Chiara e Francesco...c'è chi dice, e credo che abbia ragione, che le donne elaborano gioie e dolori parlandone con le amiche, a me succede anche parlando dei Cammini, parlando degli "amici medievali" e posso essermi presa appunti, trascritto frasi, segnato in fila punti di cui voglio parlare, regolarmente me ne dimentico e vado a braccio, come si dice, (perchè poi si dirà così?) e, specialmente se sento l'interesse e l'attenzione dall'altra parte, le parole mi escono a cascata e mentre le dico capisco io stessa quello che sto dicendo...così è stato ieri in una giornata pienissima dove, per prima cosa, sono stata con i ragazzi dei "Bilanci di giustizia" con cui si è parlato e visitato San Damiano per poi camminare verso la Porziuncola in una giornata, sì caldissima, ma alleggerita dal vento. I ragazzi sono sempre belli, a me piace stare con i giovani fino a dimenticarmi che potrei essere la loro nonna (mannaggia si invecchia!) per cui quello che ho scritto nel post precedente non è un'accusa ai ragazzi ma ad una società che li rende imbambolati. Con i giovani bilancisti è stato più facile perchè sono ragazzi che vengono su in famiglie in cui un'etica di vita, un'attenzione allo spreco e ad una "moralità dei consumi" è pane quotidiano...erano tutti tanto carini e l'attenzione e l'interesse erano notevoli. Tutto succede in famiglia, c'è poco da fare, poi la scuola, la Chiesa ci possono pure provare ma se non c'è una base casalinga è una gara dura, così come se in una casa si leggono libri, si visitano mostre e musei, si ascolta buona musica, si risponde o, almeno si prova a rispondere alle loro domande... è poi difficile che i bambini divenuti adulti non facciano altrettanto.
Poi, al pomeriggio, è stata la volta dei grandi, un laboratorio sui Cammini e sul senso del camminare fatto assieme ai carissimi amici pellegrini bilancisti Teresa ed Eugenio in due luoghi pellegrini di Assisi bellissimi: San Giacomo al Muro Rupto (la cara superiora, suor Marina, che doveva andare via con le sue consorelle ci ha dato così tanta fiducia da darci le chiavi del convento e così, a porte chiuse, si è parlato in quel capolavoro di chiesina) per poi spostarci, di nuovo a porte chiuse, nel bellissimo Oratorio dei Pellegrini e, in un tramonto limpido, scendere giù a piedi fino a Casa Leonori...bello, tutto bello! La sera ero schiantata, una chiaccherona come me aveva usato una quantità industriale di parole, ma ero felice perchè ero uscite senza sforzo...una di loro mi ha detto: "Potresti fare la cantastorie..." Beh potrebbe essere un' idea, un nuovo mestiere per campare!
Ora sono sola in casa, il silenzio domenicale oggi mi piace perchè l'aria è frizzantina e, senza la morsa del caldo, anche la natura, i miei gatti, le cose tutte paiono riposarsi, distendersi gustrando quest'aria di fine estate che rende tutto più bello, anche i pensieri.
Scenderò a pranzo dai bilancisti, nuovi incontri, nuove amicizie, Domenico il bellissimo giovane dentro e fuori che guidava i ragazzi, aspetta la Credenziale, farà qualche tappa del Cammino
e....la storia continua, la "strana storia" che mi ha cambiato la vita che, a volte, mi pesa addosso perchè pare essere troppo totalizzante ma che poi mi piace...è la mia vita, non ne ho altre!
Nessun commento:
Posta un commento