sabato 20 luglio 2013

Noi siamo dei fortunati, ricordiamoci di questo!

E quando dico NOI intendo i nati dall'inizio degli anni '50. Non so se avete visto , ieri sera, su RAI 3 questo servizio fatto benissimo, se vi interessa si può vedere in replica sul sito di Rai Tv 3. Sì siamo in crisi, sì aumenta la povertà, sì siamo messi male ma...noi non sappiamo cosa sia la guerra e il dopo guerra a casa nostra e, mentre guardavo questo programma, pensavo ai miei genitori, ai ricordi passati con grande dignità da mia mamma. A quella "farina di castagne" che era il solo cibo per loro sfollati sulle colline bolognesi. A quel ritorno a Bologna che era tutta piena di macerie...Noi siamo figli della ricostruzione, a noi davano il latte a scuola ed era poco tempo che la penicillina si poteva trovare...noi non ci ricordiamo ma i nostri genitori hanno avuto fede nella vita e hanno ricostruito e ci hanno fatto nascere, siamo un esercito di nati nei primi anni '50! E allora pensiamoci, cerchiamo tutti di essere grati e di non mandare a puttane questa pace, questo "benessere" che ci è stato regalato. Siamo dei fortunati, almeno per ora, e spero che duri...le prime generazioni che non sanno cosa sia la guerra...che karma fortunato!


FASCISMO, LA CADUTA E LE ROVINE
introdotto e commentato da Paolo Mieli,  il film-documento racconta due delle vicende più drammatiche della nostra storia. Quella notte del 25 luglio ’43 e quei giorni, settimane e mesi che seguirono la fine della guerra e il lento ritorno ad una agognata normalità.

Mussolini, 25 luglio 1943: la caduta, di Fabio Toncelli, racconta il crollo del fascismo e di Benito Mussolini in piena Seconda Guerra Mondiale. E’ uno di quei momenti che segna un prima e un dopo. Finora ci hanno raccontato che un Mussolini inconsapevole fu inaspettatamente messo in minoranza durante una seduta del Gran Consiglio del Fascismo e quindi destituito ed arrestato. Una versione semplice ma…falsa! Il il film-documento Mussolini, 25 luglio 1943: la caduta prova a svelare cosa accadde dietro le quinte in quei giorni, mostrando immagini d’archivio a colori, prove, intercettazioni telefoniche e testimonianze inedite sulla incredibile serie di complicità insospettabili e trame segrete che portarono alla fine del fascismo. Per la prima volta ascolteremo l’amico e confessore di Dino Grandi, l’autore dell’ordine del giorno che mise in minoranza il Duce, ed uno dei partecipanti ad un complotto per uccidere Hitler e Mussolini pochi giorni prima della caduta. Chi li fermò e perché? Soprattutto vedremo in prima mondiale un documento che finora nessuno aveva mai trovato e che è intitolato: “Verbale della seduta del Gran Consiglio del Fascismo del 25 luglio 1943”. Dal racconto del documentario emerge la possibile identità di un congiurato che finora era rimasto nell’ombra, forse l’unico che fu sempre al corrente di tutto e che cercò di pilotare gli eventi a suo favore.

La guerra è finita: le rovine
, di Ilaria Degano è il racconto dell’Italia alla fine della Seconda Guerra Mondiale. E’ il racconto di quella primavera del 1945, quando il nostro Paese si risveglia da un terribile incubo e conta le sue ferite. Cinque lunghi anni di bombardamenti.  Centinaia di migliaia di morti, di mutilati, di sfollati. Milioni di case abbattute. Migliaia di ponti, di strade, di ferrovie distrutti. Vedremo le immagini di quegli italiani che hanno sofferto la fame, le malattie, gli stenti; che hanno visto le loro città attraversate e devastate dagli eserciti di tutto il mondo. Bambini che corrono incontro agli Alleati per un piatto di minestra. “Sciuscià” disposti a fare qualsiasi cosa, pur di mangiare. “Segnorine” che si prostituiscono agli Americani per mantenere le loro famiglie. Vedremo gli Alleati risalire la Penisola e poi entrare, da trionfatori, in quelle città del Nord già liberate dai Partigiani. Vedremo i reduci che tornano dopo anni di prigionia in un Paese che non riconoscono e che non li ricorda. La ricostruzione sembrava un’impresa disperata! Eppure quell’Italia rinasce, ricostruisce, riparte. E’ la rinascita di un popolo che vuole uscire e uscirà dalla dittatura e dalla guerra. Le macerie verranno spazzate via, le case verranno ricostruite, le strade riaperte. Si ricomincerà a lavorare, a vivere!

Ma gli odi, i rancori, le vendette di quella stagione folle e incredibile, peseranno ancora e per molti decenni, sulla storia dell’Italia Repubblicana. - See more at: http://www.lagrandestoria.rai.it/dl/portali/site/puntata/ContentItem-61209eee-7b5e-44e1-a5e1-d67122277063.html?homepage#sthash.q0io350w.dpuf

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