martedì 29 marzo 2011

Il nostro Lorenzo...

Ho conosciuto il suo papà, simpatico e gentile come è lui...il sogno...che canti per la Ruah, chissà...lui ciclista solitario che, almeno per me, da voce ai sentimenti più semplici ed intimi beh questa canzone del suo ultimo cd è proprio mia, la sento mia come "a Te"...dolcissime canzoni piene di sentimenti non sdolcinati ma dolci. Al suo papà ho detto: "Lorenzo è il figlio che tutti vorrebbero..." Lui si è schermito ma poi mi ha detto: "Ero in ospedale per un intervento e lui non aveva tempo ma è venuto 3 volte al giorno..." dolce Lorenzo grazie, ragazzo con le rughe che sarai sempre ragazzo!

Lorenzo Jovanotti Cherubini - Le Tasche Piene Di Sassi

Lampedusa...

...per me questi sono giorni di punti fermi, del mettere punti fermi interiormente e nella mia vita di relazione con gli altri. Ieri ad un bar il barrista, mentre la Tv mandava l'inno di Mameli e io dicevo: "L'Italia...." mi ha risposto: "Fra poco siamo tutti tunisini...." gli ho risposto: "La mia patria è la Terra e, incidentalmente, sono nata in un pezzo di terra che chiamiamo Italia, punto" e la conversazione è finita lì...oggi ricevo da una pellegrina la lettera della Caritas di Agrigento inviata a tutte le Caritas d'Italia che qui trascrivo, un rapporto accorato e serio che credo debba essere divulgato, ieri ascoltavo un Cd di discorsi di don Tonino Bello acquistato allo stand di Negrizia alla Fiera a Milano bellissimo, accorato, cristiano, veramente cristiano e mai ho fatto acquisto migliore...e anche lui si riconosce come cittadino della Terra....

Agrigento 26 marzo 2011
Spett.le
Caritas Italiana
Caritas Diocesane
Oggetto: Report Lampedusa del 26 marzo 2011
Carissimi,
sono appena rientrato da Lampedusa e solo adesso posso scrivervi per aggiornarvi sulla situazione sull’isola.
Attualmente sono presenti a Lampedusa quasi 5.000 migranti, nonostante il ponte aereo e i due viaggi della San Marco. Gli arrivi sono continui e, ormai, ingestibili con il c.d. Modello Lampedusa.
Poiché il Centro di Primo Soccorso e Accoglienza è pieno oltremisura (potrebbe contenere un massimo di 800 persone), chi arriva viene praticamente lasciato ad arrangiarsi come meglio può. La collina che sovrasta il Porto (come avrete visto dalle immagini in TV) è infatti diventata un accampamento informale con tende costruite con legni e teli racimolati in giro. Si dorme all’addiaccio, a volte senza coperte, tant’è che molti preferiscono trascorrere la notte attorno al fuoco e dormire solo durante il giorno, riscaldati dal sole.
Per quanto riguarda l’aspetto dell’alimentazione, il sistema di accoglienza attuale non riesce a soddisfare le esigenze dei migranti. La cucina a disposizione del centro è omologata per la preparazione di max 800 pasti e, invece, dovrebbe riuscire a prepararne 5.000. La macchina che sigilla i piatti riesce a sigillarne 200 all’ora: ciò fa sì che alcuni si trovino a pranzare alle 19. Il piatto è sempre lo stesso: un panino vuoto e maccheroni al sugo. Comprendete bene come l’organismo di una persona possa, alla lunga, risentirne: non credo dunque che si tratti di “andare incontro ai gusti e ai capricci dei tunisini” (come qualcuno sostiene), ma di un vero e proprio problema di sostenibilità alimentare. Alcune famiglie dell’isola invitano i migranti a mangiare in casa loro; è accaduto anche che alcuni lampedusani abbiano portato i migranti in pizzeria. Questi sono i Lampedusani!
Rendendosi conto di tutto ciò, numerosi pescatori, al rientro dalla pesca, regalano grandi quantità di pesce ai migranti, che provvedono a cucinarlo nei loro fuochi. Caritas Diocesana, insieme a tantissimi lampedusani, offre ogni giorno panini imbottiti a quanti non sono riusciti ad accaparrarsi un pasto. Questi sono i Lampedusani!
L’impegno di Caritas in riferimento a quanti dormono in accampamenti informali consiste in ronde della solidarietà: portando tè, latte caldo e barrette di cioccolata ogni notte si visitano centinaia di migranti che si scaldano al fuoco. È per noi l’occasione per farci prossimi, ascoltare le loro storie, spiegare loro quanto sta accadendo, orientarli ai pochi servizi esistenti sull’isola, invitarli a farsi una doccia in parrocchia, verificare il loro stato di salute e, se occorre, accompagnarli al presidio medico dell’isola.
La consapevolezza dei migranti in merito alla loro situazione è assai scarsa: appena ieri un giovane tunisino mi ha chiesto timidamente e in un francese stentato di chiamare un suo parente a Modena, per chiedergli di venirlo a prendere! Non è mancato chi, appena sbarcato, ha chiesto dove si trovasse la stazione dei treni!
Le condizioni igieniche sono pessime, ben al di sotto della dignità umana. I servizi igienici sono praticamente inesistenti, se si considera il numero dei fruitori. L’immondizia è dovunque. Se sollecitati, i Tunisini si prestano volentieri a servizi di ripulitura dell’isola: per tale ragione, Caritas sta inviando volontari che, con la collaborazione dei migranti, tengano pulite le aree degli accampamenti informali.
In parrocchia si è attivato il servizio doccia: si comprende bene, tuttavia, che una doccia può soddisfare solo poche decine di migranti al giorno. Già da oggi sarà operativa anche l’acqua calda della doccia della Casa della Fraternità, di proprietà della parrocchia e attualmente utilizzata per l’accoglienza di oltre 60 minori e delle donne migranti (alcune delle quali in gravidanza). Benché siano poca cosa, sono comunque una risposta in un contesto in cui altrimenti sarebbe impossibile a chi vive fuori dal Centro di Accoglienza farsi una doccia. Impossibile pensare a container di servizi igienici, perché nelle aree di competenza della parrocchia manca un sistema fognario.
La maggiore attività della parrocchia è rappresentata dal servizio guardaroba: in un mese sono stati distribuiti migliaia di capi di abbigliamento e coperte. La comunità lampedusana ha dato fondo a tutte le riserve dei propri armadi: ho assistito a scene di volontari lampedusani che hanno materialmente ceduto ad un migrante i calzini o i giacconi che indossavano. Questi sono i Lampedusani!
Dopo un appello diffuso a tutte le parrocchie della Diocesi di Agrigento, la generosità della gente non si è fatta attendere: da Agrigento è arrivato un primo carico di abbigliamento, distribuito in un paio di giorni. Domenica mattina arriverà un TIR pieno di vestiti, biancheria intima, coperte e scatolame. Caritas ha acquistato sull’isola grandi quantità di cibo e biancheria intima. Altre offerte e manifestazioni di vicinanza sono arrivate dalle altre città siciliane (e non solo).
Se solo aveste come noi la grazia di guardarli negli occhi! Se solo poteste parlare con loro! Ringraziamo ogni giorno il Signore per la grazia che ci sta dando: riconoscere la sua presenza in una situazione che, altrimenti, sarebbe insostenibile. Lampedusa ha oggi in sé i due opposti che misteriosamente si attraggono: la totale negazione della dignità umana, che ferisce il cuore e lacera l’anima e, allo stesso tempo, una immensa solidarietà umana che solo la fede può suscitare e sostenere.
Vorrei dirvi tanto altro, ma il tempo è poco. Vi chiedo di sostenerci con la preghiera.
Il direttore
Valerio Landri
Meno inni di Mameli e più fatti! (Angela)

lunedì 28 marzo 2011

immagini di Fà la Cosa Giusta





carissimi, ecco alcune immagini mandatemi da Laura pellegrina della mini conferenza alla fiera vi aggiungo anche il link a youtube che mi ha mandato Paolo, grazie pellegrini! La fiera è stata proprio bella...una sorta di "paese dei balocchi" per me dove avrei speso tanti soldi se non ce l'avessi fatta a trattenermi...ma a qualche tentazione non ho resistito... perchè c'erano tante cose belle e buone lì! Veramenete interessanti tutti gli stands...è incredibile come Terre di Mezzo ce la faccia a organizzare anche questo e apprezzo moltissimo il loro immane e dedicato lavoro, sono pochi e lavorano come dei pazzi. In una delle foto vedete anche Miriam il "cuore pulsante" di tutto ciò, cara amica che un giorno credette a questa pazza scatenata e volle che si facesse la guida di Francesco...a lei dobbiamo il cammino...grazie saggia amica!
http://www.youtube.com/watch?v=nabi6UIw48k

Una petizione da firmare...

