domenica 13 maggio 2012

festa al femminile buona festa mamme!









sta mattina, tutta vestita del verde e dell'azzurro che piacevano tanto alla Giannina, la mia mamma, mi è veuto di mettere al collo il cristallo di boemia giallo che papà le aveva portato da un viaggio di lavora dalla allora Cecoslovacchia, a lei piaceva moltissimo e, chissà perchè, non me lo ero mai messo al collo, sta mattina nemmeno pensando che era la festa della mamma, mi è venuto di indossarlo ed era come se vedessi lei, come se fossi lei, veramente una sensazione strana...poi ho aperto i santi del giorno e ho scoperto che oggi è sia santa Gemma della valle Subequana e che è pure la festa della Beata Giuliana di Norwich...beh il collegamento è tutto nella mia testa, nel femminile...


Di questa Santa Gemma non ne sapevo nulla fino all'altro giorno in cui Simonetta mi ha raccontato da Raiano un miracolo direi pellegrino accaduto a Goriano Sicoli 35 anni fa che la signora del B6B le ha raccontato con le lacrime a gli occhi perchè lei vide tutto da bambina. Una signora del lago di Como era inferma in un letto quando vide una bellissima giovane ragazza che le diceva di alzarsi e di andare a Goriano Sicoli a piedi...lei si alzò e si incamminò scoprendo su una carta dove questo paesino abruzzese fosse...non sapeva perchè ma si incamminò e, mentre andava, tutti i suoi mali iniziarono a sparire, dopo tre mesi tutta ferita dai rovi ed esausta arrivò al paesino...le campane suonavano ed era la festa di questa santa Gemma, immagino che fosse oggi, e lei era guarita...bello no?!


E Giuliana di Norwigh?!..beh è una grande mistica e il suo fantastico libro delle Rivelazioni lo lessi seduta sotto gli ulivi davanti a casa mia quando, cadendo da una scala nell'ostello la prima estate della sua esistenza mi ero ferita sotto un braccio,17 punti dentro e fuori, il chirurgo disse che era un miracolo perchè il taglio era a pochi centimetri dall'arteria e non ci sarei arrivata all'ospedale se mi fossi ferita un pò più in là...stavo sconsolata sotto gli olivi pensando che non potevo essere all'ostello che, di conseguenza, era chiuso, il primo anno ero completamente da sola lì...ma poi mi rilassai godendomi la lettura di questo fantastico libro che mi consolò moltissimo.


E allora...buona festa alle mamme, buona festa alle donne speciali...ciao Mamma...tutta vestita di verde con il tuo cristallo giallo al collo...mi sà che anche in Paradiso sei "in verde" il colore delle anime poetiche, come disse chi interpretò la tua foto kirian (incredibilmente lei che "amava il colore verde in tutto" aveva l'aura tutta assolutamente verde!) e se la si voleva far felice le si doveva regalare...qualche cosa di verde...come era la sua camera da letto...oggi, anzi in questo periodo, io che sono del "viola", mi sentivo benissimo vestita del punto di verde che più ti piaceva e il tuo cristallo eri tu, sei tu attorno al mio collo e mi fa piacere, grazieeee!




da "I santi del giorno"


