martedì 18 febbraio 2014

Un appello per la Ruah

QUESTO E' UN APPELLO!!!
l'idea che è uscita all'incontro in Germania per reperire fondi per acquistare la casa per farci l'ostello LA RUAH ad Assisi è il CROWDFUNDING...metto qui in poche parole una sua definizione trovata in Internet
QUESTO L'APPELLO:
per poter creare il progetto, io Angela, creativa per tanti versi: penna, scarponi e pennello, non SO COME PRATICAMENTE CREARE IL PROGETTO, CARI AMICI IN GERMANIA MI STANNO AIUTANDO MA HO BISOGNO DI UN GIOVANE, DI QUALCUNO CHE MI DIA UNA MANO....POI I CONTENUTI, GLI SCRITTI LI METTO IO, LA GRAFICA ALTRI AMICI MA PERCHE' IL PROGETTO POSSA ESSERE "APPETITOSO" HO BISOGNO DI QUALCUNO CHE MI AIUTI IN TAL SENSO
CHI DI VOI PUO' AIUTARE IL PROGETTO RUAH COSI'??!!!!!!

Cos'è davvero il crowdfunding?

Letteralmente: “finanziamento dalla folla”.

Teoricamente: raccolta fondi che avviene online per mezzo e tramite la nostra rete di contatti, che siano essi amici, follower o fan, e che sfrutta il potenziale enorme della viralità del web e dei nuovi comportamenti e schemi mentali facilitati dall'affermarsi dei Social Media.

Praticamente: in Italia ancora tutto da scoprire, dal momento che di esempi ce ne sono ben pochi, seppur validissimi (vedi Eppela.it). In genere vi si ricorre per raccogliere fondi e attrarre finanziamenti in vari contesti che spaziano da campagne di beneficenza, finanziamento di progetti creativi, venture capitalist, finanziamenti a start-up, progetti imprenditoriali, micro-prestiti.

L'idea di raccogliere fondi da vari donatori o investitori non è certamente nuova, ma il crowdfunding va ben oltre questo. Affonda le proprie radici nel concetto di 'microfinanza', ovvero la nozione secondo la quale piccole somme, quando aggregate, fanno la differenza. È lo stesso concetto che è alla base di molta dell'attrazione che riscuotono i Social Media come mezzi per facilitare azione popolare e cambiamenti: tante piccole azioni, quando messe insieme, creano reazioni a catena e provocano effetti enormi, spesso imprevedibili, e poco riconducibili alla piccola azione iniziale.

Allo stesso modo, nel mondo del business, gran parte del potenziale e dell'impatto dei Social Media va cercato in comunità e in gruppi di consumatori di cui una determinata azienda potrebbe essere del tutto inconsapevole. Ed è esattamente lo stesso con il crowdfunding. L'intenzione primaria in una campagna di crowdfunding dovrebbe essere quella di raggiungere comunità e persone che sono oltre la propria immediata “tribù” e andare ad attingere da individui e gruppi di cui si potrebbe ignorare l'esistenza e che, prima che la campagna abbia inizio, potrebbero a loro volta essere del tutto ignari di voi.

Questo sviluppo è possibile tramite il processo di “raccomandazione virale” e grazie al vasto potenziale di diffusione dei Social Media, tramite i quali si prova a convertire semplici contatti in sostenitori e promotori, e portarli ad usare a loro volta i propri contatti per saltare i sei gradi di separazione che ci sono tra noi e la comunità di investitori globale. Questo significa che dobbiamo abbracciare diversità e accomodare prospettive divergenti, accettare che le motivazioni per lasciarsi coinvolgere in qualcosa sono molte e varie, e non necessariamente quelle che avevamo immaginato all'inizio. In un mondo estremamente variegato e altamente connesso, è fondamentale allargare la nostra nozione di aspettativa di “ritorno” o ricompensa.

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