sabato 24 novembre 2012

l'imbecillità umana...facciamo qualche cosa!!!!


Appena ricevuto da AVAAZ e firmato:

Cari amici,

Tra poche ore l’Uganda potrebbe approvare una legge che potrebbe introdurre la pena di morte o l'ergastolo per l’omosessualità. Una mobilitazione internazionale ha rimandato la legge l’anno scorso: abbiamo bisogno di alzare la pressione per spingere il Presidente Museveni a difendere i diritti umani e fermare questa legge brutale. Firma sotto e dillo a tutti.
Il Parlamento ugandese vuole approvare una legge brutale che potrebbe introdurre la pena di morte per il reato di omosessualità. Se lo faranno, migliaia di ugandesi potrebbero essere uccisi o condannati all'ergastolo soltanto perché gay.
Già in passato siamo riusciti a fermare questa legge, e possiamo farlo ancora. Dopo l'enorme appello globale dell'anno scorso, il Presidente ugandese Museveni aveva bloccato la legge. In Uganda il malcontento nei confronti della politica sta crescendo, e gli estremisti religiosi in Parlamento sperano che la confusione e la violenza che regnano nelle strade possano distrarre la comunità internazionale e far passare inosservato il secondo tentativo di adottare questa legge piena d'odio. Possiamo dimostrare che il mondo ha ancora gli occhi puntati su di loro.

Non abbiamo tempo da perdere. Raggiungiamo un milione di voci contro la legge anti-gay in Uganda nelle prossime 24 ore: le consegneremo ai leader ugandesi e a dei paesi chiave che li possano influenzare. Clicca qui per entrare in azione e poi gira questa email a tutti:

http://www.avaaz.org/it/uganda_stop_gay_death_law/?bMJMNab&v=19431

Essere gay in Uganda è già pericoloso e orribile. Gli ugandesi LGBT sono continuamente minacciati e picchiati, e solo l’anno scorso l’attivista per i diritti degli omosessuali, David Kato (foto qui sopra) è stato brutalmente massacrato in casa sua. Ora sono minacciati ancora di più da questa legge draconiana che potrebbe imporre il carcere a vita alle persone condannate per aver avuto relazioni con persone dello stesso sesso e la condanna a morte per i recidivi. Persino chi lavora per le ONG impegnate nella prevenzione dell'HIV secondo questa legge possono essere incarcerate con l'accusa di "promuovere l'omosessualità".
Proprio ora l'Uganda è in pieno fermento politico: milioni di euro di aiuti scomparsi hanno gettato nello scandalo il Parlamento. Questo scompiglio ha fornito agli estremisti religiosi in Parlamento la migliore opportunità di ritirare fuori la legge anti-gay, dandole il nome di “Regalo di Natale” agli ugandesi.



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