giovedì 6 dicembre 2012

Luciano e Tom stanno per partire per la Terra Santa!!



Per chi apre solo il blog e non il sito quello che leggeranno qui sotto è una novità, per gli altri che guardano anche il sito no perché è da una decina di giorni che il sito di Luciano è linkato con il nostro…il suo di “Ponte di Rose” lo è già da anni. Così vi invito ad andare a leggere questa nuova proposta che, se volete, può vedervi coinvolti.
Ma chi è Luciano? Più sotto potete leggere come lui si definisce, per me è un grande amico conosciuto qualche anno fa a casa mia dove lui e Tom dormirono prima di partire prima di Natale e con tanta neve per il loro “cammino di Francesco”. Fu un incontro veramente speciale con due persone dal cuore immenso, non ci siamo più visti da allora ma via internet il filo non si è mai interrotto. Luciano è un motore di idee tutte buone e tutte per gli altri, io lo chiamo “Il ballerino di Dio”, insegna alla Boston Ballet dove è a capo della sezione dei bambini da pochi mesi a sette anni (non è possibile scaricare il video dal sito della scuola in cui spiega come sono i suoi corsi ma se avete voglia di vedere dei cucciolini microscopici ballare insieme a lui andate a vederlo semplicemente chiedendo a google Boston Ballet)…fino a qui potrebbe essere un bravo insegnante e nulla più, ma Luciano fa di più e così è riuscito a far accettare dalla scuola un corso per ragazzini down, quello che segue è quello che mi ha scritto a proposito di questo nuovo corso (mentre il youtube nemmeno lui sa che è on line) “…Si, cara amica ho convinto il Boston Ballet, che e' una delle scuole piu' importanti al mondo per il balletto classico, ad aprire ai bimbi con Down Syndrome. Loro avevano un programma pilota per adulti Down, ma io ho sfondato la porta, e aperto ai bimbi di 2 anni in su, ed ho ora tre classi con più di 50 bimbi che si sono iscritti, ed ho trovato uno sponsor che paga la retta, così i genitori pagano pochissimo!! Ovviamente tutto questo è in addizione al mio normale lavoro di 29 classi, quindi ti puoi immaginare come sono preso, ma sono FELICE!!...”
Ma lui va anche nelle carceri a far ballare i detenuti, fa una corso per donne che hanno avuto il tumore…insomma questo è quello che so…ma mi sa che faccia anche tante altre cose.
Lui e Tom si vogliono bene da una vita, difficile vedere due esseri umani che si guardino con infinito amore come ho visto loro due guardarsi! Si sono sposati al Long Island in settembre e qui vedete la foto.
Insomma queste due persone bellissime vanno avanti inventando un progetto più bello dell’altro e per questo nuovo “Preghiere come ponte di Pace” chiedono “sponsor” di preghiere (andate a leggere il sito sarebbe troppo lungo spiegare qui tutto http://abridgetopeace.com/versione-italiana/ 
Qui di seguito metto solo due pagine (’ho tradotto io il sito in italiano con grande piacere, Luciano è italiano ma vi immaginate quanto ha da fare prima della partenza! Sta pure preparando "Lo schiaccia noci" che è il balletto tradizionale di Natale...ma dorme qualche volta?!?)

IL MIO D’APPELLO A VOI E’: SE PREGATE, SE MEDITATE, SE SIETE DISPOSTI A MANDARE PENSIERI DI PACE E D’AMORE VERSO DI LORO CHE CAMMINANO IN TERRA SANTA, RISERVATE QUALCHE MINUTO AL GIORNO A QUESTO PROGETTO DI PACE…IO LO FARO’.

