Poi ...un altro addio toccante e dolcissimo...un arrivederci in un cielo blu pieno di nuvolette bianche dal fondo piatto e la sommità a ricci del Tibet, nella cappelluccia delle Sorelline una preghiera condivisa e di ognuno come sapeva, per il piccolo Tenzin, il bimbo che è in cielo, di Eugenia e Gendun. Tanti amici: cristiani, buddisti...amici, di questa coppia che ha affrontato una prova durissima con la grandezza dei maestri. Eugenia mi aveva chiesto di leggere una lettera di una sua amica Clarissa eremita e anche la preghiera che lei ha composto per il bimbo, bellissima. Ma quello che più mi ha commosso è stato fare l'interprete a Gendun che ha raccontato come ha vissuto tutto questo, la cosa più tenera di questo monaco buddista catapultato in un mondo che ha un concetto del vivere e del morire diametralmente opposto a quello dei tibetani, è stato quando ho tradotto: "Sono buddista, so che tutto è impermanenza, ma lui era il mio bambino, io il suo papà, l'ho tenuto in braccio e...non è stato facile." Tenerissima e umanissima ammissione della sua fragilità vissuta con grandissima dignità. Un papà e una mamma che hanno detto: "Grazie per il grande privilegio di averti avuto con noi..." Addii, arrivederci, di questo "Grande gioco" che è la vita. Affetti, amori, amicizie, una mescolanza di religioni, di modi di vedere la vita...e, in tutto il giorno, in me c'è stato un pensiero: "Che fesseria è questa delle divisioni di razze, credo, pensieri, riti?! Io, se mai lo sono stata, non voglio più farne parte! Quello che mi interessa è l'Uomo così com'è con i suoi tentativi di volare, con i suoi voli, tutti belli, verso il Cielo, con i suoi tentativi di spiegare l'inspiegabile; fragile, piccolo, grande allo stesso tempo. Con il suo dolore e la sua gioia, con il suo cammino a volte incomprensibile fatto di incontri, di spostamenti sul corpo di Madre Terra perseguendo un disegno che, a volte, non si capisce perchè sia così ma che è quello che chiamiamo vita. Tentativi di volo: anglicano, cattolico, buddista...tutti tentativi di volo, dove la sola cosa che conta è la sincerità del cuore...perchè il Cielo Sa!" E poi si è formata in me una sorta di promessa a me stessa: "Non mi farò mai più definire, non mi definirò mai più, abbracciando la "religione" del "Così è se vi pare" opponendo al tentativo di incasellamento una frase che mai mi è stata più chiara: "Tu lo dici..."...per rispetto, per meraviglia, per stupore nel confronto dei "tentativi di volo" miei e di tutti gli altri...nell'impermanenza della vita, nella sua fragilità e nella sua misteriosa grandezza"...arrivederci amico caro brother Tom, arrivederci fiorellino divenuto una stella Tenzin...la mia vita si è incrociata con la vostra e una vostra traccia mi è rimasta attaccata addosso e, in questa trama sottile che è il tessuto della vita, questi incroci hanno creato un puntino luminoso, ve ne sono grata e...ci ritroveremo, ne sono certa!
lunedì 2 luglio 2012
ieri...il giorno degli addii-arrivederci
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