Io l'ho fatto...ricordandomi lo scienziato dei buchi neri (ora non ricordo il suo nome ) incontrato un giorno a Cambridge e l'immagine di lui sulla sedia a rotelle e il ricordo di come comunicava ...solo sua moglie capiva quello che lui diceva, non me la dimentico più... la scienza deve moltissimo a lui...e, di sicuro, a tutti i mezzi attraverso cui lui conduceva le sue ricerche e esprimeva la sua genialità che i gravi handicaps non anullavano. Ho ricevuto oggi questa petizione da firmare, io l'ho già fatto, fatelo anche voi.

Cari amici,
Maria Chiara Coco, giovanissima poetessa che ha vinto un Premio Internazionale di Poesia e ha pubblicato una raccolta poetica con Introduzione di Quirino Principe, ha bisogno del nostro aiuto!
È una ragazza con Sindrome di Dawn che ha bisogno di una tecnica particolare (Comunicazione facilitata) per esprimersi liberamente (lo ha fatto splendidamente scrivendo poesie!); soprattutto a scuola la tecnica (che prevede l'uso di un computer) le è INDISPENSABILE per essere alla pari con i suoi coetanei e ad avere quasi PARI OPPORTUNITÅ. Frequenta la terza Liceo Scientifico, ma dallo scorso anno la scuola le ha TOLTO SCIAGURATAMENTE la possibilità di usufruire di questa tecnica con risultati DRAMMATICI per Maria Chiara. È come se avessero imprigionato Pensiero e Parola in un corpo che ha difficoltà, senza una chiave d'uscita e una via di fuga, ad esprimersi!!!
COMPORTAMENTO SCIAGURATO dal punto di vista didattico, e DISUMANO e CRUDELE dal punto di visto umano!
Se volete aiutarla, come spero e vi prego di fare, cliccate sul Link qui sotto e firmate on-line la petizione. Servirà non solo a Maria Chiara, ma alle centinaia di PERSONE prigioniere come lei di una scuola ottusa e irresponsabile.
Vi pregherei anche di far girare questa mail fra i vostri amici più sensibili.
Grazie anche a nome di chi ha difficoltà a dirvelo!

Francesco Solitario

domenica 27 marzo 2011

...e invece la musica c'è !!!


ho avuto una sorpresa dal mio sito! Se aprite la homepage e clikkate su facebook vi potete vedere il mini video messo dal pellegrino Luciano Nieri! Che sorpresa...beh l'audio non è perfetto ma vi dà l'idea di che genere di musica ci siamo gustati, grazie Luciano!

Il concerto...bellissimo, entusiasmante, pieno di gioia!








che cosa magnifica il concerto! Veramente è difficile spiegare quanta energia fluiva da questi bei ragazzi che sono venuti da lontano per usare i loro grandi talenti per il Sogno che si sogna qui! Sono andati via da poco e, non so come ringraziarli tutti quanti per la Bellezza che ci hanno regalato! nelle foto vedete: Margherita alla viola, Giulia alla tastiera, Vincenzo alle percussioni, e la grande Erika che, nella foto canta ma che ha suonato anche il suo violino e le "mie sorelline" Serena, Roberta e Marina...ma la musica non c'è ed era bellissima!
La chiesa era piena e il pubblico attento e partecipe fra di loro anche il nostro caro Bernardino venuto apposta e a sorpresa dalla Romita con tanti cari amici pellegrini. Poi c'è pure stato Giovanni, il pellegrino hospitalero che ospita in un bellissimo posto vicino a Cortona che ci ha letto una sua poesia molto bella sul..."Vento" che nella bella chiesa soffiava gagliardo....ora sono stanchissima (sai che novità)...non vi ho detto della fiera che anche quella è stata molto bella e della pizza pellegrina, anche quella bellissima insomma, sono stanchissima ma contenta ciaoooo e grazie ancora musici della Gioia!

giovedì 24 marzo 2011

In partenza!....

e, ovviamente, è ore che corro su e giù...sono pure andata alla S.I.A.E.....che ladrocinio! Comunque...quando si parla delle gabelle medievali...micca è cambiato molto!
Sono contenta che in treno non dovrò correre su e giù, almeno spero, vi aspetto tutti alla fiera e alla pizzeria...e al concerto ad Assisi...baci

25-26-27 marzo 2011
fieramilanocity - pad. 2 e 4 - Porta Scarampo 14 Viale Scarampo, Milano

Orari:
Venerdì 25: ore 09-21
Sabato 26: ore 09-23
Domenica 27: ore 10-19

Si parla delle guide alla Fiera...Angela il 25 dalle 14 alle 15

"Pizza dei pellegrini"
sabato 25
ore 20,30 o giù di lì
pizzeria "IL BAITONE" V.le Teodorico 26 proprio attaccata alla fiera

mercoledì 23 marzo 2011

A Brescia prossimamente!


I cari amici e grandi viaggiatori nonchè pellegrini e documentaristi (hanno vinto con un loro viaggio a "Alle falde del Kilimanjaro" Chella e Tullio presentano nuovamente il loro documentario sul loro cammino di qualche anno fa. Andai a Brescia a vederlo la prima volta che lo fecero vedere pubblicamente e mi commosse tanto...mi commosse perchè io che mi sento semplicemente...."Gli scarponi di Dio" vedevo in immagini quello che i miei passi da sbuffante vecchietta dei sentieri aveva generato...grazie amici cari e, bresciani, non perdetevi la serata!

martedì 22 marzo 2011

San Marco in Lamis si dà da fare!

Questo è l'articolo che è appena uscito sul portale del paese...la porta sul Gargano si sta attrezzando per accogliere i pellegrini come faceva secoli fa...e la storia continua! Grazia sammarchesi!! Che Michele vi faccia volare leggeri verso la Sua Grotta !!!(Il loro pellegrinaggio principale è per l'8 Maggio n.d.r.)


Il 6 maggio 2011 a Monte Sant’Angelo nella Basilica ci sarà la presentazione ufficiale del Cammino e della Guida “Con le ali ai piedi, nei luoghi di san Francesco e dell’arcangelo Michele” di Angela Maria Seracchioli della casa editrice Terre di mezzo la guida sarà in edizione italiana e anche in edizione tedesca.

E’ il secondo volume del percorso a piedi o in bici, tra La Verna, Gubbio, Assisi, Rieti, Abruzzo, Celano, Sulmona, Molise, San Marco in Lamis e Monte Sant’Angelo. A questo secondo volume hanno dato un modesto contributo anche i pellegrini della nostra cumpagnia e alcuni francescani secolari che si sono impegnati anche a segnare tra pochi giorni il percorso con le frecce gialle e Tau in tutta la zona del foggiano e del Gargano.

Nel nostro comune ci sarà un ostello a Stignano e uno a San Paolo a Casarinelli, anche l’Addolorata si è resa disponibile a fare accoglienza povera ai pellegrini di passaggio. La nostra cumpagnia-confraternita e i due pellegrinaggi a piedi comunitari si troveranno arricchiti da tanti altri pellegrini che verranno a piedi da lontano nei diversi periodi dell’anno. La nostra comunità si sentirà più francescana e più legata a San Michele.

