giovedì 29 aprile 2010

sole, aria di montagna, il TRATTURO!!

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ma guarda qua il post che credevo perso...ma le foto no si caricano...mannaggia ne avevo di belle! Amen (scritto l'1 maggio)

..mannaggia, mannaggia, mannaggia sto combattendo con la connessione per mettere su le foto di oggi e c'è una a cui tengo molto perchè l'ho promesso a le persone che stanno pulendo il tratturo che l'avrei messa...ma lo farò nei prossimi giorni, promesso! Dunque...di solito crollo addormentata sulle 22 e, ovviamente, mi sveglio sulle 3 e non dormo, mi succedeva anche sul cammino di Santiago ed è per questo che all'ostello di Assisi ci sono libri...che fai se non dormi? Così ieri sera ho avuto da leggere mi sono messa a leggere l'origine del paese di Ateleta e la sua storia....povera gente sfruttata a sangue dai baroni di Pescocostanzo (mmm cominciano a piacermi di meno i suoi palazzi!) Poi Gioachino Murat che li libera e inventa il nome del paese che è un nome greco che vuole dire "Liberi da tasse"...tutto questo non accadeva tanto tempo fa, solo nel 1800 e qui si era in pieno feudalesimo! Così oggi, con un sole sfolgorante e un'arietta dolomitica pensavo alla storia della gente e dei luoghi e, quando finalmente abbiamo preso il Tratturo, nonstante il fango e la fatica di sollevare scarpe che pesavano tonellate, mi sono commossa...un pò come sul Cammino di Santiago che per me è il cammino delle genti più che la meta...pensate che la transumanza si perde nelle pieghe del tempo...era una pratica già organizzatiussima ai tempi dei Romani ma, sicuramente, è più antica...e allora quei paesaggi amplissimi e solitari, qull'erba primaverile, quelle montagne a piramide....tutto è stato visto, vissuto da milioni di persone...ed è giusto che vuva...ovviamente non rinascerà la transumanza ma i luoghi, le storie, le tradizioni devono vivere....perchè senza radici si muore...mi piaceva l'orgoglio con cui parlavano del loro tratturo gli operai con cui ci siamo fermati a parlare e che ho fotografato! fanno parte di una cooperativa Asomab di 7 comuni che ritrovano la loro storia mettendo a posto i tratturi, uno di loro diceva: "Non abbiamo nulla da invidiare alla Toscana e all'Umbria..." E' vero ci dicevamo con Marisa con in più un ampiezza di panorami e non troppe case qua e là che rendono questi luoghi ancora più belli...credetemi, sono felice per questo cammino, sono felice che possa contribuire all' "Orgoglio locale" all'orgoglio di avere radici che ancora possono vivere...se no siamo tutti omologati e di plastica! L'altro giorno un anziano di

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