giovedì 4 aprile 2013

...Beatitudini...



Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.


Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti hanno perseguitato i profeti prima di voi.

Vi è mai capitato di aver fatto qualche cosa o di esservi posti in modo tale che è stata rovesciata su di voi ogni sorta di maldicenza ingiusta, di cattiveria gratuita? Vi è mai capitato che vi siano venute alla mente le parole degli ultimi versi delle Beatitudini?
A me sì ma sempre in modo rabbioso, direi quasi vendicativo e, di certo, vittimistico…oggi no, oggi in me c’è una calma e una pace insolita, sorridente e anche un poco divertita perché ironica ed il senso dell’umorismo è …un senso divino.

Credo che ora e forse per la prima volta capisco questa Beatitudine che è anche la più “spiegata” di tutte ed è anche l’ultima…e la beatitudine non sta nella possibile futura ricompensa di cui parla l’ultimo verso ma è già ricompensa nell’ora, nella profonda sensazione di aver fatto il possibile per qualcuno dal profondo del cuore e nel modo più pulito possibile con la dose d’amore che ti è stato dato avere…né di più né di meno.
E allora subentra un distacco e un senso dell’umorismo nel vedere l’affannarsi di chi ti attacca, direi una pena nel vedere come le parole cattive siano frutto di ignoranza, incomprensione, ristrettezza di cuore e di mente che porta solo danno a chi è così.
Il bene rimane, il bene è profondo, il bene non potrà mai essere tolto e quest’onda di bene scavalca qualsiasi barriera, va oltre i chilometri e avvolge in una corrente di bene chi è lontano.
Scusatemi se uso parole forti che mi intimidiscono dal gran che sono grandi, ma mi viene in mente quel:
“Perdona loro perché non sanno quello che fanno”

E’ quasi buffo, mi trovo a pensare: “Grazie di pensare male di me” mi avete regalato qualche attimo di beatitudine e la sensazione profonda di essere nel giusto…GRAZIE





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