Possiamo essere contenti perché il “nostro” percorso attraverserà anche Celano in Abruzzo in modo da rinsaldare meglio i rapporti di gemellaggio. Sappiamo accogliere questi pellegrini francescani e sammichelari con il sorriso e con la disponibilità. Un altro tassello per costruire una San Marco aperta al mondo.

Il primo volume è “Di qui passò Francesco” descrive il percorso da La Verna, Gubbio, Assisi, Rieti, Poggio Bustone, un percorso di 350 chilometri in sedici giorni con lo zaino in spalla tra Toscana, Umbria e Lazio, tra foreste millenarie e vallate ricche di arte e di storia. L'unica guida a piedi sulle "strade di Francesco", dai luoghi più noti come La Verna e Assisi a quelli meno famosi, ma altrettanto affascinanti, come Montecasale o il Sacro Speco di Narni. Un itinerario da seguire tutto d'un fiato oppure a tappe, costruendosi un percorso ad hoc. Un intero capitolo è dedicato a chi vuole percorrere l'itinerario in bicicletta. Tutte le informazioni, i percorsi, le cartine, i sentieri e i luoghi più suggestivi da non perdere; come e quando partire, le difficoltà, i chilometraggi, dove dormire, quanto si spende. E per ogni tappa gli avvenimenti fondamentali della vita di Francesco tratti dalle fonti originali. Una guida per chi si sente pellegrino o per chi vuole semplicemente camminare alla scoperta di sentieri e orizzonti nuovi.

Il secondo volume “Con le ali ai piedi, nei luoghi di san Francesco e dell’arcangelo Michele” descrive il percorso da Poggio Bustone, Celano. Sulmona, Molise, Castelnuovo, Stignano, San Marco in Lamis, San Matteo, San Giovanni Rotondo, Monte Sant’Angelo, un percorso di poco meno di 500 Km in 26 tappe tra Lazio, Abruzzo, Molise e Puglia. Un itinerario da seguire a tappe, potendosi costruendosi anche un percorso ad hoc. Tutte le informazioni, i percorsi, le cartine, i sentieri e i luoghi più suggestivi da non perdere; come e quando partire, le difficoltà, i chilometraggi, dove dormire, quanto si spende. E per ogni tappa gli avvenimenti fondamentali dei luoghi che si incontra specialmente legati alla figura di Francesco e dell’Arcangelo San Michele percorrendo molti tratti delle vie della transumanza. Una guida per chi si sente pellegrino francescano alla Montagna dell’Angelo Michele o per chi vuole semplicemente camminare alla scoperta di sentieri e orizzonti nuovi.

La pizza a Milano...

...assieme a quella pizza dell'Angela...vi assicuro ci sono parecchi che mi definirebbero così o anche peggio ultimamente!
Mentre iniziavo a caricare questo post ho salvato un uccellino dalle grinfie della mia dolcissima Benny che è pur sempre un felino...lo aveva stretto in un angolo e l'ho acchiappato per un...pelo anzi penna, non era piccolo e si è lasciato prendere fiducioso, l'ho accarezzato ed è volato via come un razzo nel cielo blu...almeno qualche cosa di buono l'ho fatta oggi!

PIZZA A MILANO
ore 20,30 o giù di lì
pizzeria "IL BAITONE" V.le Teodorico 26 proprio attaccata alla fiera,
di sicuri per ora siamo in 8 ma rinnovo l'invito a farmi sapere se sarete dei nostri per poter prenotare
....mannaggia ho comperato un nuovo telefonino e per caricarlo fa bip bip che fastidio!!!

lunedì 21 marzo 2011

Il primo giorno di primavera...


...in un momento in cui nel mio piccolo mi vivo uno stato di confusione e di alleggiante tristezza...dove solo la nuova guida pare un faro di luce...mi rendo conto pienamente che tutto ciò è solo in scala ridottissima quello che accade nel mondo...trascrivo qui quello che mi è stato inviato dalla "Tavola della Pace" e ricopio questa foto da un sito che dice: "..purtroppo dovremo attendere i
dispacci di Wikileaks per sapere quale è il fumo e quale è l’arrosto."...

Guerra di Libia

Così non si difendono i diritti umani

10 tesi sull’intervento militare

di

Flavio Lotti, Coordinatore nazionale della Tavola della pace

1. Una cosa è la Risoluzione dell’Onu, un’altra è la sua applicazione. Una cosa è difendere i diritti umani. Un’altra è scatenare una guerra.

2. La Carta dell’Onu autorizza missioni militari (art. 42), non qualsiasi missione militare.

3. L’iniziativa militare contro Gheddafi è stata assunta in fretta da un gruppo di paesi che hanno fatto addirittura a gara per stabilire chi bombardava per primo, che non ha nemmeno una strategia comune, che non ha un chiaro comando unificato ma solo una forma di coordinamento, con una coalizione internazionale che si incrina ai primi colpi e che deve già rispondere alla pesante accusa di essere andata oltre il mandato ricevuto. Si poteva iniziare in modo peggiore?

4. Da tempo si doveva intervenire in difesa dei diritti umani. Lo abbiamo chiesto ripetutamente mentre l’atteggiamento del governo italiano e della comunità internazionale e, diciamolo, di tanta parte dei responsabili della politica oscillava tra l’inerzia e le complicità con Gheddafi. Se si interveniva prima, non saremmo giunti a questo punto.

5. E ancora oggi, mentre si interviene in Libia non si dice e non si fa nulla per fermare la sanguinosa repressione delle manifestazioni in Baharein, nello Yemen e negli altri paesi del Golfo. L’Italia e l’Europa, prima di ogni altro paese e istituzione, devono mobilitare ogni risorsa disponibile a sostegno di chi si batte per la libertà e la democrazia.

6. Ricordiamo che la risoluzione dell’Onu 1973 indica due obiettivi principali: l’immediato cessate il fuoco e la fine delle violenze contro i civili. Qualunque iniziativa intrapresa in attuazione di questa risoluzione deve essere coerente con questi obiettivi. Ovvero deve spegnere l’incendio e non alimentarlo ulteriormente, deve proteggere i civili e non esporli a una nuova spirale della violenza. Gli stati che si sono assunti la responsabilità di intervenire militarmente non possono permettersi di perseguire obiettivi diversi e devono agire con mezzi e azioni coerenti sotto il “coordinamento politico” dell’Onu previsto dalla Risoluzione 1973.

7. Ad attuare quelle decisioni ci doveva essere un dispositivo politico, diplomatico, civile e militare sotto il completo controllo dell’Onu. Quel dispositivo non esiste perché le grandi potenze hanno sempre impedito all’Onu di attuare quanto previsto dall’art. 43 della sua Carta e di adempiere al suo mandato. La costruzione di un vero e proprio sistema di sicurezza comune globale non è più rinviabile.

8. Non è questione di pacifismo. La storia e il realismo politico ci insegnano che la guerra non è mai stata una soluzione. La guerra non è uno strumento utilizzabile per difendere i diritti umani. La guerra non è in grado di risolvere i problemi ma finisce per moltiplicarli e aggravarli.

9. L’Italia ha un solo grande interesse e una sola grande missione da compiere: fermare l’escalation della violenza, togliere rapidamente la parola alle armi e ridare la parola alla politica, promuovere il negoziato politico a tutti i livelli per trovare una soluzione pacifica e sostenibile. L’Italia deve diventare il crocevia dell’impegno europeo e internazionale per la pace e la sicurezza umana nel Mediterraneo. Per questo l’Italia non doveva e non deve bombardare. Per questo deve cambiare strada. Subito.

10. Ricordiamo nuovamente quello che sta scritto nella Costituzione italiana. Art. 11: “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali.”

Flavio Lotti, Coordinatore nazionale della Tavola della pace

Perugia, 21 marzo 2011

Così sarà la copertina!!!!!

