...ma non ricordo se vi ho mai scritto come la scoprii...fu a Londra dove vivevo, passai davanti al grandissimo negozio di dischi in Picadilly ed invece di vedere nelle vetrine nasti e dischi (i cd non esistevano ancora) di musica rock...c'era una vetrina intera di Gregoriano femminile...che cosa strana! Ne comprai uno, ho sempre amato il Gregoriano...c'era chi mi prendeva in giro perchè in casa mia i nastri di Gregoriano li sentivo per giornate intere...è musica oggettiva, il meglio della cristianità mai più raggiunto se non, forse, da Bach e da Mozart...l'abate del monastero buddhista dove ho vissuto un pò era geloso...in quella forma di Buddhismo la musica è considerata una distrazione della mente e così andavo con il mio registratore nel bosco fuori dal recinto del monastero ad ascoltare i miei nastri o a suonare il flauto (sigh non lo suono più e non esce più nemmeno una nota dal mio "bambino d'argento" come lo chiamavo) ed un giorno passò di lì e mi disse: "Sono meglio di noi?!"...e io risposi:"Decisamente sì!" E mi diede ragione....ho divagato...Hildegarde dicevamo, un gegno dello Spirito....non sto a raccontarvi di lei....andate a cercarvela se vi interessa, allora in Italia non si trovava niente ora ci sono tanti libri, vi basti, per chi non lo sa, che era: una grande musicista, erborista, medico che usava anche la cristalloterapia, oratrice (parliamo del secolo 1100 e vescovi e papi la stavano ad ascoltare) intratteneva una corrispondenza con San Bernardo da Chiaravalle...fondava monasteri e dettava le sue visioni...carattere forte e femminilissimo....insomma un GIGANTE!...Questa è l’Ildegarda organizzatrice. Poi viene l’Ildegarda ispirata, la mistica, quella di tutte le sorprese. Ha visioni, riceve messaggi e li diffonde con gli scritti. Dopo le prime esperienze mistiche, ne ha scritto a Bernardo di Chiaravalle, e non poteva trovare miglior consigliere. Bernardo non s’inalbera, come quei vescovi tedeschi, di fronte a una donna che discorre del cielo e della terra. Anzi, la capisce e le fa coraggio, aiutandola pure a non perdere la testa: le vicende soprannaturali non dispensano dal realismo e dall’umiltà.
ldegarda diffonde racconti delle sue visioni; e, in forma di visione, tratta argomenti di teologia, di dogmatica e di morale, aiutata da una piccola “redazione”. Esaltando le “opere di Dio”, include tra esse le piante, i frutti, le erbe: e la sua lode si traduce in un piccolo trattato di botanica.
Ma soprattutto Ildegarda insegna a esprimere l’amore a Dio attraverso il canto. Con ogni probabilità è la prima donna musicista della storia cristiana. Suoi i versi, sua la melodia, prime esecutrici le monache di Bingen; poi quelle di Eibingen, e di tanti altri monasteri benedettini. Ma non stiamo raccontando qui una storia antica: la musica di Ildegarda, dopo novecento anni, si fa nuovamente sentire ai tempi nostri, ripresa e divulgata dall’industria discografica.Ildegarda vive e lavora fino alla sua età più tarda, sognando una Chiesa formata tutta di "corpi brillanti di purezza e anime di fuoco", come le sono apparsi in una visione; e liberata dall’inquinamento di altri cristiani che le sono pure apparsi: "corpi ripugnanti e anime infette".
Tra i grandi artefici di purificazione nel mondo cristiano, bisogna mettere in primo piano anche questa donna appassionata. Dopo la morte si era avviato un processo di canonizzazione, che però è stato interrotto. Ma il culto è continuato. Ancora nel 1921 è nata in Germania la congregazione delle Suore di Santa Ildegarda.
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