venerdì 27 maggio 2011

La Conferenza sui Cammini a Esztergom, Ungheria




carissimi, vi avevo promesso di parlarvi un pò più in dettaglio della "Conferenza sul turismo religioso in Europa" a Esztergom, la capitale del cattolicesimo ungherese, in Ungheria a una cinquantina di chilometri da Budapest e...ora lo faccio anche se è difficile condensare un programma molto denso che, comunque, sarà a breve online, vi darò poi il sito quando tutte le relazioni, interventi e filmati saranno pubblicati.
Legandomi allo sconsolato blog precedente vorrei iniziare con...una nota triste, o meglio ovvia, qualcuno molto più grande di me un giorno disse: "Nessuno è profeta in patria..." e la sua patria poi lo uccise, senza voler fare paragoni così grandi questo è molto vero anche per me, visto che non ho MAI presentato il Cammino ad Assisi che continua a voler ignorare la quantità in aumento costante di pellegrini che seguono la guida e che passano di qui lasciando anche bei soldini...ed invece sono stata invitata dal Governo ungherese che mi ha pure pagato il biglietto aereo per andare a questo convegno dove c'era una bella fetta d'Europa pellegrina...va beh, la va così...tanto i pellegrini passano da qui lo stesso!
Dunque, la Conferenza, eravamo in un posto splendido, l'ex seminario diocesano attaccato alla Cattedrale immensa di Esztergom paese in cui il Re Santo Stefano creò la prima Diocesi ungherese chiamando anche dall'Italia emminenti personaggi della Chiesa per introdurre il cristianesimo nella sua nascente nazione, era attorno all'anno 1000...poi tantissimi francescani vi giunsero Francesco vivente (ma non ne so abbastanza per raccontarvi ora...ci studierò sopra) da allora Esztergom è stata la capitale religiosa della nazione.
L'organizzazione era perfetta, e pure la ristorazione...una vegetariana non l'ha potuta godere appieno ma i vini...fantastici!
Torniamo alla Conferenza, se c'è stato un difetto è stata la densità delle presentazioni e interventi, le mie povere gambe già provate dal caldo e dall'immobilità di mesi si sono ridotte a due salsicce a furia di stare seduta ma, d'altra parte, come si faceva a non ascoltare tutto?! Quante scoperte! L'Europa è piena di Cammini, dappertutto c'è gente che li sta riattivando o creando, solo in Ungheria ne sono una quantità e tutti molto interessanti, Santo Stefano rimasto senza eredi, passò a...Maria la nazione dicendo che Lei era la vera regina dell'Ungheria così ora c'è un cammino dei luoghi mariani che si congiunge con l'Austria e Mejugorie...poi c'è un cammino Jacopeo, poi c'è un cammino creato da due ragazze eccezionali che si chiama il Cammino delle perle (Margheritum), poi sta per iniziare un Cammino di Santa Elisabetta e questo mi interessa particolarmente perchè vorrei che il Cammino "Di qui passò Francesco" potesse gemellarsi con il cammino della prima santa terziaria francescana...vedrò in seguito come fare, è un cammino che, partendo dal nord est dell'Ungheria dove lei nacque, va in Boemia fino a raggiungere la Germania dove lei era regina...bello no?!
Fra tutti questi entusiasti interventi pellegrini c'erano poi quelli istituzionali...e qui c'è un pò da dirne, parlo di chi lavora sui cammini senza saperne molto, sapendo solo che è una "moda" su cui creare un business, parlo di tutti quelli che uno zaino non se lo sono mai messo sulla schiena e che...di accessi ai soldini europei sono esperti, quello sì...a tavola, alla bella cena di cui vedete una foto, ho avuto una grossa discussione su questo, due mondi che si scontravano: quello di chi mi diceva che si deve far parte di una rete, se no non si è nessuno, e che per entrarci ci vogliono tanti soldi: "Senza soldi non si fanno i cammini" così mi diceva questa esperta signora, e di me che dicevo: "Io sono la prova vivente che invece i cammini si creano con il cuore, magari senza soldi come il mio ma che i pellegrini seguono proprio per questo...il cuore" devo dire che sono andata giù pesante con lei, anzi mi è sacappato un "bull shit" che sta per "cagate" che forse potevo risparmiarmi visto il contesto formale ma che mi veniva dal cuore. Si è anche visto un documentario che aveva l'aria di essere costosissimo sulla Francigena che aveva un difetto...non sapeva di Cammino, musica da attacco di soldataglia medievale, immagini ritmate modello spot high teck, pellegrini con il gps in mano che non avevano per niente aria pellegrina per sottolineare l'alta tecnologia che si produce per i pellegrini (fra poco arriva una tempesta solare che dovrebbe danneggiare i collegamenti dei gps...come faranno i pellegrini tecnologici?) ...insomma, le solite cose modello: "Via Francigena di san Francesco" roba fatta a tavolino da chi un pellegrino non lo ha mai incontrato e una vescica ai piedi non sa manco come è fatta...giro di soldi, di poteri, di rapporti politici...per non dire di più per non essere querelata.
Nel mio intervento sono stata più diplomatica che a tavola ma ho tenuto a sottolieare che solo chi è pellegrino può tracciare un cammino, ho fatto un appello alle istituzioni dicendo loro che se vogliono occuparsi di Cammini ascoltino i pellegrini, loro solo sanno quello che serve ad un pellegrino se no si rischia di spendere un'ira di Dio in patinati cartelli o in tavolini da pick nick e magari non aprire neanche un vero ostello o produrre buone carte di sentieri mantenuti aperti...(vedi Rieti e la sua valle)
Noi lo sappiamo che è così...a loro chissà se importa visto che sono così impegnati a far soldi e a spendere quelli Comunitari per vari interessi! Ma il mio intervento ha poi prodotto vicinanza con i pellegrini presenti e con un prete della Lituania con cui ho parlato tanto.
In Lituania loro hanno creata un Cammino di Giovanni Paolo Secondo...lui mi diceva: "Sai non abbiamo più niente lì, la venuta del Papa ci ha ridato vita e speranza..." poi mi ha detto con fare profetico: "Va avanti così, non avere paura di niente, sii sicura di quello che fai perchè sei nel giusto è il tuo compito, la tua missione, credi in te stessa e non fermarti..." sapeste come mi sono commossa, non sapevo che rispondergli...gli ho detto solo grazie ed era dal cuore perchè le sue parole curavano tante ferite...e poi mi ha fatto tenerezza per il suo cammino e se anche io sono personalmente abbastanza critica su alcune posizioni del Papa beato ho lì capito l'importanza che ha avuto per questi paesi indipendenti da poco che si sono sentiti affrancati e non più soli dal suo viaggio da loro.
Si vedrà nel tempo cosa questo incontro produrrà, certo che l'hanno organizzato proprio benissimo e sarebbe auspicabile che incontri di questo tipo avvenissero in altri paesi europei, questa è una rete di conoscenza di esperienze e di pellegrini che fa bene a tutti, anche all'economia di base dei vari luoghi e, soprattutto un modo per creare Comunità, Comunità Europea con scambio di esperienze, incontro di culture e divulgazione di informazioni che creano conoscenza. BRAVA UNGHERIA e bravi tutti quelli che hanno lavorato tanto perchè questo incontro andasse così bene e GRAZIE...anche per i giri turistici e i 10 fantastici vini della cena...caspita che signori vini che ha l'Ungheria! Anche questa è conoscenza...e poi la viticultura l'hanno portata lì i Romani...e anche questo è un interessante legame europeo...o no?!

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