Io non ho il culto dei morti, non amo i cimiteri se si fa eccezione di alcuni storici come quello di Parigi e di Londra che è come passare attraverso la storia e l'arte di secoli. So che a chi è andato al cimiterino si Sasso Marconi, di San Leo, la tomba di mia mamma sembrerà una tomba abbandonata...e lo è....mia mamma è un angelo come lo era già in vita...non è lì...non parliamo di quella di mio papà nella zona monumentale del cimitero di Ravenna...già da piccola non capivo perchè mi ci portassero, guardavo quella foto del mio papà, che tanto mi somigliava, e pensavo: "Che strani i grandi...perchè veniamo qui? Papà non è qui!" E mi resta di quelle andate in bicicletta e dell 'indaffararsi di mia mamma la malinconia dell'odore dell'acqua stagnante nei vasi mista a quello delle raffinerie di là dal Canale Corsini...l'acqua morta dei vasi per me, da da allora, odora di cimitero e di assurdità.
Fatta questa premessa vi voglio raccontare una storia legata alla morte per me molto bella e piena di luce, me l'ha raccontata Eugenia. Sua suocera, la mamma di Gendun, tibetana, è morta a 88 anni qualche tempo fa, mi sembra in settembre, lunga e difficile vita la sua con un marito ex funzionario del Dalai lama che al tempo dell'invasione cinese fu messo in prigione per tantissimi anni e torturato...come potete immaginare...quando uscì lei rimase incinta di Gendun, l'ultimo figlio gli altri erano nati prima della prigione del marito che morì dopo poco a seguito di tutte le sofferenze patite. Lei si fece monaca pur rimanendo a vivere in casa e, anche lei, subì la prigione. A 88 anni piena di vita e di positività voleva andarsene, la sua vita l'aveva vissuta fino all'ultima goccia, un grande lama qualche tempo fa fece per lei le pratiche per una buona morte e, quando la sua ora è giunta lei lo doveva sapere perchè 3 giorni prima si è messa a digiunare per prepararsi.
Il funerale è stato quello celeste, lo smembramento rituale del corpo perchè sia dato in pasto agli uccelli.
Lo so che a molti di voi questa sembrerà una pratica molto macabra ma là, a due passi dal cielo, non lo è. Ho visto un cimitero celeste ai pedi del Kailash ed è stata una delle esperienze di pace più profonde della mia vita tant'è che al ritorno al campo, c'ero andata da sola, dissi alla guida tibetana: "Se domani facendo il giro del Kailash dovessi morire fa in modo che mi smembrino..." Lui mi rispose che i cinesi non lo avrebbero permesso ma che avrebbe fatto in modo di portarmi nella valle degli Sherpa, in Nepal, dove lo avrebbero fatto...
Eugenia diceva che il funerale in Tibet dipende dal tuo oroscopo, (Adesso non immaginate l'oroscopo dei giornali) dipende se sei di: fuoco, aria, acqua o terra...lei era d'aria (io sono di fuoco deve essere per questo che voglio ASSOLUTAMENTE essere cremata!) lei è volata in cielo con gli uccelli.
Così, lei è stata smembrata dai monaci che lo fanno recitando preghiere e con una tecnica tutta particolare e sono stati contati 176 avvoltoi che sono arrivati e due aquile bianche che si sono spartiti il cuore. Gendun diceva che è un segno bellissimo che indica come lei fosse una grande anima, pare che a chi è stato una brutta persona gli uccelli non arrivino o pochi...come se anche la carne fosse inquinata.
Gendun e i fratelli sono stati felici di questa buona morte...in fondo, che si può desiderare di più! Una lunga vita compiuta, i tuoi cari attorno a te, il tuo corpo che ritorna in ciclo, che alimenta delle creature come tu hai alimentato tutti per tutta la vita...bello, non puzza di acqua stagnante e di raffineria...almeno per me!
sabato 2 novembre 2013
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