sabato 27 aprile 2013

...Ka la morte secunda non'l farà male...



Si può essere felici al funerale della più cara amica? Sì, si può è successo a me...
sono partita da casa con il nostro Tau fiorito nel sedile di dietro...annebbiata, confusa, tesa...in un'ora e un quarto ero davanti alla bellissima chiesina di Santa Eugenia, lì già ad attende amici che non conoscevo e il caro frà Moreno un vero grande amico di Marisa. Entro in chiesa e tutto è pronto, ci sono già i fiori, metto il Tau sui gradini della chiesa poi portano la scatolina con dentro Marisa, ...o quello che il mondo pensa che sia lei,  io lego la mia conchiglia di Santiago alla maniglia e gli addetti prendono il Tau e lo mettono sul coperchio assieme ad un mazzo di fiori che Cristina-pellegrina aveva già preparato a nome di tutti noi con tutti i nomi dei pellegrini-amici scritti sopra.
Inizia la messa, la chiesa è pienissima e tanti preti e diaconi amici concelabrano...
Poi inizia il canto, questo canto che amo molto e che è "pellegrino" e...scoppia la gioia, mi scoppia la gioia dentro e canto e tutto mi sembra cosi bello. Basta il dolore, basta la sofferenza di mesi di Marisa, basta lacrime per lei, per noi senza di lei, ora è il tempo della risurrezione...e il parroco fa un bella omelia, definisce Marisa una mistica, usa termini come: vento, luce del sole, calore del fuoco e la mente corre, penso a quello che dirò a nome di tutti voi, perchè Giovanni il marito è contento che parli. E così...parlo, non ricordo cosa ho detto se non che ho raccontato del nostro arrivo sotto il diluvio a Monte Sant'Angelo e che ho detto a Marisa: "Marisa, fetente, non si va avanti così! Non si lascia indietro la compagna pellegrina!" Poi racconto che a casa mi aspettano 7 pellegrini e che sta sera brinderemo a Marisa e invito tutti a farlo perche "a lei piaceva il vino e, per la malattia, non lo beveva ma le piaceva." Dopo frà Moreno mi dice che è proprio in linea con lo spirito dei Servi di Maria perchè un antico frate, uno degli inizi, diceva: "Quando muore uno di noi bisogna bere un buon bicchiere di vino in suo onore."
Poi i saluti, Marisa messa in terra con la conchiglia nel cimiterino di campagna di Bagnoro...io non ho neppure guardato, parlavo con i tanti amici suoi..e poi si è messo a piovere e sono ripartita piena di energia, ubriaca di adrenalina, felice...questa è la solo a parola perchè, come diceva Francesco: "...Ka la morte secunda non'l farà male..." E mai mi è stato più chiaro...la morte esiste ma non è quello che fa paura a tutti...è un dolcissimo passaggio e Marisa è nel vento e ride!
In 45 minuti ero a casa...ma mica ho spinto sull'acceleratore...boh, ho volato, e ora vi scrivo con il mio salotto-studio-tutto-quanto pieno di pellegrini. Salute Marisa sta sera mi farò una bella bevuta in tuo onore e di tutti i pellegrini!
Amica mia quanto ridevi mentre guidavo verso casa!

ps aggiunto il 28...mi sono accorta che per qualche mistero è sparito il canto "Ti seguirò" che avevo messo e che si lega al mio post...rimedio ora

1 commento:

nicoletta ha detto...

E allora si beve anche qui, con gioia. Che bello questo post. Ciao