martedì 16 settembre 2014

La magnifica Verna...



Ieri sono stata a ritirare le credenziali nuove a Città di Castello e ho pensato di allungarmi a La Verna per lasciarne un pò lì, provvidenziale idea, ne avevano solo una e sono arrivati pellegrini senza proprio ieri sera!
Così, stanca e con il solito braccio malandato, me ne salivo, curva dopo curva verso l'amato monte e il piacere di andarci aumentava..curva dopo curva...poi c'è un momento in cui si svalica e il monte appare tutto e vicinissimo e una gioia profonda mi si è messa dentro, una bolla di gioia. Quante infinite volte sarò salita fin là?! Eppure è sempre qualcosa in fondo allo stomaco che mi prende quando ci vado ed è sempre come la prima volta. Poi mi si è formato in testa un pensiero: "Questo cammino lo ha voluto il Cielo, inizia e finisce in due luoghi magici, mistici, stupendi per la bellezza e per...quel qualcosa di più che prende allo stomaco..." non so come definirlo ma è così e mi accade a La Verna e nella grotta di Monte Sant'Angelo...all'inizio e alla fine del cammino. Io ho prestato i miei piedi, il mio cuore, quel po' di testa che ho e l'entusiasmo ma non l'ho voluto io...mi è così chiaro e ieri ancora di più.
Ero stanca...la camera volendo c'era...sono rimasta a dormire lassù...e, magicamente, la carica del telefonino è finita e non ero più raggiungibile e potevo non aver la tentazione io di "raggiungere". Un cero acceso per un amico di tanto tempo fa, di una vita diversa la cui andata in Cielo mi era stata annunciata il mattino con un messaggio in Facebook...un altro amico che non c'è più qui...
La cappelluccia della Maddalena tutta per me...almeno per un po' fino a che non è venuta una signora che in silenzio proprio non ci riusciva a stare...mi sapete dire perchè quando in luoghi così si starebbe bene in silenzio c'è sempre qualcuno che ha...tante cerniere da aprire, carte da appallottolare e che magari prega pure bisbigliando?! Il silenzio credo faccia paura, a San Damiano, in anni avrò contato forse 10 volte di silenzio durante l'adorazione...quante cerniere!! Ma ieri mi importava poco anche della cernierata...la bolla di gioia era diventata una bolla di silenzio e...me la portavo dentro.
Poi una serata con simpatici pellegrini e di nuovo sola nella mia cameretta...notte lunga con risveglio per il male al braccio, si sveglia di notte, e poi il letto comodo, troppo comodo per la mia schiena che ama il duro e che preferisce il pavimento ai letti morbidi...la notte era fonda, alla finestra ascoltavo un silenzio profondissimo e pensavo a Franceschino alle sue notti lassù, al suo corpo così sofferente e a quel Serafino avvolto di luce...domani, il 17, il giorno delle stimmate. E non era Francesco a cui pensavo ma a Franceschino perchè mi faceva tenerezza e avevo voglia di abbracciarlo come si fa con un bimbo sofferente, lì, nella sua Verna dove tutto profuma di lui, dove da dietro ogni pietra ogni albero lo vedi sbucare...e le belle costruzioni che lui mai vide paiono sparire inghiottite dal bosco...
C'è chi per accorciare i tempi vuole iniziare il cammino a Città di Castello o a Sansepolcro...che sbaglio! Lo dico sempre, piuttosto saltate qualche tappa più avanti ma non evitate di partire da La Verna IL LUOGO PIU' FRANCESCANO CHE ESISTA, MOLTO DI PIU' DELLA STUPENDA ASSISI...MOLTO MA MOLTO DI PIU'...
Se solo ci avessi pensato prima sarei ancora là per il giorno delle Stimmate ma un impegno domani non me lo ha permesso...ma doveva andare così per tenere in me ancora per un po' quella bolla di silenzio e per avere ancora voglia di tornarci...sempre come se fosse la prima volta...
Guardate che ho trovato?! Non mi ero mai accorta che su una delle ceramiche robbiane ci sono Francesco e Michele insieme...ma lo dovevo vedere ieri...quando più che mai ho capito che La Verna e Monte Sant'Angelo sono indissolubilmente uniti.

Nessun commento: