mercoledì 21 luglio 2010

che cos'è la santità?

...forse è sempre sto caldo, forse ho bisogno di dormire meno e così, di notte, mi metto in pari per le ore in cui crollo il pomeriggio, cosa molto strana per me che neanche da piccolissima si riusciva a mettere a dormire di giorno....forse. Così sta mattina mi sono svegliata alle 4 e sono stata a guardarmi il cielo schiarire...anche se io amo di più i tramonti delle albe perchè nel tramonto c'è una promessa di riposo, di intimità, di una pace che l'alba non promette...però si stava bene a far colazione sulla tavola fuori casa in un frescolino piacevole con attorno le mie rocce giottesche, la collina piena di ulivi e la Basilica di Francesco nascosta dalla torre antica...un amico l'altro giorno diceva: "Devi poter rimanere qui, è troppo bello"...e in quelle parole c'era tutta la precarietà della mia situazione, il timore di dover andare via...dove?....parliamo d'altro...
Così sta mattina ho avuto tanto tempo per annaffiare le piante guardandomi ogni fiore, ieri le avevo concimate e oggi mi guardavano tutte felici e forti; poi di leggere un poco e così ho trovato su un libro su Madre Maria Teresa dell'eremo della Trasfigurazione sul Subasio una frase di risposta ad una domanda:
"Secondo lei cos'è la santità?"
"La risposta può sembrare difficile, eppure è semplicissima. Cos'è la santità? Essere nel tempo "volontà" di Dio. Saper stare là dove lui ci ha messi. Saper essere come lui ci pensa da sempre. Penso che non siano neccessarie grandi cose; queste sono già molto grandi.
Non è il caso di arrampicarsi sui muri per andare a cercare cose difficili. Dio è semplice; Dio è atto puro; da noi esige una semplicità totale, una semplicità gioiosa, festosa; saper stare dove lui ci ha posto; saper fiorire dove lui ci ha seminato."

Forse io aggiungerei...per quello che ne capisco io, essere se stessi, non volere essere quello che non si è, buttarsi...essere...e allora non c'è una Chiesa meglio dell'altra, non c'è il mio Dio e il tuo Dio, c'è l'essere esseri umani pienamente, semplicemente, così...come si è, come le mie surfinie ben concimate con i loro vestitini colorati e i loro occhi aperti al sole che sorge....quello è il compito massimo di una sufinia e non è molto diverso dal nostro...come quello delle mie gatte che. quietamente, rimiravano con me la luce che aumentava....tutto il resto è un di più, nei migliore dei casi è un metodo per arrivare all'assoluta semplicità, un mezzo non un fine...che, a volte, diviene un'arma, un egocentrismo, un potere...quando, in realtà, come dice Madre Maria Teresa:

DIO E' SEMPLICE....

vado all'Ostello....ieri sera c'era una fetta di mondo molto varia lì, bello...come sempre!

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