mercoledì 24 luglio 2013

Quando i creativi...si incontrano


gli antefatti...Renato, un carissimo amico di Venezia e la sua compagna Manuela erano qui poco prima che andassi al matrimonio di Miguel e Teresa in Spagna, la mia tegola di San Damiano era già pronta e se ne stava in attesa di essere impacchettata, nella camera dei pellegrini. Così, il giorno dopo, Renato mi dice: "Noi non abbiamo una bella croce da mettere in camera, ce la puoi dipingere tu?" E chi ha mai dipinto un'icona? Sì il mosaico bizantino, studiato all'accademia, è molto vicino alle icone ma la tecnica è diversissima...e chi la sa fare? Ma loro insistevano e così...oggi, sono andata a cercarmi un falegname che potesse crearmi la base su cui...dipingere e dorare. E così, ho incontrato una persona fantastica che, prima di tutto mi ha detto: "Non ho tempo e poi...non ho mai fatto una croce così?" Al che gli ho risposto: "Allora siamo in due io non ho mai dipinto un'icona!" ma poi si è visto da subito che la sfida lo intrigava e abbiamo iniziato a girare nella falegnameria con il mio disegno in mano, dettagliato e con misure, e abbiamo trovato una tavola vecchia, ben stagionata...e lui era già agganciato! Poi ci siamo messi su un tavolo a guardare il disegno e a parlare di cornicette, di come dovevo incollarci sopra la tela e poi pazientemente gessarla e poi, e poi...ma mancava una misura e l'ho messa disegnando con la sinistra..."Anche lei mancina? Anch'io...da bambino sono stato perseguitato dalla maestra che mi bacchettava la mano...ma dicono che noi mancini siamo più creativi degli altri!..." e ha iniziato a raccontarmi l'avventura affascinante di uno che a 40 anni ha deciso di fare il falegname assieme al figlio ragazzino...non lo aveva mai fatto...dice lui: "Ma guardavo e studiavo, anche mio figlio, che è bravissimo, guardava e studiava e siamo arrivati a fare copie di mobili del 1300, 1400, '500 nessuno poteva capire che erano fatti oggi, "Degli ottimi falsi d'autore!" Gli ho detto io..."ma non ho studiato, eravamo una famiglia poverissima, 15 figli..." "E chi se ne importa" Gli ho risposto io, "crede che se posso dipingere lo abbia imparato al liceo?! Io guardo, studio, ci provo e...ci riesco...questa icona è una sfida." Sarebbe stata da registrare e scrivere la nostra conversazione! Insomma è finita che lui che non aveva tempo e non sapeva come fare a farmi la croce con l'aureola sopraelevata mi ha detto quando me ne sono andata lasciandogli il disegno: "La chiamo sabato..." E io sono andata a comperare la tela di lino da incollare sulla croce che lui mi farà e sono qui che mi studio come fare il gesso, come dorare, come lucidare l'aureola, come....essere creativa. Un'altra cosa ci siamo detti che trovo molto importante. Lui diceva e io confermavo: "Eravamo tanto poveri, niente soldi per giocattoli e allora io me li fabbricavo, ho persino costruito una mietitrebbia di legno che...funzionava, i bambini di oggi hanno tutto fatto e non sanno più fare niente." Come è vero! Se io ho manualità è perchè mi fabbricavo anch'io i giochi...un pò come dire fare il Cammino sapendo leggere una carta o aver bisogno di quel dannato coso che si chiama gps e così non si sa neppure da che parte del mondo si è tanto ti guida la macchinetta infernale! Evviva la creatività in tutto!
ps la foto è di come sarà la mia croce...quando sarò arrivata a quel punto...mi perdonino i veri iconografi, farò una croce come pare a me...con le figure canoniche e di più...non vedo l'ora

1 commento:

Unknown ha detto...

conosco il fermento che ti prende quando hai in testa un'idea da realizzare sulla tela o su un mobile o su una stoffa... un tempo mi succedeva spesso. Ora ho il cuore pieno di altro. Per ogni cosa c'è il suo tempo. Ma mi hai fatto rivivere quella frenesia e te ne sono grata.
Un sorriso e a presto
franca