sabato 10 ottobre 2009

sotto una piogerellina autunnale...un pensiero per voi

...spero che don Gigi e la Fraternità di Romena non me ne voglia se "rubo"...questa immagine e, ancora di più la frase che mi piacciono troppo...spesso quello che dicono e fanno a Romena mi "piace troppo"! Questa è la quarta di copertina dell'ultimo numero della loro rivista. E poi sorella Maria di Campello...beh è uno di quegli esseri luminosi che avrei voluto incontrare.
Io credo che il nostro Francesco pensasse proprio a questo quando si rifiutava di scrivere una regola...lo fece, la scrisse, forse per amore, forse perchè capiva che stava chiedendo troppo ai suoi...Lui, come sorella Maria, lo sapeva che la sola regola è l'amore...ma questa regola chiede molto, chiede che uno, senza regole esterne ascolti il suo cuore, sappia discernere, momento per momento, cosa sia giusto fare...è più comoda una regola esterna...ti dà i confini, sono paletti entro cui muoversi, sentirsi a posto....che poi diviene una prigione perchè noi siamo uniche scintille divine...ma, a volte, essere in prigione è comodo... ci si può addormentare cullati dal "sentirsi a posto" uniformati a quelli che attorno a noi si sento a posto... e mi torna in mente una frase di una persona che conoscevo tanto tempo fa: "Se alle persone togli l'infelicità non sanno poi come vivere" perchè poi quando arriva la felicità come fai a dare la colpa a qualcuno o a qualcosa? La devi gestire, usare, viverci dentro...e chi è preparato alla felicità?!? Un pò come alla fine della Quaresima...Pasqua è imbarazzante!

"Ognuno sta solo sul cuore della terra trafitto da un raggio di sole:ed è subito sera." diceva Quasimodo....è proprio così...questa, credo, è l'eroicità dei grandi....la loro solitudine abitata che non si appoggia a niente, che vive solo di quel raggio di sole...di quel refolo di vento che non si sà da dove viene e dove va su cui danzare, momento per momento...eroicamente liberi....
e dite poco?!
E allora grazie sorella Maria che oltre il tuo tempo, quello in cui non ho potuto incontrarti, ci regali la tua "regola" di vita, grazie amico don Gigi che con il tuo sigaro in bocca accogli tutti e ascolti e ti inventi la vita giorno per giorno...sempre nella stessa rivista c'è un'altra frase, questa volta di Gigi, che dice: "Ogni giorno mi alleno ad essere attento per rendere presente ciò che è lì ad attendermi."
grazie a tutti quelli che vivono solo di questa regola luminosa

Nessun commento: