La festa di Chiara, presto, presto mentre annaffiavo le mie piantine, il roseto che "il vicino assassino" mi ha potato così malamente che non spero più che dia rose... pensavo a cosa vuole dire morire l'11 agosto...ci penso così spesso alla morte che mi sono trovata a pensare: "Buon giorno per morire a san Damiano..." le finistrine aperte, le sorelle amate attorno, i pochi fratelli fedelissimi e....tutto quello che pochi vedevano: gli Angeli...il camerone sulla chiesina forse non era umido e freddo e dala finistrina veniva di certo il profumo di erbe e fiori....quel saluto estremo così semplice...
“Va’ sicura anima mia, perché colui che ti ha amata, ti ha santificata, e sempre guardandoti come una madre il suo figlio piccolino, ti ha amata con tenero amore. E tu Signore sii benedetto che mi hai creata”.
C'è modo migliore per morire?!? Non credo, in queste semplici parole annegano tutte le teologie, tutti i pensieri, tutte le pomposità...vorrei morire così, vorrei sentire nel mio cuore queste parole e poi andarmene felice, vorrei vedere il cielo su di me...e andarmene a Casa...là dove aspettare la mia rosa compagna....me ne andrò prima io...Lei, Chiara, era attesa dalla Sua di Rose Purpuree coperte di rugiada divina e immersa nella luce...poi ci hanno scritto le agiografie, poi ci hanno disquisito sopra...ma se si ascolta solo l'intelligenza del cuore si sente solo amore, Amore, AMORE, AMORE nient'altro che quello, per sempre!
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