Erano 3, tre volti dell'amore: la madre, l'amico giovane e fedele e la donna che per Lui si sarebbe buttata nel fuoco. E' un bel numero, non sono pochi perchè quando "l'eroe" è in difficoltà, quando non è più "trionfante", quando le cose vanno male tutti spariscono. Ci ho pensato molto a questo dipingendo l'icona con le due figurine di Maria e Giovanni asimmetriche (cosa che non si vede nelle Croci dei veri iconografi) l'ho fatta apposta questa asimmetria perchè nella vita la simmetria non esiste. Perchè Maria si chiude nel suo mantello ed è sempre Lei che riceve i fiotti di sangue dal costato e Giovanni si piega dall'altra parte nel suo dolore. Maddalena è con Chiara e Francesco in un abbraccio dei piedi, così fisico!...e quanto bisogno di contatto, di fisicità avrà avuto Gesù abbandonato da tutti!!
E' interessante per me...è talmente una parabola della vita... che è fondamentalmente un cammino di solitudine punteggiato di abbandoni, di tradimenti, di indifferenza dove chi ha un sogno deve fare i conti proprio con questo..."Sulla solitudine dei numeri primi" da Gesù in giù fino alle nostre piccole vite...ecco perchè mi piace Maddalena, lei non molla, lei gli è vicino comunque, lei sola può vederlo risorto perchè a fede nell'impossibile, sarebbe persino disposta a spostare una pietra immane e trascinare via un corpo pesante e rigido...credo che la Fede si questo...credere nell'impossibile e non avere paura e, fisicamente, esserci, sempre!
mercoledì 21 agosto 2013
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