con alcuni giorni di ritardo, l'ho conosciuto sabato scorso, metto questo post su un pellegrino "strano", per qualche ragione non sembra un pellegrino, ma in fondo com'è un pellegrino?! E lui pellegrino lo è veramente. Faccia abbronzata da vivace pulcinella, codino di capelli lucidi e neri, fisico scattante e quel suo accento napoletano con qualche inflessione tedesca. Un cammino per il suo papà morto giovane, a 44 anni, in un incidente stradale sulla strada del Brennero e così lui fa la promessa di camminare dalla Germania al cimiterino del paese fra Caserta e Napoli dove il papà è sepolto. Dalla Germania nella zona del lago di Costanza dove il papà aveva trasferito la famiglia per il figlio più piccolo, epilettico, che lì avrebbe ricevuto cure migliori che a casa. Storia di emigranti tenaci che si fanno una vita all'estero e così lì, ora, c'è un bel ristorante pizzeria che ora è in totale ricostruzione...il tempo giusto per Gino per mettere in atto la sua promessa. Si allena tutto un anno con una pellegrina di Francesco tedesca che mi conobbe all'ostello, che lo fa camminare su e giù per le montagne, mi contatta e poi parte, una tendina nello zaino, un percorso nella testa e tramonti sul mare sulla cui riva pianta la tendina e poi tanti incontri, tante Dio-incidenze bellissime...l'ultima il numero della credenziale che gli consegno nella cucina di Alessia: numero 10440 (il papà è morto in ottobre e aveva 44 anni e lui lo nota subito). Ha camminato così fino a Chiusi vicino a Chianciano dove è stato ospitato dallo zio e poi, accompagnato da lui, è arrivato in macchina ad Assisi da cui domenica è ripartito assieme ad altri pellegrini seguendo la mia guida, le loro strade si divideranno alla Romita di Cesi perchè lui taglierà per Narni per poi andare a Roma e proseguire verso Napoli. Un caro giovane uomo. Si è fatta ora di cena e Alessia propone una pasta tutti insieme nel loro cortilino, ora i pellegrini sono 4, ospiti nella sua bella piccola accoglienza veramente pellegrina. Tanti bei discorsi, prima avevo notato il suo borsellino zainetto e gli avevo detto che era carino...dopo cena me lo regala, così, perchè mi piaceva....e allora non ho una foto sua ma ho quella dello zainetto che mi accompagnerà in Francia...uno zainino che viaggia, dalla Germania all'Italia alla Francia, zainino pellegrino per una donnina piccina piciò e così avrò sempre in mente Gino, il pulcinella tutto cuore che cammina per il suo papà che gli ha regalato una vita dignitosa nella Germania che è casa...dove la mamma cucina napoletano e il ristorante è sempre pieno perchè cucina bene. Grazie Gino buon cammino sempre!
mercoledì 15 agosto 2012
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