Non è bella?!?!? A me piace molto con tutte le casine in fila di Monte Sant'Angelo che tanto amo e con in primo piano quella chiesetta sullo scoglio fra gli alberi che è bellissima...sono contenta! Finalmente una buona notizia in un momento stra difficile! Tirem innanz ora la priorità assoluta è l'uscita dell guida e siamo alle battute finali cosa che vuole dire super lavoro per me...ma ce la farò! Ora...non state a chiedermi dove potete acquistarla perchè non è ancora in vendita...a meno che non vogliate solo la copertina...pazientate e a maggio vi potrete mettere gli scarponi per partire alla volta della grotta! Ah, non spaventatevi, non sono 600 km. ma un poco di meno!
Di bellissimo c'è anche che c'è un gran movimento sul Gargano in preparazione del nuovo Cammino...pensate che gli ultimi 45 km. saranno tutti segnati! Tutto merito degli amici di san Marco in Lamis, paese che si sta gemellano con Celano, così anche il percorso sarà parte del gemellaggio...non è fantastico?!?
AGGIORNAMENTI SULLA FIERA A MILANO
la mia presentazione sarà dalle 14.00 alle 15.00 e non dalle 15.00 alle 16.00.
Per la "pizza fra pellegrini" il 25 sera fatemi sapere al più presto chi vuole venire per poter prenotare un tavolone in pizzeria! Mi metto al lavoro sulla guida...ciaooooo

venerdì 18 marzo 2011

Ah Romeo, Romeo...vado a Verona!



...ma dove è il mio Romeo?!? Beh farò senza...vado con le due dell'apocalisse: Marisa e Patrizia all'incontro della Rete dei Cammini...oggi con Marisa ci siamo fatte un gran bel giretto a Cortona, quanto è bellina! Sono andata a vedere il cuscino della mia amica...fra Jacopa dei Settesoli, quello che lei mise sotto la testa di Francesco morente e che poi si riportò indietro a Roma per poi farci una fodera tutta ricamata e regalarlo a fra Elia...sarà che ho tradotto il libro su Jacopa ma sia lei che quel cuscino mi sono tanto cari e non l'avevo mai visto! Poi la bellissima annunciazione dell'amato Beta Angelico e, in via per Arezzo, ci siamo fermati da Giovanni, grande ed entusiasta pellegrino che accoglie i pellegrini a Sassaia fra Cortona e Arezzo...che fortuna...ha incontrato un parroco entusiasta che gli ha dato in comodato d'uso una gran bella casa con un'altrettanto bella chiesa...così si fà!!! Ma perchè ad Assisi la Chiesa non è così?! Proprio dove dovrebbe essere un faro di accoglienza e di abbraccio?!?:...mah, tirem innanz anche perchè poi quando racconto di Assisi pare che sia io che ce l'ho con una città che tradisce spesso e volentieri il suo compito ed invece non è così, o meglio, ci sono tanti luoghi vuoti ma nessuno della Chiesa che te li dà...tirem innanz...faremo una cosa laica e spirituale...non per non voler collaborare ma perchè non c'è alternativa...va beh, pensiamo ad altro...vi trascrivo il programma dell'incontro qui di seguito...veniteci! Un abbraccio...questa vacanzina mi sta facendo proprio bene!!!

Il 19 e il 20 marzo 2011 a Verona l'assemblea sociale ordinaria della RETE DEI CAMMINI & un bel week end con l'associazione "I PELLEGRINI"
Le associazioni della RETE DEI CAMMINI si ritrovano in assemblea ordinaria a Verona, dedicata al consuntivo 2010 e alle previsioni di esercizio 2011, alla presentazione dei nuovi soci e ad altre importanti iniziative.
La RETE DEI CAMMINI ringrazia di cuore l'Associazione socia I PELLEGRINI di Verona, che ha organizzato la giornata e che, per di più ha organizzato, per la sera del 19 e per domenica 20 - rispettivamente - una bella cena e una splendida escursione al Monte Baldo. Parteciperà in forze l'associazione socia trentina ANAUNE Amici del Cammino di Santiago, a cui va pure un grande grazie per la condivisione.
Grazie ai "PELLEGRINI " di Verona, La RETE propone dunque ai propri soci, a tutti i pellegrini e a tutti gli interessati un bellissimo week end (il programma nell'articolo sottostante) che sarà una nuova occasione di scambio, di cammino comune, di amicizia.
Ritrovarsi, riconfrontarsi e organizzare insieme il cammino del nuovo anno è FONDAMENTALE. A tutti l'invito a non mancare!!
Le operazioni di voto sono riservate alle associazioni socie, ma i lavori sono, come sempre, aperti a tutti e il contributo di tutti sarà importante.
IMPORTANTE: allargate l'invito ai Vs. Soci: la condivisione e il numero faranno la forza, nostra, vostra e di tutti i cammini e dei loro utenti.

Programma di sabato 19:
- Sabato 19 marzo, Verona, Villa Francescatti, salita Fontana del Ferro 15
- dalle ore 14.00 accoglienza dei partecipanti
- ore 16.00-19.00, Sala degli Affreschi: Assemblea ordinaria
- ore 19.00: cena sociale in Villa
Possibilità di pernotto in Villa, che è anche adibita ad Ostello-Albergo
Albergo-ostello AIG Villa Francescatti: splendida villa cinquecentesca con parco in centro alla città. Vedi il sito:
http://www.ostelloverona.it/
Costo del pernotto: 18-22 euro/persona in stanze multiple da 4-6-8 persone con bagno/doccia (portare asciugamano proprio). Cena: costo max 20 euro. Mezzi di trasporto: autogestiti.
Nessun acconto. Pagamento quote in loco.
Altre scelte di pernotto: alla libera iniziativa dei partecipanti.
Iscrizione: vi preghiamo di inviare compilata
l'allegata scheda ai recapiti della RETE DEI CAMMINI. e-mail: info@retecamminifrancigeni.eu tel. 031 279684 fax 031 2281470. Attenzione: iscrizione max. entro 15 marzo! Altre info: sede RETE DEI CAMMINI te. 031 279684 fax 031 2281470
Organizzazione: Associazione "I PELLEGRINI" - Via Fratelli Alessandri, 15 - Verona -
www.pellegriniverona.it


In questa sezione:
20 marzo, Verona: escursione al Santuario Madonna della Corona (monte Baldo)
Assemblea sociale 2011: ordine del giorno
La RETE DEI CAMMINI a Roma con il Parlamento Europeo
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giovedì 17 marzo 2011

...la nostra Patria la Terra...

oggi, assieme a ciò che ho trascritto nel post precedente mi è arrivato quanto segue...trascrivo, con il magone in gola...con l'appello che faccio a voi tutti di...ricordare...questo post...qui ad Assisi le nubi grigie si sono levate ed è uscito un sole primaverile...la natura fa il suo dovere, facciamolo anche noi, in tutti i modi da quello interiore a quello esteriore....vi prego, non restiamo indifferenti, agiamo!


Ricevo e condivido da un amica giapponese notizie drammatiche.

La situazione a Fukushima è fuori controllo. Un suo parente,impiegato nella società elettrica che gestisce la centrale, le ha detto che il disastro ormai è inevitabile. Stanno solo cercando di ritardarlo. Nella centrale c’è sei volte il materiale radioattivo di Cernobyl. Uno dei
sei reattori, costruiti maledettamente vicini l’uno all’altro è a plutonio. L’esplosione sarà devastante, e non solo per il Giappone.
L’intera catena alimentare ne verrà contaminata. Le gente che può se ne sta già andando da Tokio.

Il Giappone conosce già questo incubo...ora la storia si ripete.

Ci chiede di fare un cosa per loro giapponesi. ANDARE IN PIAZZA,
GRIDARE, FERMARE IL NUCLEARE IN TUTTO IL MONDO. Per loro ormai è tardi. Forse non è tardi in questa parte del mondo.
Personalmente sono piuttosto sconvolta.

