giovedì 15 novembre 2012

la sciarpa di Marisa

ieri sono stata ad Arezzo a trovare la mia Marisotta, non ci eravamo ancora viste dopo la Francia e, mentre Mirella, sua amica cara, ed io camminavamo per i sentieri della Maddalena, Marisa usciva lentamente dalla sua batosta; da quest'anno 2012 che per lei è stato un martirio. Che bello vederla a Terontola con la sua sciarpa gialla e arancione vista tante volte sventolare sui cammini! Quella sciarpa è per me Marisa, la ricordo arrotolata a turbante sotto il sole della Palestina, ben legata al collo sotto la neve verso Monte Sant'Angelo, sventolare su un filo nei bucatini pellegrini o nel vento della nave che ci portava in Terra Santa...migliaia di volte vista "camminare" di fronte a me perchè, Marisa dice: "Tu cammini veloce" ma poi abbiamo sempre camminato allo stesso passo...Marisotta forte come una montagna, perchè, io credo, chiunque altro sarebbe già al Creatore se avesse dovuto sopportare e combattere quello che lei costantemente vive. Siamo state insieme tutto il giorno, abbiamo anche fatto due passi in centro, lei era un anno esatto che non ci andava, tanto deve ancora recuperare ma, non è cambiata d'un franco e sogna cammini, cucina verdure biologiche, carezza i suoi tantissimi gatti e, ora che la vista è stata miracolosamente recuperata, si è rimessa a leggere vorace di conoscenza come è sempre stata...che bello!
Al ritorno in treno leggevo il giornalino di Romena e mi sono caduti gli occhi su una frase di don Angelo Casati a proposito del Cadinale Martini suo caro amico, è una risposta ad una intervista della "Repubblica" sulla scomparsa di quel grande uomo. Credo che si attagli molto bene alla storia della Romita e a tutte le storie che non sono ascoltate, per cui non si fa il tentativo di di capire. La riporto qui.
Quali sono gli insegnamenti più importanti che ci ha lasciato il Cardinal Martini?

Ne colgo uno, non so dare precedenze. Tra i suoi sogni sulla chiesa, questo: una chiesa che parla dopo aver ascoltato. Raccontava di Gesù che nei vangeli prima apre le orecchie del sordomuto, poi le labbra, come dire che se prima non si ascolta, ci escono solo parole vuote.

Credo proprio che sia così! Fu così con l'ostello, nessun provinciale, nessun definitore è mai venuto all'ostello, ha mai incontrato un solo pellegrino, mai venuto per un caffè insieme, mai letto le frasi sui libri dei pellegrini, mai assistito o partecipato ad una messa lì...mai ASCOLTATO! Questa è la stessa cosa che è avvenuta alla Romita....Ireneo, ieri, mi diceva: "La Romita è un posto dove mandare i novizi a fare esperienza!" Certo, è così, ma la paura delle alte sfere è quella di una "proliferazione di Bernardini"...a dire: un moltiplicarsi di veri francescani non di birilli tutti uguali...pericoloso! Troppo veramente francescano!...lasciatelo dire ad una Jacopa qualunque che vorrebbe tanto che ritornaste ad essere "gioiosamente fratelli di Francesco", ci sarebbe bisogno di voi... così come ora, "che differenza" fate? Che peccatoooo che occasioni mancateeeee!

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