venerdì 4 settembre 2009

i sogni corrono sui fili della luna...




"I have a dream..." diceva Luther King...e il tempo, in parte, gli ha dato ragione, non ha fatto in tempo a vedere il suo sogno un pochino realizzato....credo che questo sia il destino dei sogni larghi....anch'io ho un sogno, l'ho lanciato nel cielo sui raggi della luna, l'ho mandato a lei, amata creatura, perchè lo portasse al suo e mio Creatore e ora sta là, nel cielo, in fila con tanti sogni di umani che sognano.
Ora, in due parole, omettendo le parti più intime per non sciuparle, lo lancio nel web, la rete dai fili a volte d'oro...
Un sogno al femminile che non esclude il maschile, un sogno che scioglie i nodi come questa bella immagine di Maria che non conoscevo e che una pellegrina mi ha donato scrivendo: "L'arte delle donne...sciogliere i nodi senza rompere la corda".
Sogno un villaggio di casette, qui, sotto "l'ombrello protettore di Francesco" scioglitore di nodi...un luogo dove ci si possa incontrare, stare per poi andare, niente di fisso perchè, e lo so per esperienza vissuta, tutte le comunità anche le più sante sono destinate a divenire istituzioni e, quindi, a congelarsi e perdere vita.
Un luogo per chi cerca, dove si vive per un pò con poche regole ovvie di convivenza, dove chi cerca può sostare, dove non gli viene imposta nessuna "verità" ma dove delle braccia aperte danno a tutti la possibilità di trovare in sè stessi la Verità...la sfacettatura di quel diamante che riluce perchè ha moltissime facce e nessuna è più bella dell'altra e se la mia è vera, profonda, vissuta, riluce, fa luce senza parole, senza imporla...fa luce da sola, negli atti...
Un luogo dove si sciolgono i nodi e non se ne fanno altri.
Un succolento minestrone perchè, chi ha mai fatto un buon minestrone, sà che non è un passato di verdure dove tutto ha lo stesso sapore ma un insieme di patate che sanno di patate, carote, sedano, cipolla, piselli, fagioli...che hanno un sapore ben distinto ma che, insieme, formano un qualcosa che, arricchito da tutti i suoi componenti, va oltre ogni singolo sapore....per me questo è "invenzione dell'acqua calda" ovvero, questo dovrebbe essere la norma del vivere su questa microscopica palletta lanciata in Universo immenso....ma haimè non è così e, oltre tutte le guerre e i conflitti, c'è un "talebanismo" dilagante frutto della paura e della poca sicurezza "nelle proprie verità" che si barrica, chiude le porte, crea nodi e... magari fossero solo i veri talebani, quelli storici, che fanno questo! Sarebbero circoscrivibili...
Allora...."I have a dream" che credo sia il dream di una umanità nuova che magari non vedrò ma che è alle porte, si sente nell'aria, ed è un'umanità dell'abbraccio, dell'accoglienza, del non giudizio, dell'apertura, delle proprie certezze condivise e non imposte, manifestate e magari neppure dette, un'umanità dell'ascolto...una umanità materna, femminile in questo senso...un villaggetto dove sostare, prendere fiato, ritrovarsi, condividere oppure starsene soli ad esplorare il proprio cuore dove tutto avviene, per un poco, non "per sempre" perchè non esiste il persempre quando tutto è divenire, è danza, trasformazione....dove Dio è sempre e solo personale...un caro amico mi diceva: "Francesco dava del tu a Dio, se non gli dai del tu è perchè non lo hai incontrato...."...credo anch'io che sia così...vorrei un luogo dove tutti potessere darGli del tu, a proprio modo, secondo la propria cultura, fede, pensiero...
La luna silenziosa in un coro di grilli ascoltava, il mio sogno l'ho spedito a lei...anche Maria ci sta sopra...la luna, materna e scioglie i nodi...io aspetto, di nodi ne ho nel cuore e, a volte, ne faccio anch'io ma la strada è quella....il mio cuore lo sa...
Un abbraccio a tutti

3 commenti:

Chiara ha detto...

C'era una bella cosa ai piedi di S. Damiano anni fa, che un po' forse assomiglia al tuo sogno. Era la fraternità di San Masseo, dove ho lasciato il cuore, dove ho imparato tanto, dove ho trovato l'unico esempio cristiano che vorrei seguire e non trovo da nessun altra parte. C'erano Fritz, Paul e Mario. Ogni tanto vado a trovare Fritz in Austria, qualche volta ho rivisto Paul e Mario ormai anni fa impegnati nell'itineranza.
Da loro ho apprezzato e imparato il camminare, il pellegrinare. Ho fatto vari Cammini verso Santiago di Compostela e sto per ripartire a giorni per un altro cammino sempre verso Santiago, quello del nord.
Magari ci incontreremo Angela prima o poi, su qualche cammino.
Buon tutto,
Chiara

Angela Seracchioli pellegrina ha detto...

...san Masseo io non l'ho vissuto ma conosco i frati di cui parli e, ancora di più, fra Bernardino che la fondò...dopo anni di triste abbandono San Masseo rivivrà ad opera della Comunità di Bose, non sarà la stessa cosa ma loro sono bravi e seri, c'è da fidarsi....io ho in mente un'altra cosa, qualcosa di più aperto e più "selettivo" allo stesso tempo...mi immagino una casa centrale con pochi che la mandano avanti e poi delle casette dove, chi vuole restare per un pò, possa anche starsene da solo...o condividere la vita della casa ma per poco...un posto per "ricercatori" di qualsiasi colore essi siano, intendo colore interiore...ovviamente anche esteriore...nella casa avverrebbero degli incontri anche questi di vario colore...il tema di fondo dovrebbe essere l'apertura, la tolleranza, la conoscenza dell'altro a partire dalla conoscenza di sè stessi...varie proposte perchè ognuno trovi la sua di strada senza privilegiarne nessuna...beh non una cosa facile da fare ma, sono certa, questo è il futuro! Ciao buona vita

Unknown ha detto...

Ciao,
io ho vissuto l'esperienza di San Masseo + di una volta negli anni '90 con Paul, Joe e Fritz.
Ricordo il digiuno il venerdì, le lodi a S. Damiano al mattino presto, il lavoro nei campi e il confronto pomeridiano.
E una cosa fra tante che non mi è più successa di avvertire così intensamente: un frate che mi faceva sentire il mio Dio così vicino a me.
Tanti ricordi, tanti visi, tantissime emozioni!
Grazie