La conferenza di Cacciari è stata splendida, non avrei tolto una virgola, la sua comprensione di Francesco è grande e mentre, da un concetto all'altro, dipanava il tema del Perdono, del per-dono, del dono, della relazione con Dio di Francesco, che non assomiglia per niente a quello che poi la festa del "Perdono di Assisi" è divenuta, mi domandavo come il vescovo presente, i frati prendessero le sue parole...mah?! Impossibile sintetizzare ciò che ha detto...ho preso qualche appunto di ciò che più mi ha colpito...:
Riferito al Cantico delle Creature al quei "Peccati mortali" del verso sulla morte ha detto:
"Il peccato mortale è l'incapacità di accogliere il dono, il dividerci, il non sentirci manifestazione, dono di Dio, il credere di esserci fatti da noi stessi e, quindi e perciò, essere mortali...chi muore nel "peccato mortale" sono i superbi che si dividono e non accolgono il dono e quindi non lodano..."
Sintetizzo...siamo in una cultura millenaria del dare per avere in cambio...quello di Francesco è un appello alla libertà dal dare per avere, donare perchè noi, tutte le creature sono dono...sono immagine di Dio se sono libero...
fare il vuoto per accogliere
PERDONARE VUOLE DIRE FARE DONO DELLA PROPRIA LIBERTA'
Il peccato è l'inospitalità, il chiudersi, mi chiudo e non accolgo.
Per- dono = dono +
dono me stesso
Un vuoto accogliente, cosa dona Francesco? Dona se stesso...
Per-dono Massimo, è impossibile sintetizzare la densità delle tue parole e l'amore che sottendono, grazie per la bellissima risposta alla mia domanda su Francesco e la Maddalena...grazie per le tue parole finali sulla laicità di Gesù e di Francesco...sono uscita saltellando, ridendo anche di tutta la ritualità, di tutte le regole, di tutte le leggi che stanno sotto al "Perdono d'Assisi"...che mi sa che, come è ora, a Francesco non sarebbe piaciuto gran chè...lui chiedeva solo l'indulgenza plenaria a chi, quel giorno, entrasse in Porziuncola a pregare...tutto lì!
Fuori un vento caldo e bello, saltellando camminavo libera...fa piacere sentir dire da una persona come Cacciari quello che si sente nel cuore, ci si sente meno soli con tutti i propri mulini a vento. Francesco è un gigante dell'umanità libero e lieto, giullare della libertà che è essere in relazione con Dio e tu l'hai capito! Grazieeee!
giovedì 1 agosto 2013
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