Come Luciano si definisce:Se qualcuno mi chiede che faccio nella vita o chi sono, la mia prima risposta è: “Sono un ballerino”. Ho iniziato a studiare danza da bambino. Questo è l’unico lavoro che abbia mai fatto. E’ la mia passione, il mio amore, la mia vita e anche quello che conosco e faccio meglio. Nel 2007 ho fondato la mia Charity: Un Ponte di Rose, il denaro raccolto attraverso di essa sta aiutando a migliorare la vita di bambini in un’altra parte del mondo: il Madagascar. Vi chiedo di visitare ABridgeofRoses.com per averne informazioni più dettagliate.
Recentemente mi sono lanciato in un nuovo progetto: Preghiere Come Ponte di Pace. Non so ancora a cosa questo progetto mi condurrà, ma sono sicuro che sarà una cosa fantastica e un viaggio arricchente nel tentativo di fare la mia parte per portare pace nel nostro mondo.
il progetto
Un progetto di Luciano Aimar

“E’ essenziale passare ad un nuovo modo di pensare se l’umanità deve poter sopravvivere e incamminarsi verso livelli superiori”.
(Albert Einstein)
Il seme da cui nasce “Preghiere come Ponte di Pace” cominciò a germogliare in me tanto tempo fa, prima ancora che io creassi la mia Charity “Un ponte di rose” (per maggiori informazioni su “Il ponte di rose” www.aBridgeofRoses.com)
Ho sempre desiderato lavorare e partecipare alla costruzione della pace mondiale ma non sapevo come farlo. Ora cercherò di dare il mio contributo attraverso: “Preghiere Come Ponte di Luce” e invito tutti voi a farlo con me. E’ un progetto che nasce da me e non vi chiedo nessun sostegno finanziario. Invece vi chiedo di parteciparvi con: preghiere e pensieri positivi perché possiamo sperimentare insieme la pace.
Nelle nostre librerie molti di noi di certo hanno libri che raccontano dell’ispirazione avuta da una persona per realizzare un progetto, prendiamone uno in mano, uno dei più famosi: “Three Cups of Tea.” 1 So molto bene che recentemente questo libro è stato messo sotto osservazione per il sospetto di frode, ma io mi riferisco ad esso non per sostenere il libro o quello che racconta ma, invece, per prendere ad esempio l’idea. Grey Mortenson, ci racconta quanto troverete sotto nella nota e, quando più di sette a anni fa lessi questo libro, ne fui ispirato e mi ritrovai a sognare di fare qualche cosa di simile.
“Il Ponte di Rose” fu il mio modo di rispondere alla domanda: “Come potrei lanciarmi in un’avventura così, senza cambiare la mia vita completamente?” Quello che volevo non era solo dare il mio contributo a una qualche buona Charity per poi delegarla a fare tutto il lavoro; volevo esserne personalmente coinvolto. Fu così che creai “Il Ponte di Rose” che ha cambiato la mia vita in vari aspetti anche se la mia vita di tutti i giorni è sostanzialmente rimasta la stessa di sette anni fa: non ho cambiato lavoro, abito sempre nella stessa casa e con lo stesso compagno. Per cui la risposta alla mia domanda iniziale è: “Sì, è possibile.”
Ora, nuovamente, mi trovo a domandarmi: “Come può una persona essere coinvolta nella costruzione della pace mondiale senza stravolgere completamente la propria vita?” Per dare risposta a questa domanda mi avvalgo delle importanti lezioni apprese dal Ponte di Rose e le applico a questo nuovo progetto.

PACE
“Tutti abbiamo sete di pace…pace nelle nostre vite, pace nelle nostre famiglie, pace nel nostro mondo. Cadiamo in ginocchio, tocchiamo lo spazio sacro e offriamo le nostre preghiere e richieste: “Mostraci la via”.
(da Preghiere di pace di Carrie Coco)