Penso anche che possiamo fare anche un’altra cosa. PREGARE, PREGARE,
PREGARE, MEDITARE, MANDARE LUCE. MANDARE AMORE INVECE CHE PAURA

Ci sono esperimenti scientifici che mostrano la Forza della Preghiera, e
come se tanta gente si unisce in meditazione le cose possono cambiare.
Dai, E’ ORA. IL GRANDE CAMBIAMENTO E’ ADESSO. Facciamo la nostra
parte.

Per favore, DIVULGATE PIU’ CHE POTETE.

Paola

aggiungo (Angela) : Avete sentito alla TV il nostro nobel per la fisica Carlo Rubbia?! Lui parlava solo di energia solare!!!

L'Italia dei bambini di 50 anni fa...


...oggi metterò due posts: Uno per l'Italia e uno...per tutti noi...per il Giappone.
Anzi, il primo sarà la trascrizione con aggiunte di un post che mi è arrivato per email e che si assomiglia tanto a quello che avrei scritto se non lo avesse scritto lui limitandomi a fare le mie aggiunte di bambina, ravennate di 50 anni fa...le mie sono in rosso

Buon compleanno, Italia

16 marzo 2011

Quando l’Italia unita compiva 100 anni, ero un bambino e io una bambina di 9 anni. Avevo appena imparato a leggere e frequentavo una scuola elementare in un quartiere popolare di Milano, io ero in 4a, avevo un fiocco giallo, e frequentavo le scuole Mordani di Ravenna. Una vecchia foto mi ha ricordato che in classe eravamo in 32, noi 40! solo un terzo era nato in città, ancor meno da genitori milanesi o lombardi. La parola extracomunitari non era ancora stata inventata, ma la maggior parte dei miei compagni di classe erano figli di emigranti: venivano dalla Sicilia, dalla Puglia, dalla Calabria. O dal Veneto, perché allora – all’inizio degli anni ’60 del secolo scorso – anche i Veneti emigravano. Non più verso le Americhe, come i loro nonni e bisnonni, ma verso il triangolo del boom industriale. Io ero nella classe della "Ravenna bene"...mio papà era morto da giovane vice sindaco due anni prima, e quella classe di figli di professionisti era l'ultima vestigia di una vita agiata che non era più. Io ero una bambina scatenata e la mamma non poteva mandarmi a: scuola di ballo, di inglese, di pianoforte come le altre bambine ma io ero felice lo stesso e giocavo tanto! A ballo c'ero andata per un pò e mi piaceva...ma costava troppo...

album figurine L’Italia centenaria era in festa. La televisione, allora controllata dalla Democrazia Cristiana, mandava in onda sceneggiati risorgimentali, che si seguivano in famiglia oppure, chi ancora non possedeva un televisore, nei bar e nei caffè insieme ai vicini di casa. Ci si appassionava alle vicende dei protagonisti di “Ottocento” e de “La Pisana”, riduzioni televisive a puntate di opere celebri di Salvator Gotta e di Ippolito Nievo. I bambini collezionavano figurine dedicate al centenario e apprendevano quanto era stato lungo e difficile il percorso per unificare il Paese. Non solo Garibaldi e Mazzini, Cavour e Vittorio Emanuele II ci erano ben noti, nelle loro virtù e nei loro difetti: anche di altri protagonisti minori del Risorgimento conoscevamo il nome e le gesta. Io collezionai le figurine Panini, fu l'unico album mai completato con quell'ultima figurina: La morte di Anita, che non usciva mai! E si passavano giorni nel conosciuto: "Ce l'ho, ce l'ho, mi manca...." le figurine non erano auto incollanti e si attaccavano all'album con la colla Midina che profumava di mandorle. Ci insegnarono a cantare non solo l'Inno di Mamali che già cantavamo, ma anche quello di Garibaldi che, credo, nessuno sappia più...ieri mi sono tornati in mente, assieme all'odore dell'aula di musica, le prime parole: "Si scopron le tombe, si levano i morti, i martiri nooostri son tutti risooorti..." Io ero innamorata di Anita e sognavo di incontrare un eroe come Garibaldi ed essere la sua Anita! Ci accompagnarono a vedere il Capanno Garibaldi nelle paludi vicino a Ravenna dove lei era morta fra le sue braccia (Dio che bello morire fra le braccia dell'eroe amato!) e tutti sul grembiulino avevamo una coccarda tricolore di cui andavo molto fiera...Molti ci sembravano un esempio, anche se difficile da imitare. Le figurine, gli sceneggiati raccontavano più di quanto la scuola ufficiale sapeva trasmetterci. Veicolavano anche valori, come il coraggio di manifestare le proprie idee e di rivendicare libertà, giustizia e democrazia per sé e per gli altri... Dopo anni scoprii Che Guevara e... i "due pesi e due misure" Lui era un pericoloso rivoluzionario, Garibaldi e la sua Anita degli eroi...ma io non ci vedevo nessuna differenza!

A 50 anni di distanza l’Italia è radicalmente cambiata. Non in meglio, purtroppo. Certo il benessere economico è aumentato, anche se è ora minacciato dalla crisi. Ma l’Italia è un Paese spaccato, diviso. Un Paese in mano a un governo che si regge sullo scambio di favori tra un Partito Azienda e un Partito dell’Egoismo. La Lega di Bossi ha fatto spesso della xenofobia uno strumento di coesione della propria base elettorale e della separazione del Nord dal resto del Paese una bandiera. Parla di federalismo, ma pensa alla secessione. B. ne è ostaggio. Al tempo stesso usa i deputati della Lega Nord, oltre a quelli alle sue dirette dipendenze, per far passare il suo piano piduista di trasformazione dell’Italia in una “moderna” dittatura. E per salvare se stesso dalla galera.

Le TV pubbliche o private non hanno messo in cantiere soap risorgimentali. Le figurine, che i bambini ancora si scambiano, raccontano di calciatori e di attrici. Forse in futuro anche di escort, di bunga bunga e di ville miliardarie. Certo non di eroi risorgimentali, tanto meno di valori costituzionali.

Contrastare questa deriva in una società post-valoriale è un dovere civico, politico e morale.

Se non ora quando? hanno gridato in piazza le donne qualche settimana fa. Con ragione. E ciò vale anche per il Risorgimento e per i suoi valori più nobili, l’unità del Paese e quei principi di libertà e di democrazia che, dopo il ventennio fascista, hanno trovato espressione nella Costituzione repubblicana. Valori, principi e istituzioni che vanno difesi da tutti i cittadini, come ha ricordato il Presidente della Corte Costituzionale, de Siervo. Una difesa che è anche il modo migliore per augurare buon compleanno all’Italia.

Antonio Umberto Riccò e Angela...

Ieri sera ho guardato per poco le manifestazioni per i 150 anni dalle piazze d'Italia e tutto mi sembrava di carta pesta, pure chi ci provava ad essere entusiasta era fiacco e il vento non gonfiava l'immensa bandiera di Roma, io l'ho visto come un segno...negli anni non mi sento più così italiana...la mia coscienza mi ha portata ad essere cittadina del mondo, amo ancora Anita, penso allo zio messo al muro a 25 anni per le sue idee libertarie e mi domando che penserebbe oggi dell'Italia per cui ha sacrificato la vita...e se lo farebbe ancora...lei e lui sono stati i miei esempi e tante volte mi sono domandata se avrei fatto lo stesso in caso fosse stato necessario...non lo so più...credo sempre, e forse di più di allora, ai valori della democrazia e nella Costituzione....credo ai Garibaldi e ai Che Guevara della storia, credo a quelli che si battono ORA per un mondo più giusto, credo a quei disgraziati massacrati in Libia, credo ai monaci massacrati in Birmania...credo ai massacrati in Tibet...CREDO CHE SE GLI UMANI FOSSERO PIU' GIUSTI, PIU' EQUI, PIU'...UMANI TUTTI VIVREMMO BENE...da sorelle e fratelli della Terra che è la mia Patria, la Sola e Vera che io riconosca, e di cui questa povera e bellissima Italia è solo una provincia massacrata per interessi piccoli, meschini....ma poi che se ne faranno dei soldi accumulati...la vita è così breve! e qui si aggancia il prossimo post....

mercoledì 16 marzo 2011

un pensiero al tramonto per il sol levante

mi è appena arrivato l'email che trascrivo da una pellegrina...è una piccola buona idea che vi trascrivo...nell'etere passano i buoni pensieri come le nubi radioattive...proviamoci anche così!


