sabato 3 maggio 2014

...perchè loro stanno pedalando...


preso dalla pagina "DIVERSAMENTE PEDALANDO" di Facebook  DEGLI AMICI CHE STANNO...PEDALANDO ALLA VOLTA DI ASSISI! HANNO DORMITO A PIEDILUCO DOPO UNA GIORNATA DI SALITE E DISCESE PIU' O MENO SOTTO L'ACQUA E, STA SERA, ARRIVANO A SPELLO DOVE ANDRO' AD INCONTRARLI. QUI SI PREPARA L'ACCOGLIENZA, I VIGILI SONO PREAVVERTITI E FARANNO LA STAFFETTA DA CAPODACQUA E, IN PIAZZA SAN FRANCESCO, DOMANI, LI ASPETTEREMO CON UN MINI RINFRESCO, L'ASSESSORE ALLO SPORT E IL CUSTODE DEL SACRO CONVENTO....BUON TUTTO, BUONA GIORNATA SENZA SOLE, PER ORA...AVANTI COSI' QUI VI ATTENDIAMO!!
La Side-bike regala la bellezza di andare in bici ai diversamente abili
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La Side-bike regala la bellezza di andare in bici ai diversamente abili
di Thomas Gargano
PISTOIA - Regalare la bellezza dell'andare in bici anche a chi, per problemi di disabilità, non è in grado di pedalare. Questo è il sogno che ha ispirato cinque anni fa Claudio Pacini, proprietario dello storico negozio Cicli Coste di Casalguidi, accompagnato in questa sfida da alcuni amici del gruppo ciclistico Oscar Romero diClaudio Santoromato e dall'Unitalsi Pistoia.
Tutto è cominciato grazie ad Andrea, un bambino (oggi quattordicenne) affetto da una grave malattia genetica che non gli permette di camminare. Giulio Noci, padre di Andrea, aveva un sogno: condividere le sue gite in bici con il figlio. Da lì sono cominciate le ricerche di un mezzo adatto al trasporto di carrozzine, e così, dal 2009 sono partiti i primi viaggi: Vallombrosa, Camaldoli, La Verna, Assisi e Roma. Poi l'idea: costruire una bici ex novo, partendo da un telaio standard adattato con alcuni accorgimenti in grado di rendere più agevole il trasporto della carrozzina. Nell'idea originale la bici avrebbe dovuto funzionare come una sorta di sidecar. A lato della bici, per messo di un braccio oscillante attaccato al telaio, avrebbe dovuto esserci lo spazio per la carrozzina. Detto fatto, e dopo mesi di duro lavoro è nata la prima side-bike prodotta interamente a Pistoia dall'officina Metal Gelli di Masiano. Mappe alla mano, arrivò il tempo di sognare in grande. L'impresa era di quelle non da poco: partire da Valdibrana per arrivare a Lourdes. In totale quasi milletrecento chilometri, da percorrere in dodici giorni con altrettante tappe tra Italia e Francia. Una pedalata non da poco, che avrebbe messo a dura prova la resistenza dei partecipanti e delle biciclette. Nel viaggio verso Lourdes, oltre alla bici di Andrea c'era anche un'altra side-bike, con a bordo Elena, una donna disabile affascinata da questa avventura. “È stato un viaggio durissimo – spiega Claudio Pacini – soprattutto per un gruppo di non professionisti come il nostro; tuttavia – continua – quello che ci ha spinto è stato vedere la felicità sul volto di Andrea e di suo padre”.
Nel pomeriggio di domani, ad attendere questo appassionato gruppo di ciclisti ci sarà un altro viaggio-pellegrinaggio molto importante, significativo e denso di spiritualità. Partiranno dal piazzale della ditta Coste, in via Montalbano a Casalguidi. Prima tappa con il furgone verso Roma, dove mercoledì mattina il gruppo sarà ricevuto in udienza generale da Papa Francesco. Il giorno dopo, giovedì, la partenza vera e propria del pellegrinaggio in bici. In tutto saranno cinque tappe, per un percorso che toccherà il Lazio e l'Umbria fino ad arrivare, nella giornata di domenica, ad Assisi. Duecentotrenta chilometri percorsi da un gruppo di ciclisti e amici amanti delle passeggiate e mossi da un autentico spirito di solidarietà e amore verso quelle persone che, per motivi legati a problemi di disabilità, non possono godere in prima persona del gusto della pedalata. Quest'anno Andrea non ci sarà. Al suo posto, con lo stesso entusiasmo e la stessa forza, ci saranno Elena e Silvano, che con il loro sorriso sapranno certamente ripagare la fatica dei sali e scendi tra i colli fino ad Assisi.

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