Tutti vogliamo vivere in un mondo pacifico.
Se chiedete a centinaia di persone cosa desiderino di più, un mondo in pace è fra i primi dei loro desideri assieme all’abolizione della povertà e la liberazione dalle malattie. E questa risposta è data specialmente da coloro che si trovano nel bel mezzo della guerra.
Però la maggioranza delle persone si sente impotente per ciò che concerne contribuire alla pace mondiale. Ci sembra che possiamo fare poco perché non abbiamo nessun potere e così la maggioranza di noi delega la cosa ai nostri capi politici mondiali, dà loro il potere di lavorare per la pace, chiede a loro di trovare una soluzione.
Da qui nasce il mio invito: Cerchiamo di cambiare il nostro modo di pensare. Facciamo in modo di coinvolgere noi stessi nel processo di pace.
Ma come può una persona qualunque fare parte di questo grande compito che è il raggiungimento della pace mondiale?
Che fa ognuno di noi quando si sente impotente e senza speranza? Oppure quando si sente felice e grato? Prega. Alziamo i nostri occhi al cielo e innalziamo le nostre preghiere all’Uno che alcuni di noi chiamano Dio, alcuni lo Spirito, altri la Fonte e altri ancora la Forza Suprema, l’Energia Superiore…date voi il nome che preferite all’Uno.
Il mio invito è: Preghiamo per la Pace
Preghiere Come Ponte di Pace

Nei prossimi quattro anni metterò in pratica “tre sfide”, tre imprese in cui mi impegnerò così come feci per il Ponte di Rose.
• La prima; in Dicembre 2012, sarà quella di 9 giorni di cammino attraverso la Galilea, in Israele, in cui cercherò anche di scendere in kayak lungo il fiume Giordano.
• La seconda (2013 o 2014), sarà quella di percorrere parte del Gange in India, sempre in kayak, e di camminare attraverso l’India.
• Per quello che riguarda l’ultima impresa mi piacerebbe scendere il Nilo, in Egitto, in kayak o il Mekong in Vietnam, oppure camminare attorno il Lago Taho in California/Nevada negli Stati Uniti.
Per sostenere queste tre imprese inviterò a sponsorizzarmi non con denaro, ma con preghiere e pensieri positivi che chiedo ai possibili sponsor di inviarmi nelle loro lingue, nelle forme delle loro tradizioni religiose, spirituali per la pace mentre starò camminano o pagaiando lungo i fiumi. Chiedo a loro di trovare 5 minuti della loro vita, o più, per pregare per la pace nei miei 9 giorni in Galilea, o negli altri miei viaggi.
Voglio sottolineare che questo invito non è rivolto solo ad un particolare gruppo religioso, o a persone religiose, ma è un invito rivolto a tutti.
In oltre invito le persone a pregare non solo per la pace ma a pregare pace. Così come dice il vecchio detto: “Non pregare per la pioggia, prega pioggia”.
La pace inizia nei nostri cuori. Se sperimentiamo nei nostri cuori la pace, possiamo trovare pace anche nelle nostre vite, nelle nostre comunità e nel nostro mondo. Senza la pace nei nostri cuori non possiamo trovare pace attorno a noi. Noi siamo il canale verso la pace.
La famosa preghiera di San Francesco spiega questo pensiero con parole molto semplici: “Fa di me uno strumento della tua Pace” 2
    In mente ho questa immagine: vedo ogni persona che invoca la pace come un punto luminoso che si accende sulla mappa del mondo. All’inizio vi saranno solo pochi luoghi illuminati e poi sempre di più, e alla fine tutta la mappa sarà illuminata.
   Credo fermamente che ogni processo di pace inizierà, e avrà successo, solo quando la gente comune come voi e me dirà: “Ora basta! Ne abbiamo abbastanza!” Ed invece di costruire muri per lasciarsi l’un l’altro fuori, costruiremo ponti per unire tutti noi.