Ciao a tutti.

Penso anch'io che la cosa importante da fare è mandare LUCE a queste persone e a questa situazione drammatica.
Propongo una cosa per chi vuole aderire, anche solo col pensiero se non può trovare un momento di silenzio:

Domani sera, che tra l'altro festeggiamo l'unità d'Italia,
UNIAMOCI per i nostri fratelli giapponesi per mandar loro LUCE E AMORE.
Direi che il tramonto è il momento giusto, perchè è il momento della giornata dedicato al Cristo,
che è puro Amore.
Più saremo e più grande sarà l'Onda di Amore e di Luce.

grazie infinite a tutti.
Un abbraccio
Giada

non scrivo da giorni...

...forse perchè sto con il fiato sospeso e ascolto la Tv...e tanto mi torna in mente. Mi tornano in mente le manifestazioni antinucleari a Londra nel lontano 1979, quelle a Montalto di Castro ancora prima...quando nell'uffcio "rosso" in cui lavoravo ero una "estremista" perchè mi prendevo le ferie per andare a dimostrare contro il nucleare, poi nel "partito" ci fu un cambio di rotta e così..."ero in linea" e andava poi bene che dimostrassi sempre contro il nucleare...mi torna in mente la visita con la scuola di inglese di Cambridge ad una Centrale nel sud dell'Inghilterra dove riuscii a confondere la gentile signorina che ci accompagnava in giro facendoci vedere come erano belli i fiorellini del giardino della Centrale, facendole domande pertinenti a cui lei non era preparata a rispondere, lei ci raccontava che nelle vasche di raffreddamento ci si poteva fare il bagno, una sorta di "piscina termale"... e così finì che prendemmo un ascensore e lei si sbagliò bottone e quando stavamo uscendo ad un piano sbagliato lei si mise ad urlare: "Qui no, qui non si può...qui è pericoloso"e il suo sguardo di odio per averla così confusa. Mi ritorna in mente l'orale del Proficiency in cui, guarda il caso, mi fu messa davanti una foto di una Centrale e andò bene perchè, fuori dalla scuola, io non pensavo ad altro e sapevo una quantità di termini in inglese che ora non ricordo più riferiti al Nucleare...mi ritornano in mente i treni carichi di scorie radioattive che attraversavano Londra, e forse lo fanno ancora, e che se fosse successo un banale incidente avrebbero fatto crepare l'intera immensa città...mi tornano in mente le lezioni dei Fisici dell'università di Cambridge, un fine settimana da angoscia con loro che ci dicevano la verità...mi torna in mente troppo! E la rabbia per quelli che dicono alla Tv: "Non si possono prendere decisioni sull'onda dell'emotività del momento...." fa solo venire in mente: "Lasciamo che le acque si plachino...la gente ha poca memoria...poi andiamo avanti con le nostre belle Centrali...e ci mettiamo in tasca tutti quei bei soldini che ci fruttano" E io che ho poca memoria, invece ricordo e non voglio dimenticare e penso anche alla mia valle alpina dove il tumore è aumentato a dismisura ed è ancora lì, in quel paradiso, annidato nei funghi e nella natura che pare così bella, dal tempo di Chernobyl, penso ai bambini russi là portati per una vacanza a respirare aria migliore...per poi ributtarli nell'inferno (e di grazie che quella vacanza la fanno!)...
non ho scritto per giorni per...non avvelenare il blog...ma non ci riesco più ed ora scrivo qui i miei piccoli ricordi...per non dimenticare, per far tornare in mente a chi mi legge che siamo in una delle zone più sismiche del mondo e che questo basterebbe a farci dire NO alle Centrali...c'è chi dice: "la Francia, la Germania....e quant'altro ne hanno tantissime...una più una meno..." CHIUDIAMO ANCHE QUELLE! Ma poi come facciamo?! Beh potremmo fare a meno della lava stoviglie, dle frullatore, delle discoteche... potremmo illuminare di meno le città, potremmo togliere dalle mani delle mafie: l'eolico, il fotovoltaico...potremmo smettere di credere che: "Morti noi chi se ne frega!"...potremmo avere sempre negli occhi e nel cuore, un bimbo pelato dopo la chemio, potremmo ricordare i bimbi mai nati dopo Chernobyl...io ne conosco 3 di mai nati e non in Russia, in Toscana!...Scusatemi se aumento il tasso di depressione che satura l'aria, lo faccio solo per ricordare e non dimenticare...perchè un male si trasformi in bene...per arginare...io che vorrei solo parlare di cose belle e creative...

domenica 13 marzo 2011

Ho fatto l'attacchino....

dalle 9.00 ad ora, le 15,30...non come quello dell'immagine ma con lo scoth in mano e...Assisi pare piccola ma non avete un'idea di quanti bar e ristoranti ci siano! La locandina del concerto del 26 marzo ora spicca con i suoi bei colori allegri un pò dappertutto e andare su e giù per i vicoletti di Assisi con la piogerellina che scendeva mi faceva proprio venire in mente Francesco..."eccola qua la megalomane!" direte voi, beh io ero avvolta in un cappotto caldo e scarpe comodee... non cercavo pietre ma l'idea è la stessa...lui le pietre per San Damiano, io vetrine per far sì che tanti vengano al bellissimo concerto e lascino un soldino per la Ruah...ho immaginato i miei prossimi due anni che saranno una corsa continua per far sì che alla fine dei 24 mesi "la montagna" di soldi ci sia...io che non vado mai troppo avanti con la mente verso il futuro, una cosa dopo i 24 mesi me la immagino, anzi, ne avrò bisogno, una vacanzina...lontano da qui, ma prima...il finimondo da fare e chissà quante cose accadranno!!!
Pellegrini saltate sul carro della "follia pura"...non vi garantisco che non vi stancherete ma...è poi tanto bello! Ora mi riposo...domani attacco la pianura! Ciaoooo

sabato 12 marzo 2011

E' bello guardarsi negli occhi...la Ruah sarà!!!!

ci siamo incontrati con i proprietari ed è stato bello, umano, dolce e la Ruah sarà!!!!
Sì avete capito bene, entro marzo si fa tutto, si scrive tutto...anzi, c'è un "notaio pellegrino" che sia disposto ad aiutarci in questa delicata fase di scrittura?! Io da questo piccolo blog chiedo tutto perchè credo che si possa chiedere per una cosa così grande, così bella, che farà del bene a tutti...io non chiedo per me, non succederebbe, chiedo per questo luogo dalle braccia aperte, questo sogno che se ci crediamo tutti succede...se no sono palle le storie dei semini di sesamo e delle montagne...se tutti noi mettiamo un semino di fede e di conseguente azione, questa piccola montagna che ora ci appare immensa, si sposterà. Io ci credo con tutte le cellule del mio corpo vecchietto, non ci spero, la speranza pone fra me e ciò che spero una distanza, ci CREDO e le distanze non ci sono più perchè il credere vive nel presente, nell'ora...e allora pellegrini, preparatevi con: Pennelli, vanghe, zappe...denaro, idee, talenti da usare...qualsiasi sia il talento, c'è bisogno di tutto e...vedrete la Basilica di Francesco come in questa foto fatta dalla
"Ruah...o del vento sottile" dalla casa di tutti, da una danza fatta casa, dove danzare la vita...oggi al proprietario dicevo: "Io non so nemmeno come sono fatti tutti questi soldi da trovare in due anni, li ho visti solo giocando a Monopoli...." e ci ridevamo tutti e due e allora grazie, grazie a chi ci ha creduto da subito, grazie a quelli che ci crederanno, grazie al signor Gino che ha creduto ad un rudere, lo ha amato e ora, dal Cielo, vede il suo sogno trasformarsi in un sogno di tanti, grazie alle sue figlie che lo permettono, grazie.............GRAZIE E BASTA! COSì, PERCHE' ANCHE SOLO RINGRAZIARE FA STARE BENE, "GRAZIE ALLA VITA CHE MI HA DATO TANTO...."
mi sento ubriaca, ma sta sera, digiuna perchè non c'è stato neanche tempo di mangiare, sono serena e appagata...ci aspettano, mi aspettano, anni di fuoco per trovare i "soldi del Monopoli" ma ce la faremo, e sarà bello!
PS Ma poi mi vergogno un pò della mia gioia, la tv manda immagini terribili, le centrali nucleari che saltano...sì mi vergogno, che strana cosa è la vita! Questo che per noi è un bel giorno è terribile per tantissimi altri, povera gente!! Come tutto, come la vita è fragile! E le nubi radioattive?!

