mercoledì 25 dicembre 2013

Natale senza internet

ma proprio a Natale doveva fermarsi completamente la connessione?! Ora il vicino a cui mi appoggio ha in funzione un'altra sua e...posso comunicare! Ci ho pensato oggi perché non volevo che i miei post fossero solo tristi, ho passato un buonissimo Natale con le amiche napoletane...cena a casa mia...è venuto tutto ok nonostante le mie malinconie, Messa di mezzanotte a San Francesco...un pò troppo pomposa per i miei gusti ma è così, girata dei presepi di tutto il mondo a Santa Maria, sempre bella. Pranzo on loro all'agritour, ottimo; e presepe vivente a San Gregorio, splendido come sempre! Ora sono appena partite alla volta del loro agritour e ci siamo mangiate a casa mia gli strepitosi rustici fatti da Anna Maria conditi da tanti bei discorsi...beh per fortuna che sono venute a trovarmi...per Dio-incidenza perché se no sarebbe stato un Natale proprio triste...tutto ciò per poi mettere qui la bellissima "In the bleack Midwinter" di cui vi avevo fatto sentire la musica che doveva essere il mio augurio di Buon Natale che ieri notte non ho potuto mettere qui.
Qui sotto trovate il testo in inglese ed italiano da un sito...io ho cambiato un po' la loro traduzione, buon ascolto e buona lettura, è bellissimo!!

In The Bleak Midwinter
words by Christina Rossetti, 1872

In the bleak midwinter, frosty wind made moan,
Earth stood hard as iron, water like a stone;
Snow had fallen, snow on snow, snow on snow,
In the bleak midwinter, long ago.


Our God, heaven cannot hold Him, nor earth sustain;
Heaven and earth shall flee away when He comes to reign.
In the bleak midwinter a stable place sufficed
The Lord God Almighty, Jesus Christ.


Enough for Him, Whom cherubim, worship night and day,
Breastful of milk, and a mangerful of hay;
Enough for Him, Whom angels fall before,
The ox and ass and camel which adore.


Angels and archangels may have gathered there,
Cherubim and seraphim thronged the air;
But His mother only, in her maiden bliss,
Worshipped the beloved with a kiss.


What can I give Him, poor as I am?
If I were a shepherd, I would bring a lamb;
If I were a Wise Man, I would do my part;
Yet what I can I give Him: give my heart
IN THE BLEAK MIDWINTER
Melodia Tradizionale

Poesia e canto natalizio conosciuto anche con il titolo di A Christmas Carol: scritta dalla poetessa Christina Rossetti nel 1872 fu messa in musica nel 1906 dal compositore ingleseGustav Theodore Holst adattandovi la sua melodia dal titolo Cranham. Ma molte altre melodie vennero scritte e pubblicate (quella più conosciuta per coro è stata composta da Harold Drake nel 1911)

Moltissimi artisti hanno interpretato questo brano dolce e delicato, saltando a volte alcune strofe

ASCOLTA Moya Brennan dal suo Cd "An Irish Christmas" 2005
ASCOLTA Sarah McLachlan

ASCOLTA insuperabile la versione strumentale di Loreena McKennitt


1 In the bleak midwinter
Frosty wind made moan,
Earth stood hard as iron,
Water like a stone;
Snow had fallen, Snow on snow,
Snow on snow,
In the bleak midwinter,
Long ago.

2 Our God, heaven cannot hold him,
Nor earth sustain;
Heaven and earth shall flee away
When he comes to reign;
In the bleak midwinter
A stable place sufficed
The Lord God Almighty,
Jesus Christ.

3 Enough for him, whom Cherubim
Worship night and day
A breast full of milk
And a manger full of hay.
Enough for him, whom angels
Fall down before,
The ox and ass and camel
which adore.

4 Angels and archangels
May have gathered there,
Cherubim and seraphim
Thronged the air;
But his mother only,
In her maiden bliss,
Worshipped the Beloved
With a kiss.

5 What can I give him,
Poor as I am?
If I were a shepherd
I would bring a lamb,
If I were a wise man
I would do my part,
Yet what I can I give Him —
Give my heart.

1 Nel mezzo di un desolato inverno
il vento gelido si lamentava
la terra era dura come il ferro
l’acqua come la pietra;
la neve era caduta, neve su neve
neve su neve
nel mezzo di un desolato inverno
tanto tempo fa
2 Il nostro Dio, il cielo non può trattenerlo, né la terra sostenerlo;
cielo e terra fuggiranno
quando verrà il suo Regno;
nel mezzo di un gelido inverno
una stalla fu sufficiente
per il Signore, Dio onnipotente
Gesù Cristo

3 Bastò per lui, che i cherubini
adorano notte e giorno,
un seno pieno di latte
e una mangiatoria piena di fieno.
Bastò per lui che gli angeli
avevano preceduto
prima che il bue e l'asino e il cammello
lo adorassero

4 Angeli ed arcangeli
devono essersi tutti lì riuniti,
Cherubini e serafini
affollarono l’aria,
ma solo sua madre
nella sua beatitudine di vergine
adorò l’ Amato
con un bacio

5 Cosa posso dargli
povera come sono?
Se fossi un pastore
gli darei un agnello,
se fossi un uomo saggio
farei la mia parte,
eppure ciò che posso donargli -
è donargli il mio cuore

(Cattia Salto, dicembre 2012)
Traduzione rivista da me


Questa raccolta è iniziata con il lavoro di ricerca compiuto dal gruppo musicale ALICE CASTLE sui brani tradizionali che sono entrati in repertorio.

Con il tempo la ricerca si è addentrata nell'analisi del testo e nel commento (ovviamente soggettivo) del brano, con la guida all'ascolto supportata dai video musicali sempre più diffusi su YouTube, abbinati ai dipinti di artisti coevi, per lo più appartenenti alla cosiddetta Confraternita dei Pre-Raffaeliti.
Ove non indicato le traduzioni in italiano sono di Cattia Salto.

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