mercoledì 24 agosto 2011

me ne vado sul Subasio...

mi sono svegliata presto nonostante di notte dorma poco perchè voglio salire, in macchina, il Subasio e piazzarmi sotto un'ombra a leggere, qui il caldo è tale che non riesco manco a leggere avendo le sinapsi liquefatte che riescono a ricomporsi in forma quasi normale di notte.
Strani saranno i prossimi giorni perchè per due situazioni diverse mi è stato chiesto di parlare di Chiara e Francesco e così, armata dei miei libri favoriti, salirò la montagna per copiarmi qualche frase significativa...tanto lo so che non me ne farò nulla perchè parlerò a braccio, anzi parlerò di conseguenza alle domande di questi gruppi di ragazzi, perchè non ho nessuna intenzione di fare né una conferenza, nè una sorta di omelia ma di rendere attuale per loro la vita di questi due indivisibili giganti...come posso, per quello che io capisco e per l'idea che mi sono fatta "frequentandoli"....perchè mi pare di averli conosciuti, per me sono due grandi amici...
Parlando di amici mi è giunta via email la notizia della morte della carissima Suor Immacolata che fu Badessa per tanti anni del Monastero delle Murate (nome che mi ha sempre fatto venire i brividi) delle Clarisse di Città di Castello e che lasciò assieme ad un'altra monaca quando il Monastero fu smembrato...divenne eremita con la porta aperta in un piccolo luogo nelle colline aretine e lì, i suoi occhi intensi e il suo sorriso, accoglievano chiunque bussasse alla loro porta, non per stare lì, con loro grande crucio perchè il posto è minuscolo, ma per parlare con loro.
Io la incontrai la prima volta quando era ancora badessa, arrivai al monastero con lo zaino in spalla, stavo scrivendo la guida, era il 2003, ero sudata e stanca e il lungo e piacevolissimo coloquio con questa donna speciale di là da una grata dalle maglie larghissime, mi gelò il corpo e scaldò il cuore. Fu amicizia a prima vista, fui ospitata nella bella foresteria e lei, poi, mi mise in contatto con Patrizia che: "Come te cammina per i monti..." e da lì nacque poi un amicizia che ha poi prodotto i Cammini Meditativi.
Quanta incomprensione ha dovuto subire questa donna splendida! Dai più dell'ambiente francescano questo suo uscire dal monastero fu visto come un tradimento, quasi che fosse uscita per "Sesso, droga e rock and roll" come io chiamo una scelta "radicale" di abbandono di una via così, per come la vede chi non capisce che, il più delle volte, è invece la scelta di una maggiore e profonda adesione al messaggio di Chiara e Francesco..
A suo tempo cercai di aiutarle, erano a rischio di non essere accolte in nessun luogo, il vescovo di Arezzo aveva dato loro quella casa e chiesetta solo per un anno, ma non trovai nessun posto per loro...anche Cerbaiolo poteva essere il luogo e che servizio meraviglioso avrebbero fatto lassù! Ma Chiara di Cerbaiolo era troppo accentratrice, lo dico volendole bene ma è sempre stata la critica che le facevo direttamente: "Chiara se non ti crei dei sucessori Cerbaiolo finisce male...." e temo che sia proprio così...
Per fortuna, pare che il parroco del posticino delle due clarisse si imponesse con il vescovo intercedendo per loro e così sono rimaste là facendo un ottimo servizio.
Cara Immacolata, come eri felice fra i boschi! Ti erano sempre mancati fra i muri del monastero e lì il tuo monastero senza muri era divenuto perfetto...uno dei loro timori, all'inizio, era che tutte le persone che seguivano a Città di Castello si sentissero "tradite" e che non sarebbero più andate da loro, invece fu il contrario e tantissimo prendevano la strada per le colline per incontrarle. Gli occhi di Immacolata trapassavano l'anima, impossibile mentire, lei ti vedeva dentro e ti abbracciava con infinita comprensione e compassione.
Cara Immacolata, proprio oggi che parlerò a dei ragazzi di Chiara e Francesco, lì nel dolce San Damiano, tu te ne sei volata in Cielo e immagino la tua morte un pò come quella di Chiara la tua Grande sorella, immagino un corteo di consorelle di tutti i tempi, belle come angeli che ti accolgono a braccia aperte, immagino un Paradiso boscoso e verde dove tu continuerai a passeggiare immergendoti nella natura e in una luce immensa.
Non potrò venire a darti l'ultimo saluto ma poco importa, parlerò di te a quei ragazzi se ne verrà l'occasione, oppure ti terrò semplicemente nel mio cuore, lì, a san Damiano, dove avresti potuto essere una delle prime sorelle della grande Chiara, lì ti vedrò sorridere e guardarmi con i tuoi occhi che trapassano l'anima....ti voglio bene

Nessun commento: