...mi ero messa sul divano seduta per non addormentarmi, volevo vedere le "Invasioni Barbariche" che è un programma che mi piace ho visto l'inizio e...mi sono svegliata al fine, tutta storta e dolente con la gatta in posizione precaria e storta come me...io poi vorrei sapere come mai se vado a letto entro nel sonno pian piano, se guardo la tv piombo, senza accorgermene, in un sonno fondo, mi si chiudono gli occhi come alle bambole di una volta con un cling che non odo perchè dormo già!
Insomma sono andata a letto a leggere e poi mi sono messa per dormire e l'ho sentito, per la prima volta quest'anno...l'usignolo!
Deve abitare negli alberi proprio sotto casa e la finestra aperta me lo fa sentire bene. Questa è la stagione in cui dormo ancora con il piumone e il pigiama invernale ma con la finestra finalmente aperta...mi sono messa ad ascoltare, che concerto! Nelle sue pause più lunghe stavo in sospensione..."che se ne sia andato?!" ma poi ricominciava e così, questa attenzione al suo canto mi ha svegliato completamente e ora sono le 2,30 e vi sto scrivendo dopo che sono andata a vedere in wekepedia chi sono gli usignoli e dove vanno quando non stanno qui...la mia ignoranza è abissale!
E così ho scoperto che sono grandi come un passerotto, svernano in Africa e nidificano a terra (aiuto e i miei gatti?!?) ma la cosa che mi è piaciuta di più è quella che riporto qui sotto...il loro canto, che cosa meravigliosa, che regalo, non vedo l'ora che ci sia la luna, chissà come canterà...e io non dormirò ascoltandolo...ma è un bel non dormire! Buona notte
L'usignolo canta bene, con toni chiari e forti. Il suo canto è considerato tra i più belli e i più complessi degli uccelli canori ed è composto di strofe di toni singoli e doppi densamente allineati l'uno all'altro. All'inizio della primavera gli usignoli cantano prevalentemente di notte fino al mattino, il canto serve in questo punto soprattutto per la delimitazione delle riserve e per l'attrazione di partner femminili. A primavera inoltrata gli usignoli si possono sentire nitidamente anche durante il giorno. Gli usignoli maschi imparano a cantare nella prima giovinezza dagli uccelli vicini e conoscono con scioltezza tra i 120 e i 260 tipi diversi di strofe, che durano per lo più da due a quattro secondi. Le differenze nei repertori di strofe appresi e le variazioni di caratteristiche strofe permettono la differenziazione di dialetti regionali. (questo è umbro! In effetti quello che abitava vicino casa mia sulle Dolomiti cantava diverso...magari in ladino o in tedesco o in primierotto, chissà)Il canto dell'usignolo è oggetto di ricerca da parte dell'etologia soprattutto per la sua complessità e per la funzione della memoria.
In passato il canto dell'usignolo veniva considerato un antidolorifico e doveva portare al morente una morte dolce e al malato una pronta guarigione. (questo mi piace proprio e ci credo)
sabato 9 aprile 2011
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