        Ed infine: credo che ognuno di noi sia qui sulla Terra per sperimentare un percorso individuale. Ognuno è arrivato qui con un lavoro da compiere e, ad ognuno, sono stati doni e talenti per poter portare a compimento questo lavoro. Ma, nel contempo, credo che l’esperienza umana non sia solo un viaggio individuale ma anche uno collettivo. E’ perfettamente giusto che ognuno di noi lotti per divenire migliore, per elevare sé stesso, la propria anima, ad un livello superiore ma è anche vero che ognuno di noi ha la responsabilità di elevare l’intera specie umana. Non siamo qui da soli, siamo individui ma siamo tutti Uno insieme.
           Per cui il mio invito, anche se vi potrà sembrare ingenuo, naive, è quello d’iniziare ad unirci costruendo ponti di preghiere.

La nostra scelta individuale diviene la nostra risposta collettiva al nostro tempo nella storia. La chiave di tutto ciò è che quando noi cambiamo, il mondo intero cambia.
(Gregg Braden)
          Non è mia intenzione schierarmi in qualsiasi controversa disputa politica che esista nel mondo. Le sfide che ho scelto, specialmente la prima, quella di Camminare in Galilea, è stata scelta perché, personalmente, mi interessa visitare quei luoghi. Non voglio prendere nessuna posizione su a chi appartenga la terra di Palestina, che così tanti ritengono propria; avrei potuto scegliere qualsiasi altra parte del mondo. Il mio punto è, invece, quello di prendere posizione nella pace del mondo, mostrare che le persone comuni, i pesci piccoli, come mi piace chiamare la gente semplice e ordinaria come sono io, possono fare molto per contribuire alla pace del mondo. Abbiamo voce in capitolo, siamo parte importante, nel lavoro di unificazione che la razza umana deve compiere.
E, forse, trovando pace nei nostri cuori potremo trovare soluzioni per queste controverse lotte.

Donaci pace, il Tuo dono più importante, Oh Eterna Fonte di pace, e donaci la volontà di proclamare il messaggio a tutte le genti del mondo.
(Da: Gates of Prayers: The union Prayers Book)

1 N.d.T per i lettori italiani, ricavato da internet a spiegazione di ciò che poi Luciano dice:
1 l caso di Greg Mortenson, che con il suo best sellers "Three cups of tea" ha venduto 40 milioni di copie in oltre 40 paesi nel mondo, sostenendo che parte dei proventi sarebbero serviti per costruire scuole e ospedali in Pakistan, sta creando uno scandalo internazionale. Il climber aveva sostenuto di essere sceso dal K2 da solo, di essersi perso, di aver trovato rifugio in un villaggio pakistano, di essere addirittura stato rapito da un gruppo talebano, ma pare che tutto nulla o quasi di tutto questo sia realmente avvenuto. Il problema però credo sia il fatto che Greg Mortenson aveva dichiarato di raccogliere fondi con la sua organizzazione e la pubblicazione del libro per aiutare le popolazioni pakistane, e molti volenterosi abbiano elargito fondi per la causa, ma nessuna opera o aiuto sia mai arrivato a destinazione.Pare anche che molti dei suoi collaboratori storici si siano allontanati da Greg Mortenson perché dubbiosi sull'effettivo utilizzo dei fondi raccolti.
2 N.d.T. In inglese è: “Make me a channel of your peace” letterariamente:“Fa di me il canale della tua pace”



2 commenti:

Luciano Aimar ha detto...

GRAZIE !!!!!! Wow questa si che e' una sponsorizzazione.

Come la mia amica Oriana Fallaci, si lo so che dopo il Settembre 11 perse un po' la mira, ma la prima Oriana Fallaci ne ha fatte di belle battaglie e va onorata. Allora come la mia amica Oriana disse un giorno, La accompagnai a votare, perche' lei non guidava, e prima di entrare nel seggio mi dice: "Ci son voti che contano e conti che pesano, e il mio voto PESA !!"
Cosi' pure il tuo cara amica Angela, anche il tuo supporto vale pesa tonnellate.
Grazie per il bel blog, le belle parole e le tue preghiere.
Luciano

Angela Seracchioli pellegrina ha detto...

Grazie a te, a voi per esistere!