Erika, sempre puntuale, mi ha mandato questa "preghiera pellegrina" di Don Tonino Bello...un tempo, nei primi tempi dell'ostello che fu, la regalavo ai pellegrini...ora a voi, buona serata!
"Santa Maria, donna della strada, come vorremmo somigliarti nelle
nostre corse trafelate, ma non abbiamo traguardi. Siamo pellegrini
come te, ma senza santuari verso cui andare. Siamo più veloci di te,
ma il deserto ingoia i nostri passi. Camminiamo sull’asfalto, ma il
bitume cancella le nostre orme.
Forzàti del “cammina cammina”, ci manca nella bisaccia di viandanti la
cartina stradale che dia senso alle nostre itineranze. E con tutti i
raccordi anulari che abbiamo a disposizione, la nostra vita non si
raccorda con nessuno svincolo costruttivo, le ruote girano a vuoto
sugli anelli i dell’assurdo, e ci ritroviamo inesorabilmente a
contemplare gli stessi panorami.
Se ci vedi allo sbando, sul ciglio della strada, fermati, Samaritana
dolcissima, per versare sulle nostre ferite l’olio della consolazione
e il vino della speranza. E poi rimettici in carreggiata. E allora
sulle nostre strade fiorirà l’esultanza del Magnificat.
Maria, donna del cammino, donaci, ti preghiamo, il gusto della vita.
Facci assaporare l’ebbrezza delle cose. Offri risposte materne alle
domande di significato circa il nostro interminabile andare. E se
sotto i nostri pneumatici violenti, come un tempo sotto i tuoi piedi
nudi, non spuntano più i fiori, fa’ che rallentiamo almeno le nostre
frenetiche corse per goderne il profumo e ammirarne la bellezza.
Santa Maria, donna della strada, fa’ che i nostri sentieri siano, come
lo furono i tuoi, strumento di comunicazione con la gente, e non
nastri isolanti entro cui assicuriamo la nostra aristocratica
solitudine. Liberaci dall’ansia della metropoli e donaci l’impazienza
di Dio".
Don T. Bello
giovedì 15 agosto 2013
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