un'altra Angela...francescana

oggi è un giorno importante per me...per l'Angela e così a pochi minuti dal mio...andare al"sogno Ruah! ho aperto i santi del giorno e ci ho trovato questa beata Angela, un'altra!! Ora, io non sono beata e non lo sarò mai, ma mi piace moltissimo che tutte le Angele canonizzate o beate siano...francescane e poi questa era una donna di servizio...puliva gabinetti, immagino, beh, ripetendo che non faccio paragoni, io ne ho puliti un'infinità! E allora cara Angela beata pensaci anche tu alla Ruah!!!

La categoria delle domestiche ha dato lungo i secoli, alla Chiesa e alla cristianità, tante figure di Beate e Sante, che iniziando a lavorare in questo campo, per un tempo più o meno lungo, portarono nelle famiglie e nei fedeli, l’esempio delle loro virtù cristiane e morali; e di un apostolato possibile in ogni ambiente del vivere quotidiano.
La maggioranza di esse, lasciarono poi il compito di domestiche, per entrare a far parte di Istituti e Congregazioni religiose, alcune diventando loro stesse fondatrici; quando non divennero suore, entrarono senz’altro nei Terz’Ordini religiosi.
Ma ci furono anche quelle che domestiche erano e tali rimasero fino al termine della vita; santificandosi fra i fornelli e le pulizie delle abitazioni, fra rimproveri o ammirazione dei padroni di casa, diventando apostole di Cristo fra i bisognosi.
Tale fu s. Zita (1218-1278) domestica di Lucca, patrona della città e nominata da papa Pio XII il 26 settembre 1953, patrona delle domestiche, festa il 27 aprile; e poi a cavallo fra l’Ottocento e Novecento la beata polacca Angela (Aniela) Salawa, oggetto di questa scheda.
Nacque il 9 settembre 1881 a Siepraw presso Cracovia in Polonia, undicesima dei dodici figli di Bartolomeo Salawa ed Ewa Bochenek, al battesimo le fu dato il nome di Angela (Aniela); il padre era fabbro e la madre tutta dedita alla casa ed ai numerosi figli, ai quali insegnava la pietà, la modestia e la laboriosità.
E con questi principi crebbe e si formò sotto la guida della madre, che la preparò anche alla Prima Comunione verso i dodici anni, secondo la consuetudine dell’epoca.
Già a 15 anni nel 1894 era a servizio presso una famiglia di Siepraw, pascolava le vacche, falciava l’erba, intratteneva i bambini, all’inizio della primavera del 1895 estirpava le radici e i ciuffi d’erba nel gelo del periodo.
Rientrò in famiglia dove sostò fino all’ottobre 1897, rifiutando nel frattempo le insistenze del padre che la spingeva verso il matrimonio; poi si trasferì a Cracovia per andare a lavorare come cooperatrice familiare, dai primi giorni fu ospitata dalla sorella Teresa, alla quale ribadì che non si sentiva chiamata al matrimonio.
A Cracovia, andò a servizio presso la famiglia Kloc, dove lavorò duramente senza mai lamentarsi; aveva 16 anni ed era attraente, il padrone di casa prese ad insidiarla, per cui Angela dopo poco tempo lasciò l’occupazione.
Dopo altri rapporti di lavoro in alcune famiglie dei paesi vicini, ritornò a Cracovia, dove assistette il 25 gennaio 1899, alla serena morte della sorella maggiore Teresa, anch’essa domestica; rimasta scossa dalla perdita, avvertì il richiamo di una voce interna che la chiamava a percorrere la via della perfezione, voce alla quale lei corrispose prontamente.
Cercò la forza prolungando il tempo della preghiera in chiesa e in casa e nella meditazione; con l’assistenza del suo direttore spirituale il gesuita padre Stanislao Mieloch, si consacrò a Dio, con il voto di castità perpetua, voto già pronunciato nella prima giovinezza.
Prese a dedicarsi ad un apostolato oscuro e fecondo, fra le domestiche di Cracovia, le riuniva, le istruiva, le consigliava, le dirigeva; nell’adempiere i doveri delle sue mansioni, dimenticava spesso sé stessa. Nonostante la salute precaria, era sempre allegra e socievole; si vestiva bene, non per il mondo ma per Dio.
Nel 1900 si iscrisse all’Associazione di S. Zita, che promuoveva l’assistenza alle domestiche, così poté esercitare in forma più organizzata, un fruttuoso apostolato fra le sue compagne di lavoro, diventando per loro una guida e un modello di vita cristiana.
Nel 1911 fu colpita da una dolorosa malattia, che la sconvolse per lungo tempo, poi morì la madre e la giovane signora alla quale prestava la sua opera con affetto e dedizione; inoltre si sentì abbandonata anche dalle compagne che non poteva più radunare in casa.
Questo periodo di angosciosa sofferenza, raccontato nel suo Diario, fu affrontato da Angela, unendosi maggiormente a Dio nella preghiera e nella meditazione e nel 1912 ebbe anche fenomeni mistici, con la visione dell’incontro con Gesù.
Aderì al Terz’Ordine di S. Francesco, prendendone l’abito il 15 maggio 1912, nella chiesa dei Francescani Conventuali e il 6 agosto 1913 emise la regolare professione.
Durante la Prima Guerra Mondiale, aiutò con i suoi pochi risparmi, i prigionieri di guerra, senza distinzione di nazionalità; volontariamente si impegnò con amore all’assistenza dei feriti e dei malati negli ospedali di Cracovia, dove rispettosamente era chiamata “la santa signorina”.
Per avere rimproverata l’amante del suo padrone, l’avvocato Fischer, fu licenziata nel 1916 da quella casa dove lavorava dal 1905. Seguirono alcuni anni di abbandono, senza lavoro e con la malattia più incalzante, mentre proseguivano i fenomeni mistici; nel 1918 ormai debilitata nelle forze, lasciò anche i lavori saltuari e si ritirò in un piccolo ambiente in una soffitta, preso in affitto; iniziò così l’ultimo periodo della sua vita, cinque anni di sofferenze in unione con Dio, che la gratificava con visioni, specie di Gesù con la corona di spine e sofferente.
Il confessore le portava ogni giorno la Comunione e le compagne inconsolabili, si alternavano nel suo tugurio per assisterla.
Annotò sul suo Diario: “Ripensando alla mia vita, credo di essere in quella vocazione, luogo e stato, in cui fin dall’infanzia Dio mi ha chiamato”; nella sua ardente carità, pregò di prendere su di sé le malattie degli altri, le sue sofferenze si moltiplicarono, mentre coloro per cui si era offerta guarirono.
Alla fine acconsentì di lasciare quell’ambiente ristretto e fu ricoverata all’ospedale di S. Zita in Cracovia, dove dopo aver ricevuto i Sacramenti, spirò il 12 marzo 1922 in estrema povertà e in fama di santità.
Nella concomitanza dell’apertura del processo diocesano per la sua beatificazione, le sue spoglie il 13 maggio 1949, furono traslate dal cimitero alla Basilica di S. Francesco di Cracovia.
Papa Giovanni Paolo II la proclamò Beata il 13 agosto 1991 a Cracovia, durante il suo viaggio apostolico in Polonia. La sua festa celebrativa è al 12 marzo.


