sogno di Francesco decisamente tradito e allora loro incomminciarono di nuovo e da soli, a Montesenario una collina alta e ventosa cosparsa di grotticelle che furono le loro prime case. Il nostro cammino è iniziato sui loro passi per Firenze da dove loro partirono e, sicuramente andarono varie volte. Bellissimo il convento e anche il dolcissimo cimiterino dove riposano le ossa del mio amato Giovanni Vannucci. Stupendo il tramonto e gentile l'accoglienza dei frati. La mattina dopo abbiamo inziato la lunga discesa verso Firenze, una ventina di chilometri di costante discesa che ha spaccato le gambe un pò di tutti, ma la natura era uno splendore primaverile e, io, dopo aver penosamente zoppicato per una caviglia che non voleva più andare in discesa, mi sono riposata un poco e spalmato la gamba d'arnica ed ero di nuovo a posto. Abbiamo dormito in un ostello che vi consiglio, è nell'ex convento dei Servi di Maria, vicino allo stadio si chiama "I sette santi" ed è economico e bello...eccetto la scelta dei colori. ma come si fa a fare i soffitti color cacca e le porte color vomito?! Mah! La sera in un ristorantino a suon di ribollita e chianti l'atmosfera era calda e d'amicizia..sera pellegrina. belli i discorsi con fra Moreno con cui la vicinanza di sentire mi ha fatto sentire ancora una volta che qua e là, molto sparsi, ci sono dei fuocherelli in mezzo al buio e alla noia. Peccato che fra Moreno abbia dovuto lasciarci a Firenze, è cappellano nel braccio di massima sicurezza a Rebibbia e i suoi carcerati lo aspettavano per la Domenica delle Palme.
continuo con un altro post...così metto altre foto
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