Questo che segue era l'invito a partecipare al Cammino della Cumpagnia di San Michele di San Marco in Lamis che il "prode Gabriele", che vedete nella foto, mi aveva mandato qualche tempo fa...e le foto sono del loro cammino sotto l'acqua! Mentre quella del bassorilievo si riferisce al "Santo di oggi" San Rupert, giovane pellegrino a Roma...Non so se ci fa santi pellegrinando ma, di certo: la fatica, le vesciche, la pioggia sono le stesse e...la frase che ricopio alla fine di questo post dice tutto...buona giornata a tutti!
San Ruperto era nativo di Bingen, nei pressi di Magonza nella Renania-Palatinato. Esponente di una famiglia ducale, si consacrò con sua madre al Signore durante un pellegrinaggio a Roma sulle tombe degli apostoli. Tornato in patria, promosse l’edificazione di numerose chiese per poi stabilirsi a Bingen e condurre vita eremitica con la sua genitrice. Morì prematuramente all’età di soli vent’anni. Una testimonianza della celebrazione della sua festa è sita nei calendari di Magonza e del LImburgo ed ancora oggi è riportata dal Martyrologium Romanum in data odierna 15 maggio. Il suo culto fu promosso dalla celebre Santa Ildegarda di Bingen
Il pellegrinaggio di San Marco in Lamis è organizzato dalla Confraternita di San Michele di San Marco in Lamis e dura tre giorni: il lunedì 14 maggio, pellegrinaggio a piedi fino a Monte Sant’Angelo, partenza ore 6 arrivo previsto alle ore 17,30; martedì, 15 maggio, Santa Messa nella basilica-grotta alle ore 8 e nel pomeriggio corona angelica; mercoledì, 16 maggio, Santa Messa nella basilica-grotta alle ore 7, partenza a piedi alle ore 8 arrivo previsto a San Marco in Lamis in serata. Il pellegrinaggio è interamente a piedi per circa 35 km. da San Marco in L. a Monte Sant’Angelo sul tracciato della Via sacra Langobardorum ora parzialmente sulla SS 272. Il pellegrinaggio usa antichi rituali e si può vivere un intenso momento di vita comunitaria di amicizia e di fede. Non necessita iscrizione, ma ogni partecipante deve mantenere un comportamento degno ad un pellegrinaggio: vestiti comodi e non indecenti, pranzo sobrio, niente fumo e partecipare attivamente ai momenti di preghiera ed evitare schiamazzi e discorsi inutili.
…Bernard non sapeva più dove andare, era molto incerto e tentennava. Vide la chioma del vecchio eremita confusa fra le nuvole, lo chiamò e gli chiese la strada. “La strada per dove?”, domandò quello. “non lo so”, rispose lui. “Non importa, vai sempre diritto finché non sentirai il bisogno impellente di una svolta : “E dove arrivo così?” “Che pretese…Come fai a sapere dove stati andando se non ci sei ancora arrivato? Quando vi sarai giunto, allora saprai com’è.” “Ed è lontano?” Chiese ancora Bernard. Il vecchio s’incupì. “Il fatto è” rispose, “che quanto ad arrivare, anche su questo ci sono voci piuttosto discordanti.” Si guardò intorno con circospezione, poi accostò la bocca al suo orecchio: “Pare”, sussurrò, “che in realtà nessuno arrivi mai, la strada ha questa peculiarità: dovunque tu ti fermi, lei prosegue sempre oltre.”
Riaprì gli occhi. Il vecchio era ancora sveglio. “O almeno”, aggiunse, “così dicono quelli che hanno già percorso il loro tratto…”.
Da “Il libro segreto di Dante”di Francesco Fioretti
Roma, Newton Compton 2012 pag. 211
Riaprì gli occhi. Il vecchio era ancora sveglio. “O almeno”, aggiunse, “così dicono quelli che hanno già percorso il loro tratto…”.
Da “Il libro segreto di Dante”di Francesco Fioretti
Roma, Newton Compton 2012 pag. 211
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