Autore: Antonio Borrelli

...e parlando di cose belle...

Carissimi, mi è appena arrivato il programma della cena a sostegno della guida...che puf puf sta nascendo (quel puf puf è il mio modo da cartone animato di sottolineare la fatica ma anche la bellezza di questo lavoro corale che Dario mette in evidenza in questo invito)...io correggo le bozze che Isa e il cartografo mettono insieme e, a Treviso, si fa una bella cena per raccogliere gli ultimi soldini che ci servono per realizzare la guida mentre lungo il Cammino che sarà c'è chi appronta luoghi di accoglienza, progetta eventi per publicizzare il cammino, si prepara ad accogliere i pellegrini....insomma è proprio un lavoro corale! E allora trevigiani, buona cena in allegria!!! Una cena come quella degli angeli di Chagal!!


INVITO
1° APRILE, ORE 20.30

CENA DI BENEFICENZA
OSPITI DEL CIRCOLO HILAL TREVISO


a sostegno del progetto Il Cammino dell'Angelo, dedicato a Tullio Brollo

Angela Seracchioli, con la collaborazione di tante persone e tanti camminatori, ha realizzato un
libroguida
per riproporre un antichissimo sentiero di pellegrinaggio che attraversa tutta l'Italia e
approda alla straordinaria grotta di San Michele Arcangelo, sul monte Gargano, in Puglia. Questo
testo, dal titolo “Con le ali ai piedi”, verrà presentato il 6 maggio 2011 presso la Celeste Basilica di
San Michele Arcangelo sul Gargano.
Questa pubblicazione è stata possibile per il concorrere di tre elementi favorevoli:
1. la competenza e la tenacia di Angela (www.diquipassofrancesco.it);
2. le donazioni di tante persone;
3. l'ampia disponibilità dell'editore Terre di Mezzo.
Possiamo perciò dire, serenamente, che si tratta di un esperimento di pubblicazione partecipata e
molto diffusa. Ora manca solo l'ultimo sforzo per sostenere le importanti spese di cartografia.
Per questo motivo, grazie alla generosa disponibilità del Circolo Hilal di Treviso, possiamo
organizzare una cena in cui una parte del ricavato andrà a sostegno del progetto.
Cena a base di specialità marocchine

Antipasto di verdure e carne macinata
Primo con cous cous di verdure normale e/o integrale
Secondo di carne di manzo alle prugne e/o pollo al limone
Contorno di verdure cotte (patate, piselli, carote) in tajin arabo
Possibilità di assaggi di kabab e salsicce speziate
The e dolci arabi

costo € 25 di cui € 10 vanno interamente al progetto (sostenitore € 30)
Necessaria la prenotazione a Dario Brollo (3403403850 d_brollo@virgilio.it) entro
mercoledì 30 marzo.
Obiettivo: giungere a 100 coperti

Dove? Circolo Hilal, viale Monfenera, 14/b – Treviso www.
hilalcircolo.it

venerdì 11 marzo 2011

L'allarme nucleare

...l'asse terrestre spostato di 10 centimetri...e la centrale nucleare che non si riesce a spegnere...povera gente...poveri noi tutti...e tutto ciò vale da monito per chi crede ancora al nucleare particolarmente in luoghi della Terra sismici come casa nostra e il Giappone....che ci si ricordi quando dovremo ancora subire spots come quello dei due pacifici signori che giocavano a scacchi e si domandavano perchè non seguire l'opzione nucleare...è così strano continuare pacificamente a fare le proprie cose con ...la guerra a pochi chilometri, la Terra che trema così...la Terra che è inferno quasi dappertutto...eppure uno deve continuare, creare cose belle e buone...come se niente fosse per non deprimersi e bloccarsi...ma è difficile, a volte, non sentirsi come seduti su una bomba...proprio difficile...

Correggere bozze...

...è un lavorone e pure cava occhi perchè devi stare molto concetrato ma...ha un suo fascino specialmente se correggi...un Cammino! Non ne avete un'idea di quante volte ripercorro i sentieri, le descrizioni, i must da vedere...e poi c'è in atto un'amabile battaglia con la Isa che toglie e io che rimetto, amabile perchè lei è amabile e mi sta tagliando molto meno di quanto pensassi (non diteglielo!) La cosa straordinaria del mio cervallo sciacquero è che non appena leggo un percorso, sono di nuovo lì, rivedo albero per albero, curva dopo curva e mi meraviglio da sola della cosa perchè io ho poca memoria e come accada che mi si aprano tutti sti cassettini mentali è miracoloso! Mamma quanto è bello sto Cammino! Non ve lo dico per fare pubblicità alla guida ma, credetemi, è talmente vario e bello che fa venire la voglia di rimettersi lo zaino e puf puf ricominciare a camminarlo, specialmente oggi che è una giornata ideale per camminare e, fuori casa, c'è caldino mentre di fronte al computer si gela...centellino la legna, mi rifiuto di comperarne dell'altra perchè ho "deciso" che è ora che venga la primavera!
Così oggi non penso alla Ruah, domani ci penserò tanto, oggi è tutto dedicato alla guida ed Isa ed io stiamo facendo un grande lavoro di squadra per cui 10 tappe su 25 sono perfette! E sta sera altre 5 saranno completate, c'è pure di bello che accoglienze in forse sono divenute praticabili per cui EVVIVA! Preparatevi pellegrini che a maggio si parte!!!

giovedì 10 marzo 2011

Pelegrini milanesi andiamo a mangiare...

...una pizza insieme! Che ne dite?!
L'idea sarebbe questa, io arrivo il 24 marzo e sono ospite da una cara pellegrina, poi tutto il 25 sono alla fiera "Fà la cosa giusta" e, la casa della pellegrina è vicina alla Fiera...perchè il 25 sera, che è venerdì, non andiamo a mangiarci una pizza insieme da quelle parti?! Alessandra mi farà sapere quale pizzeria potrebbe essere la nostra e ve lo farò sapere via blog...intanto pensateci su e se vi va scrivetemi così, se siamo un pò, possiamo prenotare...insomma una sorta di revival della "Perfetta Letizia" senza che io cucini...così vi racconto anche del...sogno Ruah...fatemi sapere per tempo!!

contando sul potere di internet...

anni fa un pellegrino arrivando alla Perfetta Letizia mi disse: "Sai che una pellegrina ha regalato dei letti a castello al mitico don Salvatore di Pietralunga?!" allora questa informazione mi piacque ma si fermò lì...l'altro giorno mi si è aperto questo cassettino della memoria e così, oggi, ho chiamato il "mitico don" che però non si ricorda il nome di questa pellegrina, pare di Schio, che nel giugno del 2009 passò da lui facendo il cammino e che, in settembre, gli spedì i letti su cui tanti di voi hanno da allora dormito...
che questa pellegrina legga il mio blog?! che qualcuno la conosca?! Il vento della Ruah può avere questo potere, intendo il potere di farmi contattare questa generosa signora...il gatto non è ancora nel sacco...e a chi mi dice: "Non dai mai notizie certe" rispondo che, a volte e come in questo caso, le trattative sono lunghe ma pare che....vedremo....intanto cerco chi può volerci dare una decina di letti a castello: a buon prezzo, in regalo, come forma di sponsorizzazione...Dio solo lo sa come ( non è un modo di dire!) ...C'è chi mette la sua arte al servizio, chi presta puntualmente i soldi che ci vogliono per quagliare le trattative, chi ritaglia uno spazio del suo tempo molto impegnato per fare la stima tecnica della casa...chi si fa un mazzo in altri modi...i letti a castello sono un gran bel modo per dire: "Ci sono anch'io, questo è il mio modo per rendere concreto un sogno bellissimo, ci credo e mi attivo per quello che posso."...finisco qui, lanciando nell'etere del web questo appello...e chissà che, magicamente, non appaiano i letti!!!