lunedì 1 agosto 2011

la Chiesa che mi piace...


...e proprio ieri, mentre avvenivano discorsi senza senzo, senza cuore e senz'anima, mi è stata regalata una copia di "Terrasanta", la rivista della Custodia di Terra Santa dei Frati Minori che ricordo sempre con grande affetto e riconoscenza a partire dal simpatico Custode fino all'ultimo dei frati che ci accolsero con amicizia e grande affetto durante in passi pellegrini di Marisa e miei verso Gerusalemme e che furono una delle luci del nostro magnifico cammino.
Sta mattina l'ho aperta e ho letto un'intervista all'arcivescovo Bregantini...che uomo! Che forza e che bellezza! Con i suoi occhi vivi e intelligenti, il soriso franco e sincero, i suoi modi diretti e dolcissimi, la profondità e la furbizia di:
" uomo di Dio mite ed evangelicamente affamato di giustizia" come lo definisce nel primo paragrafo dell'articolo l'intervistatore.
L'articolo parla dei sui 4 pellegrinaggi in Terra Santa e proprio nella seconda domanda che al suo termine dice:
"Lei con quale stile ha vissuto i suoi pellegrinaggi?"
E lui risponde: (non copio tutto anche se tutte le sue risposte sarebbero da ricopiare qui)

"...è importantissimo incontrare i luoghi del dolore di oggi." e poco oltre dice: "Il popolo israeliano ha diritto ad avere una terra: è indubbio. Solo che l'ha ricevuta a danno dei palestinesi, che sono stati scacciati dalla loro terra e costretti a vivere in condizioni spesso umilianti..." e poi dice:

"Un conto è visitare le basiliche, un altro è raccogliere il dolore delle persone che lì vivono. Chi partecipa ad un pellegrinaggio in Palestina dovrebbe dedicare almeno un giorno a conoscere la realtà odierna, incontrando le persone, parlando e pregando con loro, cercando di comprendere i loro drammi. Mi rivolgo a tutti coloro che stanno pensando di andare in Palestina non siate solo amanti e custodi delle pietre antiche, siate anche capaci di vedere e capire i problemi del presente..."

Parole sante che io giro ai pellegrini, parole che suscitano ricordi, che mi fanno pensare al campo profughi visitato a Ramallah, anzi, alla gente con cui lì ho parlato perchè non era una "Visita alla squallore" era un incontro con le persone! Penso alle donne sulle corrierine, ai discorsi a Betlemme....(mannaggia Assisi è giustamente gemellata con Betlemme e non fa nulla, proprio nulla per il luogo di nascita di Gesù martoriato da un indecente muro, da l'abusivismo edilizio degli israeliani che si stanno inghiottendo i luoghi sacri, da un campo profughi se è possibile ancora più squallido di quello di Ramallah! Per Assisi il gemellaggio è solo un bel cartello...come del resto il gemellaggio con Compostella dove si va a vendere i salami norcini...ma...andiamo avanti).
Penso alla Palestina che non abbiamo potuto attraversare a piedi, non perchè fosse pericoloso, ma perchè un check point impossibile preclude il passo da Nazareth, penso alle suorine di Jenin che non se ne sono andate durante il massacro al campo profughi e che i soldati palestinesi difendevano riconoscenti per il loro lavoro per la pace all'asilo, penso al vilaggetto distrutto dai buldozer a due passi da Hebron dove una donna che non aveva più nulla mi ha offerto un the che è il più buon the mai gustato perchè lei fu la generosità resa persona...

penso alla mia rabbia durante la Settimana Santa a Gerusalemme quando vedevo dei "buoni cristiani" trascinare crocette di qualche chilo lungo la Via Dolorosa e non sapere nulla delle croci che si innalzano qualche chilometro più in là...

PELLEGRINI CHE CAMMINERETE VERSO GERUSALEMME, NON UN SOLO DEI VOSTRI PASSI VARRA' UN FICO SE METTETE I PARAOCCHI E NON CERCATE DI CAPIRE, DI CONOSCERE, DI INCONTRARE LE CROCI DI OGGI...E QUEL SEPOLCRO SARA' ANCORA PIU' VUOTO PERCHE' NON SARA' VUOTO PERCHE' LUI E' RISORTO MA PERCHE' LA VOSTRA INDIFFERENZA DA TREKKERS (questa volta la uso io questa parola!) L'AVRA' SPINTO PIU' IN LA' DOVE GLI ULTIMI DELLA TERRA SOFFRONO...

Caro, caro arcivescovo Bregantini!! Se tu fossi il mio vescovo farei il mondo per la tua Chiesa...la Chiesa degli uomini, la Chiesa degli ultimi, la Chiesa della partecipazione accorata e attenta...la Chiesa che salverebbe il mondo se ci fossero più vescovi come te! GRAZIE D'ESISTERE!

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