sabato 30 giugno 2012

Il grande mistico Carl Gustav Jung

ho puntato la sveglia alle 5.30, volevo esercitarmi nella camminata nordica, ma poi, sta notte, il caldo era tale che l'unico modo per sopravvivergli era di alzarsi e poi riaddormentarsi e così, sta mattina, la sveglia ha suonato e, forse, una parte di me l'ha sentita, fatto sta che mi sono svegliata alle 6.00 con un grande sforzo per uscire da un sogno che avrebbe fatto felice...Jung. Significativo, angoscioso come sono quasi tutti i sogni che ti vogliono dire qualche cosa...Io amo i miei sogni, mi hanno tante volte detto cosa dovevo fare o, ancor meglio, dove mi trovavo al di là delle apparenze che proietto e in cui mi identifico in quello che chiamiamo "vita reale" e che ho forti dubbi che lo sia e che, a volte, mi fa sentire in prigione perchè la realtà è altra cosa e io sono altro da quello che proietto e, ancora di più, da quello che gli altri "vogliono che io sia" incasellandomi in caselle che mi vanno sempre molto strette!(digressione: ho trovato una frase molto bella di Walt Witman che dice molto bene quello che sto cercando di dire: "Mi contraddico? Ebbene sì mi contraddico. Sono spazioso, contengo moltitudini". E poi, all'inizio della mia ricerca che finirà con il mio ultimo respiro e forse oltre, a 14 anni lessi il mio primo libro di psicanalisi e fu una scoperta fantastica...da lì, passo, passo, sono poi arrivata alle filosofie orientali...ai mandala di cui parla Jung...ai rosoni delle Cattedrali gotiche, al labirinto di Charteres...a...e chi lo sà a che cosa?! Sto appena iniziando a camminare, ogni giorno da capo! Ma allora, a 14 anni, da un lato c'era quello che la scuola, la società la Chiesa mi diceva e che non mi soddisfaceva per niente e, dall'altro, un mondo del profondo che fin da piccolissima conoscevo nei miei sogni, anche in quegli incubi ricorrenti che mi svegliavano con l'urlo e che ho ritrovato in certe immagini di Blake, di Goya o di Francis Bacon e che ricordo così bene che se ne avessi la capacità potrei dipingerli, chissà che non riesca a farlo prima o poi!
Sono andata a camminare con i bastoncini che Silvia mi ha prestato, provando un grande piacere nel riuscire a coordinare tutto il corpo, è fantastico! Le giunture non si sforzano per niente e solo i muscoli delle coscie e degli avambracci pompano...poi sono tornata a casa, sudatissima e con il "bisogno" di guardarmi questo documentario, sempre della "Magica serie del filo d'oro" su quell'essere speciale che è stato C.G.Jung...ho invidiato le sue figlie e i suoi nipoti per aver avuto la fortuna di essergli accanto e, alla fine, con il sudore raggelato addosso, mi sono trovata a commuovermi fino alle lacrime per lui, per quello che in questo documentario si dice di lui e che lui dice di sé, per quella sua ricerca di una vita che ci ha donato. Sono grata all'autore di questi documentari del "Filo d'oro" sono uno più bello dell'altro, sicuramente anche lui è una persona speciale, uno che cerca, che scava, che non si ferma alle apparenze o a quello che gli viene detto di credere...se avete tempo guardatevi questo documentario, è illuminante e quello che Jung diceva 60 anni fa è di una attualità sconvolgente oggi...per l'uomo di oggi e di sempre perchè il "viaggio" è sempre assolutamente individuale, il nostro viaggio unico e irripetibile di scintille dell'Infinito che nessuna teoria, nessuna Chiesa, nessun credo predigerito da qualcun altro potrà mai spiegare o soddisfare...scintille di un Tutto con una responsabilità immensa ed entusiasmante, scintille che non si possono imbrigliare, che possono attingere da tutto quello che l'umanità ha prodotto nella materia e nel pensiero ma che devono fare comunque il loro viaggio da sole per ricapitolare nel "viaggio della vita" il loro compito immenso e microscopico, essenziale, unico, importantissimo per l'Universo degli Universi...che cosa bella è la vita, che cosa bella è stare sospesi senza certezze, leggeri nel viaggio che tutto contiene e che da Tutto è contenuto!...vado a farmi una doccia, grata all'acqua che scorre...che non può stagnare senza imputridire...per anni ho tenuto nel portafoglio la foto che avevo fatto di una frase che chissà chi aveva scritto con un pennarello su una cabina dell'Enel vicino al teatro comunale di Bologna: "Il fiume scorre dalla sorgente al mare, non fermarti ad innamorarti di una pozzanghera." per me è stato un grande insegnamento e lo è ancora...a Jung sarebbe piaciuta ma per capire perchè dovete vedere il documentario...buona visione!
ps: mentre stavo per postare questo post mi ha telefonato una cara amica per dirmi che ha fatto un sogno stupendo che riguarda la Ruah, speriamo! Io credo ai sogni e i sogni di un'amica interiormente vicina sono preziosi!...Notte di sogni questa! Grazie

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