Santa Gemma


nacque intorno all’anno 1375 a San Sebastiano di Bisegna, in Abruzzo. I suoi genitori, di povera condizione sociale e dediti soprattutto alla pastorizia, per migliorare il loro tenore di vita, pensarono di trasferirsi a Goriano Sicoli, nell’odierna provincia dell’Aquila. La fanciulla per causa di un’epidemia rimase orfana di entrambi i genitori. Lei comunque non si scoraggiò e protetta dalla comare continuò ad accudire il suo piccolo gregge, conducendo una vita tutta lavoro e preghiera. Secondo altre fonti invece Santa Gemma si trasferì a Goriano accolta dalla comare solo dopo la morte dei genitori. La storia del suo arrivo nel piccolo paese della Valle Subequana è alla base del pellegrinaggio che gli abitanti di San Sebastiano compiono l’11 Maggio di ogni anno proprio a Goriano Sicoli. La casa della comare (nella quale abitò anche Santa Gemma) oggi ospita la confraternita a Lei dedicata. La sua straordinaria bellezza invaghì il conte Ruggero di Celano. La pastorella però reagì, costringendo il nobile a pentirsi del suo comportamento. Colpito da tanta determinazione, il conte ordinò che si costruisse una comoda stanza adiacente alla chiesa di San Giovanni , affinché la fanciulla potesse vivere più degnamente e dedicarsi alle preghiere. Da quell’epoca la fanciulla condusse una vita ascetica, dedicandosi allo studio della Bibbia e prodigandosi nell’ assistenza spirituale nei confronti di tanta gente che a lei ricorreva. Secondo altre fonti invece la pastorella visse per 42 anni in clausura assoluta proprio a Goriano Sicoli, appartenente alla Diocesi di Sulmona. Morì il 13 Maggio 1439. Subito dopo la morte cominciarono a verificarsi numerosi miracoli. Gli abitanti di Goriano allora indussero il vescovo di Sulmona a far riesumare al sua salma che risultò completamente intatta. I gorianesi allora fecero costruire un’urna in legno ed il suo corpo venne collocato sotto l’altare maggiore della chiesa di San Giovanni (poi intitolata a Santa Gemma). Secondo altri l'anno della morte è più probabile che sia il 1426 in virtù del fatto che Corsignani, vescovo di Venosa, in un'opera, riporta di una visita del Vescovo Benedetto Guidalotti alla tomba di S. Gemma l'anno successivo alla morte; Guidalotti fu Vescovo di Valva-Sulmona nel 1426/27 e morì nel 1429, quindi l'anno della morte 1439 appare impropabile.Tanti furono i miracoli che si verificarono in diversi luoghi d’Abruzzo, regolarmente annotati nel registro parrocchiale di Goriano e riconosciuti dalle autorità ecclesiastiche, per cui fu innalzata presto agli onori degli altari. Il culto è approvato dal 1890. La Santa è venerata non solo in Abruzzo, ma anche nelle tante comunità di abruzzesi sparse per il mondo.






Giuliana di Norwich


breve stralcio sempre dai "Santi del giorno"...leggete il suo libro è fantastico! Quando lei chiede al Cielo il perchè della sua malattia, della sua guarigione improvvisa e delle sue visioni la risposta è:




"Volevi conoscere il disegno del tuo Signore in questa cosa? Amore. Imparalo bene: Amore era il Suo disegno. Cosa ti mostrò? Amore. Perché te lo mostrò? Per Amore. Tienilo dentro e imparerai e conoscerai di piú insieme...Cosí fu che pensai che Amore era il disegno di Nostro Signore".




...Queste visioni dovevano essere per Giuliana come semi celesti piantati da Nostro Signore stesso nella sua anima e essi si svilupparono interiormente nel corso della vita. Tutto il libro non è altro che un commentario su ciò che le fu mostrato durante quelle poche ore nel suo letto di malata, nel trentunesimo anno della vita. Ella visse a lungo, chiusa nel suo romitorio presso la chiesa di S. Giuliano a Norwich, curata negli ultimi anni da due donne che provvedevano alle sue necessità. Là Giuliana fu visitata da molte persone di ogni rango e grado, che venivano a lei per aver un consiglio nelle loro pene. Il suo amore per Nostro Signore ispirò quello per i suoi evenchristians, come li chiamava.Il libro deve essere stato dettato a qualche chierico competente che, nel frattempo, deve averle reso familiari i migliori scritti spirituali dei santi Padri e Dottori cattolici. Ci sono anche ragioni per pensare che le lettere della sua piú giovane contemporanea, s. Caterina da Siena, debbano esserle state portate a conoscenza, ma nessuna influenza esterna adulterò l'originalità della sua sapienza "data da Dio" (God-given): il libro che alla fine ella scrisse, rimane la piú dolce esposizione dell'amore divino che sia mai stata scritta nella lingua inglese. Alcuni dei suoi capitoli possono essere descritti solo come "sublimi", con un messaggio per ogni generazione di devoti cristiani, in tutto il mondo.Non c'è alcuna traccia di una eventuale beatificazione di Giuliana, e nemmeno di culto pubblico: tuttavia ella è talvolta chiamata beata e ricordata il 13 o il 14 maggio.

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