venerdì 22 maggio 2009

Cronaca del matrimonio pellegrino...



...questo non è il bouquet di Michela ma ci assomiglia...il suo però era più bello con girasoli e grosse rose bianche e burrose...le foto del matrimonio quando le metteremo sul sito le vedrete...abbiate pazienza!

Beh un poco della preparazione ve l'ho raccontata ma molto di più è accaduto tipo: un giorno intero a cucinare cosine per il bufet, la notte ad infornare torte rustiche, la mattina del 18 ad approntare il tavolo di servizio che era tutto bianco con girasoli dappertutto...fuori, il cortiletto, era pieno di tavoli tutti colorati e Eugenio ed Enrico hanno creato con nulla una tenda modello "nozze di Cana" (almeno io mi immagino così quelle nozze antiche) che ci ha salvato da un sole che non perdonava...e pensare che qualche giorno prima mi ero fatta una mezza crisi guardando le previsioni del tempo che davano pioggia!

Alle 10 Tutto era a punto e siamo corsi alla chiesa dove le "sorelline" così io chiamo le care Sorelle Minori, avevano fatto delle decorazioni bellissime: sull'altare un bordo di rose bianche finiva in una cascata di girasoli e rose e il tutto si ripeteva dentro e fuori la chiesina...tutto funzionava, persino i microfoni che avevano dato problemi...c'era aria di festa e la gente entrava a vedere la chiesa e si fermava ad ascoltare "le fioriste", in maglietta gialla del cammino, che provavano i canti. Poi è arrivato fra Ambrogio con una Casula bellissima bianca e velluto e si sono aggiunti altri due sacerdoti amici di Michela.

Si aspettava la sposa, lo sposo stava sulla porta tutto lucido in un abito grigio perla, chi conosce Roberto lo può immaginare, un sorriso a duemila denti bianchi in una bella faccia arabo-fenicia stava lì, assieme a fra Ambrogio e tutti gli invitati ad aspettare il suo amore. Michela è scesa dalle scalette di fianco la chiesa tutta raggiante nel suo abito di seta cruda bianco avorio col corpetto giallo e un velo giallo cangiante che le cingeva le spalle mentre, sulla spalla, aveva rose fra il bianco e il giallo era truccata benissimo e i suoi bellissimi occhi verdi scintillavano mentre scendeva al braccio del fratello, poi c'è stato il benvenuto molto toccante di Ambrogio e si è entrati in chiesa...

bello tutto, bella l'intimità, belli i canti, belle le letture, bella l'omelia piena d'Amore, sull'Amore detta ad occhi chiusi...e chi conosce fra Ambrogio sa di che cosa parlo perchè per le sue omelie a san Damiano il silenzio è sempre stato fondo...ha spiegato ogni gesto della cerimonia, ogni particolare dell'atto dello sposarsi e di che cosa è l'Amore e solo con un Amore che si vive si possono dire cose così...morale, eravamo molti a piangere, la mamma dello sposo ha usato molti fazzoletti e pure allo sposo si è strozzata la gola e c'è stato un divertente passare in giro di fazzoletti.

Mi è poi stato detto che l'altoparlante fuori dalla chiesa aveva radunato chi passava così quell'angolino intimo d'Assisi era pieno, dentro e fuori, d'amore! Verso la fine della Messa si sono distribuite le bomboniere, fra Ambrogio mi ha chesto di spiegare i due simboli della conchiglia e del Tau ed è stato emozionante per me perchè ripensavo alla mia conchiglia balonzolante sullo zaino verso Compostella solo 7 anni fa quando non sapevo quello che mi aspettava, quando non avrei mai pensato che in un giorno di maggio, ad Assisi, due sposi si sarebbero sposati qui perchè....perchè c'è un disegno grande di cui facciamo parte che ha voluto questo cammino e in cui tutti siamo delle tesserine...

I cucinieri sono poi volati all'Ostello per infornare i primi mentre gli ospiti bevevano l'aperitivo nel delizioso giardinetto della chiesa....

poi tutti all'Ostello, tutti a mangiare un bufet vegetariano che ha fatto ricredere molti sul bisogno di mangiare carne...adesso mi lodo da sola...che poi non è vero perchè senza l'aiuto dei miei hospitaleri: Teresa, Eugenio, Enrico, Marina, Geoffrey, Trish, Alida...e che dire del buon Cesare che ha scariolato tavoli e sedie con la sua jeep con carrello e poi la Domus Pacis che ci ha prestato tavoli ed altro e i ragazzi del "Cuoco innamorato" il catering che ci ha dato piatti e bicchieri, sempre sorridenti ed entusiasti del loro lavoro, sono persino arrivate da Città di Castello delle mozzarelle di bufala deliziose portate da un giovane che con la famiglia si è trasferito da Caserta per deliziarci con quel formaggio speciale prodotto con il latte di quelle simpatiche e pacifiche creature grigie che pascolano proprio dove passa il cammino!..senza tutti loro non avrei fatto nulla...e neppure senza le sorelline: Serena, Roberta, Simona e poi fra Ambrogio e fra Carlo Maria il parroco di Santo Stefano che aveva un altro impegno ma che non se ne andava più dalla chiesa perchè anche lui era contagiato dall'entusiasmo che lì si viveva...

la torta l'ha fatta Silvano un pasticcere in pensione che ci ha fatto una conchiglia bianca di diplomatico deliziosa, croccante in un giorno così caldo! Sormontata da un Tau giallo di pan di Spagna spumoso...l'avevamo messa nella "Cappelluccia", unico luogo fresco, e quando è stato il momento della torta la porta si è aperta e dietro al tavolo c'erano gli sposi...troppo carino!

In mezzo la strada Michela ha lanciato il bouquet...beh l'avevo preso io ma mi è stato quasi sottratto...va bene così, io mi sposerò la prossima vita, posso aspettare.

Che altro dire, una festa semplice, preparata con amore per due sposi che credo proprio che se la siano meritata...se no non sarebbe successo tutto così, puntuale!

E allora grazie a tutti coloro che hanno contribuito con il loro lavoro ma, ancora di più, con il loro grande cuore e BUON CAMMINO NELLA VITA E, ORA, SUI SENTIERI DELLA SPAGNA, A QUESTI DUE BEGLI SPOSI E CHE TUTTA LA VOSTRA VITA SIA SEMPLICE E BELLA COME QUESTA FESTA PELLEGRINA

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