martedì 2 giugno 2009


...arriveranno come pulcini bagnati i pellegrini di sta sera...come gli anni scorsi l'inizio di giugno pare novembre e i sentieri diventano un pantano...ma questa è la storia dei pellegrini, camminano comunque e c'è una certa intimità nel cappuccio tirato su, nelle mani rosse d'acqua e di freddo...smettere di camminare perchè piove...è da gita in montagna, i pellegrini non si fermano...almeno io la penso così.
Oggi sono partiti alla volta di Venezia anche Manuela, Renato e il piccolo saggio Matteo assieme al lungo e silenzioso "figlio afgano" che tornerà fra poco, quando sarà maggiorenne...sulla porta dell'ostello Manuela ha detto una cosa che non avevo mai pensato e che è molto vera...forse il mio punto cruciale è sempre stato un senso di abbandono, un sentirmi abbandonata e la mia vita ora è fatta di incontri e di abbandoni da elaborare...quel senso di: "Come farò ora a camminare da sola" che piglia ai pellegrini quando, dopo aver camminato sui cammini assieme a compagni incontrati così, "per caso", ci si lascia e pare impossibile che ci si debba lasciare perchè qualche cosa è successo in quei pochi giorni...aveva ragione Terzani con il suo titolo: "Un altro giro di giostra"...chiudo la porta dell'ostello con un pò di magone e si ricomincia...sta sera altri volti, altre vite, altri incontri...io ferma qui ad accogliere e a veder partire e, a volte, a leccarmi i taglietti che quelle partenze mi procurano...ma tutto è in movimento nell'Universo perchè non dovrebbe esserlo in via Protomartiri Francescani?!? E allora la giostra si muove e io stacco altri biglietti per chi ci salta sopra...
Buona festa magari rigirandosi nel letto con un bel libro da leggere ciaooo

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